LA GUIDA DI 888POKER AL TEXTURE DEL BOARD NEL POKER

Capire la texture del board nel poker può fare la differenza tra andare pari e ottenere una percentuale di vincite alte.

Ma non facciamo il passo più lungo della gamba. Cos'è di preciso la texture del board e perchè è così importante? Quali sono i diversi tipi di texture del board nel poker? Come possiamo usare la nostra conoscenza delle texture del board per ottenere un vantaggio strategico?

In questa guida di 888poker alle texture del board nel poker risponderemo alle domande importanti che vi aiuteranno nella strada per diventare maestri nel poker.

Cos'è la texture del board nel poker?

Con "texture del board" si intende come le tre carte del flop interagiscono tra di loro.

Diverse combinazioni delle carte nel flop vengono definite diverse texture del board. Dobbiamo considerare se le carte del flop sono connesse, il che permette possibili progetti di scala e di colore. Per le probabilità poker, dobbiamo, inoltre, fare attenzione se a tavola ci sono carte alte o se c'è qualche coppia.

L'importanza di leggere la texture del board

I buoni giocatori di poker sono in grado di immaginare con una certa precisione le tipologie di mano che l'avversario è probabile che abbia. E il nostro avversario sarà sicuramente più forte con una specifica texture del board e più debole, invece, con un'altra.

Armati di una buona conoscenza delle texture del board nel poker, saremo in grado di giocare un poker più aggressivo quando è più ragionevole che l'avversario sia debole e in maniera più conservativa quando è probabile che sia forte.

Il fatto che un giocatore connetta o no bene con il board dipende molto dall'essere l'aggressore nel preflop o quello che nel preflop ha chiamato.

Ecco un breve riassunto dei due termini.

  • Aggressore nel preflop – Il giocatore che nel round di puntata prima del flop ha fatto l'ultima azione aggressiva.
  • Chi chiama nel preflop – Il giocatore che ha chiuso l'azione nel round di puntata prima del flop semplicemente chiamando.

Cos'è un board "bagnato" nel poker?

Un board "bagnato" è un board in cui ci sono parecchi progetti disponibili, specialmente con le carte medie. Per esempio, 7d8h9h è un esempio di board bagnato perchè ci sono molti progetti di scala poker e di colore possibili.

I board bagnati di solito sono più favorevoli per chi chiama nel preflop piuttosto che per l'aggressore nel preflop.

Cosa intendiamo per board "asciutto" nel poker?

Un board "asciutto" nel poker è un board in cui ci sono pochi progetti possibili, se non nessuno. Il tipico esempio di board asciutto è Kd7h2s, perchè con questa texture non ci sono progetti di scala o colore disponibili.

I board asciutti di solito sono più favorevoli per l'aggressore nel preflop piuttosto che per chi chiama nel preflop .

Cos'è un board "arcobaleno" nel poker?

Un board arcobaleno è un board in cui tutte e tre le carte sono di un seme diverso, come per esempio KdTs4c.

Le scale e i progetti di scala valgono di più in caso di board arcobaleno perchè è meno probabile che il nostro avversario sia in grado di battere la nostra scala con un possibile colore al river.

I progetti backdoor (ovvero quelli che richiedono che entrino due carte, sia al turn che al river) valgono anche loro di più su texture arcobaleno perchè ci sono meno progetti diretti disponibili.

Cos'è un board "a due toni"?

Un board a due toni è un board in cui ci sono due carte per fare colore direttamente nel flop, come per esempio Js7s2c.

Le scale e i progetti di scala valgono meno in una texture a due toni, perchè c'è una probablità maggiore che il nostro avversario possa battere la nostra scala con un colore fatto al river.

I progetti backdoor valgono anche loro di meno su texture a due toni perchè ci sono più progetti diretti disponibili.

Cos'è un board "monotono"?

Un board monotono è un board in cui tutte e tre le carte sono dello stesso seme. Un esempio di texture monotona del board è Th7h2h.

Questa è la guida di 888poker alle texture del board nel poker quando si gioca a No Limit Hold'em. Imparate le 11 diverse texture del board, assieme a qualche consiglio strategico.

Un tavolo di poker 888!

A causa dell'alta disponibilità di colori o di progetti di colore, la maggior parte delle altre mani vale di meno.

E anche se i tris sono comunque abbastanza forti, le coppie e i progetti di scala che non siano scala colore finiscono per essere parecchio più deboli del solito su una texture monotona.

La lista delle categorie dei board nel poker

Ci sono 19.600 possibili flop diversi nel poker. E questo è un problema, perchè è molto improbabile avere davvero il tempo di studiarli tutti in profondità.

I giocatori intelligenti di poker tendono a raggruppare le diverse texture del board in categorie più ampie. La strategia per ogni board all'interno di una categoria dovrebbe avere, infatti, parecchie similitudini.

La sfida è creare una lista concisa di categorie di board nel poker che possa garantire una copertura ragionevole di ogni possibile tipo di texture.

Grazie alla nostra appassionata e competente redazione, su 888poker abbiamo fatto noi questo duro lavoro per voi!

Board N. 1 – Asciutto con una singola figura

Questo board contiene solo una carta alta (Jack o più alta). C'è una coordinazione relativamente scarsa tra le altre carte, da cui il termine "asciutto", come lo abbiamo qualificato sopra.

Esempio di board: Kd8s3h

Questo tipo di board è buono per chi è stato l'ultimo aggressore nel preflop, perchè permette di giocare in maniera aggressiva.

Secondo la teoria, con questo tipo di texture del board dovrebbero quasi sempre essere utilizzate puntate di dimensioni basse.

Board N. 2 – Dinamico con una singola figura

Anche questo board ha una sola carta che sia un Jack o più alta. La differenza fondamentale è che in questo caso c'è una coordinazione significativa tra le altre due carte del flop.

Esempio: Ad9h8h

Anche questo tipo di board generalmente è comunque buono per l'aggressore nel preflop, chi nel preflop ha chiamato connette meglio qui rispetto a quanto farebbe nel board asciutto con una sola figura.

Secondo la teoria, l'aggressore nel preflop dovrebbe usare un range di diverse dimensioni di puntata con questo board, ma effettuare overbetting veramente di rado (ovvero puntare più della dimensione corrente del piatto).

Board N. 3 – Doppia figura

Questo board contiene due carte che sono un dieci o più alte, da cui "doppia figura".

Esempio: AsQd4c

La texture doppia figura è molto buona per l'aggressore nel preflop. E questo perchè nella maggior parte dei casi l'aggressore nel preflop può avere la mano migliore che la seconda mano migliore nel suo range, mentre chi ha chiamato nel preflop solitamente avrebbe fatto re-raise se avesse avuto quelle mani iniziali.

Secondo la teoria, non solo l'aggressore nel preflop dovrebbe giocare in maniera molto aggressiva con questa texture, ma, rispetto al board numero 3, dovrebbe anche fare overbetting con frequenza alta.

Board N. 4 – Tripla figura

Questo board contiene tre carte che sono un dieci o più alte.

Esempio: AsQdTc

Anche se questo tipo di board è molto favorevole per l'aggressore nel preflop, non è più teoricamente corretto fare uso di dimensioni di puntata che sforano nell'overbetting (o almeno, non con la frequenza di prima).

Questo perchè chi ha chiamato nel preflop potrebbe ancora essere capace di avere la migliore scala in alcune occasioni.

Secondo la teoria è corretto usare un range di diverse dimensioni di puntata in questa categoria di board, ma quasi sempre più piccole della dimensione del piatto.

Board N. 5 – Medio asciutto

Questo board ha una carta tra il 7 e il 10. C'è una coordinazione relativamente scarsa tra le altre carte (notate che la coordinazione tra carte basse non rende il board molto "più bagnato").

Esempio: Ts3c2s

Questo board medio asciutto generalmente è buono per l'aggressore nel preflop, ma ci sono molti modi per cui chi ha chiamato nel preflop può migliorare la sua mano a una coppia alta o una mano migliore al river.

Secondo la teoria le dimensioni di puntata più comuni per questo tipo di board sono piccola (pensate al 33% del piatto) o una overbet (il 125% per esempio). Ma vengono usate comunque anche dimensioni medie (il 50% del piatto).

Essere in grado di identificare questo tipo di texture del board quando appare è positivo, perchè è corretto fare overbetting con coppie alte quando si è l'aggressore nel preflop in piatti uno contro uno.

Board N. 6 – Dinamico

Questo board ha coordinazione di carte a medio termine, ma non abbastanza coordinazione affinché una scala sia direttamente possibile.

Esempio: 9s7s4c

Questo tipo di board è di solito meglio per chi ha chiamato nel preflop, il che significa che l'aggressore nel preflop dovrebbe puntare meno frequentemente.

Secondo la teoria, l'aggressore nel preflop dovrebbe usare un range di dimensioni di puntata che arriva fino all'80% del piatto, ma fare overbetting di rado, o addirittura mai.

Chi ha difeso nel preflop potrebbe facilmente avere la migliore mano o la seconda migliore mano, perchè non avrebbe necessariamente fatto re-raise nel preflop con mani del genere (ma questo dipende da come va la mano).

Board N. 7 – Codice rosso

Questa tipologia di board presenta una coordinazione di carte a medio termine che rende una scala direttamente possibile.

Esempio: 7d8d9c

Questi board sono quelli che solitamente sono i migliori per chi ha chiamato nel preflop, il che significa che l'aggressore nel preflop deve giocare facendo molta attenzione.

Come nella texture dinamica, l'aggressore nel preflop dovrebbe usare un range di dimensioni di puntata che arriva fino all'80% del piatto, ma fare overbetting di rado, o addirittura mai.

Board N. 8 – Basso

Questo board ha una carta più alta che è un 6 o più bassa.

Esempio: 6d3c2c

Nonostante il board basso ha una possibile scala, non è assolutamente pericoloso per l'aggressore nel preflop come lo è la texture del board codice rosso. Il motivo è che chi ha chiamato nel preflop difficilmente avrà difeso nel preflop con due carte coperte molto basse.

In teoria, l'aggressore nel preflop dovrebbe essere mediamente aggressivo e usare un range di dimensioni di puntata piccole e medie (30-50% del piatto).

Board N. 9 – Monotono

Questo board contiene tre carte tutte dello stesso seme.

Esempio: Qh8h6h

La caratteristica che definisce questo board è che tutte le tre carte sono dello stesso seme. Il nostro approccio strategico dovrebbe essere simile, indipendentemente dall'esatto valore delle carte.

È quasi sempre corretto usare dimensioni di puntata piccole con una texture monotona quando si è l'aggressore nel preflop.

Poker board N. 10 – Accoppiato asciutto

Questo board ha due carte dello stesso valore, ma a parte questo c'è poca coordinazione nel board, o non c'è per nulla.

Esempio: KsKd2c

Di solito i board asciutti con una coppia dovrebbero essere giocati in maniera molto aggressiva da parte dell'aggressore nel preflop. Ma è quasi sempre corretto usare dimensioni di puntata piccole.

È giusto giocare texture con un tris come KKK in maniera ancora più aggressiva, ma visto che board del genere avvengono molto raramente, possiamo considerarli una sottocategoria del board accoppiato asciutto.

Board N. 11 – Accoppiato dinamico

La texture di questo board ha due carte dello stesso valore, ma c'è anche una buona coordinazione a medio termine.

Esempio: ThTd9d

A causa della coordinazione a medio termine, questo board non è buono per l'aggressore nel preflop tanto quanto la texture accoppiata asciutta.

I livelli di aggressione sono quindi più bassi, anche se l'aggressore nel preflop dovrebbe in teoria usare dimensioni di puntata leggermente maggiori (50% del piatto).

Punti chiave per leggere la texture del board

Ricapitoliamo quello che abbiamo imparato sulle texture del board e su come incide la relativa corretta lettura nei giochi di poker.

  • I board "bagnati" con parecchia coordinazione a medio termine di solito sono meglio per chi ha chiamato nel preflop.
  • I board più "asciutti" con una o più carte alte di solito sono meglio per l'aggressore nel preflop.
  • Possiamo raggruppare qualsiasi texture del board in una delle 11 categorie elencate sopra.
  • I board nella stessa categoria dovrebbero solitamente essere giocati con un approccio simile per quanto riguarda livelli di aggressione e dimensione delle puntate.
February 16, 2024
Timothy Allin
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Timothy "Ch0r0r0" Allin è un giocatore professionista, coach e autore. Ha iniziato a giocare nel 2006, partendo da zero e aumentando il suo bankroll online in maniera costante senza mai depositare alcun dollaro. Dopo aver partecipato (e vinto) ad alcune tra le manifestazioni più prestigiose, ora condivide le sue esperienze e opinioni sul magazine di 888poker.

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ASSI, RE E TANTO ALTRO: STORIA DELLE CARTE DA GIOCO

Ovviamente, nessuna partita di poker sarebbe completa senza le carte da gioco. Sono l’armatura, la spada e lo scudo del giocatore di poker, tutte nella stessa cosa.

La maggior parte dei giocatori probabilmente le dà quasi per scontate. Ma la storia del poker passa anche per le dinamiche che hanno caratterizzato le carte da gioco e regala pillole di cultura, cambiamenti e persino un po’ di politica: così, solo per citare un primo esempio, ci sono significati concreti dietro i concetti originali di Re, Donne e Jack.

1 – Le origini della carta da gioco

Anche se molti giocatori non hanno mai considerato l’origine delle carte che tengono in mano, ci sono delle informazioni interessanti riguardo i primi tempi delle carte da gioco. Ecco un’occhiata a una parte della loro storia.

Le prime carte

I giochi di carte sono nati secoli fa nell’Asia dell’est in diverse forme. Ma le prima carte simili a quelle che i giocatori di poker di oggi conoscono hanno cominciato a diffondersi in Europa nel XIV secolo.

I semi sono passati per vari oggetti di uso comune negli anni, a seconda della regione in cui venivano prodotte e dalla scelta di chi le produceva. Nelle carte vengono riflessi i livelli sociali e il sistema delle classi. E questo vale anche per i militari e per i reali. In diverse regioni non solo esistevano semi e figure diverse, e si usava anche un numero diverso di carte.

Per esempio, i mazzi persiani, molto popolari, avevano questi semi: monete, tazze, scimitarre e bastoni da polo. Un mazzo svizzero del 1377 aveva, invece, carte con questi valori: il Sole, seguito dal Re, dalla Regina, dal Cavaliere, dalla Dama, dal Valletto e dalla Cameriera.

Il gioco d’azzardo è diventato sempre più popolare in Francia e in Inghilterra nel Cinquecento e nel Seicento. E i mazzi francesi sono diventati quelli più utilizzati in Europa in questo periodo.

I mazzi di carte hanno preso la forma familiare che conosciamo al giorno d’oggi e i semi rappresentavano gli aspetti più importanti della vita della popolazione europea dell’epoca:

  • cuori - la chiesa;
  • quadri - la classe mercantile;
  • fiori - l’agricoltura (rappresentavano i trifogli con cui i contadini nutrivano il bestiame);
  • picche (all’epoca la punta delle lance) - lo stato e la classe militare.

Incredibilmente, il sistema di un certo numero di semi per mazzo è rimasto intatto più di cinque secoli dopo. I francesi non hanno avuto un ruolo importante solo nello sviluppo delle carte moderne, ma anche nel gioco stesso del poker.

Come spiega lo scrittore David Schwartz nel libro Roll the Bones: The History of Gambling: “I francesi praticavano molti giochi di carte durante il Rinascimento, alcuni dei quali hanno influenzato parecchio i giochi che si giocano ora”.

La politica

Durante questi primi tempi delle carte da gioco, i disegnatori nei vari paesi utilizzavano le carte come una tela per la loro libera espressione. Quando le figure sono diventate parte integrante del mazzo, i Re, le Regine e i Jack spesso rappresentavano leader, membri della famiglia reale e aristocrazia.

Come la corte reale veniva dipinta dipendeva dall’immaginazione dell’artista che lavorava su quelli che in fondo erano piccoli dipinti. Molte delle carte con le figure potevano essere molto ornate e carte da gioco antiche del genere sono diventate oggetti molti richiesti dai collezionisti.

Per esempio nei primi mazzi francesi il re di cuori rappresentava Carlo Magno. Si pensa anche che Giuditta, personaggio dell’Antico Testamento, sia la donna dipinta nella Regina di cuori.

Il Jack (o il fante, come di diceva all’epoca) di cuori rappresentava il celebre cavaliere francese Le Hire, che era lui stesso un disegnatore di carte e che è stato un compagno d’armi di Giovanna d’Arco. Ecco un’occhiata a tutte le carte e a chi rappresentavano nel Sedicesimo secolo:

  • Re di picche - Re David.
  • Re di fiori - Alessandro Magno.
  • Re di quadri - Giulio Cesare.
  • Re di cuori - Carlo Magno (primo Sacro Romano Imperatore).
  • Regina di picche - Pallade Atena, dea greca della saggezza.
  • Regina di fiori - Argine, che si crede sia un anagramma della parola latina regina. Potrebbe anche indicare Argea, moglie di Polibo e madre di Argo.
  • Regina di quadri - Rachele, dall’Antico Testamento.
  • Regina di cuori - Giuditta, dall’Antico Testamento.
  • Jack di picche - Hogier, cugino di Carlo Magno e cavaliere leggendario.
  • Jack di fiori - Lancillotto, il famoso cavaliere della tavola rotonda.
  • Jack di quadri - Hector de Maris, un cavaliere della tavola rotonda.
  • Jack di cuori - Le Hire, il famoso cavaliere francese.

Alcuni di questi significati per le carte variavano da regione e ragione e la loro rappresentazione artistica è cambiata negli anni. Ma questo è il mazzo tipico che si usava all’epoca, nonché la base per i mazzi di carte da gioco moderni.

Le carte più importanti non servivano solo per una bella partita di poker, ma la corte reale poteva apparire in quelle che erano vere e proprie opere d’arte sul poker. E dare queste carte offre un legame a storia interessantissime vecchie secoli.

Significati nascosti?

Ci sono state diverse teorie riguardo alcune delle figure di un mazzo di carte. Il Re di cuori è l’unico Re senza baffi e sembra nell’atto di accoltellarsi in testa con un pugnale.

Molti hanno sospettato che fosse una critica al regno di Carlo Magno.

Carte sul tavolo da poker

Ma altri storici ritengono che la questione del “suicidio” sia il risultato del processo di manifattura nei tempi antichi.

Gli stampatori usavano blocchi di legno per fare copie delle carte. Si facevano anche copie dei blocchi e negli anni i baffi e l’ascia del Re di cuori sono spariti. E l’alterazione risultante è ora una divertente curiosità.

Ci sono altre due carte che hanno avuto nomi interessanti nel corso degli anni.

Il Jack di picche e quello di cuori sono entrambi girati di profilo, avendo così un solo occhio visibile e diventando quindi giustamente noti come “One-Eyed Jacks”, i Jack con un occhio solo. Alcuni giocatori li usano come jolly in diverse giochi di poker, ma non sembrano avere nessun significato speciale.

Invece il numero delle carte in un mazzo sembra corrispondere al mondo naturale. Ecco alcuni esempi:

  • 52 carte - 52 settimane in un anno;
  • 4 semi - 4 stagioni;
  • 13 carte per seme - 13 settimane per stagione;
  • 12 figure - 12 mesi dell’anno;
  • 2 semi rossi e 2 semi neri - 2 solstizi e 2 equinozi.

2 – Il XIX secolo e il Vecchio West

L’espansione verso ovest degli Stati Uniti e la crescita del gioco sul fiume Mississippi ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita e nell’espansione del poker. Dalle sue antiche origini americane a New Orleans, il gioco si è diffuso in tutto il paese.

Ecco un’occhiata a un po’ di storia delle carte da gioco in questo periodo.

Da New Orleans al Mississippi

Come la maggior parte dei giocatori sa anche grazie ai film sul poker, il poker è nato nella colonia francese di New Orleans nel Nuovo Mondo agli inizi del XIX secolo. In origine il gioco si giocava con un mazzo da 20 carte, con solo i 10, i Jack, le Regine, i Re e gli Assi. New Orleans era un porto importantissimo, con marinai e viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Il gioco ha cominciato a migrare in altre parti del paese attraverso il fiume Mississippi. Persino il celebre scrittore Mark Twain ci giocava regolarmente quando era capitano di un battello a vapore sul fiume tra il 1857 e il 1861.

Dalla metà degli anni anni Cinquanta dell’Ottocento, il mazzo è arrivato a 52 carte, il che ha aperto parecchio il gioco. Molti più giocatori potevano godersi un po’ di azione, ma i furbacchioni erano un problema costante sulla navi a vapore sul Mississippi.

I bari del poker erano parecchi e truffavano i novellini. Una partita su un battello a vapore non era quasi mai una sfida regolare.

Grandi cambiamenti

Fino al 1864, giocare a poker significava contare direttamente i simboli sulle carte per determinarne il numero. Per esempio un 10 di picche aveva esattamente 10 picche sulla carta, ma senza numero.

Fino a che Cyrus W. Saladee non ha avuto la brillante idea di stampare numeri, simboli del seme, lettere e miniature della carte negli angoli di una carta da gioco. In questa maniera è diventato molto più facile per i giocatori identificare le proprie carte.

Il brevetto è stato poi acquistato da Samuel Hart, un produttore di carte da gioco di Philadelphia. Hart ha omaggiato l’inventore chiamando il suo mazzo Saladee's Patent Deck e includendo il suo nome sull’Asso di picche.

Questo nuovo mazzo permetteva ai giocatori di identificare facilmente le loro mani semplicemente sistemando le carte a ventaglio. Questo è stato un cambiamento enorme per il gioco del poker e ancora oggi i giocatori possono comprare riproduzione di questo famosissimo mazzo.

Il mazzo diventato famoso grazie a Samuel Hart

Un altro mazzo molto famoso è il No. 18 Triplicate Playing Cards del 1876.

Questo mazzo ha avuto un approccio totalmente differente per rendere i valori delle carte più facilmente riconoscibili.

Ecco un altro mazzo di carte da poker celebre

Ogni carta aveva una riproduzione dell’intera carta negli angoli in alto a sinistra e in basso a destra. Ma non c’erano i numeri, quindi un giocatore poteva determinare più facilmente la sua mano guardando agli angoli delle carte, ma doveva comunque contare i simboli presenti sulle carte.

Anche le riproduzioni di questo mazzo possono essere comprate dai collezionisti.

Il Vecchio West

Quando il gioco si è spostato alla frontiera degli Stati Uniti, si giocava regolarmente a poker nei saloon, nelle miniere, nelle sale da gioco e persino negli accampamenti della Guerra Civile. Anche se ricevere le carte all’epoca era un po’ diverso che giocare oggi nei casinò moderni.

Al giorno d’oggi trovare delle carte da gioco per un poker tra amici o un nuovo mazzo al casinò è semplicissimo. Qualsiasi grande magazzino o negozio online può facilmente offrire mazzi di carte di tutte le qualità.

Ma nel Vecchio West le carte non erano semplicissime da trovare. E venivano usate per parecchio tempo, potevano essere rovinate o piegate, il che significa che gli avversari potevano facilmente riconoscere i segni su determinate carte.

Questo poteva portare a dinamiche interessanti e portarsi una pistola al tavolo da gioco era parte comune del giocare. Questo era lo scenario che affrontavano molti celebri giocatori d’azzardo del Vecchio West, come Wild Bill Hickok, Doc Holliday, Pat Garrett e tanti altri.

 3 – Las Vegas e il poker online

L’ascesa di Las Vegas e dei casinò moderni ha significato anche la produzione di massa delle carte. I casinò potevano così cambiare più facilmente e con più frequenza i mazzi rovinati. E questo ha aiutato ha diminuire i tentativi di barare segnando le carte.

La Seconda Guerra Mondiale e la crescita del gioco

Il poker ha avuto un enorme aumento di popolarità negli anni Cinquanta. Durante la Seconda Guerra Mondiale la U.S. Playing Card Company ha collaborato con il governo federale per offrire mazzi di carte facilmente accessibili per i soldati. Sono state addirittura create alcune carte speciali per i prigionieri di guerra durante il conflitto.

Come spiega Business Insider: “È stato il marchio principale dell’azienda, la Bicycle, che ha fatto di più per le truppe in azione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Bicycle (un marchio della USPC) si è unita alle agenzie di intelligence americane e inglesi per creare un mazzo di carte che una volta bagnato faceva rimuovere una pellicola. E a quel punto le carte rivelavano delle mappe per scappare, in modo che i piloti abbattuti e che i soldati catturati fossero in grado di ritrovare la strada verso le linee alleate”.

Ancora oggi la Bicycle offre riproduzioni di quel mazzo, che è conosciuto con il nome di Escape Map Deck.

Il mazzo di carte da poker con mappe strategiche

Molti di quei soldati senza dubbio usavano quelle carte anche per giocare un po’ a poker in caserma, al fronte e sulle navi. I soldati che sono tornati a casa dopo la guerra hanno mantenuto l’amore per il poker e il gioco ha avuto il suo boom negli anni Cinquanta. Quegli uomini hanno poi passato l’amore per il gioco ai loro figli.

Carte di plastica, quattro colori e il gioco online

Nell’ultima parte del XX secolo, le carte da poker hanno ricevuto alcuni miglioramenti qualitativi eccezionali. I produttori di carte hanno aggiunto la copertura delle carte con plastica di altissima qualità.

Le carte di plastica significa che le carte possono essere usate per tantissimo tempo senza che ci sia bisogno di un nuovo mazzo. La plastica ha fatto sì che le carte diventassero virtualmente impossibili da piegare e da segnare. Queste carte sono diventate parte integrante del poker.

Alcune aziende hanno addirittura sfidato la traduzione e hanno introdotto altri due colori, per rendere ancora più semplice individuare i colori. Per esempio il mazzo Copag a quattro colori ha scelto il verde per i fiori e i blu per i quadri.

Le reazioni ai mazzi con quattro colori sono state diverse da parte dei giocatori, ma ora il World Poker Tour nella sua grafica usa un mazzo a quattro colori, che può aiutare gli spettatori a casa a seguire la partita in maniera ancora più semplice.

Un mazzo con quattro colori è anche un’opzione in molti siti di poker, tra cui 888poker. Il poker online ha aumentato di molto le opportunità di giocare a poker. E ha anche portato ad alcuni cambiamenti nell’estetica delle carte.

Molti siti hanno semplificato il design delle carte da gioco utilizzate online, per renderle ancora più facilmente leggibili in fretta. I disegni ornati possono essere del tutto omessi, in favore di numeri, semi e figure più facilmente riconoscibili.

♠♦♣♥

Ai giocatori in una mano di Texas Hold’em vengono date due carte. Ma semplicemente mescolare e dare queste carte aggiunge un nuovo capitolo alla lunga storia del poker.

Che ha visto le carte da gioco vivere numerosi cambiamenti per diventare le carte di alta qualità che la maggior parte dei giocatori utilizza al giorno d’oggi. 

February 15, 2024
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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30 GRANDI BATTUTE E BARZELLETTE SUL GIOCO DEL POKER

Essendo un gioco con una storia e dei personaggi molto particolari, il poker lascia parecchio spazio all’umorismo, sia al tavolo che al di fuori delle partite.

Alcuni comici importanti come Brad Garrett, Ray Romano e Kevin Hart sono famosi anche perché di tanto in tanto si gettano in azione al tavolo da gioco

Anche Jason Alexander è noto perché partecipa a tornei di poker. E con parecchia ironia, ecco alcune battute sul poker (alcune sono decisamente irresistibili) per ingannare il tempo e divertirsi ancora di più!

Comici e carte

Ecco alcune battute sul poker, ideate da comici professionisti, con qualche riferimento al gioco d’azzardo e a Las Vegas. Tanto per cominciare ecco Jerry Seinfeld che parla dei segnali nel poker con qualche risata in mezzo.

1 – L’altra notte ho fatto tardi giocando a poker con i tarocchi. Ho fatto poker e sono morte quattro persone – Steve Wright
2 – Evitate le persone con i denti d’oro che vogliono giocare a carte – George Carlin
3 – Il poker sembra quasi uno sport, ma non devi fare le flessioni – Penn Jillette
4 – Ve lo dico, a Las Vegas le slot machine sono ovunque, persino nei supermercati. Sono entrato per comprare un cartone di latte, mi è costato più dell'equivalente di 200 euro!
5 – Ho speso metà dei miei soldi giocando d’azzardo, bevendo e con donne splendide. L’altra metà l’ho sprecata – W.C. Fields, parafrasando George Best (anche se si dice che in realtà non giocasse d’azzardo quasi mai).

Battute sul poker

Queste battute sono molto legate al gioco al tavolo e offrono alcune riflessioni divertenti sui giochi di poker

Debiti

6 – Sam vince un milione di dollari arrivando primo a un importante torneo a Las Vegas.
Un giornalista gli chiede: “Congratulazioni per la vittoria! Come pensi di spendere il milione di dollari vinto?”.
Sam risponde: “Devo dei soldi a certe persone, quindi pagherò i miei debiti nei loro confronti”.
Il giornalista continua: “E il resto?”.
E il giocatore risponde: “Beh, penso che il resto dei creditori dovrà aspettare”.

Rispetto

7 – Due amici escono da una sala da poker, uno è completamente nudo mentre l’altro è in mutande. L’uomo nudo si gira verso quello in mutande e dice “ho sempre rispettato il fatto che tu sai quando fermarti”.

Conversazione al tavolo

8 – “Passare, foldando? Io non passo neanche l'aspirapolvere a casa!”
Vincere (e perdere)
9 – “Ho un problema con il gioco d’azzardo, ma solo quando perdo”.

Halloween

10 – L’uomo invisibile, l’uomo lupo e Dracula stanno giocando a poker. Cercano di convincere a giocare anche la mummia, che però non ha la pelle abbastanza dura per farlo.
L’uomo invisibile cerca di bluffare ma la gente gli vede attraverso anche troppo bene, Dracula ha succhiato i soldi a tutti quanti e l’uomo lupo ha ululato dalla rabbia.

Strategia

11 – Quali sono le due regole poker più importanti nella dinamica del gioco? La prima è lasciare interdetto l’avversario…

Qualche risata sulla vita di chi gioca a poker

Che siate uno che gioca per tantissimo soldi o che preferiate le micro stake, ecco qualche situazione che si adatta bene alla vita di un giocatore di poker. Per cominciare a divertirci, come dimenticare Homer Simpson che perde la maglietta durante una partita di poker con gli amici?

Finanze

12 – Qual è la differenza tra una pizza grande e un giocatore di poker?
La pizza grande può far mangiare una famiglia di quattro persone, un giocatore di poker no.

Relazioni sentimentali

13 – Mia moglie mi vuole lasciare perchè sono ossessionato dal poker. Ma io penso che stia bluffando.
Phil Hellmuth
14 – Qual è la differenza tra Phil Hellmuth e Dio?
Dio non pensa di essere Phil Hellmuth.

Pregare

15– Qual è la maggiore differenza tra una chiesa e una sala da poker?
Quando preghi in una sala da poker lo fai sul serio!

Scelte professionali

16 – Come fai a cacciare un giocatore professionista di poker da casa tua?
Gli paghi la pizza che ha consegnato.

Giochi di parole sul poker

17 – Chi non ama i giochi di parole? Eccone alcuni per i giocatori, con diversi livelli di umorismo. 

Animali

18 – Cosa dice la balena al delfino al tavolo da gioco?
Pensavo fossi un palom-baro.
19 – Qual è l’animale più bravo a giocare a poker?
Il bluffalo.
20 – “Ho visto alcune persone sul tetto che giocavano a poker. Era una partita ad alto rischio".

Las Vegas

21 – Dopo una lunga malattia, mio padre è morto ieri a Las Vegas. Scommetto che è in un posto migliore. 
22 – Perchè il cuoco è andato a Las Vegas? Perchè voleva bruciarsi tutto.

Le mani nel poker

23 – “Mi piace sia dare il cinque che giocare a poker, è sempre una questione di una mano dopo l'altra"
 

Alcune delle peggiori

Una rapida ricerca su internet porterà parecchie battute sul poker e il loro livello di bontà può dipendere da chi le ascolta. Ma eccone qualcuna davvero pessima, a cominciare da qualche risata grazie ai Griffin.

Le cose da fare in casa 

24 – Mia moglie mi ha sfidato a una partita di strip poker, ma poi ho capito che voleva, giustamente, mollarmi di nuovo il bucato, quindi ho passato.


Giocare a carte

25 – Quest'anno alle World Series of Poker useranno il maggior numero di carte si sempre. Si faranno un bel mazzo.

Un nuovo gioco

26 – Io e mia moglie abbiamo trovato un modo per giocare a poker con le carte da uno. Cambia totalmente il gioco. 

Reali 

27 – La regina Elisabetta giocava a poker solo quando si spostava da un piano all'altro, perchè così aveva sempre una scala reale, come scala a poker!

Mestieri

28 – Come si chiama un giocatore di poker che è anche un dottore? Un cardiologo.

January 26, 2024
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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L'ESPRESSIONE FULL BOAT

Un altro modo di definire il full

Full boat o più comunemente semplicemente 'boat' è l'altro nome usato nel gergo pokeristico per un full house.

Cosa significa full boat, quindi? Questo termine, spesso abbreviato in “boat”, descrive un full nel poker.

Come sapete, amici lettori, nelle combinazioni poker un full è composto da tre carte dello stesso valore insieme a due carte di un altro valore identico. In altre parole, è come avere contemporaneamente un tris e una coppia.

Un full perde solo davanti a un poker, a una scala colore o a una scala reale, tutte mani estremamente rare.

Visto che ci si può ragionevolmente aspettarsi di avere uno o, addirittura, due full durante una sessione di gioco, un boat, a livello di valore della mano, è, appunto, la mano più forte che vedrete con una certa regolarità.
 

Come vengono qualificati i Full boat nel poker?

Nel poker, i full boat (o "full house") vengono denominati utilizzando il sistema X pieno di Y, dove X è il componente tris e Y è il componente coppia.

Ad esempio, il full KKKQQ viene definito "Kings full of Queens" mentre il full QQQKK viene definito "Queens full of Kings".

Come vengono classificate i Full boat nel poker?

Il tris del full viene sempre consultato per primo. 88877 (otto full di sette) batte AA222 (due full di assi) perché la componente tris è più forte.

Supponendo che due giocatori abbiano lo stesso tris, viene consultata la coppia. Ad esempio, 88877 perde contro 888KK. Se anche la componente coppia è la stessa, allora i full house pareggiano poiché i full house, chiaramente, non utilizzano kicker.

Quanto è forte il mio Full boat nell'Hold'em?

Nonostante sia una mano forte, va detto che non tutti i boat sono uguali. Del resto pensateci: in termini di navigazione, una persona con un canotto può dire di avere una nave esattamente come può farlo qualcuno che ha uno yacht.

Il vero valore del full dipende da come è composto. I full boat (o “full house”) rappresentano, in ogni caso, quasi sempre mani molto forti nell’Holdem, ma ci sono alcune eccezioni. 

full boat

I migliori full nell'Hold'em si formano sempre utilizzando entrambe le carte coperte. I full house formati utilizzando una sola carta coperta hanno, per le probabilità poker, molte più chances di essere superati, soprattutto se sono collegati con la coppia più bassa sul board.

Per esempio. fai attenzione alle costruzioni con il 7 quando sul tavolo ci sono 7788 poiché al nostro avversario basta, evidentemente, avere solo un otto per batterci.

Come fare un full

Avrete bisogno di un tris per fare un full e ci sono diversi modi per ottenerlo. Il primo è usare una coppia servita, quindi due carte dello stesso valore che avete in mano.

Per fare un full con una coppia servita come 8♠️8♦️, avrete bisogno che sul board ci siano sia uno degli 8 rimanenti che un’altra coppia.

  • Un board come 6♦️2♠️2♥️8♣️J♠️ è un esempio.

Si può fare un full con una coppia servita anche se sul board c’è un tris. Come in mano 99 e con a tavola 4♣️4♦️K♠️J♣️4♠️, per esempio, avete un full di 4 e di 9.

Quando la vostra coppia servita è un overpair rispetto al board (ovvero più alta della carta più alta del board) si possono vincere tante, tante fiches poker.

Ma i full fatti usando dei tris del board non sono fortissimi, perché è più probabile che con un tris già a tavola qualcuno abbia un poker.

Come fare un full senza una coppia servita

Si può fare un full anche quando in mano non si ha una coppia, per esempio con una mano come A3 con a tavola A♠️A♣️3♦️J♠️9♥️ o con KQ con a tavola K♠️Q♥️K♦️6♠️J♦️. Questi full sono tra i più forti, assieme a quelli che usano dei tris fatti con coppie servite.

Queste tipologie di full spesso creano mani di poker molto interessanti e ricche.

Il modo peggiore per fare un full è usando solo una delle vostre carte con una doppia coppia già a tavola, come con 89 in mano con un board 6♠️6♣️8♠️8♣️3♦️.

Questi full non sono buoni, perché sono facili da fare e difficili da nascondere, quindi è complicato che ottengano molta azione.

Questa tipologia di full sarà comunque di solito la mano migliore, ma un avversario intelligente al massimo chiamerà una puntata piccola, a meno che non stia cercando di ottenere un jackpot per la bad beat.

Come si annuncia un full?

Visto che è una mano molto forte, basterà dire “full” o “boat” e gli avversari getteranno le carte che hanno in mano. Ma c’è un modo giusto di dichiarare la forza del proprio full, proprio come si fa con una “scala al 10” o un “colore al Jack”.

Bisogna annunciare il valore del tris prima di quello della coppia.

Se avete una coppia di re con un board K♦J♠7 ♦ 8♣J♥, per esempio, avrete un full di Re e Jack, mentre con Q8 e 8♠8♦7♠Q♦4♥ avrete un full di 8 e Regine.

Che succede se due giocatori fanno entrambi full?

Anche se non è molto comune, succede che due giocatori di poker abbiano un full allo stesso momento. Quando questo accade, il giocatore con il tris più alto vince il piatto.

Un giocatore con A6 batte un avversario con 66 e a tavola A♠️A♦️6♥️J♣️2♦️ perchè ha un full di Assi e 6 contro un full di 6 e Assi.

Se entrambi i giocatori hanno lo stesso tris, si passa a vedere il valore della coppia che compone il full.

Per esempio, con a tavola 2♦️2♠️2♥️7♥️8♣️, 89 batte A7, perchè un full di 2 e 8 batte un full di 2 e 7.

FOTO -  Che succede se due giocatori fanno entrambi full?

Usare due carte è meglio che usarne una?

Fare un full usando entrambe le carte in mano può sembrare più difficile, ma nel Texas Hold’em l'obiettivo è fare la miglior mano di cinque carte utilizzando le sette disponibili.

Quindi un full che usa entrambe le carte in mano non è necessariamente più forte di uno che ne usa una sola.

Per esempio, A6 batte KK con a tavola A♠️A♥️K♠️4♠️4♦️, anche se si utilizza una sola carta di quelle in mano.

Farsi pagare con un full che usa entrambe le carte in mano può essere più semplice, perchè il full è più facile da nascondere. E spesso si ottengono fiches da avversari che hanno mani molto forti ma non forti tanto quanto il vostro full, come un colore o un tris.

Al contrario, un board che permette di fare full con una sola carta avrà un tris o una doppia coppia, il che rende più complicato vincere contro un colore, perchè è probabile che l'avversario giocherà qualsiasi mano in maniera più cauta.

Con a tavola J♠️3♦️3♠️8♥️K♠️, avrete bisogno di due carte per fare un full, quindi chi ha un colore sarà più tranquillo, il che può portarvi ad avere un'ottima giornata se avete in mano 88 o JJ.

Full boat

I full fatti con una sola carta in mano possono essere pericolosi, perchè i giocatori spesso sovrastimano la loro forza relativa quando si trovano di fronte a un raise.

Questo concetto può confondere, ma ecco l'idea di base:

  • Anche se A5 è molto forte con a tavola 3♠️3♦️5♥️5♦️6♠️, è molto più debole rispetto alle mani con cui un avversario potrebbe fare raise per ottenere valore.

É vero, il nostro full perde solo contro una manciata di mani (33, 66 e 56). Ma considerando la natura del board, un giocatore che ha il coraggio di fare raise molto spesso avrà proprio una di queste mani.

E molto spesso i giocatori comunque chiameranno in questa situazione, per la paura che l'avversario stia cercando di buttarli fuori da quello che potrebbe essere un piatto condiviso.

Spoiler: di solito non è così!

Perché i Full House vengono chiamati boats nel poker?

Il poker esiste da parecchio tempo, quindi le origini della maggior parte del linguaggio tecnico del gioco si sono perse. E quando si parla del termine “full boat”, c'è una teoria che fa un po' acqua... (la battuta è voluta).

Nel corso dei secoli, il concetto di legalità del gioco d'azzardo è cambiato spesso negli Stati Uniti, il che significa che il poker è stato prima legale, poi illegale, poi di nuovo legale in maniera ciclica.

Full boat

Come spiega A.M. Calberg in un articolo sul gioco che si svolgeva sulle navi fluviali del XIX secolo, gli appassionati di carte hanno cominciato ad andare a giocare su queste navi proprio per evitare leggi sul gioco d'azzardo sempre più stringenti.

Le partite quindi si giocavano su una nave (appunto, "boat") invece che in un casinò. E visto che il casinò veniva spesso chiamato "the house", il termine "full house" per indicare il full è passato, magicamente, a essere "full boat".

Punti chiave del concetto di full boat

Il termine "full boat" è semplicemente un'espressione ulteriore per classificare le mani full house nei giochi di poker.

*Prima pubblicazione il 22 gennaio 2024.

April 19, 2025
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LA STRATEGIA PER LA MIGLIORE 4BET

Se la big blind è considerata la prima puntata in una mano di poker, quando qualcuno fa un raise iniziale allora quella va considerata una 2bet. Dopodiché, un re-raise dovrebbe essere considerato una 3bet (la terza puntata), e a quel punto se qualcuno fa un re-raise sulla 3bet, allora questa mossa va vista come una 4bet (e via dicendo).

Le 4bet si concentrano prevalentemente in situazioni di preflop. In questo contenuto originale troverete tutte le informazioni da sapere sulle 4bet, tra cui la strategia generale da usare, le dimensioni di puntata raccomandate, come continuare a giocare dopo il flop e tanti altri aspetti importanti per non sembrare un giocatore amatoriale di poker.

Strategia di base per le 4bet

Tanto per cominciare, è importante capire le ragioni principali per cui si fa una 4bet con una mano:

  1. Per valore: per estrarre valore da mani peggiori.
  2. Per bluffare: per equilibrare il vostro range delle mani di valore, in modo da non diventare exploitabili facendo 4bet solo con le mani migliori.
  3. Per rubare il piatto: spesso nel piatto ci sono parecchi “soldi morti” che possono essere vinti con una 4bet, come quando ci sono molti giocatori già coinvolti nella mano e voi pensate che il giocatore che ha fatto la 3bet sia debole e che folda spesso.
  4. Per negare l’equity: simile al punto precedente, se riuscite a far foldare l’avversario dopo aver fatto una 4bet, realizzate il 100% dell’equity della vostra mano e allo stesso tempo impedite all’avversario di ottenere la sua
  5. Isolare l’avversario: le mani mantengono la maggior parte dell’equity nel preflop quando riuscite ad affrontare un avversario uno contro uno. Gli assi a poker per esempio possono vincere circa il 25% delle volte in un piatto con 6 giocatori, ma vinceranno l’80% delle volte quando l’avversario è uno solo, in un testa a testa poker.

Poi, per capire i principi strategici delle 4bet, la cosa più importante da fare è assegnare un range di mani con cui vi aspettate che l’avversario possa fare una 3bet. 

NOTA: Ci sono molte, moltissime variabili in situazioni che riguardano le 4bet, come la posizione poker, la tipologia di avversario, la dimensione di puntata, quella degli stack, etc.

Ricordatevi di approcciare sempre ogni situazione di 4bet con la giusta flessibilità, che vi aiuterà ad adattarvi a tutte queste variabili, delle quali continueremo a discutere in questo articolo. 

Cominciate a farvi queste due domande e a rispondere:

  1. Con che range di mani l’avversario ha fatto 3bet? Questa risposta dipenderà parecchio sulla tipologia di giocatore e sulla posizione dei giocatori nella mano (di cui parleremo più approfonditamente nella prossima sezione).
  2. Con quale range si può continuare contro la nostra 4bet (o chiamandola o facendo una 5bet)? Questo risultato vi aiuterà a determinare sia quale dovrebbe essere il range della vostra 4bet che quanti bluff dovreste includere:
  • Se fate 4bet con una mano che è migliore del range di continuazione dell’avversario, state facendo una 4bet per valore.
  • Se fate 4bet con una mano che è peggiore del range di continuazione dell’avversario, state facendo una 4bet come bluff.

Poniamo che il vostro avversario faccia una 3bet con un range molto ristretto e polarizzato, con QQ+, AK per valore e A2s-A5s come bluff. Quindi, se fate open-raise con TT o JJ, ponendo che foldare non è un’opzione, cosa è meglio fare? Chiamare o fare una 4bet?

In questa situazione una 4bet non ha molto senso, perché l’avversario rimarrà nella mano solo con un range migliore del vostro (indipendentemente dal fatto che chiami o che faccia una 5bet) con QQ+ e AK, visto che potrà facilmente foldare i suoi baby Assi con una 4bet.

Quindi uno degli aspetti fondamentali delle 4bet è analizzare se le 4bet in mani particolari terranno dentro abbastanza mani peggiori per aumentare il valore della giocata. 

4bet: la posizione dei giocatori 

La posizione a poker dei giocatori attivi in una mano avrà certamente un ruolo importante nei range della 4bet.

Per esempio se un giocatore fa 3bet da UTG, dato che il range per il raise da UTG dovrebbe essere quello più ristretto di tutte le posizioni al tavolo, il range della 3bet deve essere ancora più ristretto. Se è questo il caso, il giocatore che fa 4bet in questa situazione deve avere un range molto ristretto di mani di valore e solo una quantità minima di bluff (o anche nessuno).

Al contrario, se avete un’apertura dal bottone (di solito un range di apertura molto ampio, che varia dal 35 al 100% delle mani) e avete un giocatore che fa 3bet dalla small blind (che può fare 3bet con un range più ampio contro un range molto ampio del bottone), il range per la 4bet può includere una varietà di mani maggiore.

In pratica, un range ampio di situazioni per la 3bet richiede un range maggiore per la 4bet e un range ristretto per la 3bet ne chiede uno ancora più ristretto per la 4bet.

A parte questo, il numero di bluff da includere in questi range dipenderà dalla tendenza dell’avversario di foldare su una 4bet dopo aver fatto una 3bet.

4bet: exploitativa contro bilanciata 

Ci sono due tipologie primarie di strategia che si possono usare nel poker:

  • Bilanciata: in questo tipo di gioco voi avete una strategia che non si può exploitare (avere il numero giusto di bluff rispetto alle mani di valore in ogni situazione, difendere secondo la Frequenza Minima di Difesa, etc). Il vostro profitto arriva dagli errori degli avversari.
  • Exploitativa: in queste situazioni si devia dalle giocate GTO per massimizzare le vincite, basandosi sullo sfruttamento delle tendenze deboli dell’avversario. Questo stile è quello più comunemente usato dai giocatori di poker, perché molti giocatori avranno qualche buco exploitabile nella loro strategia.

Quindi, quando si fa una 4bet è importante sapere che tipo di strategia si vuole utilizzare.
Ecco qualche esempio:

  1. Se un giocatore abituale o bravo vi fa una 3bet con un range standard di mani in una situazione, allora dovreste fare una 4bet seguendo l’approccio della GTO.
  2. Se un giocatore loose-aggressive vi fa una 3bet con un range troppo largo di mani, potete contrattaccare usando una strategia exploitativa ed espandendo la parte di valore del vostro range per la 4bet.
  3. Se un nit vi fa una 3bet, potere ridurre il numero di mani di valore per la 4bet includendo solo gli assi e forse i Re, chiamando con tutte le altre mani se avete le giuste pot odd o implied odds.
  4. Se un giocatore ha una alta percentuale di 3bet e una tendenza a foldare davanti a una 4bet dopo aver fatto una 3bet, potete aggiungere più bluff al vostro range per la 4bet, perché manterrete una buona fold equity contro di lui

Sapere se dover includere dei bluff nel range della 4bet (oltre a sapere quante combinazioni di bluff includere) alla fine porterà a usare un approccio exploitativo (visto che la strategia GTO sarà sempre molto bilanciata, usando forse 2 o 3 combinazioni di valore ogni 1 combinazione di bluff).

Una buona regola generale exploitativa da conoscere per le 4bet è quella che riguarda quanto l’avversario folda dopo aver fatto una 3bet.

  • Se questo numero è maggiore del 60%, potete e dovete bluffare con la 4bet più liberamente.
  • Se questo numero è inferiore al 40%, dovreste fare più 4bet per valore.

I range per la 4bet (polarizzato contro depolarizzato/misto)

Un range di mani polarizzato significa che avete o una mano molto forte o un bluff (un range di QQ+, AK, A2s-A5s è un classico esempio di range di mani polarizzato.

Un range misto (o depolarizzato) è quello che include meno bluff ma di solito punta a coprire una quantità molto più ampia di mani di alto valore.

Quando create un range di mani e una strategia per la 4bet in ogni mano, è importante considerare entrambe le opzioni e sapere quale usare a seconda delle tendenze dell’avversario.

Dimensioni della 4bet

La dimensione tipica di una 4bet è tra le 18 e le 25 big blind. La dimensione esatta dipende da un numero di fattori, esaminiamoli insieme:

  1. La dimensione dello stack.
  2. La dimensione dell’open-raise.
  3. La dimensione della 3bet.
  4. La posizione.
  5. Il numero di giocatori che hanno chiamato l’open-raise.
  6. Il numero di giocatori che hanno chiamato la 3bet.

Di solito una 4bet dovrebbe essere tra 2,25x e 3x la dimensione della 3bet. Quindi, assumendo di aver fatto un open-raise di 3bb e che l’avversario abbia fatto una 3bet da 10bb, una buona cifra per la 4bet sarebbe di un totale di 22,5bb.

In posizione contro fuori posizione

Non è raro per i giocatori semplicemente raddoppiare una 3bet quando fanno una 4bet in posizione e fare un re-raise a 2,25x quando sono fuori posizione. Anche questa può essere una buona strategia per la dimensione di puntata.

Dimensioni degli all-in

Se avete pensato di fare una 4bet di un terzo del vostro stack, di solito è meglio fare all-in. Perché?

  • Dovrete quasi sempre chiamare un all-in contro la 5bet dell’avversario, perché avete pot odds di 2 a 1.
  • Facendo all-in potreste guadagnare più fold equity, permettendovi di realizzare tutta l’equity della vostra mano.
  • Le dimensioni degli stack dopo il flop sarebbero ridicole se il vostro avversario chiamasse solamente la vostra 4bet.

Tenere conto di altri avversari che chiamano

Di solito dovreste considerare nella cifra un altro giocatore che chiama la vostra 4bet da 2,25x, aggiungendo un po’ più del 2,25x. Ma a volte la dimensione della puntata di chi fa la 3bet include anche questo, quindi voi potete fare la vostra 4bet di dimensioni standard, a seconda del fatto che siate o no in posizione.

Dimensioni della 4bet: Bluff contro Valore

Alcuni giocatori fanno 4bet di dimensioni che non userebbero mai se stessero bluffando. E quindi diventa molto facile giocare contro di loro quando fanno 4bet, perché avranno solo mani di valore. Assicuratevi sempre di scegliere una dimensione di puntata che potrebbe far pensare che stiate bluffando in quella situazione.

Questa strategia vi aiuterà a nascondere la forza della vostra mano e a lasciare gli avversari nel dubbio se avete davvero una buona mano oppure no.

Dimensioni relative dello stack

Considerate sempre anche le dimensioni relative dello stack, sia per il post-flop (il rapporto tra stack e piatto) che per la dimensione della 4bet.

Per esempio, se avete uno stack di 200bb o 300bb, potete negare più equity all’avversario facendo una 4bet più ampia del solito. 

4Bet: candidati per il bluff

Bluffare con le 4bet sarà più efficace contro (1) i giocatori LAG che fanno 3bet con range ampi; e (2) quando il giocatore che ha fatto il raise originale e/o la 3bet sono entrambi in posizioni più successive e di conseguenza hanno un range più ampio del solito,

Per capire quali mani si candidano per il bluff, bisogna prendere in considerazione tre fattori primari:

  • I blocker: per esempio, avendo un Asso bloccate il numero di combinazioni di una buona mano (come AA o AK) che il vostro avversario può avere: 6 combinazioni di AA si riducono a 3 mentre 16 combinazioni di AK si riducono a 12.
  • L’importanza della realizzazione dell’equity poker: questo fattore riguarda la giocabilità dopo il flop della vostra mano. Per esempio, 87s farà molto meglio di A8s per la giocabilità e per trovare buone carte al turn o al river con cui giocare.
  • Copertura del tavolo: in alcuni range per la 4bet, includere alcuni suited connectors come 87s aiutano parecchio a coprire il tavolo. Se fate 4bet solo con QQ+, AK e A2s-A5s e a tavola ci sono 7-8-9 di semi diversi, ricevere una cbet o un raise vi può mettere in una situazione complicata, perché il vostro range non si connette con le carte a tavola.

 
Gli assi baby dello stesso colore (cioè da A2s a A5s) fanno spesso bene come candidati per il bluff con la 4bet, perché mantengono una equity decente contro il range di un giocatore che chiama. E hanno anche una giocabilità post-flop decente, con l’abilità di fare una coppia alta, una scala bassa e il miglior colore possibile
E poi, come già detto, bloccano le combinazioni poker forti AA e AK che non volete, giustamente, che abbiano i vostri avversari. 
In situazioni di EP, una mano AQo può essere un’ottima candidata per il bluff: è troppo forte per essere foldata, ma troppo debole per chiamare. E poi blocca coppia d’assi e AK e avrà comunque una buona equity contro il range di 3bet e dui chiamata, che potrebbe contenere 99-JJ.

4Bet: situazioni basate sulla frequenza contro range concreti

I solver di poker spesso consigliano di prendere decisioni basate sulla frequenza quando si gioca, piuttosto che usare una rigida metodologia “gioca questa mano così il 100% delle volte”.

Per esempio, in una situazione magari fate 4bet con coppia d’Assi l’80% delle volte e chiamate il 20% delle volte.
Questo modo di giocare può essere vantaggioso perché può rinforzare il vostro range quando chiamate una 3bet e basta e più in generale renderà più difficile giocare contro di voi. 

La 4bet cold

Siccome non avete ancora investito denaro nel piatto, la 4bet cold è uno strumento molto potente da aggiungere al vostro arsenale.
Di solito risulterà molto forte e quindi ha un alto potenziale di ottenere dei fold se il vostro avversario ha fatto raise con troppa leggerezza.

4Bet contro una cold call su una 3bet

I solver di poker dicono che in un piatto con una 3bet se l’azione arriva da voi nelle blind non dovete mai fare una cold call ma dovete sempre fare una 4bet cold se volete entrare nel piatto.

In certe situazioni, in particolare contro avversari deboli che hanno potenzialmente un grosso stack e hanno tendenze molto exploitabili, fare cold call su una 3bet (di solito in posizione) può essere una giocata che porta più valore. 

Ma in generale una cold call su una 3bet dovrebbe essere evitata per un po’ di ragioni:

  1. Di solito il vostro range diventa trasparente (qualcosa di simile a AJs, AQ, 99-JJ), perché con mani più forti di solito fareste una 4bet cold o con mani più deboli foldereste.
  2. Date al giocatore che ha fatto il raise originale molte possibilità di continuare se chiamate la 3bet, il che ridurrà la vostra equity nel piatto.
  3. Vi aprite anche alla possibilità di subire un re-squeeze da un giocatore che agisce dopo di voi o da parte della persona che ha fatto il primo raise.

4.       Con una cold call potete vincere solo dopo il flop, poichè non avete una fold equity prima del flop attraverso una 4bet. 

4Bet: le statistiche online da usare

Quando si gioca a poker online, ci sono alcune statistiche dell’HUD che potete usare per aiutarvi a capire come dovreste costruire un range funzionale per la 4bet. Queste statistiche poker hanno ad oggetto:

  • Quanto spesso l’avversario folda su una 4bet dopo aver fatto una 3bet (fold to 4bet after 3bet).
  • La percentuale di 4bet (4bet%).
  • La percentuale di 3bet (3bet%).
  • La percentuale di 3bet per posizione. 
  • La percentuale di 3bet contro una posizione.
  • Quanto spesso l’avversario folda su una Cbet in piatti con 4bet (Fold to Cbet in 4Bet Pots)

Giocare contro un avversario che fa 4bet

Se ricevete una 4bet prima del flop dopo aver fatto una 3bet, ricordatevi che ci sono altissime probabilità che dobbiate chiamare, a volte di 3 o 3,5 a 1, il che significa che avrete bisogno di una equity tra il 25 e il 30% contro il range dell’avversario per la 4bet per chiamare con profitto.

Questo significa che dovrete arrivare a vedere il flop abbastanza spesso, ma non esitate ad abbandonare la mano dopo il flop se le carte a tavola non sono buone o se non completate un progetto.

Strategia dopo il flop: i piatti con le 4Bet 

Ricordatevi che questa sezione sarà più applicabile ai cash game poker, perchè il gioco dopo il flop diventerà più evidente in situazioni di stack molto profondo.

Range limitati o illimitati: avendo fatto la 4bet prima del flop, spesso avrete un range non limitato, che consiste di tutte le mani più forti come QQ+ e AK. Quando il vostro avversario chiama solamente la vostra 4bet, è probabile che non abbia queste stesse mani nel suo range, anche perché con queste mani era più probabile che facesse una 5bet o andasse all-in prima del flop.

Quindi potete attaccare quando a tavola ci sono Asso o Re come carta più alta in maniera più libera (anche con dimensioni di puntata basse), perché queste situazioni faranno meglio per il vostro range rispetto a quello dell’avversario (ovvero vi danno più combinazioni migliori di mani di quelle che l’avversario può avere nel suo range).

Situazioni in cui si è troppo avanti o troppo indietro: in questi scenari, come quando si ha A5s e a tavola ci sono A-4-2, spesso è meglio fare check al flop. Battete le coppie medie dell’avversario, che possono migliorare solo con due carte in più.

Avete la possibilità di fare una scala bassa e il vostro avversario potrebbe già avervi battuto con un asso migliore. In più, se voi puntate e l’avversario fa raise, non sarete contenti di chiamare in questa situazione. In più, se puntate al flop e fate all-in al turn, non potete essere contenti neanche se l’avversario vi chiama in questo caso, perché probabilmente lo farà con mani migliori.

Dimensioni delle Cbet: Fare piccole cbet con parte del vostro range per la 4bet (come del 25% del piatto) darà ottimo equity denial e vi permetterà di andare avanti a un ottimo prezzo quando bluffate. Si consiglia anche di giocare situazioni al turn e al river con un po’ più di fold equity, dato che manterranno un buon rapporto tra stacke e piatto per i futuri round di puntata. 

Punti chiave: consigli generali per fare 4bet 

Per riassumere, tenete in mente questi consigli per giocare bene i piatti con le 4bet:

  • I range non devono mai essere fissi, ma cambiare a seconda delle variabili in gioco.
  • Pensate sempre al range probabile del giocatore che fa la 3bet, a seconda della sua posizione, del tipo di giocatore e delle sue statistiche.
  • Considerate quanti bluff dovreste inserire nel vostro range per la 4bet, sia basandosi sulla statistica dell’avversario sui fold contro le 4bet che su quante mani di valore avete aggiunto al range della 4bet.
  • Considerate come fare aggiustamenti exploitativi al vostro range per la 4bet.
  • Ricordatevi sempre l’importanza della dimensione di puntata, della dimensione degli stack, del rapporto tra lo stack e il piatto nel post-flop e del fatto se nella mano siete o no in posizione.
  • Spesso, fare piccole cbet con alcune carte a tavola sarà più effettivo che puntare cifre alte e legarvi alla mano e al piatto se poi qualcuno fa all-in, soprattutto in piatti con le 4bet.
  • Assicuratevi di annotare non solo le mosse degli avversari che riguardano il post-flop, ma anche le mani per 3bet e 4bet che l’avversario include nel suo range. Questa informazione di certo vi risulterà utile in qualche scenario futuro

La speranza è che questa guida vi aiuti a fare luce su come giocare i piatti con le 4bet.
Buona fortuna al tavolo da poker!

November 21, 2023
Matthew Cluff
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Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.

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La mano più leggendaria della storia del poker

Cosa si intende per la Mano del Morto? Come ha ricevuto un nome così particolare. La mano è composta da due Assi e due Otto, AA88, una bella doppia coppia. Ma c’è davvero molto di più al riguardo. 

Dietro c’è una storia molto profonda, che risale alle radici del gioco nel Vecchio West. Il poker ha una storia molto lunga e la storia della Mano del Morto rimane un qualcosa di unico, che va decisamente al di là delle carte sul tavolo.

Quei due Assi e Otto derivano da una partita che ha coinvolto il famoso sceriffo “Wild Bill” Hickok, che è stato ucciso a colpi di pistola al tavolo da poker più di un secolo fa mentre aveva in mano quelle carte.

E da allora, la mano è stata chiamata “La Mano del Morto”. E lo sceriffo rimane una leggenda del Vecchio West americano e della tradizione del gioco d’azzardo.

La sua morte rimane una storia di poker che viene raccontata dai giocatori ai tavoli di tutto il mondo.

La storia dietro la Mano del Morto

La Mano del Morto nasce, evidentemente, ai tempi dei saloon del Vecchio West.
Nato in Illinois nel 1837, Hickok era uno sceriffo, un giocatore d’azzardo, un pistolero, un eroe locale e un attore. Ha passato gran parte della sua vita a sparare ai criminali e a catturare i fuorilegge. Ma ha anche trascorso parecchio del suo tempo aumentando le sue modeste entrate vincendo a poker.

A un certo punto della sua vita, Hickok si è trasferito a Deadwood, che si trovava nell’allora territorio del Dakota, nelle Black Hills. La regione non era ancora uno stato e lo sceriffo soffriva per un fastidioso glaucoma e di altri problemi fisici. Il suo obiettivo era trasferirsi nella città di minatori e giocare a poker per guadagnarsi da vivere.

Il 2 agosto 1876 Hickok stava giocando una partita di Five Card Stud al Nuttal and Mann’s Saloon. Le sale per giocare a carte erano quelle che ci si può aspettare nel Vecchio West. Probabilmente c’era parecchio fumo di sigaro nell’aria e anche tanto, tanto whisky da bere.

La Mano del Morto

Mentre le carte giravano sul tavolo e le fiches poker venivano lanciate nel piatto, un giocatore d’azzardo di nome Jack McCall è entrato nel saloon. McCall si è fatto largo fino al bancone e si è messo dietro Bill, dove non poteva essere visto. Ha alzato la pistola e ha preso la mira, senza guardare il gioco. Ha sparato proprio dietro la testa di Bill.

Lo sceriffo è morto sul colpo ad appena 39 anni. E in mano pare avesse due Assi neri e due 8 neri, una mano ottima in questa vecchia forma di poker. Di solito Hickok sedeva spalle al muro per tenere d’occhio le altre persone nella sala, ma quel giorno era rimasto solamente un posto che dava di spalle alla sala.

Il fatto che Hickok avesse o meno davvero quella mano è stato dibattuto per anni, ma la storia nel frattempo è diventata leggenda, così come il nome della mano.
Wild Bill Hickock è stato ucciso con in mano, appunto, la Mano del Morto

Nessuno è sicuro del perchè McCall ha compiuto questo gesto, ma ci sono molte teorie al riguardo, che partono da un’offesa personale, quando Hickok qualche giorno prima aveva detto a McCall di smetterla di giocare fino a che non poteva ripagare i suoi debiti di gioco. Altre teorie, invece, sostengono anche che Hickok avesse sparato al fratello di McCall, uccidendolo.

La mano è diventata sinonimo di poker e una storia di poker del Vecchio West da tramandare ai giorni nostri. Una giuria di minatori ha assolto McCall, ma più tardi il governo federale lo ha processato di nuovo, giudicandolo colpevole di omicidio. Lo hanno impiccato il 1 marzo 1877.

La Mano del Morto e Wild Bill nella cultura pop 

Wild Bill Hickok era molto di più di un pistolero. Era un giocatore d’azzardo e di poker. Questa storia, assieme al suo ruolo di sceriffo, ha attratto molto interesse nel corso degli anni. Precedentemente, Hickok era stato un cacciatore, una spia, un soldato, un militare e un abile cecchino. 

Il Generale George Custer ha detto una volta di Hickok: 
“Che fosse a piedi o a cavallo, era uno dei più perfetti tipi di mascolinità fisica che io abbia mai visto. La sua abilità nell’uso del fucile e della pistola era incredibile”. 

Un modello per gli uomini, Hickok è ricordato come un uomo alto e bello, ammirato da parecchie donne. Del resto, il personaggio di Wild Bill, reale o fittizio, è stato una parte importante della cultura pop americana per decenni, così come la Mano del Morto.

Attraverso la fine del Diciannovesimo Secolo e l'inizio del Ventesimo, racconti e riviste pulp offrivano storie reali di eroi e fuorilegge del West come Hickok, Billy the Kid, Wyatt Earp e Jesse James. Wild Bill emerge come un ex maresciallo e sceriffo che era anche in grado di dominare al tavolo da poker. 

In un'epoca nella quale non esistevano di certo i vlogger di poker, la Avon Periodicals ha pubblicato fumetti su Hickok negli anni Cinquanta, che raccontavano le sue storie attraverso il west. Per esempio il numero 12 mostrava sulla copertina lo sceriffo che combatteva contro una banda di fuorilegge. Il fumetto presenta la battaglia dicendo ai lettori "non perdetevi questa storia fiammeggiante di piombo caldo". 

Separare la realtà dai racconti non è facile. Tante altre storie hanno seguito la morte di Hickok nel 1876 – incluse quelle sulla radio, in televisione e sul grande schermo.

Guy Madison ha interpretato Bill nella serie TV “The Adventures of Wild Bill Hickok” per sette anni negli anni Cinquanta ed è anche stato protagonista di una serie in radio tra 1951 e 54. Josh Brolin ha interpretato l'eroe nella serie TV “The Young Riders” tra 1989 e 1992.
Josh Brolin nella serie TV “The Young Riders”
Nei film, Hickok è stato interpretato da Gary Cooper, Roy Rogers, Robert Culp, Charles Bronson, Jeff Bridges, Sam Elliot e tanti altri.

Moe Howard ha addirittura interpretato una versione dell'eroe chiamata  “Wild Bill Hiccup” in un episodio del 1937 de I Tre Marmittoni.

‘Deadwood’ e la Mano del Morto

Uno dei ritratti più recenti di Wild Bill e della sua morte mentre aveva quelle famosa mano è stato reso popolare nella serie di HBO Deadwood. La serie, che ha vinto molti premi, è andata in onda per tre stagioni tra il 2004 e il 2006. Racconta la storia dell'insediamento e di come si è trasformato da miniera in piccola città; alla fine è diventato parte del territorio degli Stati Uniti e successivamente parte del South Dakota.

Ambientata negli anni Settanta dell'Ottocento, lo show ha dato agli spettatori un'occhiata alla vita reale nel Vecchio West. Racconta la vita di questa cittadina unica, che si trova nelle Black Hills del South Dakota. Deadwood ha catturato un luogo in cui la febbre dell'oro ha fatto nascere affari, spietatezza, molta ubriachezza e persino assassinii.

Molti minatori con i loro soldi appena guadagnati in tasca cercavano posti dove giocare d'azzardo e a carte. I saloon in città offrivano queste opportunità, un qualcosa di perfetto per un giocatore abile come Wild Bill Hickok.

Quello che rende unica la serie è come ha mescolato personaggi della vita reale come Hickok (interpretato da Keith Carradine) e Calamity Jane all'interno della storia. Il copione include il gioco d'azzardo e il poker come un elemento di sfondo abituale. La prima stagione ha incluso una storia romanzata di Hickok, seguendo il suo trasferimento in città come famoso pistolero e sceriffo, ma anche la sua vita come giocatore di poker.

L'omicidio di Will Bill al tavolo da poker da parte di McCall è un punto chiave della trama della prima stagione. Ha offerto un po' di storia del poker nel Vecchio West a un pubblico moderno. Nella serie dei film sul poker, nel maggio 2019 HBO ha fatto uscire un film di Deadwood per chiudere alcune parti della trama della serie.

L’assassinio della Mano del Morto in Deadwood

La storia della Mano del Morto ha anche fatto parte di parecchi riferimenti della cultura pop statunitense, tra cui i cartoni animati di Batman, i video giochi, i giochi da tavolo, i romanzi e molto altro.

George R.R. Martin, autore di Games of Thrones, ha persino intitolato uno dei suoi libri fantasy La Mano del Morto. L'artista e DJ Kshmr ha prodotto una canzone dallo stesso titolo nel 2015. E c'è addirittura un club di motociclisti negli USA che si chiama La Mano del Morto. 

Negli States si può avere una bottiglia di whisky Mano del Morto per circa 30 dollari. Questo liquore ha vinto diversi premi. La Mano del Morto ha anche dato il nome a birre belghe e americane, entrambe Imperial Stout per essere precisi. E il nome è anche stato usato per il rum.

La maggior parte dell'iconografia della Mano del Morto richiama alle mortali origini della mano: carte da gioco, pistole, teschi e un colore rosso sangue.
Si può quindi dire con certezza che la leggenda della Mano del Morto è ricordata e apprezzata da molte persone anche al di fuori del mondo del poker.

Come giocare la Mano del Morto

In una partita di Texas Hold’em, Asso-8 può essere solo una mano marginale. Come giocarla dipende dalle peculiarità del giocatore. Un giocatore in posizione avanzata può fare call o addirittura un raise se non c'è nessuno che ha fatto raise prima di lui. Altri giocatori potrebbero scartarla, soprattutto se i giocatori successivi hanno un numero di fiches molto alto.

Andiamo più a fondo. Se prima c'è un raise, la maggior parte dei giocatori folderà probabilmente A-8, ma dipende, anche questa volta, dalla lettura dei giocatori in questione. Giocare questa mano dopo il flop può anche essere complicato.

Se le carte a tavola non danno aiuto, con un flop come K-10-2, a un giocatore non rimarrà altro che bluffare o fare check. E alla fine potrebbe essere sensato lasciare andare la puntata dell'avversario con carte a tavola del genere. 

Ma anche se nel flop c'è un Asso, il giocatore è comunque un po' in un limbo. Non ci vuole molto affinché un altro abbia un kicker migliore, visto quanto è debole l'8. Un reraise farà in modo che il giocatore sia in dubbio se chiamare o no.

Invece, alla fine di un torneo di poker, con poche persone al tavolo, A-8 può avere più valore. Un giocatore con uno stack basso può decidere addirittura che valga la pena di fare all-in. E un giocatore con un buono stack a un tavolo con poche persone può ragionare se aumentare l'azione facendo raise. Potrebbero sperare di prendersi le blind e le ante con una mano del genere. 

Così, avere a tavola sia un Asso che un 8, il che forma per il giocatore, appunto, la Mano del Morto, spesso può portare a un buon piatto.

Acchiappare i bluff con la Mano del Morto

Questa mano può anche essere usata per smascherare i bluff di qualche giocatore durante una divertente partita casalinga o anche a un tavolo a Las Vegas. I giocatori che provano a bluffare con una coppia di medio valore con a tavola la combinazione Asso-8 potrebbero trovarsi nei guai. 

Un giocatore che ha la Mano del Morto potrebbe portare via un bel piatto a un giocatore che ha qualcosa come 10-10, 9-9, 7-7 o 6-6.

Se avete A-A-8-8 e sospettate che l'avversario abbia una mano simile, o addirittura un progetto di mano, la vostra Mano del Morto se la cava bene e ha la possibilità di vincere un buon numero di fiches.

Le basi del Five Card Stud

Nel Five Card Stud, il gioco a cui stava giocando Hickok nel 1876, una coppia di Assi e una di 8 era un'ottima mano. Giocato come il Seven Card Stud, ma solo con cinque carte, il gioco offriva una buona vincita per mani del genere.

Avere due buone coppie poker con sole cinque carte era una bella botta di fortuna. Hickok probabilmente stava adocchiando un bel piatto, soprattutto se le carte erano divise con un Asso e un 8 in mano.

Con gli avversari che non vedono una coppia tra le sue carte scoperte, Hickok aveva una possibilità molto alta di tenere altri giocatori nella mano. 

La mano del Morto: punti chiave

La Mano del Morto è una delle mani più iconica del poker. Rimanda alle radici del gioco nel West americano e a un vero leggendario sceriffo.

Hickok, molto probabilmente, ha passato più tempo al tavolo da poker che nell'ufficio dello sceriffo.

  • Sappiamo che la Mano del Morto è composta da due Assi e due 8, una doppia coppia. Il famoso sceriffo e giocatore di poker Wild Bill Hickok è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante una partita di poker con in mano quelle carte.
  • L'omicidio è avvenuto nel 1876 nella città di Deadwood, nella zona che poi sarebbe diventata South Dakota. Quando è stato colpito e ucciso, aveva, appunto, in mano due Assi e due 8.
  • Hickok era uno dei più iconici eroi americani del Vecchio West, un ex soldato, esploratore, sceriffo. Ha anche lavorato come intrattenitore e come attore, è un po' il James Bond del Vecchio West. Aveva un'ottima mira e si ritiene che abbia colpito e ucciso diversi fuorilegge durante la sua era.

Hickok è stato introdotto in maniera postuma nella Hall of Fame poker nel 1979, l'anno in cui è stata creata, e rimane un'icona della storia americana.

Tornando ai punti poker, Asso-8 può essere una mano tentatrice, ma fate attenzione. E la speranza è che il vostro destino sia molto, molto diverso di quello di Wild Bill.

La mano del morto: domande frequenti

D: Cos'è la Mano del Morto?
R: Doppia coppia di Assi e 8. Si tratta della mano che “Wild Bill” Hickok aveva in una partita di 5-card stud nel 1876, quando gli hanno sparato dietro la testa. Bill è morto all'istante al tavolo da gioco. Una mano del genere in un gioco con questo particolare formato di gioco è molto forte. Quindi probabilmente Hickok avrebbe vinto un bel piatto, se non gli avessero sparato.

D: Perchè Jack McCall ha sparato a “Wild Bill” Hickok? 
R: Nessuno è sicuro del motivo esatto, ma le teorie abbondano. Una è che Bill ha detto a Jack di smettere di giocare a poker fino a che non poteva ripagare i suoi debiti di gioco (e magari Jack pensava che uccidere Wild Bill avrebbe contribuito a risolvere questo problema). Un'altra teoria sostiene che Hickok in precedenza aveva ucciso il fratello di Jack McCall, rendendo l'omicidio una semplice vendetta.

D: Perchè Hickok non ha potuto vedere che Jack McCall gli stava per sparare?
R: Hickok di solito nelle partite di poker era seduto con le spalle al muro. Questa situazione gli permetteva di vedere in ogni momento gli altri giocatori al tavolo e anche le persone all'interno del saloon. La sera in cui gli hanno sparato, l'unico posto disponibile nella sala da poker era uno con le spalle alla sala. 

Questo, assieme al fumo dei sigari, ha permesso a Jack McCall entrare furtivamente nel saloon. Nell'ombra è stato in grado di sparare a Wild Bill da lontano, senza che nessuno potesse notare la sua presenza e/o capire le sue intenzioni. 

D: Perchè la Mano del Morto è così famosa? 
R: Visto che il poker tradizionale deriva dai tempi del Vecchio West, questa storia sottolinea le sue radici. Racconta la storia dei piccoli tavoli nei saloon, con un ambiente che regala le classiche sensazioni del west. Ma qualcuno che muore al tavolo da gioco non è esattamente qualcosa che accadeva spesso.

Quello che rende ancora più incredibile questa storia è la forza della mano di Hickok quando gli hanno sparato. Se questa situazione non si fosse verificata, probabilmente avrebbe vinto un bel piatto. La figura gradevole di Hickok ha anche aiutato questa storia a diventare famosa. Le storie che lo riguardano (e non solo quella della sua morte) sono state raccontate da una generazione all'altra.

D: Come ha fatto questa storia a sopravvivere nel tempo?
R: Quella che è stata tramandata negli anni non è la storia di Hickok che viene ucciso al tavolo da poker, ma anche la sua figura, che lo ha aiutato a diventare un'icona americana dopo la sua morte. Tanto per cominciare era un ottimo pistolero, sceriffo, ma anche un giocatore d'azzardo e di poker.

Viene anche ricordato come un uomo alto e bello, ammirato da molte donne. Quando era giovane è stato anche un cacciatore, una spia, un soldato e militare ed un cecchino.

Tutto questo ha dato alla Avon Periodicals motivi per pubblicare fumetti su Hickok negli anni Cinquanta. Altre compagnie hanno creato uno show radiofonico che è durato 3 anni e una serie televisiva (“The Adventures of Wild Bill Hickok”) che ne è durati ben sette.

Più di recente il personaggio di Hickok è stato adattato per il cinema, con la serie televisiva “The Young Raiders” (1989-1992), e con la serie e il film della HBO intitolati “Deadwood” (2004-2006).

November 18, 2023
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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LEZIONI PER I BOUNTY TOURNAMENT DI POKER: 5 CONSIGLI PER MIGLIORARE IL VOSTRO GIOCO

I bounty tournament portano al tavolo da poker un colpo di scena da brividi, offrendo un’esperienza di gioco unica ed eccitante. Ma i giocatori devono fare attenzione ed evitare di trattare questa tipologia di evento come farebbero con qualsiasi torneo classico.

Le dinamiche dei bounty tournament sono parecchio diverse a causa della ripartizione dei premi tra premi classici e premi in... taglie! In questo articolo condivideremo con voi, amici lettori, cinque consigli molto utili per aumentare il vostro successo ma anche il vostro divertimento in tornei in cui si gioca con le taglie.

Dal capire i cambiamenti che ci sono nelle pot odds all’adattare la propria strategia a seconda della dimensione dello stack poker, questi consigli molto articolari aiuteranno i giocatori a navigare un terreno di battaglia pieno di taglie e a ottenere la loro porzione di taglie e di gloria.

Consiglio #1 - Le taglie cambiano le pot odds nelle mani in cui si va all-in

In un bounty tournament, quando fate il buy-in, metà del denaro finisce nei premi classici, mentre l’altra metà del denaro finisce nei soldi che serviranno per le taglie. Adesso prestate attenzione: quella metà valida per le taglie entra in gioco solamente quando qualcuna fa all-in poker.

Quindi, immaginate che quando qualcuno sta facendo all-in sta virtualmente aggiungendo altre fiches al piatto e così facendo aumenta le pot odds. Il che rende molto più attraente l’idea di chiamare per chiunque abbia più soldi del giocatore in questione.

Questo dovrebbe cambiare sia la larghezza delle vostre chiamate che il quando e il dove voi decidete di fare all-in.

Consiglio #2 - Non giocate più tight quando avete poche fiches

Quando vi rimangono poche fiches poker, gli altri giocatori verranno a cercarvi per cercare di ottenere la vostra taglia e questo fa sì che in generale molti giocatori adottino una strategia molto più tight.

Gli avversari cominceranno a sfidarci anche con mani più deboli, sperando di essere fortunati. E il miglior modo per giocare contro range più deboli è quello di allargare il nostro range di puntata.

Quindi, se in una certa situazione la mano più debole con cui andreste all-in è AJ, considerate l’idea di aggiungere al vostro range anche A10 e magari persino A9. Se in una determinata situazione la peggior coppia con cui fareste all-in è una coppia di sette come poker punto, considerate l’idea di aggiungere anche i sei, e così via.

Consiglio #3 - Giocare un evento a taglie quando si ha uno stack grande

Quando noi abbiamo uno stack grande in un evento a taglie e abbiamo più soldi di tutti al tavolo da gioco, dovremo giocare con una strategia di poker più aggressiva. Dovremmo sempre cercare di costringere i nostri avversari a fare all-in, sia pre che post flop.

I giocatori di solito affrontano degli stack superiori ai loro giocando in maniera più tight, ma non è la risposta giusta da dare.

In questa maniera noi riusciremo ad accumulare ancora più fiches grazie ad avversari che sono soliti foldare a poker troppo spesso. E saremo anche più spesso nella posizione di dare la caccia alle taglie, senza rischiare che ci siano altri giocatori che hanno più fiches di noi.

Consiglio #4 - Giocare un evento a taglie quando si ha uno stack piccolo

Quando si gioca con uno stack poker piccolo, in generale si vedrà molta più azione. Quindi, sta a noi scegliere mani con una buona giocabilità. E non dobbiamo avere paura di rischiare il nostro stack con mani leggermente più deboli rispetto a quelle con cui siamo abituati a fare all-in.

Scommetto che a tutti voi sia capitato di essere stati chiamati con mani pazze o senza senso quando avevate poche fiches in un torneo a eventi. Quindi, non abbiate paura di fare all-in con mani meno forti del normale.

Anche perchè c’è anche la possibilità di raddoppiare le vostre finanze, avere più soldi degli altri giocatori e poter essere voi a cacciare le loro taglie!

Consiglio #5 - Le differenze tra le vincite sono meno importanti

Visto che solo la metà del buy-in poker finisce nei soldi per i premi classici, mentre l’altra metà se ne va per le taglie, spesso le vincite di primo livello nei bounty tournaments sono molto basse, se paragonate al buy-in.

Questo significa che non dovete concentrarvi solo sul fare soldi a superare i salti di livello di vincita, ma anche di eliminare più gente possibile. Questa è una parte fondamentale del come si ottiene denaro in questo tipo di tornei.

E ricordatevi che quando vincete un bounty tournament ottenete anche la vostra taglia, quindi assicuratevi di averne una buona!

Caratteristiche dei bounty tournament

In conclusione, i bounty tournaments offrono un eccellente mix tra la strategia pokeristica e il brivido di cacciare taglie.

Per essere tra i migliori in questo tipo di eventi, i giocatori devono comprendere le implicazioni particolari delle taglie sulle pot odds poker, sulla scelta delle mani e sul modo generale di giocare. Utilizzare una strategia molto ben ragionata è fondamentale, sia che giochiate con uno stack grande, con uno piccolo o con una via di mezzo.

Non abbiate paura di giocare più wide quando avete uno stack più piccolo e allo stesso modo non siate troppo tight quando avete quello più grande. Ricordatevi che le differenze di livello nelle vincite contano meno nei bounty tournaments e che concentrarsi sull’eliminare più avversari possibile per ottenere le loro taglie può essere un approccio che vi farà fare parecchi soldi.

Applicando questi cinque consigli fondamentali, quasi delle ulteriori regole poker, gli appassionati del gioco possono migliorare le loro prestazioni negli eventi a taglie e godersi a pieno l’eccitazione di fare il cacciatore di taglie, rendendo così ogni torneo un’esperienza divertente e redditizia.

*Il testo dell'articolo è stato redatto da Alexandre 'Cavalito' Mantovani.

August 7, 2023
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