Cosa separa i pesci dagli squali?

Il grano dalla paglia?

I professionisti dalle…patate?

Non ne siete sicuri? Beh, diamo un’occhiata ad alcune delle qualità che rendono i grandi giocatori un mondo a parte rispetto al resto di noi poveri mortali.

Le 5 abilità più importanti che fanno emergere un giocatore di poker:

1.    Adattabilità
2.    Storytelling
3.    Impegno costante
4.    Studio intelligente
5.    Salute e forma fisica

1. Adattabilità

Il poker non è così diverso dalla maggior parte degli sport, in primo luogo perchè è universalmente accessibile a ogni livello.

Prendiamo come esempi sport come il calcio, il tennis o la boxe. A meno che non siate una celebrità o che non abbiate vinto qualche tipo di competizione, per sfidare l’elite ci vuole un alto livello delle seguenti caratteristiche:

  • talento naturale;
  • anni di allenamento;
  • moltissima fortuna.

E per la maggior parte di noi, non ci sono possibilità.

Ma nel poker, per giocare con i migliori basta solamente trovare i soldi per un buy-in. E questo tipo di accessibilità aggiunge al poker un’aura che fa pensare alla storia di Davide contro Golia.

Detto questo, ci sono nel poker delle enormi differenze di abilità che sono uniche nella disciplina.

Ma tutti gli sport hanno differenze di abilità, non credete?!

Beh, sì, ma nonostante ci siano senza dubbio differenze di abilità tra i professionisti di ogni sport, sono comunque molto più piccole di quanto non siano nel poker.

I principianti assoluti possono competere al livello dell’elite, se hanno i soldi necessari per entrare in una partita.

Guardate il tennis, per esempio. Sarebbe praticamente impossibile per un principiante assoluto vincere una partita di tennis contro un professionista. Ma nel poker un novellino potrebbe anche battere il miglior giocatore al mondo, se le carte sono a suo favore.

Ed è una cosa che si vede abbastanza di frequente nei tornei di poker.

Questa differenza di abilità può rendere alcune mani particolarmente difficili da interpretare, perché:

a.    è difficile capire quale sia il livello di un avversario basandosi solo sul suo aspetto;
b.    ci si può trovare in situazioni complicate, come un piatto con diversi avversari che sono una combinazione di giocatori deboli e forti.

I migliori giocatori di poker al mondo sono quelli che sono in grado di valutare i loro avversari e di adattarsi velocemente al loro gioco.

I migliori giocatori del mondo si adattano all'istante o quasi alle condizioni di gioco.

Un approccio al poker attraverso la GTO nega la necessità di adattarsi a ogni individuo (visto che è un approccio bilanciato). Ma essere in grado di allontanarsi da uno stile di gioco basato sulla GTO per sfruttare le debolezze degli avversari può portare parecchi benefici economici.

Questa abilità diventa molto utile, soprattutto visto che molti giocatori più deboli non sono in grado di adattarsi a tutte le situazioni. E comunque, probabilmente, non saranno in giro “a lungo termine”.

  • I giocatori d’elite sono come dei camaleonti

Leggono l’avversario e si adattano alle sue caratteristiche molto più velocemente di chiunque di noi.

2. Storytelling

I grandi giocatori di poker sono dei fantastici storyteller e non raccontano solo storie di sconfitte cocenti!

Anzi, i migliori giocatori tendono a non preoccuparsene troppo, a meno che ovviamente non si parli di cose davvero clamorose. In quel caso, sentitevi liberi di twittare al riguardo a#PleaseDontNobodyCares.com.

- Quando parliamo di storytelling intendiamo l’abilità di un giocatore di poker d’elite di costruire linee e dimensioni di puntata credibili. E questo scenario è particolarmente importante, naturalmente, quando si bluffa.

In molti modi, una storia è parecchio simile allo svolgimento di una mano di poker:

  • ha un inizio chiaro, una metà e una fine;
  • c’è un eroe e c’è un cattivo;
  • si passa tutto il tempo in un viaggio la cui direzione può cambiare radicalmente man mano che la storia o la mano va avanti.

Magari non ci saranno maghi o goblin, ma comunque è una storia.

Ogni street segna l’inizio di un nuovo capitolo. E come i grandi scrittori di libri di poker e non solo, i migliori giocatori sono in grado di metterli tutti quanti assieme per formare una storia che sia coerente e credibile.

I giocatori più intelligenti sono storyteller coerenti.

E questo processo è metodico, non. certo casuale.

Una delle cose che separa i giocatori d’elite dal resto è la loro consapevolezza delle storie che raccontano. Chiunque può provare a far credere di avere la miglior mano al turn o al river.

Ma un giocatore d’elite lo farà soltanto se la cosa si abbina bene alla narrativa esistente ed alla dinamica stessa della mano.

Allo stesso modo, i grandi giocatori sono in grado anche di leggere le storie degli altri giocatori. Saranno in grado di riconoscere facilmente un bluff. E questo li rende molto complicati da affrontare.

Se volete bluffare contro un buon giocatore, farete meglio a valutare prima la vostra storia.

Ricordate, un bluff costruito male è come un romanzo con un capitolo pessimo.

Non serve un'intelligenza artificiale, le persone fredde, che ragionano, non ci cascheranno!

3. Impegno costante

Come vi direbbe lui stesso, Cristiano Ronaldo non è il calciatore con il più grande talento naturale. Certo, è molto forte.

Ma il suo status come uno dei migliori al mondo (se non il migliore) è probabilmente il risultato della sua personalità determinata e, a tratti, ossessiva.

  • Che risulta chiara anche in considerazione diun’etica lavorativa senza freni e in una tendenza all’iper-competitività

Secondo il francese Evra, uno dei compagni di squadra di Cristiano Ronaldo al Manchester United, Ronaldo una volta ha perso una partita di ping-pong contro Rio Ferdinand. Distrutto, ha comprato un tavolo e si è allenato per settimane, fino a che non è stato così bravo da battere Ferdinand in una rivincita, cosa che ha fatto.

Ci sono sicuramente calciatori con più talento naturale che però non hanno lo stesso tipo di spinta che ha Ronaldo. E quindi che non hanno raggiunto il loro massimo potenziale.

  • La stessa cosa è valida anche per tantissimi giocatori di poker.

I tempi in cui il talento naturale nel poker poteva portarti al top sono finiti da parecchio. Le partite sono troppo dure oggigiorno. Quelli che sono in cima sono dei maghi della GTO che hanno trascorso innumerevoli ore a lavorare sul loro gioco.

Sono alimentati solo Redbull e da un desiderio costante di essere i migliori.

Fanno simulazioni di mani durante la colazione e la sera a cena riguardano la dimensione delle loro puntate. Sono i Cristiano Ronaldo del poker.

Etica lavorativa senza freni e iper-competitività.

Se volete diventare un giocatore d’elite dovete essere totalmente impegnati a diventare i migliori. Se non lo fate, statene certi non accadrà.

4. Studio intelligente

Tutti sanno che la disciplina è parte importantissima del successo nel poker. E vedendola in generale, il vostro successo è proporzionale proprio alla vostra capacità di migliorare gli errori del vostro gioco.

  • i giocatori di elite sono dei maestri in questo.

Quando si mettono a studiare, molti giocatori di solito dedicano quasi tutto il loro tempo ai piatti più importanti della sessione. E sembra logico, perché nel momento in cui tanti soldi cambiano di mano un grave errore può essere parecchio costoso.

  • Molto poco sorprendentemente, ci sono diverse emozioni legate ai piatti più ricchi.

Quindi, concentrarsi specificatamente su quelli rende lo studio, che di solito è qualcosa di noioso, un po’ più emozionante.

Ma questo modo di fare non è necessariamente il migliore…

“Piatto grande, chi se ne frega”

Vero, un grande errore in una situazione del genere può costare parecchio. Ma in realtà la maggior parte dei piatti più ricchi è una conseguenza di queste cose:

  • scarsa disciplina;
  • mani non buone;
  • beccare il massimo del range di qualcuno mentre si bluffa.

La scarsa disciplina è più un problema di gioco mentale. Quindi non possiamo risolverlo rivedendo le mani. Di solito siamo consci dei nostri errori quando li facciamo (altrimenti non sarebbe un problema di disciplina).

Non possiamo fare nulla neanche se abbiamo mani non buone o se il nostro avversario al river becca la mano migliore. Ci ritroviamo a tirare fiches in giro come chi lavora a un fast-food a ora di pranzo.

In più, la maggior parte delle mani finisce con piatti piccoli o al massimo medi. E queste situazioni sono spesso ignorate quando si studia. Ma in realtà, l’accumulo di errori abituali in piatti piccoli può rapidamente superare le perdite di pochi piatti enormi.

Vedetela così: bere due birre ogni sera è più costoso e pericoloso per la salute che berne sei dopo una settimana da sobri.

Ma probabilmente è la bevuta maggiore e la sbornia che ne segue che ottiene le maggiori attenzioni.

Quindi, come devo studiare?

I grandi giocatori studiano in maniera intelligente. Capiscono l’importanza di piccole situazioni comuni e trascorrono parecchio tempo a lavorarci su.

E nonostante mani interessanti e divertenti siano solitamente più gradevoli da studiare, parliamo di situazioni che di solito sono parecchio arbitrarie. Quindi, la conoscenza che ne deriva non sarà utile molto spesso.

  • Questo processo si applica anche quando si studia la GTO. È meglio cercare un pattern generale, piuttosto che per la variazione di un caso raro e specifico

Se volete entrare a far parte dell’elite, cercate di applicare un approccio “lean Six Sigma" al vostro studio.

Concentrarsi sul perfezionare le situazioni più comuni è il modo in cui studiano i migliori.

5. Salute e forma fisica

Assieme gli standard del poker, è cresciuta anche l’immagine del tipico giocatore professionista
 
 

Uno stile di vita salutare aumenta le abilità nel poker

I cliche del giocatore vecchia scuola stile cowboy o gangster sono stati rimpiazzati da una nuova generazione di giocatori giovani, in forma e che lavorano con i numeri.

I sigari accanto al tavolo e le bottiglie di whiskey sono stati rimpiazzati da mix di cereali e bicchieroni di buona vecchia acqua.

E ha parecchio senso, perchè ci sono parecchi studi scientifici che legano miglioramenti nella concentrazione e nei livelli energetici a queste cose:

  • una dieta salutare;
  • un modello di sonno costante;
  • un corpo fisicamente in forma.

In uno sport mentale come il poker, questi sono come trucchi nei videogiochi.

Quindi non è una coincidenza che la maggior parte dei migliori professionisti sia parecchio in forma.

Ovvio, i soldi e la libertà che derivano dall’essere al top rendono molto più semplice sia andare in palestra che mangiare bene. Ma è una scelta volontaria che i giocatori fanno (e che probabilmente hanno fatto prima di arrivare al top).

Uno stile di vita salutare sviluppa una buona disciplina e abilità nell’essere costanti che vengono utilizzate in maniera naturale al tavolo da gioco. E i benefici mentali ed emozionali che derivano da uno stile di vita più sano possono aiutarvi a giocare al massimo per più tempo.

Questa resistenza in più aiuta nelle seguenti cose:

  • ridurre il numero di errori fatti;
  • affrontare i momento di tilt in maniera più efficace;
  • essere sempre all’erta per capitalizzare gli errori degli avversari.

Queste cose possono fare una differenza enorme nel mondo competitivo del poker.

L’importanza di uno stile di vita sano sembra ovvia, ma è spesso ignorata in uno sport in cui si passa la maggior parte del proprio tempo seduti sul proprio didietro.

Migliorare la vostra salute generale può aiutarvi ad arrivare al livello successivo.

Quindi eccole qui, le cinque abilità che separano l’elite dai mediocri.

Speriamo che vi siano utili e buona fortuna per il vostro tragitto verso la cima!

Dan O'Callaghan ha conosciuto il poker ai tempi dell'università a Newcastle ed è pro da diversi anni. Noto online con il nomignolo danshreddies, ha vinto sia in tornei live sia virtuali, raggiungendo il bubble al WSOP Main Event. Finora ha raccolto oltre $120K in tornei dal vivo e oltre $750K online giocando a MTTS e cash games. 

Dan si descrive come 'un tipo un po' strano' e un grande ottimista ed è un apprezzato autore di articoli per la poker community. Oltre a ciò è anche altissimo!