"Andare in tilt": un'espressione che si usa comunemente nella lingua di tutti i giorni con un significato generalmente molto chiaro. Questo modo di dire, originariamente diffusosi nel mondo dell'elettronica, assume un'accezione particolare nel mondo del poker, in cui indica un certo tipo di scenario potenzialmente deleterio per le prestazioni dei giocatori. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come starne alla larga. 

  • Come noto, il tilt nel poker indica una reazione emotiva negativa causata da una perdita pesante o comunque da una striscia scoraggiante di risultati sfavorevoli.
  • Non è facile mantenere la lucidità e continuare a giocare in modo opportuno e ragionato dinanzi a una serie di circostanze avverse. È però doveroso evitare di andare in preda al tilt se non si vuole peggiorare ulteriormente la propria situazione.
  • Nelle prossime righe scoprirete i vari aspetti relativi a questo fenomeno e quali tecniche adottare per avere il pieno controllo sul vostro atteggiamento mentale, limitando al massimo gli effetti nefasti del tilt. 

La maggior parte dei giocatori di poker si comportano al tavolo in maniera intelligente solo finché le cose vanno bene. Sono tanti i fattori che possono indurre giocatori anche capaci a perdere il controllo do sé. Ho visto tanti di loro andare in tilt e bruciare i loro stack, magari dopo una brutta mano, una giocata infelice o un commento poco gentile nei loro confronti.

Molti pensano che le emozioni non contino nulla o che non siano controllabili: solitamente queste persone non vincono grandi somme. Se vuoi avere successo a poker, devi imparare a controllare le tue emozioni e giocare con intelligenza nel maggior numero di casi possibile.

È normale che tu perda alcune mani

Devi capire che non è possibile vincere sempre. Questo non ti deve rendere infelice o portare a cambiare il tuo modo di giocare per “recuperare i soldi persi”, le carte sono così. Quando perdi del denaro, è necessario accettare che non sia più tuo. Quando lo vinci a un tuo avversario, allora non è più suo. Le fiches sono in continuo movimento: è normale che sia così e tu lo devi accettare.

Se partecipi a tornei di poker, considera che arriverai a premio una volta su dieci. Ci saranno buoni periodi in cui ci arriverai in tre su dieci, ma anche cattivi periodi nei quali non vincerai nulla magari in 20 tornei di fila. I giocatori meno esperti vivono questa situazione come la fine del mondo e iniziano a perdere il controllo di sé, o magari smettono di sana pianta.

Gli alti e bassi fanno parte dei giochi d’azzardo. È noto che la sensazione che si prova a perdere una certa somma è molto più forte di quella che si prova a vincere la stessa somma. Spesso le persone pensano solo a quello che perdono e non notano nemmeno quello che vincono.

Concentrarsi esclusivamente sugli aspetti negativi ti bloccherà nella negatività: questo inficerà la qualità del tuo gioco e più in generale quella della tua vita.

Perché si va in tilt

Spesso è la rabbia che manda un giocatore in tilt. Ma sono tante le ragioni che possono scatenare una reazione del genere, come sono tanti i caratteri delle persone:

  • Le cose vanno peggio di come ci si aspetta
  • Non si riesce a credere alla propria sfortuna
  • Non si vuole perdere o commettere errori
  • Non si sta vincendo quando si crede di meritare
  • Si vuole a tutti i costi la rivincita nei confronti di un avversario che ci ha appena battuti
  • Si vuole assolutamente recuperare il denaro perso

È fondamentale capire perché si è andati in tilt se si vuole recuperare il controllo di se stessi.

In passato, quando commettevo un errore, tendevo a sentirmi come un idiota e a pensare di non meritare di vincere. Dopo una giocata infelice, tendevo a irrigidirmi e a giocare in maniera diretta, proprio per evitare di commettere ulteriori errori.

Ma la scelta sbagliata era propria quella, perché giocare in maniera troppo diretta contro ottimi avversari non è per nulla una buona idea. Ogni errore mi portava a cambiare il mio modo di giocare e a commettere altri errori.

Alcune strategie per evitare di andare in tilt

Il mental coach Jared Tendler ha individuato tre mosse per evitare di andare in tilt. Per prima cosa bisogna capire il motivo per il quale si va in tilt. Riconoscendolo nelle sue fasi iniziali, sarà più facile controllare tale processo prima che esso ci travolga completamente.

Io so di avvicinarmi al tilt quando inizio a buttare le mie fiches sul piatto in maniera troppo aggressiva o quando si abbassa il mio livello d’attenzione.

Riconosci i primi segnali di questo processo e riporta in primo piano la logica. Io tendo a parlare con me stesso in maniera tranquilla e comprensiva: “Rilassati! Non lasciare che i tuoi errori ti facciano arrabbiare: nessuno è perfetto!”

Dopodiché, quando rientri a casa, analizza gli errori commessi in modo da evitarli in futuro. Rilassati e continua semplicemente a fare del tuo meglio!

Infine ricorda sempre che esistono strategie precise da utilizzare. Tanti giocatori, quando vanno in tilt, tendono a dimenticarsene e quindi a perdere parecchi soldi. Anche chi partecipa a tornei rischia di diventare aggressivo e a non dare più il giusto valore alle sue fiches.

In tali casi le persone partecipano a piatti troppo ricchi per le loro possibilità. Se riuscissero a pensare logicamente, eviterebbero tutto ciò e porterebbero maggiore pazienza, aspettando le occasioni più adatte alla loro situazione.

Detto questo, e a maggior ragione se non sei un professionista, capiterà che tu ti trovi in situazioni nelle quali farai comunque fatica a mantenere chiarezza mentale pur applicando le tre mosse elencate in precedenza.  

Se ti dovessi sentire in questo stato mentale, ti consiglio di smettere di giocare per quel giorno. Se stai partecipando a un torneo, e quindi non te ne puoi semplicemente andare, respira profondamente e prova a pensare in maniera logica. Con un po’ d’esercizio imparerai a riprendere piuttosto in fretta il controllo di te stesso.

Considerazioni finali

Con l’aumentare della tua esperienza, vedrai che sono poche le cose in grado di mandarti in tilt. Di solito a me capitava se affrontavo un avversario troppo aggressivo: ora la riconosco come semplice strategia e mi adeguo. Spesso mi succedeva anche se perdevo un piatto ricco vicino al bubble: adesso analizzo semplicemente la situazione e cerco di giocare al meglio di ciò che sono capace, che spesso si risolve nell’essere un po’ più attento finché non sono certo di essere arrivato a premio.

Studiando il poker si raggiunge il punto in cui quasi nulla ci può più mandare in tilt, e nel caso qualcosa dovesse riuscirci, alcune tecniche di controllo ci permetterebbero comunque di recuperare in fretta la capacità di pensare in maniera logica.

Una volta affinate questa e altre capacità, potete mettervi alla prova con l'ampia varietà di poker room presenti sul nostro sito

PUNTI CHIAVE

  • Il poker, come tante altre cose nella vita, è inevitabilmente fatto di alti e bassi. È facile farsi prendere dallo slancio e volare sulle ali dell'entusiasmo quando le cose vanno per il verso giusto. Occorre però avere la giusta attitudine mentale per gestire anche le situazioni avverse, nelle quali è importante non farsi annebbiare la mente e mantenere la giusta lucidità.
  • Il primo passo sta nel prendere atto che la sconfitta e le perdite sono una parte ineliminabile di qualsiasi gioco, poker compreso. Sono però molti i giocatori (soprattutto tra i meno esperti) che in tali circostanze si fanno prendere dalla rabbia e dalla delusione, andando in tilt e facendosi prendere dalla smania di recuperare subito le fiches perse, con l'unico rischio di prendere decisioni avventate e peggiorare ulteriormente la propria situazione.
  • Esistono vari motivi che portano i giocatori ad andare in tilt. Qualora veniate colpiti da questo fenomeno, è essenziale ammetterlo a sé stessi, riconoscendone l'origine e intervenendo per tempo.
  • Inoltre bisogna analizzare i propri errori a mente fredda e utilizzare le giuste strategie al momento debito per non cadere nella trappola del tilt. Se ci si rende conto di non riuscire razionalmente a mantenere la giusta attitudine mentale durante una partita, è opportuno lasciare il tavolo ove possibile.

FAQ

Domanda 1: I "bad beat" rappresentano uno dei classici casi che possono portare le "vittime" ad andare in tilt. Ma cosa si intende esattamente con quest'anglicismo?

Il "bad beat", termine traducibile come 'brutto colpo', indica una mano particolarmente forte che perde nonostante le altissime probabilità di vittoria. Perdere questo tipo di mani può comprensibilmente portare a un grande senso di delusione e scoramento, con annesso un serio rischio di andare in tilt: seguite le preziose indicazioni contenute nel nostro articolo per non cadere in questa trappola. 

Domanda 2: Attraverso quali atteggiamenti si può manifestare il fenomeno del tilt nei giocatori?

Si tratta di una reazione emotiva con presupposti comuni a molti giocatori, ciascuno dei quali può però reagire in modo diverso, a seconda del proprio carattere o della situazione esatta in cui si trova. Alcuni esempi di atteggiamenti assunti dai giocatori in tilt consistono nell'effettuare delle mosse sconsideratamente aggressive o, al contrario, adottare uno stile esageratamente passivo, per via della paura o della rassegnazione a proseguire la propria striscia di risultati negativi. 

Domanda 3: Esiste un metodo per evitare di incappare nelle strisce di risultati negativi nel poker?

I risultati ottenuti al tavolo da gioco dipendono da una serie di fattori, tra cui rientra certamente la differenza di abilità tra sé e i vari avversari. Sebbene il livello di capacità ed esperienza svolga un ruolo importante nel raggiungimento di risultati lusinghieri, prima o poi ogni giocatore deve fare i conti con la cosiddetta varianza: si tratta di un concetto matematico in base al quale, per essere brevi, ci sono inevitabilmente dei periodi in cui le cose andranno male o, al contrario, in vostro favore. Questa consapevolezza può e deve rappresentare una solida base per evitare di essere risucchiati dal vortice del tilt.   

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