Il poker è una materia molto complessa: oltre a una certa predisposizione naturale è imprescindibile dedicare una grande mole di tempo e impegno nello studio delle varie situazioni che ci si può ritrovare ad affrontare al tavolo da gioco. Sotto questo aspetto c’è sicuramente una grande differenza tra le semplici partite casalinghe con gli amici e le sfide con i giocatori più agguerriti, che vedono nel poker qualcosa in più di un semplice hobby.

Diversamente da quanto si verifica con altre attività umane, e a dispetto della presenza sempre più tangibile dei mezzi tecnologici, ancora oggi i libri rappresentano uno degli strumenti più importanti per chiunque voglia seriamente migliorare le proprie capacità a poker.

Di seguito vi proponiamo una lista dei volumi più interessanti e autorevoli per qualsiasi appassionato del gioco. 

Super/System, Doyle Brunson

Ci pare giusto cominciare la rassegna con uno dei libri menzionati incidentalmente nell’ultimo articolo che abbiamo pubblicato su Doyle Brunson: se dopo aver letto la sua incredibile biografia vi è rimasta la curiosità di scoprire qualcosa in più sulla sua rivoluzionaria opera, siete arrivati nel posto giusto! Super/System, pubblicato nel 1979, è stato uno dei primi libri in assoluto a trattare gli aspetti strategici nel poker. Il principale autore del volume è Doyle Brunson, sebbene alcuni paragrafi e capitoli portino la firma di altri importanti campioni del gioco, tra cui si segnalano Mike Caro, Chip Reese, David Sklansky e Bobby Baldwin. Il titolo del libro fu originariamente Come ho guadagnato più di un milione di dollari giocando a poker, ma venne in seguito modificato, probabilmente per ragioni di marketing. 

Le prime pagine descrivono brevemente la vita di Doyle Brunson, ma si passa poi subito ai principi generici sulla strategia del poker. A tal riguardo viene analizzata più da vicino l’importanza di controllare le emozioni e osservare gli atteggiamenti degli avversari. Il libro tratta diverse varianti del poker (tra cui la versione draw, il Seven Card Stud e il No Limit Texas Hold’em, indicato da Brunson con la famosa definizione di “cadillac del poker”). Non manca una sezione dedicata alle probabilità e alle statistiche, oltre che una lista di risposte alle domande più comuni.

Super/System rappresenta ancora oggi uno dei principali punti di riferimento per chiunque voglia approcciare o approfondire lo studio delle strategie nel poker. Non a caso Brunson è convinto che la pubblicazione del libro sia stata per lui una mossa controproducente, destinata a fargli perdere più soldi di quelli effettivamente ricavati dalle numerose copie vendute. 

Nel 2004 è uscito il seguito del libro, dal titolo Super System 2. Anche in quest’occasione Doyle Brunson ha richiesto la collaborazione di vari illustri colleghi (tra cui Daniel Negreanu e Johnny Chan), a cui si è aggiunto il figlio Todd, vincitore di un braccialetto delle World Series of Poker nell’edizione del 2005.

Super/System

Teoria del poker, David Sklansky

Un altro libro che dovrebbe essere assolutamente presente nella biblioteca personale dei cultori della materia è il celebre volume scritto da Sklansky, vincitore di tre braccialetti delle WSOP, noto per il suo approccio matematico al poker. Sklansky vanta numerose pubblicazioni, tra cui si segnalano anche dei libri sul blackjack e sul gioco d’azzardo in generale. Teoria del poker risale al 1978 e, al pari di Super/System, non risente del lungo lasso temporale trascorso, al punto che molti dei principi enunciati nel libro sono ancora oggi di grande attualità. Quest’opera è il frutto di 30 anni di lavoro e studio certosino, fondato sull’applicazione di complessi concetti matematici. Nel libro vengono affrontati aspetti come il valore atteso, i bluff, le implied odds e le reverse implied odds. Sebbene i vari contenuti siano corredati di una spiegazione delle regole del gioco, non ci sono indicazioni particolarmente dettagliate per i principianti del poker. Anche in questo caso potrete reperire spiegazioni adatte a diverse varianti, come lo stud, il draw, il razz e il lowball. Contrariamente ad altri libri in materia, Teoria del poker offre una prospettiva più marcatamente concettuale (come del resto suggerisce il titolo), utile a fornire gli strumenti adatti per seguire di volta in volta il giusto ragionamento al tavolo da gioco.

Nel 2019 è uscita una versione rivisitata del libro, questa volta col titolo di The Theory of Poker: Applied to No-Limit

Harrington on Hold’em: Expert Strategy for No Limit Tournaments, Volume I Strategic Play, Dan Harrington

Primo dei tre volumi che compongono la serie Harrington on Hold’em, il libro pubblicato nel 2004 è una delle opere di strategia pokeristica più vendute di sempre. L’autore offre un’analisi delle mani e delle varie situazioni di gioco, prendendo in considerazione diversi aspetti quali gli atteggiamenti degli avversari, il calcolo delle pot odds, le puntate, i rilanci e le reazioni ai bad beat. I lettori hanno così la possibilità di apprendere le giuste tecniche per disputare con successo i tornei di poker. Se da una parte esistono vari libri in commercio che insegnano i principi della strategia di base, il volume di Harrington (cui ha collaborato Bill Robertie) si spinge oltre, rappresentando scenari di gioco reali. Chiunque prenda come riferimento questo libro potrà acquisire le capacità di gestire correttamente la componente psicologica e matematica del poker, imparando a leggere correttamente le varie situazioni e prendendo regolarmente le decisioni più appropriate.

La struttura testuale del volume ricorda per molti versi quella di una guida scritta sugli scacchi, per via della descrizione analitica dei diversi scenari, con tanto di domande e risposte immediate. Certamente tale approccio non è frutto del puro caso, vista l’esperienza passata di Harrington proprio nel ruolo di maestro di scacchi.

Al di là degli aspetti squisitamente strategici, la parte introduttiva del libro offre uno spaccato sul poker e sulla sua storia, corredandolo di un utile glossario sui termini specialistici del gioco. Come già visto nel caso di Teoria del gioco, anche il volume di Harrington manca di una parte basilare dedicata ai novizi che si cimentano nel poker. 

I due volumi che danno seguito alla serie sono stati pubblicati rispettivamente col titolo di The Endgame e The Workbook, anche se l’accoglienza riservata dal pubblico non ha raggiunto le stesse, elevate vette di Strategic Play.

Strategic play

Caro’s Book of Tells, Mike Caro 

Il libro pubblicato nel 2003 da Mike Caro (che tra l’altro ha contribuito a Super/System con decine di tabelle statistiche e il capitolo sul draw poker) è un altro esempio di best seller nel grande panorama delle opere strategiche sul poker. Gli amanti della psicologia e del linguaggio del corpo troveranno pane per i propri denti, grazie alle preziose informazioni utili a “leggere” le intenzioni degli avversari. Ogni minimo gesto o “tell”, a prescindere che si tratti di una scrollata di spalle, un tremolio o di qualche altra reazione fisica, può gettare luce sulle carte possedute dai propri rivali. I lettori avranno inoltre la possibilità di apprendere i giusti stratagemmi per rendere il proprio atteggiamento indecifrabile e mantenere la proverbiale “poker face”. Il volume è corredato di una ricca documentazione fotografica a supporto della comprensione del testo, anche se alcuni contenuti, pubblicati ormai 19 anni fa, possono risultare ormai obsoleti, sebbene non manchino spunti interessanti, soprattutto per i principianti poco avvezzi alle partite dal vivo

Il nuovo poker, Flavio Ferrari Zumbini

Senza volerci necessariamente attenere all’olimpo dei best seller in tema di poker, chiudiamo la nostra rassegna bibliografica con una ventata di novità e patriottismo (dovuta anche al desiderio di proporre un libro facilmente accessibile al pubblico italiano, stante la massiccia presenza di volumi disponibili esclusivamente in lingua inglese) nel segno di Flavio Zumbini, che nel 2021 ha dato alle stampe la versione aggiornata del suo bel libro Il nuovo poker, edito per la prima volta nel marzo del 2013. Zumbini, ex dirigente della Ferrero, si è avvicinato con profitto al mondo del poker professionistico, senza rinunciare alla sua grande passione per i viaggi (avendo visitato 150 paesi diversi, il suo obiettivo dichiarato è quello di diventare uno dei soli tre italiani ad aver attraversato tutte le nazioni del globo). Il nuovo poker è espressione delle conoscenze acquisite sul campo dall’autore, che ha voluto colmare le lacune nel mercato editoriale proponendo un libro che rispecchia il gioco moderno, togliendo la polvere stantia lasciata da quei libri di strategia pubblicati in epoche ormai superate. 

Ponendo l’accento sulla maggior aggressività richiesta dal poker odierno, Zumbini condanna l’atteggiamento passivo di coloro che, nell’attesa di avere una buona mano, finiscono inesorabilmente per soccombere sotto i colpi degli avversari più propositivi. 

L’obiettivo del libro è quello di spiegare dettagliatamente le mosse da adottare nelle varie situazioni di gioco, spiegandone i motivi e le varie sfaccettature. Sebbene il testo proponga una rottura con gli schemi e i canoni del passato, non possono mancare due capisaldi della tradizione strategica del poker: la matematica e la psicologia.

Qualunque sia il vostro approccio al poker, non esistono scorciatoie di alcun tipo. Come ci ricorda Mike Sexton, con particolare riferimento al Texas Hold’em, basta un minuto per imparare le regole, ma serve una vita per diventare maestri. Il processo di perfezionamento non potrà che essere propiziato dalla lettura dei giusti libri.