AUMENTATE LE VINCITE A POKER CAPENDO IL MANTENIMENTO DELL’EQUITY

Se tornassimo indietro di dieci anni, il concetto di “mantenimento dell’equity” sarebbe parte tipica delle discussioni tra giocatori di poker di livello avanzato. In molti casi sarebbe stato uno degli elementi fondamentali da considerare per capire quale fosse la miglior giocata possibile in un determinato momento.

Ma arrivando all’era del poker moderno, ci sono molti giocatori che non sanno neanche cosa significhi il termine equity.

La guida del presente contenuto originale introduce il concetto di mantenimento dell’equity e spiega come usarlo per migliorare la qualità delle decisioni che prendiamo durante le nostre partite di poker.

Mantenimento dell’equity - Definizione

Possiamo definire così il mantenimento dell’equity nel poker:

L’abilità di una mano di mantenere la sua equity di fronte a range sempre più forti.

Facendo un riassunto rapido, la pot equity è la possibilità percentuale che una mano vinca al momento di mostrare le carte, ignorando le possibilità di foldare.

Alcune combinazioni perdono la maggior parte della loro pot equity quando si trovano di fronte un range forte, mentre altre rendono abbastanza bene anche quando si trovano davanti al c.d. nuts.

Condividiamo un esempio, amici lettori, per rinfrescare il concetto di probabilità poker:

Mantenimento dell’equity - Un esempio

Immaginate un board arcobaleno J93 nel Texas Holdem e di dover scegliere tra queste due mani:

J93 nel board
  1. AJo (coppia alta, kicker più alto)
  2. T8o (progetto di scala aperta su due lati)

Quale mano scegliereste?

Dovendo scegliere, molti giocatori prenderebbero AJo perchè è una mano già fatta.

Ma la risposta giusta è che la scelta stessa dovrebbe dipendere dal range dell’avversario. Contro un range molto ampio dovremmo preferire la coppia alta con il kicker più alto, mentre con un range molto ristretto dovremmo preferire il progetto di scala a poker aperta su due lati.

Vediamo perchè, iniziando dal considerare l’equity di ogni mano di fronte a un range di qualsiasi due carte con il board arcobaleno J93.

Contro un range di qualsiasi due carte con il board arcobaleno J93

 Mano  Pot equity
 AJo  83%
 T8o  52%

In questo contesto vediamo che la coppia alta con il kicker più alto è molto più forte in termini di pot equity.

Ora immaginiamo che il nostro avversario abbia un range molto forte, che consiste solo di KK+ e tris.

Contro KK+ e tris con il board arcobaleno J93

 Mano  Pot equity
 AJo  10%
 T8o  30%

Entrambe le mani nel poker hanno chiaramente subito una diminuzione importante dell’equity di fronte a un range più forte.

Ma si può notare che T8o perde molta meno equity in generale e ora fa meglio di AJo, che ha perso quasi tutto il suo valore.

E anche se AJo ha più equity contro il range più ampio, T8o è una mano con un mantenimento dell’equity migliore, perchè mantiene parecchia della sua equity anche quando affronta range o mani migliori.

Mani con mantenimento dell’equity

Le mani con il miglior mantenimento dell’equity possono superare mani forti arrivando con le altre carte a mani come scale, colori e full.

Mani con mantenimento dell’equity

I migliori progetti di colore o di scala sono ottimi esempi di mani con un eccellente mantenimento dell’equity, perchè con le carte giuste possono superare persino le mani più forti nel range del nostro avversario.

Dall’altro lato della medaglia, la coppia di solito ha un mantenimento dell’equity bassa nella maggior parte dei board e perdono contro mani più forti come tris, scale e colori. Le coppie funzionano bene contro range ampi, ma possono essere del tutto massacrate da dei range forti.

Un’altra regola importante è che le mani migliori hanno un mantenimento dell’equity migliore delle mani che possono essere battute.

Per esempio, un tris d’assi avrà sempre un migliore mantenimento dell’equity del tris di due, perchè permette di fare il miglior full possibile. E vale lo stesso per i progetti di scale e colori, con i migliori che hanno un mantenimento dell’equity migliori rispetto a quelli che possono essere battuti.

Mantenimento dell’equity - Applicazione nella strategia

Il concetto strategico fondamentale è cercare di giocare i piatti più ricchi con mani con buon mantenimento dell’equity. Più il piatto è ricco, più forte sarà il range del nostro avversario.

Allo stesso modo, le mani con uno scarso mantenimento dell’equity dovrebbero cercare di mantenere il range dell’avversario più ampio, giocando dunque piatti di dimensioni medio-piccole.

Come semplice applicazione di questa regola, immaginate il seguente scenario di cbet:

Board K 7 2

Board: K♠7♦2♥
Mano 1: A♠5♠
Mano 2: A♣8♣

Entrambe le mani con questo board molto asciutto sono buone per una cbet, ma la mano A♠5♠ ha un mantenimento dell’equity migliore perchè offre un progetto di colore.

Ed è quindi la miglior candidata per giocare in maniera aggressiva, perchè ha ancora la possibilità di superare con le prossime carte la mano più forte del range dell’avversario ottenendo le carte per il colore tra turn e river.

Le mani pure con carte alte di solito hanno uno scarso mantenimento dell’equity perchè al massimo possono migliorare diventando coppie, che faticano contro range più forti.

K 7 2 con progetto di colore

Board: K♥7♦2♥
Mano 1: A♥5♥
Mano 2: 3♥4♥

In questo caso entrambe le mani vanno bene per la cbet e hanno un buon mantenimento dell’equity perchè hanno un progetto di colore.

Ma il progetto del miglior colore ha un miglior mantenimento dell’equity, perchè migliorando batterà anche un possibile colore dell’avversario.

Possiamo usare questa situazione come una ragione per limitare la dimensione del piatto quando abbiamo un progetto di colore che può essere battuto, facendo, tra le azioni poker, check), ma possiamo contribuire attivamente ad aumentare la dimensione del piatto quando abbiamo il miglior progetto di colore (facendo cbet).

Il mantenimento dell’equity in pratica

Il termine “mantenimento dell’equity” è un principio che ci aiuta a migliorare la qualità delle nostre decisioni. Ma non è una regola fissa.

Il mantenimento dell’equity in pratica

Per esempio, le mani con uno scarso mantenimento dell’equity a volte si possono giocare in modo aggressiva nelle street iniziali, visto che sono vulnerabili alla possibilità di essere superate.

E in teoria, secondo i solver è anche corretto fare bluff importanti con mani che hanno un mantenimento dell’equity molto basso.

Ma ovviamente, solo perchè lo dice un solver poker non è detto che sia per forza la strategia migliore in pratica.

È possibile ottenere risultati eccellenti mostrando una forte tendenza verso il giocare piatti importanti solo con mani che hanno un ottimo mantenimento dell’equity.

September 7, 2024
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CAMBIO DELLA GUARDIA: L'EVOLUZIONE DEL POKER NEGLI ULTIMI 5 ANNI

Il poker moderno ed in particolare il poker online si evolve velocemente come non mai. Gli avanzamenti tecnologici permettono ai giocatori di creare complicatissime simulazioni e le strategie che una volta erano il massimo dell’innovazione ora stanno velocemente diventando obsolete.

Quindi, quanto sono cambiate le cose negli ultimi anni? In ogni caso, come quando un bambino diventa grande e la cintura diventa troppo stretta, i cambiamenti graduali sono quelli più difficili da notare.

Molte persone potrebbero avere difficoltà a rispondere a questa domanda, anche se giocano parecchio a poker. Ma le differenze sono molto più evidenti per chi torna a giocare dopo anni di inattività.

L’autore del presente contenuto originale è uno di questi giocatori. Dopo uno stop di quasi cinque anni, ho provato (con molto ottimismo) a tornare nel mondo dei tornei di poker di alto livello lo scorso mese, giocando gli eventi da 1.500 e 5.000 euro dell’APPT Philippines.

E anche se sono stato in grado di vincere dei soldi nel Main Event, le cose, senza dubbio, sono state molto difficili da affrontare.

Ecco cinque differenze che ho notato nei giochi di poker.

1: Strategie nel Preflop

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - Strategie nel preflop

A prima vista, le dimensioni di apertura sembrano non essere cambiate molto. La maggior parte dei giocatori continua a fare raise nel preflop tra 2 e 2.5x, di solito scegliendo dimensioni più basse man mano che si avvicinano alla posizione del bottone.

Il fatto in sé non è molto sorprendente, perchè queste dimensioni di puntata derivano da teorie ben radicate e sono la norma da parecchio tempo.

Ma di questi tempi le cose funzionano un po’ diversamente quando gli stack sono più piccoli. Mi sono accorto della marcata differenza, riesaminando, con la giusta attenzione, proprio la mano della mia eliminazione.

  • in questa mano avevo due sei ed ero in posizione di mezzo. Mi erano rimaste circa 19bb e le ho messe nel piatto;
  • tutti hanno foldato fino alla big blind, che ha usato due fiches per chiedere tempo prima di chiamare con in mano una coppia di dieci, mandandomi a casa dopo aver vinto il minimo possibile.

Come da mia storica abitudine, mentre ero in fila per incassare la mia discreta vincita, ho controllato se avevo fatto bene a fare all-in e sono stato sorpreso nello scoprire che le tabelle moderne in questa situazione consigliano un raise 2x.

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - GTO Solvers

Cinque o sei anni fa, la maggior parte dei giocatori avrebbe considerato un all-in in quella situazione una mossa standard. E anche se fare all-in con 66 non significa avere soldi garantiti, è comunque una mossa che non si può exploitare.

La teoria di base del 2018, alla quali mi sono ispirato, apprezzava questo tipo di all-in perchè:

  • permetteva di realizzare la propria equity e negare all’avversario la sua;
  • impediva ad altri giocatori di fare anche loro all-in con mani rischiose come KJ, KQ, o A9, che avrebbero perso contro la vostra.

Ecco cosa mi ha detto al riguardo Mark Rubbathan, campione del Triton e mio compagno di poker: "di questi tempi non si apre con all-in quando si hanno meno di 12bb in posizione iniziale. Si fanno ancora aperture come 10bb UTG e in pratica non si fa mai all-in con qualsiasi cosa sopra il 13, penso. Non è una regola scritta, ma non sono le strategie che i solver consigliano al giorno d’oggi".

È chiaro che l’atteggiamento quando si hanno poche fiches è cambiato nel nuovo mondo, quello dopo i solver. In uno stile che potremmo definire “onde dell’oceano” i giocatori moderni vedono molto più potenziale in puntate da 10 o 15bb.

Quindi non sono più attratti dal tentare di raddoppiare quello che hanno. Questa strategia dei solver è un qualcosa che va considerato se di solito andate nel panico quando avete 20bb.

2: Le chiacchiere

Anche le vibrazioni al tavolo sono cambiate. Una delle immagini più comuni durante un torneo era quella di un gruppo di persone che discutono la mano che li ha fatti uscire al bar.

  • Alcuni volevano raccontare quanto fossero stati sfortunati, mancano un jackpot solo e soltanto per una bad beat;
  • Altri ancora usavano la classica chiacchierata al bar per giustificare la loro giocata o per ottenere qualche consiglio e capire dove avevano sbagliato;
  • I giocatori intelligenti sfruttavano l’opportunità di capire cosa ne pensavano i professionisti del poker;
  • E tutti gli altri facevano finta di ascoltare, fino a che non potevano parlare di loro stessi.

Oltre a essere un modo per sfogare la tensione, il bancone del bar del casinò era anche un posto in cui i giocatori andavano per scambiare pareri.

Dopo essere stati sfortunati, volevano essere rassicurati sulla bontà della loro giocata o un motivo per avercela con se stessi.

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - Le chiacchiere

Questa ricerca di chiusura permetteva di rompere il ghiaccio e di parlare delle proprie mani, con il tutto che nasceva dall’ambiguità delle strategie. 

Nessuno sapeva cosa fare e quindi c’era molto di cui discutere.

Ma al giorno d’oggi è cambiato tutto. E anche se le persone chiacchierano ancora al bar, i telefoni cellulari sono in grado di realizzare complicate simulazioni GTO, chiudendo quindi il dibattito, anche quando interessante, in questione di minuti.

I solver hanno trasformato il poker in un gioco di precisione simile agli scacchi e il risultato è che le sale dove si gioca hanno perso un po’ della propria anima.

3: Chiusura

I solver non sono del tutto un male, come spiega questa situazione complicata con una coppia d’assi. Ho fatto check-fold a una puntata importante al river con KJTJ4, per poi subire un all-in.

Questa mano è stata un momento decisivo per me in quel torneo. Mi è costata circa 1/3 delle mie fiches e non mi sono mai ripreso, uscendo poco dopo.

Il fold è stato duro, ho giocato la mano in maniera passiva ed ero preoccupato di aver indotto l’avversario a bluffare, il che non ha aiutato. Visto che è stato un momento così importante, ci ho perso un po’ di sonno.

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - Chiusura

Questa è una sensazione che la maggior parte dei giocatori di tornei sono abituati a provare. In una maniera un po’ sadica, si vorrebbe sempre uscire dal torneo con un full di re o comunque perdere di poco. Uscire è molto più semplice quando si pensa che non sia colpa tua..

Le bad beat sono fastidiose, ma anche più semplici da dimenticare.

Le aree grigie erano una cosa diversa. C’erano così tante variabili e visioni conflittuali e l’impatto emotivo della perdita rendeva difficile essere imparziali di fronte alle critiche. Senza solver o senza tabelle da consultare, anche i migliori giocatori potevano solo provare a indovinare, il che rendeva più difficile essere sicuri di aver fatto la cosa giusta.

Questa incertezza poteva essere molto difficile da affrontare, quindi per superare un’eliminazione particolarmente costosa si passava attraverso le cinque fasi del "lutto":

  1. Negazione.
  2. Rabbia.
  3. Patteggiamento.
  4. Depressione.
  5. Ri-registrazione.

Come suggerisce il loro nome, i solver di poker hanno risolto questo problema. Al giorno d’oggi ai giocatori basta far partire una simulazione e dare letteralmente un voto a come hanno giocato. Questa chiusura rende molto più semplice il passo successivo, appunto, l’andare avanti.

Per esempio, facendo una simulazione con gli Assi il giorno dopo, il solver consigliava di foldare nel 98% dei casi, il che mi ha immediatamente tranquillizzato.

4: La tecnologia al tavolo da gioco

Un’altra cosa che ha cambiato l’atmosfera al tavolo da poker è l’utilizzo dei telefoni. Al giorno d’oggi i social media sono sfuggiti di mano a tutti e hanno certamente trovato spazio anche al tavolo.

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - La tecnologia

Il primo giorno del Main Event ero seduto accanto a un simpatico vlogger di poker giapponese e alla sua squadra di produzione. Avevano sistemato una telecamera accanto al tavolo e di tanto in tanto venivano a intervistarlo per avere aggiornamenti.

E anche se a volte sono stato intervistato lontano dal tavolo, sono stato sorpreso del fatto che il casinò abbia permesso al vlogger di sistemare la videocamera così vicino al tavolo.

Quando ho scoperto il numero dei suoi follower, ho pensato che forse il casinò ha fatto un’eccezione per via della visibilità sui social. In fondo era una buona occasione di marketing per il torneo. Ma mi è subito stato chiaro che i vlogger non erano gli unici ad avere le telecamere.

Tutti volevano fotografare mani importanti, anche se non erano coinvolti loro stessi.

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - Foto e video

E anche se questo non è stato troppo un problema, è stato sorprendente vedere quanto il casinò fosse decisamente accomodante nei confronti di questo tipo di cose.

Molti anni fa la tecnologia era vietata e alcune sale impedivano persino l’utilizzo del telefono al tavolo.

E con tutti gli scandali di altro profilo e le novità tecnologiche, sorprende che le regole siano diventate più permissive piuttosto che più severe.

5: Banche del tempo e cronometri

Cinque anni fa, i cronometri stavano cominciando ad apparire negli eventi più importanti per evitare un tanking eccessivo. Al giorno d’oggi quasi tutti i tornei danno 30 secondi per giocare e cinque fiches per avere tempo in più.

I giocatori di poker online hanno parecchia familiarità col cronometro, ma giocando dal vivo sono rimasto scioccato da quanto i giocatori ne abusino in maniera davvero evidente.

Come è cambiato il poker negli ultimi 5 anni - I cronometri

Dall’inizio del secondo giorno, più della metà dei giocatori al mio tavolo faceva scorrere tutti trenta secondi fino allo zero. Una situazione di stallo è sempre stata un problema quando ci si avvicina alle posizioni che valgono soldi, ma eravamo in una fase in cui dovevano uscire ancora il 10% dei giocatori prima di vedere del denaro.

E i giocatori non cercavano certo di non farsi scoprire.

Rimanevano seduti e guardavano il tavolo, fino a che il cronometro non arrivava a 1. E poi davano le carte al mazziere, a volte dicendo in maniera poco sincera “scusate!”.

Il resto del tavolo non sembrava infastidito da questa cosa, il che è stato molto frustrante. E anche se qualche volta ho chiesto il cronometro per qualcuno, dopo un’ora sono andato a lamentarmi.

Mi sembrava una maniera di imbrogliare e mi aspettavo che dicessero ai giocatori di sbrigarsi.

Ma, abbastanza sorprendentemente, non è andata così. Mi hanno spiegato che questo era il main event e che quindi i giocatori avevano tutto il diritto di usare tutti e 30 i secondi.

Come tutto il resto, anche il poker si è evoluto e le cose sono molto cambiate negli ultimi anni, compreso lo stesso galateo del poker.

September 4, 2024
Dan O'Callaghan
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Dan O'Callaghan ha conosciuto il poker ai tempi dell'università a Newcastle ed è pro da diversi anni. Noto online con il nomignolo danshreddies, ha vinto sia in tornei live sia virtuali, raggiungendo il bubble al WSOP Main Event. Finora ha raccolto oltre $120K in tornei dal vivo e oltre $750K online giocando a MTTS e cash games. 

Dan si descrive come 'un tipo un po' strano' e un grande ottimista ed è un apprezzato autore di articoli per la poker community. Oltre a ciò è anche altissimo!

Segui i suoi consigli su YouTube.com/danshreddies e su Instagram e Twitter a @Danshreddies. 

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SUPERARE IL TILT USANDO STRATEGIE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI

Immaginate questa scena: siete nel bel mezzo di un torneo di Blast, giocate al vostro meglio, fino a che una bad beat o un errore nel momento sbagliato vi fanno precipitare in uno stato di tilt.

Quando questo accade, le emozioni prendono il controllo e pensare diventa complicato, il che porta inevitabilmente a prendere pessime decisioni.

E se invece aveste un processo per gestire le vostre emozioni? Capire e gestire il tilt nel poker è fondamentale per avere successo a lungo termine e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può aiutare.

La TCC è un approccio psicologico molto considerato, che si basa sull’identificare e sul modificare i pattern di pensiero negativo che possono provocare angoscia emotiva.

Applicando le strategie cognitivo-comportamentali potete imparare a riconoscere le cose che vi mandano in tilt, ad affrontare i pensieri che non aiutano e a sviluppare una maggiore resilienza emotiva.

Capire il tilt usando la TCC

La TCC vede il tilt come reazione a ogni pensiero e/o emozione che insorge durante una sessione, portando a una spirale negativa nella vostra performance.

Capire il tilt usando la TCC

Da questa prospettiva, il tilt nel poker è il risultato di distorsioni cognitive, che sono modi irrazionali o non equilibrati di pensare, che distorcono la realtà e causano risposte emotive negative.

  • Una distorsione cognitiva molto comune è il pensare “o tutto o niente”, come quando un giocatore vede una bad beat come un evento catastrofico e crede che l’intera sessione sia rovinata a causa di un risultato sfortunato.
  • Un’altra distorsione frequente è la generalizzazione, come quando un giocatore arriva alla conclusione che siccome ha perso alcune mani nel poker consecutive è destinato a perdere per il resto della sessione

Questi pensieri distorti non vivono solo nella vostra testa, ma creano anche reazioni emotive forti, come frustrazione, rabbia o disperazione. Ed emozioni forti spesso portano a prendere decisioni impulsive, a cercarsi le perdite e ad abbandonare del tutto le proprie strategie di poker.

La TCC rompe questo ciclo identificando e affrontando queste distorsioni in una maniera più bilanciata e più realistica.

Identificare le cause personali del tilt

Per gestire il tilt in maniera efficace dovete capire cosa ve lo provoca in maniera specifica. Le cause del tilt sono molto personali e possono cambiare parecchio da giocatore a giocatore.

Alcune cause comuni possono includere una serie di bad beat, fare un errore che costa parecchio o fattori esterni di stress come la stanchezza o la pressione finanziaria.

La chiave è capire quale di queste cause è quella che ha più effetto negativo su di voi.

Tenere un diario sui giochi di poker è un ottimo modo per identificare quello che personalmente vi causa il tilt.

  • Iniziate prendendo nota e documentando le vostre reazioni emotive durante ogni sessione.
  • Prendete nota delle situazioni specifiche (come per esempio le carte in tavola) che hanno portato a sentimenti di frustrazione, rabbia o disperazione.
  • Concedetevi il tempo di riflettere sui vostri pensieri e sulle vostre sensazioni immediatamente dopo un evento che vi ha portato ad andare in tilt. Cosa vi è passato per la testa quando la causa si è palesata? Come ha reagito il vostro corpo?

Costruire una consapevolezza di ciò è fondamentale, perchè vi insegna a prepararvi in anticipo per queste cause di tilt nelle sessioni future.

Identificare le cause personali del tilt

Tecniche di ristrutturazione cognitiva

La ristrutturazione cognitiva è una delle basi della TCC ed è uno strumento molto potente per gestire le emozioni forti.

Si tratta di indentificare e affrontare i pensieri negativi che alimentano le reazioni emotive, rimpiazzandoli con pensieri più costruttivi.

Affrontare i pensieri negativi

Il primo passo della ristrutturazione cognitiva è riconoscere il pensiero negativo che accompagna la causa del vostro tilt. Per esempio, dopo una bad beat potreste pensare “oggi non vincerò mai” oppure “sono così sfortunato”.

Questi pensieri non sono solo inutili, ma spesso anche distorti.

Per affrontarli, chiedetevi queste cose, come ulteriori regole del poker:

  • Questo pensiero è davvero la verità... vera?
  • Quali prove ho per confermarlo o per smentirlo?

Esaminare in maniera critica i pensieri negativi aiuta a vedere che molte esagerazioni o idee irrazionali non riflettono la realtà.

Tecniche per fermare il pensiero

Questa tecnica interrompe i pattern di pensiero negativo, come immaginare una serie enorme di bad beat, prima che vadano fuori controllo.

Quando notate che si sta cominciando a formare un pensiero negativo, usate un metodo tanto semplice quanto potente come la respirazione profonda.

Tecniche di ristrutturazione cognitiva

Semplicemente prendersi qualche minuto per respirare più aiutare a interrompere il ciclo dei pensieri negativi. In alternativa potete usare un segnale fisico, come pizzicarvi il polso con un elastico. Questo metodo disturba il pensiero e riporta la vostra attenzione al momento presente.

Usare tecniche di ristrutturazione cognitiva come questa è un modo pratico per combattere il tilt in tempo reale. Questi strumenti possono migliorare la resilienza e la performance in generale.

Sviluppare capacità di regolazione emotiva

Se la ristrutturazione cognitiva aiuta a gestire i pensieri che portano al tilt, è altrettanto fondamentale imparare a gestire le proprie emozioni.

La regolazione emotiva prevede di imparare come rispondere ai propri sentimenti in modo da rimanere con i piedi per terra e concentrati.

Costruire resilienza emotiva

Costruire una resilienza emotiva è uno dei modi più efficaci per migliorare la regolazione emotiva. Persino in situazioni stressanti, le tecniche di respiro profondo e di visualizzazione possono aiutarvi a rimanere calmi e concentrati.

Fare qualche respiro profondo prima di giocare può abbassare i vostri livelli di stress e prepararvi a livello mentale per la partita. La visualizzazione, con cui immaginate di rimanere calmi e di prendere buone decisioni di fronte a possibili cause di tilt, è un altro modo molto potente di costruire resilienza.

Sviluppare capacità di regolazione emotiva

Allenarvi all’accettazione

Il poker è un gioco fatto di varianza, a volte si vince e altre si perde, indipendentemente da quanto si gioca bene. Accettare questa realtà riduce la volatilità emotiva che è legata a risultati inattesi.

Invece di resistere o di diventare frustrati da eventi del genere, riconosceteli come parte del gioco e concentratevi su quello che invece potete controllare, come le combinazioni di gioco.

Inserire le strategie TCC nel vostro modo di giocare

Per integrare in maniera efficace le strategie legate alla TCC nel vostro gioco, potete iniziare creando una routine pre-partita che si concentri sulla prevenzione del tilt.

Prima di giocare, passate qualche minuto a respirare profondamente e a visualizzarvi mentre gestite in maniera calma e capace le sfide.

  • Durante la partita, fate attenzione ai vostri pensieri e alle vostre emozioni. Se notate qualcosa che vi manda in tilt, usate tecniche per fermare il pensiero come il respiro profondo o un segnale fisico per interrompere il ciclo negativo.
  • Dopo la sessione, invece, dedicatevi, anche attraverso un coach poker, alla revisione post-partita catalogando ogni possibile situazione di tilt, valutando quanto bene avete applicato le strategie legate alla TCC. Prendete anche nota delle aree in cui siete migliorati

Superare il tilt è fondamentale per mantenere le migliori performance possibili nel poker e la TCC offre strategie pratiche per ottenere questa situazione.

Identificando le vostre personali cause di tilt, ristrutturando i pensieri negativi e sviluppando abilità di regolazione emotiva, potete controllare le vostre emozioni e prendere decisioni migliori al tavolo da gioco.

*Il testo dell'articolo è stato redatto dalla Dottoressa Tricia Cardner.

September 3, 2024
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