Il poker si basa molto sulla moralità dei suoi giocatori. Il poker, anche il poker online infatti, esiste soltanto se ci sono persone sedute a un tavolo, fisicamente o da remoto. Quindi la nostra comunità lavora tutta assieme per cacciare chi bara, per portare alla luce gli scandali e mantenere una reputazione perfetta, non solo buona, per il gioco.

È un sforzo collettivo importante per aiutare la longevità del poker assicurandosi che le persone si sentano abbastanza sicure da continuare a giocare.

Ed è anche un sistema che funziona. In quale altro mondo si vedono prestiti enormi fatti quasi senza pensarci su o migliaia di euro lasciati sul tavolo mentre qualcuno va in bagno?

Da nessuna parte, giusto?

Ma il poker non è sempre così pulito e luminoso come sembra. Essere definito un baro può rovinare la reputazione di una persona e costargli messe al bando che possono durare una vita.

Ma alcuni giocatori, forse il sostantivo è improprio, hanno ancora voglia di correre il rischio.

Il cosiddetto... asso nella manica!!!

E, per peggiorare ulteriormente le cose, a volte è complicato dimostrare che qualcuno sta barando, a meno che non si ottenga una confessione.

Il poker è un qualcosa di molto soggettivo, quindi è facile trovare un modo per giustificare persino la giocata più controversa, come abbiamo esaminato nel contenuto relativo allo scandalo della partita di poker di Robbi Lew

Oggi diamo un’occhiata ad altre vere e proprie vergogne che hanno macchiato il mondo del poker negli ultimi anni.

Eccoli, senza un ordine ben preciso:

1.    Postlegate
2.    Foxen e Bicknell
3.    Truffa all’Hustler Casino
4.    La Macchina dei Sogni 1.0
5.    La Macchina dei Sogni 2.0

#1 Postlegate

Un paio di anni fa, lo stream di cash games STONES LIVE ha testimoniato la nascita di una divinità. Il team di commento è rimasto di stucco e le chat sono state prese d’assalto mentre tutti guardavano un tizio chiamato Mike Postle evolversi dal giorno alla notte da debole giocatore incallito a fenomeno del poker.

Postle ha distrutto tavolo dopo tavolo per oltre un anno in una delle più assurde strisce vincenti mai viste durante uno streaming live. Ha vinto centinaia di migliaia di dollari con puntate iniziali basse come $1/$3.  

Da un punto di vista della strategia, era ovvio che le scelte di Postle nelle mani prima del flop fossero abbastanza tremende. Ma giocava in maniera così impeccabile dopo il flop che la cosa sembrava non contare nulla. Le decisioni di Postle, che fossero di bluffare, di puntare o di foldare, erano perfette.

Vinceva piatti enormi facendo giocate poco ortodosse e sempre al momento giusto.

Qualcosa non tornava, ma a nessuno sembrava importare. Postle era una divinità.

O almeno lo era fino a metà 2019, quando uno dei commentatori dello streaming, Veronica Brill, ha cominciato a dare voce al sospetto che Postle stesse barando. Ha accompagnato la sua teoria con un video lungo 18 minuti di mani che riteneva fossero troppo assurde per essere vere.

Dopo il post di Veronica Brill, la comunità del poker ha cominciato a prendere nota. Celebrità del mondo del poker come Doug Polk e il vlogger di poker Joey Ingram hanno cominciato ad esaminare tantissime ore di streaming live, in quello che era un tentativo di un'analisi più approfondita.

E tre cose sono state chiare molto velocemente:

1.    Postle stava giocando un poker exploitativo che era sospettosamente perfetto e dinamico.
2.    Passava molto tempo a guardare il suo cellulare, che teneva nascosto sulle gambe.
3.    La dimensione della sua striscia vincente era statisticamente quasi impossibile.

La conclusione logica è stata che Postle aveva trovato un modo per guardare il live stream del casinò in diretta, evitando, quindi, i 30 minuti di ritardo. In questa maniera, aveva libero accesso alle carte dei suoi avversari.

Questo fatto spiegava le sue vittorie, la frequenza con cui controllava il telefono e perchè il telefono fosse nascosto.

Non c’erano prove concrete, come succede spesso quando si accusa qualcuno di barare. Ma la comunità del poker ha ampiamente accettato questa teoria e ha allontanato Postle.

Qualcuno ha fatto anche una causa da 30 milioni di dollari contro Postle nel 2019, ma è stata archiviata nel 2020.

Più tardi Postle ha fatto causa per diffamazione, ma i suoi avvocati lo hanno mollato. E pensate di questa cosa quello che volete.

#2 Foxen e Bicknell

Non sono solo gli idiote che barano e non è neanche sempre intenzionale che accada.

Vi racconto, adesso, di quello che è accaduto al Venetian nel 2018. Kristen Bicknell e Alex Foxen sono stati accusati di collusione contro Kahle Burns nella final three di un torneo di poker multitavolo  da 5mila dollari.

L’accusa deriva dal fatto che i due all’epoca si stavano frequentando e dal modo poco usuale in cui sono andate alcune mani durante il gioco a tre.

Spoiler (ma lo avete già intuito sicuramente): i due hanno finito il torneo primo e secondo.

La maggior parte dei fan dei Simpson troverà “eccellente” il fatto che abbiano distrutto il Signor Burns, anche se non stiamo parlando di Montgomery, ma la domanda è un’altra: Bicknell e Foxen lo hanno fatto in maniera etica, visto che in queste fortunate pagine web abbiamo classificato il poker come uno sport?!

Le carte

Una delle mani più sospette della sessione è quella che ha visto Foxen con JJ al bottone e Bicknell con AA nella big blind. Con circa 40 blinds ciascuno, potreste chiedervi queste cose:

  • come ha fatto questa mano a non finire all-in nel preflop?
  • perchè Bicknell non ha giocato fortissimo con a tavola un innocuo 5F4CJPKP3F?
  • o addirittura come ha fatto a fare un fold così al di sotto della normalità al river?

Nonostante questo, anche se è una serie di eventi sospetta, ciò non rappresenta esattamente una prova evidente. E Burns aveva anche poche fiches, quindi la dinamica di gioco potrebbe senza dubbio spiegare tanta passività.

Evitare che un altro giocatore con più fiches di poker duri di più di uno con meno fiches è considerato una parte cruciale di una buona strategia in un torneo di poker, indipendentemente dal fatto che i giocatori si conoscano oppure no.

Oltre alla giocata passiva, Foxen ha anche commentato al river, offrendosi di mostrare a Bicknell la sua mano se lei avesse foldato. E anche se questo è tipicamente il modo di indurre qualcuno a foldare, non è una prova conclusiva. Ma sempre più sospetto quando si abbina a commenti che Bicknell ha fatto da altre parti.

Quindi, come è andato il resto della sessione?

Su YouTube, quelli di Finding Equilibrium hanno fatto un’investigazione in profondità di come Kristen Bicknell che resta in ogni caso una delle 10 migliori giocatrici di poker di tutti i tempi e Foxen hanno giocato la partita a tre. E hanno scoperto che Foxen e Bicknell sono stati molto più passivi l’uno con l’altra che contro il loro avversario.

Lo studio ha rivelato. che la coppia ha sfruttato solo il 18% delle sue opportunità di bluffare contro l’altro e il 62% contro Burns. Questi numeri supportano l’idea che i due ci stessero andando piano l’uno con l’altro.

Questa conclusione sembra condannarli, ma si parla pur sempre di studio ristretto, che ignora altri fattori come la posizione, la dimensione dello stack e la distribuzione delle carte. Questi fattori potrebbero anche avere avuto un impatto sui numeri. 

State cominciando a capire come mai è così difficile beccare chi bara a carte?

Soppesando tutte le prove, è difficile negare che ci siano indizi del fatto che i due ci siano andati piano, che lo abbiano fatto intenzionalmente oppure no. Ma forse non è “collusione”, perchè la collusione implica che ci sia una strategia decisa a tavolino o un piano ben preciso per barare.

Hanno anche offerto a Burns un accordo, il che supporta conclusioni meno negative.

Se vediamo un gioco non troppo duro in questa mano, è probabilmente perchè vediamo due persone che hanno attenzioni per la persona che amano, piuttosto che per motivi più maliziosi. Come ha detto Donna Goddard, ‘Quando amiamo qualcuno diventa nostro interesse proteggerlo”.

Vero, non è etico, ma non è neanche realistico pensare che la relazione tra i due non avrebbe avuto alcun impatto in questa situazione, in maniera conscia o inconscia.

Essere bravi al tavolo da poker significa considerare chiunque un nemico. Ma sembra impossibile trattare il partner come un nemico, quando per definizione è l’esatto opposto.

  • •Come si possono ignorare i sentimenti del proprio partner quando il legame sociale ed emotivo significa che avranno un impatto diretto sui vostri?
  • E di certo dovreste chiedervi quando ti tenete al vostro partner se l’idea di eliminarlo vi lascia indifferenti. Suona un po’ da sociopatici, in effetti...

E quindi, è spirito di auto-preservazione. Nessuno vuole dormire nella cuccia del cane.

E per uscirne potrebbe volerci più di qualche scodinzolio, se eliminate il vostro partner e lo private di decine di migliaia di euro!

#3 Truffa all’Hustler Casino

Il prossimo scandalo riguarda un altro cash game trasmesso in live streaming. L’incidente, chiamiamolo così, è avvenuto all’inizio dell’anno all’ Hustler Casino, che ha evidentemente il nome giusto. Si tratta di una versione a basso budget della storia di prima di Mike Postle.

In questa situazione abbiamo un giocatore conosciuto come Skillsrocks che guarda volontariamente le carte del suo avversario, per poi usare questa informazione fraudolenta per giocare perfettamente contro di lui.

La grande differenza tra questa storia e quella di Postle è che tecnicamente Skillsrocks non stava barando: possiamo classificarla come un'azione di angle shooting nel poker?! E anche se c’è una evidente mancanza di morale, Barry Wallace avrebbe dovuto proteggere le sue carte molto meglio.

Come ha scoperto il pugile del Kansas, Victor Ortiz dopo quel sucker punch ricevuto da Floyd Mayweather, è tua responsabilità proteggerti sempre. E la stessa cosa vale al tavolo da poker.

  • Nonostante ciò, Skillsrocks fa davvero di tutto per dare un’occhiata alle carte del suo avversario;
  • fa persino un allungamento del collo in stile yoga per trovare l’angolo giusto per sbirciare;
  • Skillsrocks finge volontariamente di guardare le sue carte mentre Barry guarda le proprie;
  • spesso evita di impilare le sue fiches per assicurarsi di non perdere l’occasione di sbirciare.

Quando qualcuno si sforza così tanto per ottenere un vantaggio ingiusto, la maggior parte delle persone lo considera barare.

Skillsrocks ha chiesto scusa pubblicamente per il suo comportamento e ha accettato di essere bandito dall’Hustler Casino. 

#4 La Macchina dei Sogni 1.0 

Se siete fedeli ascoltatori del podcast sul poker di Joey Ingram che commenta le avventure dei 20 giocatori di poker più ricchi potreste averlo sentito scherzare sulla “Macchina dei Sogni” di Ike Haxton.

Questa battuta ricorrente sostiene che Haxton era così bravo a poker perchè usava il programma di un supercomputer, o una “Macchina dei Sogni” che giocava per lui.

E anche se era un’idea divertente, Haxton è un membro molto rispettato della comunità del poker. La battuta di Joey era più un modo di fargli un complimento piuttosto che un’accusa. Nessuno credeva che una macchina dei sogni esistesse. Dopotutto, si parla di molti anni fa.

L’unica cosa che ci è andata vicino è il bot per il poker Libratus, che esisteva solo su un supercomputer da 600 nodi e 28 processori a Pittsburgh. 

Da allora ci sono stati incredibili sviluppi nel software, intelligenza artificiale nel poker compresa, con l’utilizzo di solver GTO che ormai è la norma. Detto questo, qualsiasi uso di questo software in tempo reale è considerato barare. Chi gestisce il poker sta prendendo misure molto rigide per combattere questo problema.

Queste misure includono rimuovere la storia delle mani, l’accorciamento del tempo e il monitoraggio del comportamento dei giocatori.


#5 La Macchina dei Sogni 2.0

Secondo un thread su 2+2, Fedor Kruse ha cercato di battere il sistema usando la sua “macchina dei sogni” nel 2020. Il concetto era molto semplice.

Kruse usava un database enorme e ben sistemato di situazioni di cash game già risolte e accedeva a queste informazioni attraverso un secondo computer.

Questo setup gli permetteva di ottenere una guida GTO per il poker passo dopo passo, di evitare i protocolli di rilevamento e di giocare tranquillamente online. È passato rapidamente da giocare tornei multitavolo ai cash game con le puntate più alte su diversi siti.

Vista la sua rapida ascesa, la comunità degli high-roller ha sentito puzza di bruciato e un gruppo di professionisti tedeschi ha cominciato a monitorare Kruse. E il gruppo ha scoperto che le sue giocate non erano solo eccezionali, ma sospettosamente complesse.

Kruse usava dimensioni dinamiche di puntata e faceva con costanza giocate molto poco intuitive, che però erano tutte approvate dal solver. E questo ha aumentato la preoccupazione dei gestori dei siti di poker.

Anche i suoi coinquilini erano sospettosi e hanno parlato con Fedor, che aveva cominciato a chiudersi a chiave quando giocava. I coinquilini sostengono che Fedor ha ammesso di usare assistenza in tempo reale e hanno informato i gestori, allegando anche copie di conversazioni in cui Fedor Kruse si vantava della sua “macchina dei sogni”.

E alla fine. lo hanno anche cacciato dal loro appartamento condiviso per giocare a poker.

Da quel momento un sito importante ha bannato Fedor e la comunità del poker lo ha messo da parte. Ma lui non sembra curarsene, avendo giocato all’EPT Monte Carlo di recente.

E nonostante molte delle prove siano per sentito dire, sembrano condannarlo.

Bari, fate attenzione!

Il modo in cui i coinquilini di Kruse si sono comportati è l’esempio perfetto di come l’onore e l’integrità comandino nel mondo del poker. Quando è stato mostrato loro un modo plausibile per barare, non lo hanno copiato ma lo hanno segnalato. 

Ed è essenziale notare che hanno agito soltanto dopo che hanno ottenuto una confessione e prove chiare. Se sospettate che qualcuno stia barando, utilizzate lo stesso approccio. Questo metodo massimizza le possibilità di beccare chi bara e minimizza i danni a persone innocenti.

Sfortunatamente, la gente proverà sempre a barare e a ottenere vantaggi ingiusti.

La buona notizia è che c’è un’intera comunità che lavora per beccare queste persone!

Alla prossima e buona fortuna al tavolo da gioco!

Dan O'Callaghan ha conosciuto il poker ai tempi dell'università a Newcastle ed è pro da diversi anni. Noto online con il nomignolo danshreddies, ha vinto sia in tornei live sia virtuali, raggiungendo il bubble al WSOP Main Event. Finora ha raccolto oltre $120K in tornei dal vivo e oltre $750K online giocando a MTTS e cash games. 

Dan si descrive come 'un tipo un po' strano' e un grande ottimista ed è un apprezzato autore di articoli per la poker community. Oltre a ciò è anche altissimo!