Il Texas Hold'em è sicuramente la versione più popolare di poker, affermatasi con impeto nel corso degli ultimi decenni. Una delle componenti essenziali del gioco sta nel puntare un determinato quantitativo di fiches nel piatto al centro del tavolo. Ma quali fattori occorre prendere in considerazione per stabilire la puntata da effettuare? Scopritelo assieme a noi. 

Decidere il valore delle proprie puntate è spesso molto difficile per i giocatori di scarsa esperienza. Di fronte a un numero di puntate potenziali praticamente infinito, spesso tendono a sceglierne uno sulla base della forza della loro mano. Questo però non può essere l’unico parametro da tenere in considerazione.

Oltre alla forza della propria mano, è fondamentale valutare il genere di board, la propria immagine di giocatore, quella del proprio avversario, il probabile valore della sua mano e molti altri fattori. Per avere successo al poker non è necessario capire solo quando, ma anche quanto puntare.

  • Diversi sono i giocatori che sanno riconoscere il tipo di giocata da effettuare al momento opportuno, ma molti di meno sono quelli in grado di determinare con esattezza la misura della scommessa o del rilancio in questione.
  • A questo proposito i principianti tendono a commettere lo stesso genere di errori: un esempio è costituito dalla propensione ad effettuare le giocate in base alla forza della propria mano, rivelando così informazioni preziose ai propri avversari, i quali potranno poi prendere le giuste contromisure.
  • Al momento di prendere una decisione sulla giocata da effettuare, è fondamentale tenere bene a mente anche l'obiettivo che volete perseguire (ad esempio spingere l'avversario a passare la mano o a vedere la vostra puntata).

Puntate standard - Board coordinati

In generale è bene scegliere una puntata standard e utilizzarla in situazioni simili che si ripetono spesso. Questo rende difficile al tuo avversario leggere le tue mani, perché le tue puntate non sono basate sul valore delle tue carte, bensì sulla situazione stessa. Nonostante ciò, molti giocatori amatoriali tendono a scegliere il valore della loro puntata sulla base di quello della propria mano.

Ad esempio, punteranno 5 USD in un piatto di 15 USD con Ks-Jc o Ts-9h su un board formato da Qh-Jh-5d (mani che loro considerano marginali), ma punteranno invece 12 USD con A-Q o Kh-Th (mani che considerano forti). Non appena un loro avversario capirà tutto ciò, si adatterà a tale tendenza trovando le contromosse migliori.

Puntate standard - Board scoordinati

Su board scoordinati come As-8h-5c e Kd-6s-2h è bene puntare un terzo o la metà del valore del piatto. L’obiettivo è indurre il proprio avversario a chiamare anche con una mano marginale, come una coppia di medio valore. Se stai bluffando, non serve puntare forte perché comunque difficilmente il tuo avversario avrà una mano premium su un board scoordinato.

Diversi giocatori di scarsa esperienza tendono a puntare forte, circa il valore del piatto, al flop e al turn, al fine d’indurre l’avversario a rinunciare al suo progetto e a foldare. Ad esempio, un giocatore amatoriale potrebbe rilanciare con K-J, ricevere un call da un avversario e poi puntare l’intero valore del piatto su un board formato da Ks-9s-5d.

L’indicazione generale è la seguente: al flop e al turn, su un board coordinato ovvero contenente diversi possibili progetti come Qh-Jh-7s e 7d-6d-4h, è giusto puntare due terzi o tre quarti del piatto. L’obiettivo è alzare il valore del piatto e poi vincerlo, e per questo ti servono call dai tuoi avversari, alcuni dei quali saranno sicuramente impegnati in progetti.

Se stai bluffando invece, il valore che scommetti dovrebbe indurre il tuo avversario a foldare nel caso in cui si ritrovi con una mano marginale. Attenzione: se punti troppo basso, il tuo avversario farà call e rischierà di batterti anche con una mano marginale, che è esattamente ciò che tu non vuoi che avvenga.

Adeguare il valore della tua puntata

Se è vero che nelle prime mani, quando i tuoi avversari non sanno ancora che tipo di giocatore sei, è bene scegliere il valore delle proprie puntate sulla base del board che si ha di fronte, in quelle successive è più saggio adeguarlo ai propri obiettivi. Se vuoi che il tuo avversario foldi, punta una somma che lo induca a farlo; se vuoi che faccia un call, punta di conseguenza.

Adeguare il valore della tua puntata

 

Scommettere meno del solito è importante quando il tuo range è decisamente più forte di quello del tuo avversario. Poniamo un esempio: un giocatore aggressivo punta dalla middle position e tu rilanci dal big blind. È un piatto nel quale il tuo range deve essere molto forte: stai facendo un call al preflop raise del tuo avversario con quasi tutte le tue mani giocabili.

Se il tuo avversario opta per un call e al flop esce 8-2-2, è bene continuare con una piccola c-bet di un quarto del valore del piatto. È quasi certo che il tuo avversario non abbia pescato nulla di buono al flop e che il tuo range sia migliore, visto che ha solo fatto call al tuo rilancio al preflop.

Si può optare per una puntata più bassa del solito anche quando si pensa che il proprio avversario abbia un range non particolarmente forte e lo si voglia indurre al call. Poniamo che al river tu abbia un set di assi, che vince praticamente sempre; poniamo inoltre che il tuo avversario abbia una coppia media o di basso valore, quindi molto più debole: se punti troppo forte qui, non farai altro che indurlo a foldare.

Qui l’unico modo per rubare un discreto numero di fiches è puntare basso, sperando che il tuo avversario decida di seguirti.

Quando scommettere leggero

Quando scommettere pesante

È bene puntare più pesante quando il tuo avversario ha una equity alta. Poniamo che tu peschi As-Jd e che arrivi un call solo dal big blind. Al flop poi esce Jh-9h-8s.

Qui è corretto puntare tre quarti del piatto o il piatto intero, perché il tuo avversario farà call con tutte le mani discrete che si sono legate al piatto. Anche perché sono tutte mani che possono ancora migliorare ulteriormente al turn e al river.

Una puntata importante significa investire soldi immediatamente quando hai un vantaggio. Se sistematicamente aggiungi delle fiches al piatto quando hai la mano migliore, a lungo termine vincerai tu.

Un’altra situazione nella quale puntare forte è quando si ha una mano particolarmente di valore, come un nut flush, e pensi che anche il tuo avversario abbia una mano forte, ma non tanto quanto la tua, come un colore inferiore.

Visto che nessuno folderà mai una mano come Jc-8c su un board Kc-7c-6c-4d-2s, col tuo nut flush puoi permetterti di puntare forte, anche due volte il valore del piatto o più, e vincere così una somma davvero importante.


Quando scommettere pesante

Di quanto rilanciare

Per capire esattamente di quanto rilanciare la puntata di un avversario servirebbe ben più di questo articolo. In generale si può dire che è bene rilanciare di 2,5 o 3 volte la puntata del proprio avversario, ammesso che sia di valore standard. Ad esempio, se il tuo avversario punta 100 USD su un piatto di 150, puoi rilanciare a 250 o 300. Nel caso in cui invece dovesse puntare 25 USD su un piatto di 150, rilanciare a 75 non genererà grande pressione. Quando si rilancia una scommessa molto bassa, di solito si tende a rilanciare più pesante, in questo caso ad esempio a 225.

Se vuoi far crescere il valore del piatto devi sempre porti questa domanda: “Di quanto devo rilanciare in modo che il mio avversario decida di fare call con una mano peggiore della mia?”

Se stai bluffando, chiediti invece quanto segue: “Di quanto devo rilanciare in modo che il mio avversario decida di foldare con quel range?”

Alcuni dei migliori giocatori al mondo sono bravissimi a mettere i propri avversari in situazioni difficili, e lo fanno applicando la pressione giusta al momento giusto. Sapere quando farlo è la parte più semplice, mentre è più difficile capire quanta pressione sia meglio applicare.

Se è vero che alcune regole base ti saranno di grande aiuto, è altrettanto vero che dovrai passare molto tempo a capire qual è in effetti l’obiettivo che i tuoi rilanci vogliono raggiungere. Una volta che lo avrai capito, saprai anche valutare meglio quali somme sono adeguate in quali situazioni.

Leggi il mio prossimo articolo, nel quale discuteremo come valutare al meglio il range del tuo avversario, una cosa fondamentale quando si tratta di prendere decisioni al tavolo da poker. Una volta che ti sentirai abbastanza sicuro, potrai mettere in pratica le tue nuove conoscenze cimentandoti nelle nostre poker room virtuali.

PUNTI CHIAVE

  • La scelta della puntata da effettuare (in termini quantitativi) dipende da diversi aspetti inerenti alla situazione in cui ci si trova. Per avere successo ai tavoli da gioco, non è sufficiente sapere se in un determinato contesto convenga scommettere o meno, ma è fondamentale prendere la decisione corretta anche sul corrispettivo economico preciso da mettere sul piatto.
  • In genere è una buona idea stabilire una puntata standard da adottare in situazioni simili (ad esempio nel caso di un board coordinato) a prescindere dalla forza della propria mano, così da non dare punti di riferimento ai propri avversari, almeno nelle prime fasi dell'incontro.
  • Nel caso dei board scoordinati è bene non esagerare con la misura della puntata, limitandocisi a un valore compreso tra un terzo e la metà del piatto: in questo modo l'avversario sarà indotto a fare call. Nel caso in cui si stia invece bluffando, la propria puntata dovrà essere tale che un avversario con una mano marginale decida di passare la mano.
  • Una volta che gli avversari si sono fatti un'idea sul tipo di giocatore che hanno di fronte, conviene adattare il valore della puntata ai propri obiettivi (ad esempio spingere il rivale a fare call o fold), e non più alla situazione in cui ci si trova. È importante anche considerare il proprio range e quello dei rivali.
  • È una buona idea puntare un discreto quantitativo di fiches laddove l'avversario abbia un'equity alta o nei casi in cui questi abbia probabilmente una mano forte, ma non quanto la propria.
  • Non è facile capire esattamente a quanto debba ammontare un raise, nel caso si opti per questa scelta. Occorre quindi dedicare del tempo all'affinamento di quest'importante abilità. 

FAQ

Domanda 1: Cosa s'intende per board coordinato e scoordinato?

In riferimento al board, il termine coordinato indica che le carte comuni sono tra loro connesse (hanno cioè dei valori consecutivi, come 6-7-8) o "suited" (condividono lo stesso seme). Uno scenario di questo tipo favorisce le possibilità di completare un progetto di scala o colore. Neanche a dirlo, un board scoordinato ostacolerà invece le possibilità di formare una mano di questo tipo.

Domanda 2: Perché conviene scommettere più pesante se l'avversario ha un'equity alta?

La pot equity, o semplicemente equity, indica la percentuale del piatto che spetterebbe a un giocatore in base alle sue chance di aggiudicarsi la mano. Se quindi il vostro avversario nutre buone speranze di vincere il pot, può essere importante per voi incrementare la scommessa (a patto ovviamente di avere a vostra volta fondate chance di vittoria, magari con il nut), inducendo così il vostro rivale a vedere la puntata e a rimpinguare il piatto.

Domanda 3: La scelta della puntata da effettuare dipende anche dalle caratteristiche dell'avversario?

Contrariamente ad altri giochi da casinò, la componente umana ricopre un ruolo molto importante nel poker: questo aspetto trova forse la sua massima espressione nelle strategie di gioco exploitative, fondate sul riconoscimento delle inclinazioni e delle lacune (in gergo "leak") degli avversari. Si tratta in generale di un argomento molto vasto, che potete approfondire esplorando il nostro blog. Per tornare alla domanda, la risposta è sì: a seconda dei casi è bene studiare e sfruttare i punti deboli degli avversari, adattando così le vostre mosse (e scommesse).