Le donne e il poker – Uno studio

Un’indagine sull’esperienza delle donne nell’industria del poker ha fornito una rivelazione positiva sui bei passi in avanti compiuti negli ultimi anni con riguardo alle giocatrici.

Tra le 2000 donne residenti nel Regno Unito che hanno preso parte al sondaggio, quasi la metà ha riferito di essersi sentita fuori posto in passato in occasione di eventi e location considerati in maniera stereotipata come dei territori “maschili”, quali ad esempio pub, incontri di rugby e partite di poker.

Lo studio, tuttavia, ha anche rivelato che questo trend esclusorio sta cambiando, perlomeno nel mondo del poker. L’opinione generale è stata che oggi il poker non è più considerato un “gioco per uomini”, dal momento che sempre più donne prendono il posto che spetta loro al tavolo di feltro.

Indagine sulle donne e il poker

Giocare a poker

  • Il 44% delle donne ha affermato di aver giocato a poker in precedenza
    • Il 7% gioca attualmente
  • D’altra parte, più della metà (il 56%) non ha mai giocato a poker in precedenza

Tra le donne che avevano già giocato a poker (n=889):

  • L’81% ha riferito di giocare volentieri
    • Mentre al 19% non piace
  • Il 34% delle giocatrici ha affermato di cimentarsi nelle partite almeno una volta al mese
    • Il 16% gioca almeno una volta a settimana
  • Il 20% gioca a poker una volta ogni 2-6 mesi
  • E il 46% gioca meno di una volta ogni 6 mesi
Domanda 1

Approfondimento

Tra coloro che hanno già giocato a poker in precedenza (n=889):

  • Il 64% ha giocato a casa di amici
    • Il 56% ha giocato a casa propria
    • E il 30% ha giocato a poker online

Equilibrio

In generale, il 56% delle donne afferma di sentirsi in una posizione di svantaggio a causa del proprio sesso

  • Il 10% riferisce di sentire spesso questa sensazione
  • Mentre il 46% avverte occasionalmente questa percezione Tra coloro che avevano già giocato a poker (n=889):

Le giocatrici riportano che in media le donne tendono a costituire il 20,54% dei giocatori totali ai loro tavoli

  • Il 42% riferisce che tra l’1 e il 10% dei giocatori ai loro tavoli tende a essere di sesso femminile
  • Circa un terzo (il 32%) afferma che le proprie partite sono generalmente composte da donne in una percentuale compresa tra l’11 e il 30%
  • Il 18% dichiara che alle proprie partite c’è tendenzialmente una presenza femminile del 31-50%
  • Mentre solo il 7% afferma che di solito le proprie partite vedono la presenza di donne in misura superiore al 50%
Domanda 2

Approfondimento

Tra coloro che hanno giocato a poker in precedenza (n=889):

  • Il 44% descriverebbe l’esperienza di gioco come emozionante
    • Mentre il 31% la descriverebbe come positiva
  • Solo il 7% la descriverebbe come fastidiosa
    • E un altro 7% descriverebbe le proprie esperienze come spiacevoli

Giocare con gli uomini

  • Circa un terzo delle donne (il 32%) concorda sul fatto di sentirsi meno incline a giocare a poker per via del proprio sesso
    • Il 9% afferma di concordare fortemente con questa frase
  • Tuttavia, un altro 32% è in disaccordo col fatto di sentirsi meno inclini a giocare in quanto donne
    • Il 15% è in forte disaccordo col fatto di avvertire questa sensazione

Tra quante hanno già giocato a poker in precedenza (n=889):

  • Il 45% dichiara di essersi sentite intimidite da un uomo durante una partita di poker
    • Il 15% riferisce di essersi sentite intimidite tante volte
    • Il 30% afferma di aver vissuto tali episodi una o due volte
  • Mentre il 52% dichiara di non essersi mai sentite intimidite da un uomo durante un incontro di poker

Tra coloro che si sono sentite intimidite (n=396):

  • L’83% afferma di sentirsi scoraggiate dal giocare a poker se al tavolo sono presenti più uomini che donne
    • Il 26% afferma di sentirsi sempre scoraggiate sotto tali condizioni
    • Il 58% dichiara di avvertire a volte questa sensazione

Confort

  • Il 27% delle donne afferma di sentirsi maggiormente a proprio agio giocando a poker a casa
  • A seguire, le location più apprezzate sono:
    • A casa di amici (22%)
    • Online (8%)
    • Casinò (5%)
  • Il 45% delle intervistate ha riferito di sentirsi maggiormente a proprio agio nel giocare a poker con gli amici
    • Il 43% si sente (o sentirebbe) a maggior agio giocando in famiglia
  • Mentre solo il 5% afferma di sentirsi a maggior agio nello sfidare giocatori avversari
  • Il 47% delle donne concorda sul fatto che, da un punto di vista femminile, un casinò rappresenti un posto intimidatorio
    • Il 14% è nettamente d’accordo con quest’affermazione
  • Mentre il 18% è in disaccordo

 

Domanda 3

Approfondimento

  • Oltre i due terzi (il 68%) delle donne è d’accordo sul fatto di avere l’impressione che il poker sia un gioco a prevalenza maschile
  • Il 45% concorda sul fatto di sentirsi frustrate all’interno dei posti considerati maschili anziché neutri
  • Mentre 2 donne su 5 (il 40%) concorda di essere meno incline a frequentare i posti a prevalenza maschile per paura di sentirsi fuori posto

A trazione maschile

  • Secondo le donne intervistate, i contesti che maggiormente trasmettono l’idea di essere negativamente a trazione maschile sono:
  1. Partite di calcio maschile (49%)
  2. Partite di rugby maschile (40%)
  3. Incontri di freccette (38%)
  4. Pub (34%)
  5. Palestra (25%)
  • Mentre un quarto (il 25%) non ha la sensazione che ci siano contesti negativamente a trazione maschile
  • È più probabile che le donne affermino di essersi sentite escluse in un pub per via del loro sesso (19%)
  • I contesti a seguire sono:
    • Un incontro di calcio maschile (18%)
    • Un incontro di rugby maschile (12%)
    • La palestra (12%)
    • Il lavoro (12%)
  • Mentre più della metà (il 53%) delle donne riferisce di non essersi mai sentite fuori posto da nessuna parte per via del proprio sesso
Domanda 4

Approfondimento


Secondo le donne intervistate, i comportamenti più intimidatori negli ambienti dominati dagli uomini sono:

  1. Comportamento sessista (55%)
  2. Aggressione verbale (51%)
  3. Comportamento rumoroso (42%)

 

 

November 16, 2020
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Il poker online in Italia: la storia di un fenomeno relativamente recente

Dalla metà del Novecento si iniziano a imporre, almeno in territorio americano, le varianti a carte comunitarie, in particolare il Texas Hold’em. In Italia, paese di grande tradizione per i giochi di carte in generale (e chi di noi non ha mai sfidato i nonni o gli amici al tavolo?) per diverso tempo si è preferita la versione a cinque carte, detta anche five card draw o, in maniera più patriottica, poker all’italiana. Per anni ci siamo limitati a vedere e a subire il fascino del Texas Hold’em nei film e nelle serie tv d’oltreoceano, prima che la variante a due carte più famosa al mondo riuscisse a sbarcare effettivamente sulle nostre coste. Una delle chiavi di questo successo va sicuramente individuata nella nascita del poker online in Italia (avvenuta diversi anni dopo l’inizio della sua diffusione a livello mondiale), anche considerando che dalle nostre parti questo genere di giochi fino ad allora aveva sempre avuto vita difficile da un punto di vista legislativo, e difatti ancora oggi sono ben pochi i locali e i posti in cui è permesso cimentarcisi (all’atto pratico è possibile giocare quasi esclusivamente nei casinò, mentre per circoli e affini sono previste delle restrizioni piuttosto ferree).

Abbiamo già avuto modo di vedere come le sale da poker virtuali abbiano rappresentato un vero crocevia e una sorta di iniziazione per campioni del calibro di Minieri e Sammartino, che da lì in poi sarebbero stati in grado di conquistare il pubblico e ottenere risultati di prestigio anche nei tornei live.

Quando è nato però esattamente il poker online nella nostra penisola? E qual è stato il suo successo nel corso della sua (breve) storia? Lo andiamo a scoprire insieme nelle prossime righe.

Tavolo da poker

Come già accennato, la prima poker room virtuale a livello mondiale è antecedente alla legalizzazione del gioco online in Italia. Già all’inizio degli anni ’90 fanno la loro comparsa i primi tavoli online, seppure in quegli anni fosse possibile giocare solo in maniera del tutto gratuita. Il 1º gennaio 1998, invece, su iniziativa di Planet Poker e con il decisivo contributo dell’ingegnere americano Randy Blummer si svolge la prima partita di sempre con denaro reale. Il poker online si inizia a espandere a macchia d’olio, e uno dei momenti più clamorosi di quei primi anni è certamente rappresentato dall’ascesa impetuosa di Chris Moneymaker (a proposito del quale gli antichi Romani avrebbero avuto ragione a dire “nomen omen”), che nel 2003, da perfetto carneade, riesce tramite un torneo satellite in rete a conquistare un posto al Main Event delle World Series of Poker, dove poi si aggiudicherà la vittoria e un premio da 2,5 milioni di dollari… al suo primo evento live in assoluto.

L’avventura di Moneymaker diventa certamente un catalizzatore in grado di attirare nuove orde di fan del Texas Hold’em, al punto che in quel periodo si parla di “effetto Moneymaker”. Tuttavia occorre ancora qualche anno prima che il poker online faccia il suo esordio in Italia: è il 2 settembre 2008 quando si svolge il primo torneo ufficiale con licenza AAMS (l’attuale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nota anche come ADM). A volerla dire tutta, però, occorre precisare che già negli anni precedenti un buon numero di appassionati si era messo alla prova su siti illegali che, sebbene offrissero un’ampia varietà di giochi e la possibilità di sfidare avversari da tutto il mondo, alimentavano l’evasione fiscale e l’economia sommersa. Nel giro degli anni successivi cresce vertiginosamente il volume di affari generato dai nuovi siti autorizzati, anche se l’impossibilità di affrontare giocatori stranieri fa storcere la bocca a più di qualcuno. Va inoltre rilevato come nei primi tempi ci siano solo tornei ed eventi Sit and Go, mentre la tendenza cambia a partire dal 2011, con l’introduzione del cash game: una modalità che se da una parte premia maggiormente l’abilità, d’altra parte comporta maggiori rischi per il proprio bankroll.

Sin dai primi anni del decennio appena concluso, quindi, il poker cash nelle sale da gioco virtuali in Italia trascina i tornei in una crisi da cui poi risalgono solamente nel 2015, quando il loro fatturato supera per la prima volta, seppur di poco, quello generato dagli eventi cash nello stesso periodo di riferimento.

Al di là di queste statistiche più dettagliate, non si può non notare come il vero e proprio apogeo del mercato del poker online in Italia si sia registrato nel 2010, a due anni dal suo lancio. Da quel momento in poi i numeri sono stati sempre in discesa, con un particolare declino tra il 2016 e il 2018.

Tavolo da poker 2

È possibile azzardare qualche ipotesi sul perché di questa tendenza. Innanzitutto bisogna prendere atto di come siano cambiate le condizioni nel corso del tempo: negli anni 2000, infatti, il poker aveva acquisito una sorta di carattere popolare, non solo per il già menzionato “effetto Moneymaker” e per la fresca ventata di novità rappresentata dalle poker room online, ma anche per la crescente diffusione di programmi televisivi dedicati al poker e ai vari tornei (favorita anche dalla felice intuizione di introdurre delle apposite telecamere per le carte coperte). Una volta scemata la febbre del poker, solo lo zoccolo duro costituito dagli appassionati storici e da pochi altri ristretti gruppi di persone sono rimasti fedeli al gioco, mentre molti altri hanno preferito dedicarsi ad altri giochi da casinò probabilmente più semplici ed immediati, come il blackjack e, soprattutto, le slot machines (che d’altra parte hanno una tradizione più lunga nel nostro paese).

Liquidità condivisa poker

Un altro fattore da considerare è il clima politico che, anche dopo la legalizzazione delle sale da poker virtuali, non è mai stato particolarmente favorevole a questo genere di giochi. Il poker infatti, salvo alcune eccezioni, viene considerato tendenzialmente un gioco d’azzardo e in quanto tale viene rigidamente regolamentato. Ciononostante, nel 2017 è stata presa una decisione che sembrava poter cambiare il volto alle sale da gioco virtuali in Italia e non solo: il 6 luglio, infatti, è stato firmato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli un protocollo di intesa con Francia, Spagna e Portogallo al fine di costituire la cosiddetta liquidità internazionale condivisa, vale a dire un mercato unico per il poker online che potesse consentire ai giocatori di affrontare anche avversari fuori dai confini nazionali. Malgrado l’iniziale adesione, l’Italia non ha poi dato seguito alle procedure necessarie per perfezionare il proprio ingresso in questa comunità, al momento costituita dal suddetto terzetto, il quale, dopo aver rilevato un trend di crescita nei propri paesi, si è dichiarato disposto ad allargare la collaborazione e l’accordo a qualsiasi altro paese dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo che manifesti il proprio interesse. Le direttive politiche negli ultimi anni hanno complicato ulteriormente la situazione del mercato del poker e di altri giochi d’azzardo in Italia, sebbene il nostro paese al momento rimanga ancora tra i firmatari del protocollo appena menzionato. A tal proposito sono recenti le dichiarazioni del direttore generale di ADM, il quale ha affermato che all’interno dell’ambiente si stia ancora riflettendo sull’opportunità di proseguire sulla strada battuta tre anni fa. Il futuro della liquidità condivisa in Italia rimane incerto.

November 11, 2020
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Dai poker sui campi di calcio all’aggressività ai tavoli di feltro: la passione di “Bobo” Vieri per il poker

Nato a Bologna, ma cresciuto tra l’Australia e la Toscana (a Prato, città natale del padre), Christian Vieri, detto “Bobo”, è stato tra i grandi protagonisti del calcio italiano tra la seconda metà degli anni novanta e i primi anni del nuovo millennio. Conosciuto da gran parte del pubblico nostrano, anche da quello meno avvezzo e appassionato al gioco del pallone, il grande bomber ha forse un unico vero rammarico nella propria carriera: l’infortunio al ginocchio sinistro occorsogli nel marzo 2006, che gli ha poi impedito di prendere parte alla vittoriosa spedizione azzurra ai mondiali di quell’anno in Germania.

Vieri appende ufficialmente gli scarpini al chiodo nell’autunno del 2009; questo non toglie che il suo interesse per il poker (non solo quello in senso calcistico, di cui rappresentano un esempio le quattro reti personali messe a segno nel 2002 in una sfida contro il Brescia) avesse già cominciato a manifestarsi negli anni precedenti, come ammesso dallo stesso ex calciatore, il quale ha rivelato che già in occasione di qualche ritiro con la propria squadra aveva avuto modo di sperimentare il piacere di qualche piccolo torneo con i propri compagni dell’epoca. Nel marzo 2009, inoltre, “Bobo” aveva preso parte a un torneo di Texas Hold’em tra VIP organizzato per scopi benefici (riuscendo anche ad arrivare al tavolo finale).
Il ritiro dal calcio giocato, tuttavia, gli consente di avere ancora più tempo a disposizione per i propri hobby: proprio questa nuova situazione, unitamente al contestuale viaggio negli Stati Uniti dell’allora fidanzata Melissa Satta, decisa a inseguire una carriera da modella e attrice, spinge Christian già nel 2009 a decidere di volare a Las Vegas per affrontare la più grande sfida e avventura cui possa ambire qualsiasi giocatore di poker sportivo: le celebri World Series of Poker.

Las Vegas

Nel frattempo Vieri ottiene la “benedizione” di Luca Pagano, che vede in lui una mentalità vincente, in grado di portargli al tavolo da gioco lo stesso successo raggiunto nel mondo del pallone. Non si può non menzionare la prestazione di “Bobo” alla Snai Cup nell’ormai defunto casinò di Campione d’Italia nel marzo 2010. In un evento riservato a sole celebrità e destinato alla raccolta di fondi a scopi caritatevoli (come avviene non di rado con tornei di questo tipo), l’ex calciatore riesce a raggiungere il tavolo finale, dove si vede costretto a cedere soltanto al cospetto della dealer Branka Maric in un testa a testa: decisivo è stato un incredibile flop in una mano decisiva che ha garantito una scala vincente alla giocatrice croata. Nel corso del torneo era anche andata in scena una mano rocambolesca tra lo stesso Vieri e un altro ex calciatore, Stefano Bettarini: forte di due Jack in mano, quest’ultimo era andato all-in, trovando però il call di “Bobo”, il quale da parte sua aveva due carte pressoché ininfluenti. Il river successivo ha premiato proprio il giocatore bolognese, che ha potuto aggiudicarsi la mano chiudendo un progetto di colore a dir poco insperato.

La passione di Vieri si concentra in particolare sulle partite di cash game, in cui l’ex attaccante della nazionale italiana ha saputo convogliare il proprio carattere esuberante e la sua propensione offensiva in una serie di tattiche di gioco volte ad aggredire con costanza il pot: un atteggiamento che può certamente regalare spettacolo, ma che chiaramente presenta molti rischi. Probabilmente “Bobo” era un giocatore più riflessivo nelle prime fasi della sua carriera da giocatore di poker, come sembrano testimoniare le parole espresse allora da uno dei primi campioni italiani di Texas Hold’em, Dario Minieri, che più volte da tifoso romanista si è ritrovato a vivere l’ex bomber come un giocatore avversario, salvo poi ritrovarselo come compagno di squadra nel gioco di carte: “È un ragazzo simpatico, al tavolo scherza molto. Ha dimostrato di essere un buon giocatore. Sa quando deve aspettare e quando deve rischiare”.

Fiches da poker

Tuttavia il poker ha presentato più di qualche insidia all’ex calciatore, almeno dal punto di vista mediatico. Nel 2014, infatti, sono arrivate forti accuse da parte del giornale francese Purepeople, il quale ha riportato presunti problemi finanziari di “Bobo” causati da investimenti sbagliati nel campo della moda e da qualche mano di troppo persa ai tavoli da gioco, in particolare nel videopoker. Questa vicenda gli è costato in quei giorni il ben poco ambito “Tapiro d’Oro”, il celebre premio satirico assegnato dal programma televisivo Striscia la Notizia, ai cui microfoni Vieri si è difeso dichiarandosi all’oscuro delle informazioni riferite sul suo conto. 

Un’altra notizia che non ha messo in buona luce il giocatore bolognese è stata quella relativa all’episodio occorso nel 2015 al Casinò di Venezia, dove Vieri si è visto negare l’accesso essendosi presentato senza giacca, contrariamente a quanto richiesto invece dal dress code della sala da gioco lagunare. La reazione dell’ex attaccante, secondo quanto riferito dai media locali, non sarebbe stata particolarmente composta e misurata; Vieri tra l’altro ha finito col dichiarare che non sarebbe mai più andato a giocare da quelle parti. Si è trattato sicuramente di uno spiacevole episodio, che d’altra parte rappresenta un unicum nella carriera di “Bobo”, il quale in questo tipo di eventi pubblici, fin lì, si era sempre fatto apprezzare per la propria simpatia e correttezza.

Qualche settimana prima, peraltro, Vieri aveva trascorso le proprie vacanze estive a Formentera, una delle mete preferite dei VIP, dove, oltre a frequentare le discoteche locali, non aveva rinunciato neanche a qualche partita ai tavoli di feltro: questa volta senza avere alcun dissapore con i gestori del posto.

Probabilmente i risultati ottenuti dal bomber a partire dalla sua decisione di diventare un professionista del poker non sono quelli che si sarebbe aspettato e auspicato, tanto più se confrontati con i successi conquistati sui campi da calcio. Non sono pochi i personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che scoprono un’insospettata passione per il poker: tuttavia il raggiungimento di grandi risultati nei circuiti professionistici rappresenta senz’altro un compito molto più arduo e ostico da portare a termine. 
 

November 1, 2020
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L’enfant prodige del Texas Hold’em italiano: la parabola di Dario Minieri

Nato a Roma il 10 febbraio 1985, Dario, esattamente come molte altre future star del poker, si appassiona in giovane età al celebre gioco di carte Magic: l’Adunanza, che lo porta a viaggiare in giro per i tornei e a ottenere i primi risultati di grande rilievo. La sua carriera da giocatore di carte subisce una frenata con l’inizio del percorso universitario nella facoltà di psicologia. Questo non gli impedisce tuttavia di iniziare a cimentarsi nelle prime partite di poker online. Fino a quel momento Minieri, che nel corso degli anni ha anche acquisito il soprannome di “Supernova”, aveva raccolto esperienza soltanto nel draw poker (specialità tra le quali rientra anche il cosiddetto “poker tradizionale”, che ha sempre avuto un grande successo nella nostra penisola). Proprio la decisione di passare alle sale da gioco online gli consente di entrare a contatto per la prima volta con il Texas Hold’em.

Gli inizi sono caratterizzati dalla partecipazione a tornei Sit and Go con bassi buy-in, ma il bankroll del giovane talento cresce in breve tempo, registrando un importante abbrivio con il primo grande risultato in un torneo online: una vincita da 12.000$ in occasione di un evento con un rebuy da 10$. 

Questo episodio rappresenta una vera e propria svolta nella vita di Dario, il quale, rinfrancato e incoraggiato da questo successo, opterà di lì a poco per una svolta radicale (che anche in questo caso lo accomuna a tanti altri colleghi): decide infatti di abbandonare gli studi accademici per potersi dedicare a tempo pieno al gioco nelle sale da poker in rete. Nei mesi successivi il giocatore romano continua a cimentarsi quasi esclusivamente in eventi online, con un particolare occhio di riguardo per i Sit and Go Heads Up ad alti stakes; riesce così ad accumulare un bottino del valore di centinaia di migliaia di dollari.

Tavolo da poker

Nel 2006 arriva un’altra vincita di rilievo quando, in virtù della propria presenza e dei propri risultati ai tavoli da gioco, Minieri conquista oltre tre milioni di punti FPP (Frequent Player Points): una quantità sufficiente per portarsi a casa una Porsche Cayman. Nello stesso anno, Dario ottiene il primo piazzamento a premi in un evento EPT grazie al raggiungimento del 22º posto nell’EPT Grand Finale di Monte Carlo, col quale si aggiudica una somma di 20.235$. Alla tenera età di 21 anni, è pronto per la prima partecipazione all’evento principe del poker sportivo: le World Series of Poker. A luglio si dirige così a Las Vegas, dove prende parte al piatto forte di quei giorni, vale a dire il Main Event. Minieri si presenta come un perfetto carneade (al punto che un organo di stampo in quei giorni riporta erroneamente il suo nome come “Roma Dario”), ma riesce subito a mettere in mostra il proprio stile di gioco particolarmente aggressivo, che gli consente di chiudere la terza giornata di torneo con più fiches accumulate rispetto a chiunque altro. Il torneo si conclude con un risultato di tutto rispetto: un 543º posto che gli frutta una vincita di 22.266$ e che cattura l’attenzione delle emittenti televisive. A ottobre arriva il primo tavolo finale all’European Poker Tour, con il terzo posto conquistato nella tappa di Baden (per un premio di oltre 150.000$). 

Nel 2007 Dario ottiene altri due piazzamenti a premio in occasione delle WSOP grazie alla 27ª posizione nel $1.000 No-Limit Hold’em con rebuy e, soprattutto, a un’altra grande cavalcata nel Main Event, che questa volta lo vede chiudere al 96º posto (per una vincita di 67.535$). Il successo arriva anche nelle competizioni online: il 30 dicembre dello stesso anno, Dario si impone in tre differenti tornei (un $5.000 High-Stakes Freezeout, un $215 Rebuy e un High Stakes Showdown), aggiudicandosi una somma complessiva di circa 200.000$. 

Il 2008 è un anno importante non solo per il giocatore romano, ma anche per il poker italiano più in generale. Si disputa infatti l’edizione inaugurale dell’EPT di Sanremo che, come suggerito dal nome ufficiale del torneo, va ad impreziosire il principale circuito europeo. Minieri, incitato da amici e tifosi tricolori, conquista un posto al tavolo finale. Al termine di una mano rocambolesca persa contro Jason Mercier si deve accontentare della terza piazza, che gli garantisce comunque una vincita da 451.532$. Appena due mesi dopo si reca nuovamente nella Città del peccato per la sua terza partecipazione alle World Series of Poker. Nell’occasione arriva la sua vittoria più ricca e prestigiosa, che coincide con l’apogeo della sua carriera da poker pro: la conquista dell’evento $2.500 Six-Handed No Limit Hold’em, giunta al termine di una prestazione dominante che l’ha visto tra l’altro approdare al tavolo finale in qualità di chip leader. Minieri, presentatosi con l’amata sciarpa della Roma al collo (uno dei suoi marchi di fabbrica), si impone su Seth Fischer nel testa a testa finale, aggiudicandosi contestualmente il braccialetto d’oro e la somma di 528.418$. La sua vittoria ha fatto il paio con il braccialetto WSOP conquistato in quegli stessi giorni da Max Pescatori nel $2.500 Pot-Limit Hold’em/Pot-Limit Omaha, il che ha decretato una vera e propria edizione trionfale per i nostri colori. La ciliegina sulla torta nel 2008 di Minieri è arrivata con altri due piazzamenti a premio nell’EPT con i risultati ottenuti a Varsavia e al Main Event di Praga. 

Partita di poker

Il 2009 e il 2010 non sono state annate altrettanto luminose per Dario, il quale in queste due stagioni ha comunque ottenuto rispettivamente un montepremi complessivo di 180.253$ e 191.983$ in competizioni live. Da menzionare in particolare il 7º posto al WPT di Venezia e la vittoria all’EPT No Limit Hold’em - High Roller di Varsavia, entrambi conquistati nel 2009. L’anno successivo, invece, mette a segno un altro risultato di prestigio alle World Series of Poker, con l’ottava piazza finale al $10.000 Seven Card Stud Hi/Lo Championships, accompagnato poi dal trionfo nel €3.500 No Limit Hold’em all’IPT di Sanremo.

Negli anni successivi arriva qualche altro piazzamento degno di nota, anche se il giocatore capitolino va via via sparendo dai grandi palcoscenici del poker mondiale. Di sicuro la sua serenità al di fuori delle poker room non viene favorita dall’operazione “All-in”, un’iniziativa messa in atto dall’Agenzia delle Entrate di Roma, che contesta alla “Supernova” la mancata dichiarazione delle vincite acquisite all’estero nel 2006 e nel 2009. La vicenda si trascina fin dentro le aule di tribunale in cui, è bene ricordarlo, alla fine viene data ragione al pokerista romano, anche in virtù della posizione della Commissione Europea, la quale ha ricordato il divieto di doppia imposizione fiscale in vigore all’interno dell’Unione Europea. Un’altra possibile causa del declino di Minieri va forse ricercata nell’evoluzione del gioco negli ultimi anni. Mentre il suo stile super aggressivo poteva risultare particolarmente efficace nel primo decennio degli anni 2000 (quando erano ancora ben pochi i giocatori in grado di sfruttare questo atteggiamento ai tavoli da gioco), nel corso del tempo i pokeristi sono riusciti lentamente a trovare le contromisure e a sviluppare le tecniche per fronteggiare con maggior successo questo tipo di avversari.

Questo non scalfisce minimamente la grande carriera di Dario, riconosciuto unanimemente come una delle prime stelle nel firmamento del poker italiano. 

October 31, 2020
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Dalle poker room online ai tornei live in giro per il mondo: la consacrazione di Dario Sammartino

Nato a Napoli, nel quartiere del Vomero, il 5 aprile 1987, Dario si appassiona già in giovane età al poker a cinque carte grazie all’influsso esercitato dal padre. Proprio in quegli anni inizia a diffondersi sempre di più nella nostra penisola il Texas Hold’em, considerato invece fino a quel momento una sorta di prerogativa dei giocatori e dei film a stelle e strisce provenienti dall’altra parte dell’Atlantico. Dopo le prime partite disputate con gli amici, Sammartino inizia a raccogliere esperienza nei circoli della sua città natale, prefigurando così quello che sarà il suo avvenire. In quegli anni, però, il poker risulta essere ancora un semplice passatempo, con il futuro campione che all’epoca si guadagnava da vivere come organizzatore nelle discoteche. 

Tornei di poker dal vivo - Napoli

Come spesso verificatosi nella carriera di altre stelle del poker, anche Dario comincia a dedicarsi maggiormente al gioco di carte a cavallo tra la fine del liceo e l’inizio degli studi universitari (in economia dei mercati finanziari), dedicandosi però in questa fase alle sale da gioco online e rinunciando invece alle partite live nei circoli, in ossequio a una promessa fatta alla madre, che temeva che l’ambiente delle poker room della città partenopea potesse far imboccare al giovane Dario una strada sbagliata e lo facesse tra l’altro allontanare dal contesto universitario. Tutt’altro che entusiasta, e anche piuttosto riluttante a mantenere la parola data (seppure senza venire meno all’impegno preso), Sammartino è di fatto tra i primi in Italia a cimentarsi nelle partite online, e questa scelta col senno di poi si rivelerà una vera benedizione. 

In breve tanto si afferma impetuosamente come uno dei giocatori più vincenti sul nostro territorio, acquisendo fama col nome virtuale di MadGenius87. Il bankroll accumulato gli permette di poter puntare su qualche investimento extra e di allargare i propri orizzonti, con il giocatore partenopeo che decide di virare verso i tornei live. Come riferito da lui stesso, infatti, le tante vittorie conquistate fin lì lo avevano privato dei giusti stimoli nei cash game virtuali. Inoltre, la passione per la competizione live non era mai stata sopita. La promessa e i timori della madre, tuttavia, rimangono ancora validi, senza che questo però impedisca a Sammartino di cercare fortuna in altri lidi, tanto più perché il Texas Hold’em si stava diffondendo sempre di più nel mondo del poker.

Tavolo da poker

Ed ecco che nel novembre 2008 arriva la prima trasferta per il giocatore napoletano, che disputa il Main Event con un buy-in di 1.100€ a Sharm el-Sheikh, conquistando un ottavo posto finale e contestualmente un premio da 3.800€. Si tratta soltanto della prima pietra posta su quello che, come accennato in apertura di articolo, risulterà essere a tutt’oggi il montepremi più cospicuo conquistato da un italiano nell’arco della propria carriera, con un guadagno complessivo lordo di 14.573.846$ (che al contempo lo posiziona in 42ª posizione nella classifica globale). All’inizio del suo nuovo percorso di vita, però, non è tutto rose e fiori, come riconosciuto dallo stesso campione partenopeo, che ricorda come le prime trasferte, fatta eccezione per qualche buon risultato sporadico, avessero fatto registrare un bilancio generale negativo. Questo tuttavia non intaccava di fatto le sue possibilità, visto che Sammartino non aveva abbandonato definitivamente il poker online e le costanti vincite in questo campo gli permettevano di poter affrontare con maggiore rilassatezza e spensieratezza le insidie dei tornei live.

Il 4 febbraio 2010 arriva comunque il primo risultato di rilievo in una competizione dal vivo, con un terzo posto al Malta Poker Dream da 1.100€, che lo vede portare a casa la somma di 37.900€: il bottino più ricco conquistato fin lì in un torneo di questo genere. Nel 2011 si registra anche la prima apparizione alle World Series of Poker di Las Vegas, dove Dario ottiene la prima posizione in un evento NLH, aggiudicandosi la somma di 3.088$ (a fronte di una quota d’iscrizione da 1.000$). 

Tornando brevemente alle sale da poker online, impossibile non menzionare la memorabile sessione di gioco di 16 ore consecutive avvenuta nel luglio 2012, che l’ha visto imporsi su “anma64” in una sfida all’ultimo respiro, che ha finito per fruttargli una vincita di diverse decine di migliaia di euro (la cifra precisa non è nota, ma Sammartino ha parlato di una somma pari a due Sunday Special nel corso di una sola notte).

Dal 2013 iniziano a moltiplicarsi a dismisura i risultati importanti nelle sale da gioco live. Il 10 marzo ottiene infatti il primo di una lunga serie di piazzamenti a premio al Main Event dell’European Poker Tour, per una vincita di 15.000£. Arrivano anche risultati di prestigio nell’Italian Poker Tour, tra cui si segnala un bottino di 95.000€ conquistato il 24 ottobre con un secondo posto al Main Event di Sanremo.

Nel giugno 2014 Dario raggiunge il primo tavolo finale a un evento delle World Series of Poker, che lo vede concludere in sesta posizione al NLH 6-handed da 10.000$, per un compenso totale di 91.670$. In quei giorni riesce anche ad andare a premio in altri due tornei. L’anno successivo arrivano altri due tavoli finali, conquistati al Pot Limit Omaha Championship da 10.000$ e al NLH 6-handed da 5.000$. Nel 2016, nonostante il mancato raggiungimento di un tavolo finale, il campione partenopeo riesce comunque ad aggiudicarsi un premio da 187.576$ grazie al 17º posto finale raggiunto al NLH High Roller for One Drop da 111.111$. 

Per quanto riguarda le prestazioni offerte in quegli stessi anni, vanno ricordati alcuni risultati ottenuti all’European Poker Tour, tra cui spiccano il quarto posto al Super High Roller EPT nel 2015, per una vincita di 709.500€, e la terza posizione al NLH High Roller da 25.000$ a Nassau, che gli frutta un premio di 542.160$.

Fiches da poker

Il 2017 è però l’anno della svolta per Sammartino, che alle WSOP raggiunge la bellezza di otto piazzamenti a premio e quattro tavoli finali, registrando la propria acme (almeno fino a quel momento) con un bottino di 1,6 milioni di dollari grazie al terzo posto nel NLH High Roller for One Drop. Dopo un’annata relativamente interlocutoria, Dario nel 2019 mette a segno una serie di risultati incredibili alle World Series of Poker. L’highlight della stagione è certamente rappresentato dal Main Event WSOP, dove il poker pro napoletano ingaggia 10 giorni di vera battaglia e si presenta al testa a testa finale contro Hossein Ensan, con la possibilità di laurearsi campione del mondo e di aggiudicarsi la mastodontica somma di 10 milioni di dollari. Alla fine, purtroppo, ha avuto la meglio il giocatore tedesco di origini iraniane, ma questo non ha impedito a Sammartino di scrivere una pagina inedita nella storia del poker italiano, arrivando a spingersi là dove nessun altro pokerista nostrano era mai riuscito ad arrivare. 

Come se non bastasse, a ottobre 2019 Sammartino diventa appena il quarto giocatore della storia a conquistare i tavoli finali del WSOP e del WSOPE nel corso dello stesso anno solare, emulando l’impresa già compiuta da Demidov, Saout e Akenhead. Con l’attuale posizione numero 46 nel ranking mondiale, Dario è l’unico italiano di sempre ad aver sfondato il muro della top 50. Tra i suoi altri record nazionali figurano la capacità di ottenere otto piazzamenti a premio (risultato raggiunto per ben due volte, nel 2017 e nel 2019) e il maggior incasso lordo in una singola edizione delle WSOP, con la somma di 6.400.370$ portata a casa lo scorso anno. 
 

October 25, 2020
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Non solo nuoto: la passione di Filippo Magnini per il poker

I suoi interessi vanno però al di là dello sport che lo ha reso famoso, come dimostra la passione per il poker manifestata già nel corso della sua carriera agonistica.

Il poker e le celebrità o, se preferite, il poker e lo sport: un connubio che si viene a creare non di rado, come testimonia l’interesse da parte di personalità del calibro di Matt Damon (protagonista del film Il giocatore – Rounders), Cameron Diaz, Rafael Nadal e un’altra grande personalità del nuoto, nonché uno dei più grandi sportivi in assoluto di tutti i tempi, vale a dire Michael Phelps.

Ma torniamo ora al nostro Magnini: come certamente ricorderanno gli addetti ai lavori e gli appassionati del mondo del poker e dello sport, Filippo ha inaugurato il secondo appuntamento delle PokerClub Live Series al Casinò della Vallée (noto anche per aver ospitato una clamorosa giocata di Sean Connery alle proprie roulette) nel maggio 2013. Giunto alla seconda giornata di gioco con uno short stack, l’ex nuotatore è inizialmente riuscito a risalire la china, prima di vedersi costretto a soccombere in serata: in presenza di un board con asso-cinque-otto, Magnini, che in quel momento stringeva tra le mani un asso-tre, ha puntato le poche fiches rimastegli a disposizione, trovando l’opposizione e il call di un avversario, che di contro poteva contare su un asso-fante. Il turn e il river non sono stati benevoli nei confronti del pesarese, il quale ha così dovuto cedere il passo e concludere la competizione in 115esima posizione (su un totale di 265 partecipanti). Filippo, che in quei giorni stava comunque proseguendo la sua preparazione in vasca in vista dell’imminente campionato mondiale di Barcellona, a fine torneo ha sottolineato ancora una volta la sua passione per i tavoli da poker e per il Texas Hold’em, non mancando di esprimere comunque il proprio rammarico per non essere riuscito ad arrivare più in fondo nella competizione. Tuttavia, sono probabilmente pochi coloro che ricorderanno che il campione di nuoto era già riuscito nel 2010 a vincere il suo primo torneo di Hold’em a Saint-Vincent, dove tra l’altro aveva avuto la meglio sui colleghi Palloni e Terrin. Al termine dell’esperienza del maggio-giugno 2013, Magnini non si è potuto esimere da un’analisi sulle differenze tra i suoi due grandi amori: “Il poker mi piace molto. Ci vogliono strategia, concentrazione e anche un po’ di fortuna, ovvio. Nello sport ho avuto scariche di adrenalina pazzesche che difficilmente riproverò in vita mia ma anche nel poker al primo torneo che ho vinto […] la mano mi tremava quando facevo qualche rilancio importante".

Partita di poker

Qualche anno fa Federica Pellegrini, altra grande campionessa del nuoto, ha dichiarato che Magnini, con cui all’epoca aveva una relazione amorosa, le abbia addirittura insegnato a giocare a poker; ciononostante, l’unico poker calato dalla ‘Divina’ rimane quello conquistato in vasca a Londra nel 2016, dove si è laureata campionessa d’Europa nei 200 m stile libero per la quarta volta consecutiva, confermandosi regina della specialità e lasciando invece da parte le nozioni acquisite al tavolo in feltro.

Proprio sul finire del 2016, una volta lasciatosi alle spalle l’impegno olimpico a Rio de Janeiro, Magnini è tornato a cimentarsi in un prestigioso torneo ai tavoli da gioco, prendendo parte al PPTour di Campione d’Italia (casinò che, purtroppo, ha dovuto chiudere i battenti nel 2018 per dichiarato fallimento, lasciando così spazio in Italia soltanto alle case da gioco di Saint-Vincent, Sanremo e Venezia), dopo aver acquisito un minimo di esperienza nei casinò di Las Vegas, città vicino alla quale aveva avuto modo di allenarsi in vasca nel corso degli anni precedenti. In quel periodo, inoltre, ha potuto contare sui preziosissimi consigli di Max Pescatori, vincitore di ben quattro braccialetti alle World Series of Poker. Magnini, che ha ravvisato nel fattore solitudine un punto di raccordo tra nuoto e poker, ha anche fornito un’interessante analisi su questi due mondi da un punto di vista fisico e dell’allenamento: “Le preparazioni atletiche non sono paragonabili, questo è vero. Ma serve anche nel poker una buona preparazione fisica per stare al tavolo tante ore. […] Non si nasce giocatore di poker, devi allenarti molto anche in questa disciplina”.

Il primo giorno di torneo, che ha visto ai nastri di partenza 230 giocatori, si è concluso con l’ex nuotatore pesarese in grado di conservare 43.000 fiches, approdando così alla seconda giornata dell’evento. L’indomani, purtroppo, la sua corsa si è arrestata dopo un’ora di contesa, con una mano che vedeva un flop di 2-3-4 e Magnini che, andando all-in con un 5-5 tra le carte personali, non ha potuto nulla contro il 4-4 dell’avversaria di turno. Questo ha decretato la fine della sua avventura al casinò di Campione d’Italia, cui ha fatto seguito un pieno ritorno all’attività agonistica nel nuoto, conclusasi, come accennato in apertura d’articolo, quasi un anno dopo, al termine dei Campionati Assoluti in vasca corta di Riccione. In tale occasione Magnini, capitano della nazionale, si è aggiudicato il terzo posto nella serie dei 200 stile libero, suggellando così la sua carriera professionistica con un’ultima medaglia al collo (la 54esima del suo palmarès!).

Partita di poker

Filippo non ha mai fatto segreto della sua grande passione per il poker, riuscendo a coltivarla nel corso di questi anni, pur nei limiti impostigli dalla sua attività agonistica nel nuoto. Da dopo il suo ritiro non si sono ancora registrate da parte sua particolari attività nel mondo dei tavoli da gioco, ma è lecito pensare che nei prossimi anni possa decidere di dedicare maggior tempo e attenzione alle sale da poker. E, perché no, magari regalarci anche una sfida sul feltro con l’amico ed ex collega Phelps, il quale, oltre ad aver fatto parlare tanto di sé per l’incredibile conquista di 28 medaglie olimpiche e per la propria dieta ipercalorica, potrebbe anche decidere di indirizzare il proprio appetito verso le fiches da poker. 
 

October 24, 2020
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Valori e colori standard delle fiches da poker

È qualcosa che la maggior parte dei giocatori dà per scontato. Si limitano a effettuare il buy-in, prendono un posto al tavolo e iniziano a scorrere le fiches in attesa di ricevere le carte per la mano successiva.

Ma, così come le carte da gioco, anche le chips sono una componente fondamentale di ogni partita. Le fiches, che presentano vari colori, vengono usate per rappresentare il denaro nei cash game e stanno a simboleggiare determinati valori nel corso dei tornei.

Immergiamoci subito alla scoperta di questi pezzi pregiati degli incontri di poker.

  • Le fiches sono una componente ubiqua e imprescindibile delle partite di poker, vista la loro fondamentale funzione volta a rappresentare senza ingombro il denaro scommesso dai giocatori mano dopo mano.
  • Due sono le caratteristiche fondamentali delle fiches che andremo ad analizzare nel presente articolo: i loro valori e i colori, che variano a seconda del luogo e del tipo di partita.
  • Un ulteriore aspetto da considerare per quanto riguarda le chips è il materiale con cui vengono prodotte: in genere esse sono fatte di plastica, materiale composito, ceramica, metallo o peltro.
 
 

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Il valore delle poker fiches nei tornei e nei cash game

 

Valore delle fiches da poker

Le fiches vengono usate da lungo tempo per rappresentare il denaro e per semplificare le puntate dei giocatori e dei casinò. Esse sono le armi dei giocatori e differiscono per taglio e colore in base agli stakes o al livello in un torneo.

Ecco un esempio di valore delle fiches che è possibile trovare in un cash game in una casa da gioco della Strip a Las Vegas:

Valori e colori comuni per le fiches da poker

  • Bianco - $1
  • Rosso - $5
  • Arancione - $10
  • Giallo - $20
  • Verde - $25
  • Nero - $100
  • Viola - $500
  • Rosso granata - $1.000

Fiches da torneo

Le fiches da torneo possono presentare diversi valori e colori ed è importante notare che, nella maggior parte delle competizioni, il valore delle fiches non rappresenta il valore reale in dollari. Si tratte di semplici numeri usati nel corso del torneo. I giocatori iniziano con un determinato quantitativo, sperando di incrementarlo a man mano che cresce il livello dei bui.

Questi ultimi salgono durante i tornei dimodoché che ci sia più dinamicità e i giocatori comincino a essere eliminati. Alcuni tornei consentono i re-entry all’interno di una determinata finestra temporale: in questo caso i giocatori possono ricevere un’altra pila iniziale.

Via via che i giocatori avanzano nel torneo, le fiches dal valore più basso possono essere scambiate con altre fiches colorate dai tagli più grandi, che vengono così implementate nella competizione.

L’obiettivo è quello di fare incetta di tutte le fiches in gioco per arrivare a conquistarle tutte, vincendo quindi il torneo. Diamo un’occhiata ad alcuni esempi di valori adoperati nei tornei. Si noti che questi non rappresentano alcun valore monetario reale, ragion per cui non viene utilizzato nessun simbolo standard per i dollari, le sterline o gli euro.

Valore e colore delle fiches nei tornei di poker

  • Bianco- 25
  • Rosso- 50
  • Arancione- 100
  • Giallo- 500
  • Verde- 1.000
  • Nero- 5.000
  • Viola- 10.000


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Principi fondamentali sui valori e i colori delle fiches da poker

Come nel caso dei cash game, le fiches da torneo sono colorate per rappresentare valori differenti. I giocatori iniziano con un numero standard di chips, nella speranza che crescano di numero nel corso del torneo.

Questi dischetti colorati sono disponibili in numerosi colori e pesi, e vengono usati nelle partite casalinghe, nei cash game e nei più importanti tornei in giro per il mondo. Che vogliate semplicemente conoscere la storia di questa componente fondamentale del gioco o che abbiate bisogno di qualche idea per l’acquisto di qualche set di fiches per la vostra stanza da poker a casa, su 888poker Magazine trovate qualsiasi informazione su tutto ciò che vorrete sapere sull’argomento.

Le fiches del pokerista

Nel poker, il valore di una chip dipende dalla partita o dall’evento. I valori nei cash game rappresentano direttamente il denaro. I giocatori di un incontro $1/$2 No Limit Hold’em che effettuano un buy-in per 300$ riceveranno il corrispettivo sotto forma di fiches. I colori variano in base al casinò, ma tendono a seguire schemi simili, almeno per i valori più bassi.

Di sicuro manca uno standard unitario nelle case da gioco, anche se si tende ad adoperare il bianco e il rosso per le chips da 1$ e 5$. Questa è semplicemente una guida su quello che c’è da attendersi in una sala da poker. Ci possono anche essere tagli di fiches più grandi in alcuni contesti ad altissimi stakes.

Tuttavia, per rappresentare i valori più alti, alcuni casinò come il Borgata offrono anche delle fiches dalle dimensioni maggiori rispetto a quelle standard, come nel caso delle chips da 500$ (viola/giallo) e da 1000$ (arancione/nero). Grazie alle dimensioni diverse è più difficile confondere le fiches standard con quelle dal valore più alto quando si gioca un incontro ad altissimi stakes. Ad ogni modo, non tutti i casinò adottano questo sistema.

Un esempio di cash game ad alti stakes può essere dato dal popolare show Poker After Dark. Realizzato nello studio di PokerGo all’Aria Resort and Casino, lo show presenta alcune delle figure più importanti del gioco nonché alcune delle celebrità che amano battagliare ai tavoli da poker. I piatti ricchi sono stati una parte fondamentale dell’azione nel corso degli ultimi anni.

I buy-in e gli stack possono variare, ma diamo un’occhiata ai valori delle fiches raffigurati in un episodio andato in onda nel dicembre 2019. L’evento in questione era un torneo Sit and Go con i giocatori che partivano da una somma di 125.000 sotto forma di fiches da torneo. Ecco le vere fiches da torneo utilizzate in occasione dell’evento all’Aria, con quattro colori e valori diversi per dare il via alla competizione.

Fiches da torneo all'Aria

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Determinare i valori delle fiches e le dimensioni degli stack in un incontro casalingo

Se avete intenzione di ospitare un incontro a casa con gli amici, dovete tenere a mente alcune cose al momento di pianificare il vostro cash game o torneo. È importante determinare la struttura del torneo o il valore delle fiches nei cash game.

Proprio in quest’ultimo caso, il compito diventa molto più facile. Un semplice incontro $1-2 No Limit Hold’em con un numero di giocatori da sei a otto non dovrebbe rappresentare un particolare ostacolo. Si potrebbe decidere di far valere le chips bianche 1$ e quelle rosse 2$. Un giocatore con un buy-in da 100$ potrebbe ricevere:

Colore

Valore

Numero di fiches

bianco

$1

10 ($10)

rosso

$5

4 ($20)

blu

$10

1 ($10)

 

In caso gli stakes siano un po’ più alti e stiate ospitando un incontro $2-5 No Limit Hold’em con lo stesso numero di giocatori, dalla guida indicata in precedenza ne potete ricavare una simile. La maggior parte dei giocatori effettuerà in genere un buy-in tra 50 e 200 big blind. Di solito essi hanno bisogno di più fiches con un valore pari al big blind, dal momento che si tratta del tipo di giocata più frequente.

Decidendo di alzare ancora i livelli di stakes, potrebbero essere necessarie delle fiches con ulteriori tagli. In un incontro più sostanzioso come $5-10, un giocatore con un buy-in di 1.000$ (100 big blind) potrebbe ricevere quanto segue:

 

Colore

Valore

Numero di fiches

rosso

$5

10 ($50)

blu

$10

10 ($100)

verde

$25

10 ($250)

nero

$100

6 ($600)

 

Queste tabelle possono aiutare gli organizzatori delle partite di poker a farsi un’idea sul numero e sul valore delle fiches necessarie. Il fatto di avere diversi tagli a disposizione facilita enormemente la possibilità di effettuare call e raise di valori diversi.

Chi ospita un torneo, inoltre, vorrà certamente assicurarsi di avere sufficienti fiches e determinarne in anticipo il valore, la quantità e i colori. Un piccolo torneo con meno di 40 partecipanti richiederà generalmente solo quattro o cinque colori.

Un torneo che parte con 1.500 fiches prevedrà che i giocatori inizino con 60 big blind quando il livello 1 dei blind sarà di 25/25, prima che si arrivi a 25/50 e in seguito a 50/100. Ovviamente i livelli dei bui potrebbero dipendere dal torneo.

Diamo un’occhiata a un possibile esempio da seguire nel caso di uno scenario come quello appena descritto.

 

Colore

Valore

Numero di fiches

bianco

25

10 (250)

rosso

50

5 (250)

blu

100

5 (500)

nero

500

1 (500)

 

Gli stack e i valori delle fiches iniziali possono essere adattati secondo le necessità, ma si può prendere questa tabella come riferimento. Ovviamente anche i colori possono differire sia nei cash game sia nei tornei a seconda delle fiches che avete nella vostra sala da poker casalinga.

Uno sguardo al valore delle fiches nei tornei principali

Come per i cash game, le chips da torneo hanno colori differenti per rappresentare valori diversi. I giocatori iniziano con un numero di fiches standard, nella speranza di conquistarne altre durante il torneo.

Il livello crescente di blind e ante nel corso della competizione richiede un’aggiunta di fiches dal valore più alto. Le chips più piccole vengono cambiate con tagli più grandi e infine messe da parte.

Le World Series of Poker ci offrono un esempio dei colori e dei valori adoperati nei tornei. L’evento annuale rappresenta il più grande spettacolo nel poker e propone diversi tornei in qualsiasi giorno nel periodo delle series. Il momento clou è costituito dal $10.000 Main Event, trasmesso in tutto il mondo; per via del grande numero di eventi, gli organizzatori si avvalgono di almeno cinque diversi set di fiches.

FICHES DA POKER

In generale, nella maggior parte dei tornei WSOP si comincia con le chips verdi (25) e nere (100), con colori differenti utilizzati per tagli più grandi in occasione di eventi diversi. Per il Main Event, nel corso degli ultimi anni ci si è attenuti a un set di colori standard. Diamo un’occhiata a questo tipo di fiches con colori d’accento:

  • 25 – verde con verde bosco/giallo
  • 100 – nero con azzurro/blu scuro
  • 500 – fiore del deserto con rosso granata/rosa
  • 1000 – giallo canarino con color prugna/arancione sorbetto
  • 5000 – arancione acceso con marrone scuro/chiaro
  • 25.000 – verde bosco con blu/giallo
  • 50.000 – rosa acceso con verde lime/verde scuro (ormai usato di rado)
  • 100.000 – fiore hawaiano con carbone/argento metallico
  • 250.000 – mandorla con bronzo/toffee
  • 500.000 – rosso con azzurro/bianco

Questi valori, tuttavia, possono cambiare ed è noto che vengono alterati in occasione dei tavoli finali per una miglior visibilità durante le riprese televisive. Ecco un esempio del numero di fiches coinvolte in un evento di queste proporzioni.

Nel 2018 è stato John Cynn, giocatore originario dell’Illinois, ad aggiudicarsi il braccialetto del vincitore, d’oro, tra l'altro, assieme a 8,5 milioni di dollari dopo aver conquistato tutte le 393,8 milioni di fiches in gioco: una vera montagna di chips e di soldi.

Nel World Poker Tour, i giocatori di solito iniziano con 40.000 fiches nella maggior parte degli eventi. Ad esempio, il Gardens Casino (situato appena fuori Los Angeles) ospita due eventi a stagione: il $10.000 Gardens Poker Championship a gennaio e il $5.000 Gardens Poker Festival a luglio. Un giocatore che effettui un buy-in in uno di questi due eventi può aspettarsi di ricevere la seguente composizione di fiches:

Colore

Valore

Numero di fiches

blu e nero

100

10

cotton candy (azzurro e rosa scuro)

500

8

s’mores (marrone e bianco)

1.000

5

limonata (rosa chiaro e giallo)

5.000

5

 

Ecco uno sguardo alle vere fiches che si ricevono all’inizio di un torneo WPT al Gardens:

 

Fiches da poker

 

I colori delle fiches da poker in Europa e negli Stati Uniti

Molte delle informazioni fin qui riportate si focalizzano su Las Vegas e altri casinò americani. La maggior parte delle case da gioco statunitensi segue schemi simili a quelli di Las Vegas: fiches multicolore per i tornei e i cash game, che vengono differenziate per motivi di sicurezza. Di solito sono molto simili e questo vale per gli stati ricchi di casinò come la California, Florida, Nevada, New Jersey e altri ancora.

Placche da poker

In Europa, dove il poker continua a diffondersi, le fiches sono simili a quelle utilizzate negli Stati Uniti. Tuttavia, molti casinò si avvalgono anche di placche colorate per tagli più alti. Questi oggetti rettangolari vengono usati proprio come le fiches e spesso fanno la loro comparsa nelle fasi finali dei grandi tornei.

Le placche sono probabilmente uniche per la maggior parte dei giocatori a stakes più bassi, ma molte di esse presentano colori e design peculiari. Spiccano in mezzo alle pile di chips dei giocatori e differiscono leggermente per dimensioni.

Chiunque voglia aggiungere un po’ di brio agli stack delle proprie partite casalinghe, e ciò vale naturalmente anche per i giocatori amatoriali di poker, può trovare tante placche in vendita online.

SCHEMA POKER

Come ci insegna la storia delle fiches, le stesse possono avere caratteri speciali e raffigurare dei loghi, ma possono anche celebrare eventi o personalità importanti. Il Binion’s Horseshoe, la culla delle World Series of Poker, un tempo onorava le leggende del poker nella propria struttura, come si può vedere in questo tweet.

Tweet

Le fiches rimangono una componente importante nel poker e rappresentano il denaro con cui poi i giocatori effettuano le proprie puntate e bluffano. Costituiscono uno degli aspetti che maggiormente distinguono il poker dagli altri giochi.

Come dimostrato in questa guida, ci sono certamente molte considerazioni da affrontare in merito al loro utilizzo in un cash game o in un torneo.

Fiches da poker - FAQ

Quali sono i valori delle chips da poker?

Nei cash game e nei tornei di poker ci si avvale delle fiches per rappresentare determinate quantità di denaro. In un cash game, vengono usati colori diversi per rappresentarne il valore reale.

È molto più facile giocare con le chips che con i contanti: infatti esse, diversamente dai soldi, possono essere spostate comodamente sul tavolo e sono perfette in caso serva qualche cambio rapido. In un torneo, le fiches non rappresentano il reale corrispettivo del denaro versato dai giocatori al momento del buy-in.

Esse vengono invece usate per comporre gli stack iniziali che i giocatori sperano poi di far crescere. A man mano che si avanza nel torneo, salgono i livelli dei bui e i giocatori sono costretti a utilizzare fiches dal valore più alto. Le chips rappresentano una valida opzione che facilita la disputa dell’incontro con questi valori crescenti. Lo scopo è quello di continuare a fare incetta di queste fiches e veder crescere il proprio stack.

Perché i giocatori di poker usano le fiches e cosa indicano i colori?

Le fiches rappresentano un valore in contanti o il valore di una chip da torneo. I giocatori le usano per scommettere durante una partita o un torneo. L’obiettivo è ovviamente quello di accumularne il più possibile. In un cash game, una tale situazione implica che potrete incassare una vincita più alta nel momento in cui abbandonerete l’incontro.

In un torneo, lo stack di fiches iniziale di un giocatore non rappresenta necessariamente la sua quota d’iscrizione.

Tuttavia, le chips rappresentano la linfa vitale di un giocatore in un torneo: perdendo tutto verrete eliminati. Un giocatore che vince un torneo avrà finito per conquistare tutte le fiches in gioco.

Quante chips si ottengono in un torneo?

In un torneo, un giocatore riceverà la stessa quantità di fiches di tutti i suoi colleghi. Lo stack iniziale è la chiave per sopravvivere nella competizione. Ad esempio, un giocatore che prenda parte al World Poker Tour Five Diamond Poker Classic al Bellagio di Las Vegas spenderà 10.000$ per la quota d’ingresso.

Tuttavia, ogni giocatore parte con 40.000 chips. Negli ultimi anni si è affermata la tendenza di assegnare un maggior numero di fiches, garantendo sessioni di gioco più lunghe per chi sgancia un buy-in sostanzioso.

Con i bui che partono da un livello esiguo di 100/100, i giocatori si ritrovano con un notevole stack in confronto al livello dei blind. Viene così garantita ai partecipanti la possibilità di giocare più a lungo.

Questo numero di fiches può anche essere ritenuto arbitrario, ma gli ufficiali dei tornei sono venuti incontro alle richieste dei giocatori di avere stack iniziali più grandi.

Quante chips dovrebbe ottenere un giocatore in un cash game?

In un cash game, la pila di fiches di un giocatore rappresenta direttamente il suo stack iniziale. Questo può aumentare o ridursi a seconda che si vinca o si perda. Nel caso di un cash game $1/$2 No Limit Hold’em, si potrebbe effettuare un buy-in di 200$, il che corrisponde a circa 100 volte il grande buio.

Le fiches del giocatore rappresenterebbero la controparte reale di quei 200$. Se nel corso della partita quel pokerista perde 20$ in chips, se ne tornerà a casa con 180$. Un giocatore che viva invece una buona serata e si aggiudichi delle fiches per un valore di 50$ riceverà una bella somma di 250$ a fine incontro.

Quante fiches si ottengono alle World Series of Poker?

In realtà la risposta dipende dall’evento. Con buy-in compresi tra 500$ e somme a sei cifre, i giocatori si ritroveranno con stack iniziali più sostanziosi nel caso degli eventi più prestigiosi e con alti buy-in.

I partecipanti al Big 50 del 2019 sono partiti con 50.000 fiches di colori e valori diversi. Il livello iniziale dei bui era di 100/200, mentre il big blind ante ammontava a 200, il che conferiva ai giocatori uno stack iniziale di 250 big blind.

L’evento speciale 50th Annual High Roller ha garantito ai giocatori una pila iniziale di 300.000, con i blind che partivano da 1.000/1.000 e un big blind ante da 1.000. In questa situazione i giocatori hanno in mano uno stack del valore di 300 big blind. In genere, più alto è il buy-in, maggiore sarà il numero di fiches assegnato ai giocatori.

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Quali tipi di chips esistono?

Al momento del buy-in ci sono generalmente quattro tipi di fiches. Alcuni sono più diffusi di altri. Le fiches di plastica hanno un basso prezzo e non rappresentano esattamente una valida scelta per chiunque voglia giocare seriamente a poker.

Le clay chips in materiale composito risultano essere molto popolari e piuttosto economiche. Sono facilmente reperibili e sono l’ideale per una serata di poker con gli amici. Sono solide al tatto e facili da far scivolare sul feltro del tavolo.

Le fiches in ceramica offrono una qualità ancora maggiore e sono lisce al tatto. Inoltre è più facile personalizzare questo tipo di fiches secondo i vostri gusti grafici. Oltre alle fiche lisce, infine, esistono le chips in metallo o in peltro, le quali sono rare, ma possono rappresentare un set ineguagliabile in un incontro casalingo.

Questo tipo di fiches risulta durevole e può contribuire a creare una vera atmosfera da Far West nelle vostre partite.

Gustarsi la sensazione delle fiches tra le mani può essere certamente uno degli aspetti più appaganti per chiunque si cimenti in una partita di poker live. Se invece preferite sfruttare i vantaggi delle poker room online, avrete sempre l'imbarazzo della scelta su 888.

PUNTI CHIAVE DELLE FICHES POKER

  • Da tempo le fiches vengono impiegate come forma rappresentativa del denaro utilizzato durante le partite.
  • Ci sono 4 tipi principali di fiches: differiscono tra loro principalmente per valore e colore. Nello specifico, il valore può variare a seconda della partita o del torneo in questione. Normalmente, colori differenti corrispondono a valori differenti.
  • Nel caso degli incontri casalinghi è importante organizzarsi adeguatamente per stabilire con anticipo il numero di fiches da impiegare, nonché il valore da assegnare loro sulla base degli stake della partita.
  • In genere i casinò europei adottano lo stesso genere di fiches dei casinò statunitensi. È però interessante notare che essi spesso si avvalgono di piccole placche rettangolari che simboleggiano i valori più alti. 
  • Sul nostro blog, troverete anche le giuste indicazioni per procedere all'acquisto di un set di fiches economico ma resistente|

 *Prima pubblicazione 20 ottobre 2020.

November 23, 2023
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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I migliori giocatori di poker di tutti i tempi

Selezionare i migliori giocatori di poker di tutti i tempi non è un compito semplice. C’è stata sicuramente una pletora di giocatori in grado di eccellere sia dal punto di vista storico sia in riferimento al gioco moderno.

I criteri potrebbero riguardare numerosi punti chiave: titoli principali, vincite in montepremi, longevità… e la lista potrebbe andare avanti ancora per molto.

Tenendo queste cose a mente, vediamo quali sono, in ordine sparso, dodici dei migliori giocatori della storia. 

I migliori 12 giocatori di poker sono:

1. Justin Bonomo - ZeeJustin

Forza dominante del gioco moderno, Bonomo è in testa a tutti i giocatori per quanto concerne il montepremi acquisito in carriera, con un totale di 44,6 milioni di dollari. I suoi guadagni non sono solo frutto di tornei high roller con i più alti stakes del gioco, ma anche di partite contro alcuni degli avversari più tosti.

A giugno 2018 si è aggiudicato il $10,000 Heads-Up No-Limit Hold'em Championship alle World Series of Poker (WSOP) per la somma di 185.965$. Questo risultato gli è valso il secondo braccialetto WSOP ed è arrivata solo pochi giorni dopo la vittoria al $300,000 Super High Roller Bowl per un totale di 5 milioni di dollari.

Come se questi traguardi non fossero stati abbastanza, la star del poker, oggi 35enne, ha bissato la conquista del braccialetto WSOP. Bonomo si è aggiudicato il Big One for One Drop da un milione di dollari alle WSOP, portando a casa la somma di 10 milioni di dollari.

Nei primi quattro mesi del 2019 le sue vincite avevano già raggiunto un totale di 1,1 milioni di dollari grazie al suo eccellente rendimento sul feltro.

Grazie al suo acume per il gioco, Bonomo ottiene risultati di successo contro alcuni tra i migliori giocatori al mondo. Nei testa a testa appare quasi imbattibile e ha vinto 18 grandi tornei dal 2016 in poi.

Questa striscia di vittorie comprende numerose altre apparizioni ai tavoli finali. Non è il tipo di giocatore nel quale vi conviene imbattervi.

2. Doyle Brunson – Texas Dolly

Quando si tratta di sfidare le leggi del tempo, nessun giocatore può vantare gli stessi risultati di Brunson. All’età di 85 anni prendeva ancora parte ad alcuni dei più importanti cash game in giro per il mondo. Le sue abilità in questo tipo di incontri derivavano anche dall’esperienza acquisita come road gambler in Texas e dalle partite “nosebleed” a Las Vegas. Il successo ai tornei conquistato da Brunson ha pochi eguali, e non si può non menzionare la vittoria di 10 braccialetti delle World of Series of Poker, di cui due ottenuti al Main Event, nel 1976 e 1977.

Nel 2018, Brunson ha addirittura raggiunto un tavolo finale alle WSOP all’età di 84 anni. La sua lunga carriera nel mondo del poker è impreziosita dal record come il più anziano vincitore di un evento del World Poker Tour, essendosi aggiudicato a 71 anni il Legends of Poker al Bicycle Casino nel 2004.

Presenza fissa nei cash game trasmessi in tv, Brunson è una delle figure più note nel poker. Il montepremi totale di 6,2 milioni di dollari in carriera può apparire marginale rispetto ai guadagni acquisiti nei cash game. Il suo istinto per il gioco procede da una mente acuta, da un feeling naturale col poker e dall’osservazione di migliaia di mani.

Oltre ad essere stato un giocatore di prim’ordine, Brunson è un autore acclamato e il suo libro di strategia sul poker, Super/System: A Course in Power Poker, ha rappresentato una rivoluzione. Ancora oggi dimostra di avere uno spirito acuto e ama fare post su Twitter.

Considerato da molti un idolo e un gentiluomo ai tavoli da poker, Brunson è stato accolto nella Poker Hall of Fame nel 1988.

3. Johnny Moss – Grandfather of Poker

Mentre il poker si è evoluto notevolmente a partire dagli albori delle WSOP, Moss era ovviamente considerato un giocatore di punta al tavolo. C’erano solo sette giocatori al primo evento al Binion’s Horseshoe nel 1970, ma i suoi colleghi elessero Moss come campione.

Un anno dopo fu introdotto il format del torneo. Moss vinse anche in quell’occasione, conquistando poi il suo terzo titolo Main Event nel 1974. Ha concluso la sua carriera con nove braccialetti WSOP e 1,25 milioni di dollari di montepremi nei tornei.

Così come Brunson, anche Moss è stato un road gambler del Texas e le sue vincite cash non sono note. Si è tuttavia ritagliato una carriera stellare ai tavoli da gioco in un’epoca in cui trovare degli incontri di poker particolarmente redditizi non era facile come ora.

Moss è stato inserito nella Hall of Fame nel 1979 ed è scomparso nel 1995 all’età di 88 anni. Alcuni precursori del gioco e i suoi contemporanei lo ricordano come un giocatore sagace e intrepido dinanzi all’aggressività degli avversari.

4. Phil Hellmuth – The Poker Brat 

Che lo si ami o lo si odi, sono richieste grandi capacità per vincere 15 braccialetti WSOP (che lo proiettano al primo posto nella classifica braccialetti poker) e accumulare quasi 23 milioni di dollari in montepremi nei tornei. Hellmuth è anche l’unico giocatore ad aver vinto un titolo WSOP Main Event a Las Vegas (1989) e un altro in Europa (2012). Nel 1993 ha vissuto un’estate pazzesca con la conquista di tre braccialetti.

Hellmuth vanta cinque apparizioni al tavolo finale al WPT. Non ha ancora aggiunto il proprio nome nell’albo d’oro della Champions Cup, ma ci è andato vicino nel 2017, quando ha concluso al secondo posto al Legends of Poker del Bicycle Casino. Negli ultimi anni si è posto l’obiettivo di aggiudicarsi un titolo WPT.

Al di là dei suoi titoli e delle sue vittorie, Hellmuth è autore di diversi best seller ed è una presenza costante nei cash game trasmessi in televisione. A parte le sue bizzarrie ai tavoli, il “Poker Brat” rimane non solo una delle figure principali del poker, ma anche uno dei giocatori più tosti e con una visione brillante del gioco.

5. Phil Ivey – Il Tiger Woods del Poker

Cresciuto sulla scena del poker di Atlantic City, Ivey passava regolarmente fino a 15 ore al giorno giocando al Taj Mahal e al Tropicana con un documento falso. Ispirato dai giocatori che si guadagnavano da vivere nei casinò, Ivey ha preso seriamente il poker e ha iniziato a fare annotazioni sui giocatori, sulle mani e sulle varie situazioni per affinare il proprio gioco.

All’età di 21 anni è arrivata la prima grande vittoria al primo Jack Binion World Poker Open, che gli ha fruttato 53.297$. Nel maggio 2000 ha conquistato a 23 anni il primo braccialetto WSOP, per una somma di 195.000$. Nel corso degli anni seguenti si sono susseguiti altre vittorie e tavoli finali. Nel 2002 è stato protagonista di un’estate mostruosa alle WSOP, con la conquista di tre braccialetti, che hanno suggellato la sua fama di miglior giovane del momento.

Ivey ha avuto successo anche all’esordio del World Poker Tour nel 2003. Al primo WPT Championship ha conquistato il secondo posto, alle spalle della leggenda del poker Dave “Devilfish” Ulliot, portandosi a casa la somma di 290.130$. Tra il 2002 e il 2007 ha ottenuto otto apparizioni ai tavoli finali, coronate da una vittoria del valore di 1,6 milioni di dollari all’L.A. Poker Classic.

Dopo aver dominato per tanti anni, Ivey vanta ora un montepremi totale di oltre 26 milioni di dollari in tornei live. È una presenza costante nei cash game ad alti stakes e conta 10 braccialetti WSOP nel proprio palmarès.

È un giocatore agguerrito e gode di grande rispetto e ammirazione tra i suoi colleghi.

6. Stu Ungar – The Comeback Kid

Tra le storie più tristi nel mondo del poker, Ungar era dotato di un immenso talento ai tavoli da poker, ma ha dovuto lottare contro i suoi demoni nel gioco della vita. Unico pokerista, assieme a Moss, ad aver vinto per tre volte il WSOP Main Event, Ungar è stato anche uno dei soli quattro giocatori a vincere il titolo per due volte consecutive, al pari di Moss, Brunson e Johnny Chan.

Giocatore stellare di gin rummy, Ungar è passato poi al poker, dove ha dimostrato di avere un talento naturale. Nel 1980 è diventato il giocatore più giovane di sempre, fino ad allora, ad aver vinto il Main Title.

Ungar ha riconquistato il Main Title nel 1981 e anche nel 1997. Nel novembre 1998 è stato rinvenuto morto in un hotel di fascia bassa a Las Vegas. Il decesso è stato attribuito ai danni subiti al cuore per via dell’uso prolungato di droghe. Non aveva praticamente più soldi e gli amici hanno contribuito alle spese del suo funerale.

Dopo aver concluso la carriera con un montepremi totale di 3,7 milioni di dollari in tornei, oltre a cinque braccialetti WSOP, Ungar è stato accolto nella Poker Hall of Fame nel 2001. Gli amici e gli avversari lo ricordano come un giocatore con un sesto senso per le carte, che si avvaleva della sua spietata aggressività per schiacciare i propri sfidanti.

7. Daniel Negreanu – Kid Poker

Secondo solo a Bonomo nella classifica del montepremi totale acquisito in carriera, Negreanu è il nome più importante del poker nonché uno dei giocatori più vincenti della storia. In oltre due decenni vissuti sul feltro, “Kid Poker” ha accumulato quasi 40 milioni di dollari in tornei live. Tra questi si annoverano anche successi in alcuni dei più grandi palcoscenici del gioco, tra cui le WSOP, WPT e i principali cash game trasmetti in televisione.

Dotato di un’abilità unica nel dedurre le carte degli avversari, Negreanu ha conquistato molti tifosi non solo per le sue abilità al tavolo, ma anche per il suo carattere socievole. Vanta molti traguardi importanti in carriera, tra cui figura la conquista di cinque braccialetti WSOP e di due titoli WPT. Si è distinto per essere stato insignito del titolo come “giocatore dell’anno” non solo da parte delle WSOP, ma anche da parte del WPT nel 2004-05 (stagione 3).

Sempre pronto a esprimere la propria opinione, Negreanu è una delle voci più illustri nel poker. Questo si riflette anche attraverso una presenza massiccia nei media tramite vlog, podcast, social media, contributi scritti e altro ancora.

Potrà anche apparire spesso nei media, ma Negreanu è più di una semplice celebrità. Le abilità al tavolo e i successi conquistati lo consacrano nell’olimpo del poker.

8. Erik Seidel – Sly

Dopo aver dominato per anni la scena mondiale, ancor prima che ci fosse il boom, il giocatore newyorkese è andato avanti a giocare con i più grandi stakes immaginabili nella nuova era del poker. Seidel ha sempre avuto una mente acuta per i giochi ed è cresciuto col backgammon. Quando lavorava come agente di borsa, è andato a caccia dell’azione, cominciando a giocare al Mayfair Club di New York. Questo celebre club ha ispirato il film Il giocatore – Rounders ed ha anche ospitato giocatori di poker famosi come Howard Lederer, Stu Ungar, Dan Harrington e altri ancora.

Tra l’altro Seidel ha fatto anche la sua comparsa nel film Il giocatore, con la mano finale da lui giocata nel WSOP Main Event del 1988, con un secondo posto finale ottenuto. Si trattava del suo primo grande torneo: niente male per un principiante, che aveva così probabilmente fatto presagire i suoi futuri successi. Nel 1992 si è aggiudicato il primo braccialetto in un evento $2.500 NLHE, per una vincita di 168.000$. L’ultimo braccialetto l’ha conquistato nel 2007 con la vittoria del torneo $5.000 No Limit 2-7 Lowball per una somma di 538.835$. Nel 2008 Seidel ha aggiunto alla propria bacheca un titolo WPT aggiudicandosi il Foxwoods Poker Classic per la cifra di 992.890$.

Seidel continua ad andare a segno in alcuni dei più grandi palcoscenici del poker e lo si vede spesso agli eventi high roller. Nel 2020 si è riconquistato l’attenzione dei media per la sua comparsa nel best seller The Bigger Bluff, scritto da Maria Konnikova. L’autrice non sapeva niente di poker prima di intraprendere la sfida di imparare il gioco. Seidel le ha fatto da coach, con Konnikova che è stata presto in grado di conquistare una vittoria importante al PCA. Ha descritto Seidel come una persona eclettica.

“Potrebbe essere l’unico poker pro a vantare lo stato di membro della Brooklyn Academy of Music, la disponibilità a volare dall’altra parte del paese per vedere una stand-up comedy di Dave Chappelle o una conoscenza quasi enciclopedica sulle novità del mondo culinario da Los Angeles a Manila”, scrive Konnikova riguardo al suo mentore. “Ha una curiosità genuina e sconfinata, il suo entusiasmo per la vita è davvero contagioso”.

9. Bryn Kenney – Mega Crusher

Nella primavera del 2020, il giocatore originario di New York non solo era entrato nella lista, ma aveva addirittura già conquistato il primo posto della classifica all-time relativa ai premi conquistati in carriera, con un totale di oltre 56 milioni di dollari. Classe 1986, Kenney è cresciuto col gioco di carte Magic: l’Adunanza, proprio come altri grandi professionisti. È poi passato al poker, giocando il suo primo torneo nel 2007. Il primo risultato a sei cifre l’ha conquistato nel WSOP Main Event del 2010, piazzandosi in 28esima posizione per un totale di 255.242$. Sarebbero poi arrivati altri grandi risultati con le vittorie all’EPT, al Masters Classics, agli high roller WPT e altro ancora.

Nel 2014, Kenney ha conquistato il suo primo braccialetto WSOP in un evento 10-game da $1.500 per una vincita di 153.220$, arrivando vicino a bissare il successo un anno dopo con un secondo posto ottenuto a Las Vegas. La prima vincita a sette cifre è arrivata al PCA del 2016 con la conquista di un $100.000 Super High Roller, che gli è valso un premio da 1,7 milioni di dollari. Kenney appartiene alla nuova stirpe di giocatori felici di prendere parte ad alcuni dei più grandi eventi in giro per il mondo. È un habitué sulla scena dell’high roller all’Aria, dove vanta una serie di risultati degni di nota.

Dopo il successo al PCA, nello stesso anno ha aggiunto 1,4 milioni di dollari al proprio bottino con il risultato ottenuto al Triton Super High Roller. Nel 2017 ha messo a segno una doppietta nei PVA high roller per un totale di 1,4 milioni di dollari, prima di aggiudicarsi un altro titolo al $100.000 super high roller di Monaco, portandosi a casa 1,9 milioni di dollari.

Anche negli anni successivi è riuscito a replicare con costanza le grandi performance ad altissimi stakes contro alcuni dei migliori giocatori. Nel 2019 si è aggiudicato un paio di Triton high roller events per un totale di 3,1 milioni di dollari. Lo stesso anno ha concluso al secondo posto un clamoroso evento Triton da 1 milione di dollari, che gli è valsa una vincita secca di 20,5 milioni di dollari. Questo è Kenney: abilità notevoli e vincite pazzesche.

10. Stephen Chidwick – stevie444

Giocatore originario di una cittadina inglese dal nome azzeccato: è nato a Deal, sulla costa sud-est del paese, dove si incontrano il Mare del Nord e il Canale della Manica. Chidwick è stato tra i giocatori di carte di maggior successo negli ultimi anni e fa parte della top 10 di tutti i tempi in quanto a montepremi acquisito in carriera. Classe 1989, Chidwick ha iniziato la propria carriera ai tavoli online e ha ottenuto il primo risultato importante nel 2009, con un secondo posto conquistato a un evento che gli ha fruttato la somma di 142.000 dollari. 

Nel 2008 ha anche cominciato a giocare tornei live, aggiudicandosi la prima vittoria a un evento $1.000 PCA per la somma di 88.760$. Il primo risultato a sei cifre è arrivato nel 2011 alle WSOP, dove ha raggiunto il quarto posto in un evento $10.000 Pot Limit Hold’em, garantendosi 198.927$. Negli anni successivi sarebbero arrivati altri grandi risultati. Nel 2013 Chidwick ha concluso al terzo posto un evento €5.300 EPT, aggiudicandosi 517.992$.

Sono poi arrivati altri grandi risultati e apparizioni ai tavoli finali, con Chidwick che è diventato una presenza costante sulla scena degli high roller. Nel 2007 ha conquistato un evento €25.500 a Barcellona, portandosi a casa 813.144$, prima di ottenere un secondo e un terzo posto allo stesso evento un anno dopo, per una vincita totale di 2,6 milioni di dollari. Nel 2019 ha aggiunto al proprio palmarès un braccialetto WSOP, vincendo contestualmente un altro evento €25.000 high roller, per la somma di 1,6 milioni di dollari. Chidwick rimane uno dei migliori giocatori al mondo e lavora continuamente per affinare le proprie abilità e per rimanere al top.

“Come giocatore di poker, il desiderio è sempre quello di essere immune alle emozioni e di limitarmi a effettuare calcoli, pensare alle mani e giocare al meglio”, ha riferito a PokerNews prima della sua vittoria WSOP. “Ma sicuramente, a man mano che ci si avvicina alla vittoria del braccialetto, diventa sempre più difficile allontanare i pensieri su quello che si andrà a dire durante l’intervista finale. Provo solo a focalizzarmi sulle carte e su ogni singola mano, finché non conquisto tutte le fiches”.

11. Dan Smith – Cowboy Dan

Originario del New Jersey, Smith è divenuto uno dei giocatori più vincenti della storia. Al pari di molti altri giocatori, ha abbandonato il college nel 2007 per dedicarsi al poker a tempo pieno. La sua prima vittoria in un grande torneo è arrivata nel 2008, con la conquista di un titolo $1.650 Heartland Poker Tour per la somma di 101.960$. Nel 2012 ha aggiunto alla propria collezione un titolo Aussie Millions con la vittoria del $100.000 Challenge, che gli è valso un milione di dollari. Nello stesso anno è stato protagonista di una grande cavalcata all’EPT Monte Carlo, culminata nella conquista di tre eventi per un totale di 521.580$.

Nell’agosto 2012, Smith si è aggiudicato un altro evento EPT a Barcellona per una somma di 1,2 milioni di dollari. Un anno dopo ha registrato un altro momento saliente con la vittoria del WPT Five Diamond World Poker Classic al Bellagio, garantendosi 1,2 milioni di dollari. Gli incassi a sei o sette cifre sono diventati ormai una norma per Smith, attualmente residente a Las Vegas. A giugno 2020 vantava un montepremi totale di 33 milioni di dollari in tornei live. Al di là delle sue capacità e delle sue vittorie, Smith si dedica anche a varie attività caritatevoli. Ha dato vita al Double Up Drive per dare ai giocatori di poker la possibilità di donare in favore dei bisognosi e per altre cause di beneficenza.

“C’è stato un boom”, ha riferito Smith a WPT.com. “Penso che ci sia un’adesione totale da parte dei giocatori di poker e ho ricevuto tanto appoggio. Stephen Chidwick è uno dei nostri grandi partner quest’anno. Per me è davvero importante motivare le persone, ed è ancora più speciale motivare coloro che hanno una disponibilità economica di questo tipo”.

12. Fedor Holz – CrownUpGuy

Le vincite milionarie sono diventate parte dello stile di vita di questo fenomeno tedesco del poker. Dominatore degli incontri online, Holz ha conquistato tante vittorie negli anni 2010, tra cui figura un bottino da 1,3 milioni di dollari in un torneo in rete, ed è stato considerato uno dei migliori giocatori online al mondo.

Holz ha riscosso grande successo anche ai tavoli di poker live. Tra i suoi risultati figura il 25esimo posto ottenuto al WSOP Main Event nel 2015, che gli è valsa una somma di 262.574$. Anche gli eventi con grandi buy-in si sono rivelati redditizi per Holz. Si è aggiudicato un Triton Super High Roller per 3,1 milioni di dollari nel 2016, a cui quello stesso anno ha fatto seguito un secondo posto al Super High Roller Bowl, per un’ulteriore vincita di 3,5 milioni di dollari. Nel 2016 è arrivata anche la conquista in grande stile del suo braccialetto WSOP. Con la vittoria nel $111.111 Big One for One Drop, Holz si è portato a casa un premio da 5 milioni di dollari.

“Ho tanta esperienza nel poker online, per cui penso di capire piuttosto bene la varianza”, ha dichiarato Holz alla rivista Card Player in merito alla sua incredibile cavalcata nel 2016. “Penso di essere in un periodo di grazia che non si ripeterà mai più, almeno per me, e penso soltanto a godermelo finché posso”.

Nel 2019 Holz ha perfino superato il bottino del Big One con un secondo posto raggiunto nella versione del torneo da un milione di dollari, che gli è valsa l’incredibile somma di 6 milioni di dollari. Giocatore dalle grandi capacità analitiche e di concentrazione, Holz è un altro esempio di giocatore moderno passato dal successo online a quello degli eventi live, ritrovandosi nel 2020 con un montepremi complessivo di quasi 33 milioni di dollari. CrownUpGuy è certamente entrato nell’élite del poker mondiale.

Ognuno ha la sua idea su chi siano i migliori giocatori di poker e non ci sono dubbi sul fatto che ci saranno sempre molte opinioni discordanti.

Questa lista tuttavia presenta alcuni dei più grandi nomi del nostro gioco, a partire dalle epoche passate fino ad arrivare ai giorni nostri.

October 17, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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Prontuario sulle strutture dei tornei e sulle partite casalinghe

Sono tra i principali attori non protagonisti del gioco e a fine serata possono rappresentare il successo o il fallimento: oggi affrontiamo più da vicino il tema delle fiches, strumenti con l quali vi consigliamo di ottenere la massima confidenza.

  • Le fiches possono differire tra loro per una moltitudine di aspetti, alcuni dei quali (come il materiale) contribuiscono a renderli più o meno pregiati e costosi.
  • Le informazioni più importanti sulle chips, tuttavia, riguardano la loro quantità e il taglio che vengono distribuiti ai giocatori nel momento in cui si siedono al tavolo, che si tratti di una partita online o meno.
  • Diversi sono i fattori che determinano il numero e il valore delle fiches in questione. Scopriamo insieme queste caratteristiche all'interno dei tornei, cash game e incontri casalinghi con gli amici.

Il bankroll è pronto, avete già sborsato il buy-in del torneo e non aspettate altro che iniziare. Siete seduti al tavolo e vi vengono consegnate le vostre armi, una pila di fiches che, auspicabilmente, crescerà nel corso del torneo. Lo stack iniziale differirà da torneo a torneo e da casinò a casinò, ma i colori e i valori delle chips sono fondamentali per ogni torneo e, se tutto va bene, al termine dell’avventura ve ne ritroverete un'enorme quantità tra le mani.

La pila inziale e la distribuzione di fiches, al pari dei tempi relativi ai livelli di gioco e la progressione dei bui, definiscono tanti aspetti di un torneo, come ad esempio la sua durata, il tempo a disposizione per fare una mossa e altri fattori.

Non seguite il consiglio di Kenny Rogers: è sempre importante sapere quante fiches avete ai tavoli da gioco.

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La distribuzione delle fiches nei tornei di poker

La distribuzione delle fiches nei tornei di pokerNormalmente in un torneo i giocatori ottengono un particolare numero di fiches di un certo valore. In questa pila ci sono solitamente delle fiches dal valore più alto, alcune di taglio medio e diverse altre di valore più basso per le fasi iniziali, in cui i bui e gli ante sono bassi.

La World Series of Poker (WSOP) offre ogni anno diversi tornei con buy-in differenti. Tra gli eventi organizzati nel 2019 ne figuravano alcuni (tra cui il “Big 50”, il cui nome celebra il 50º anniversario della series) con un buy-in di 500$ e un premio da un milione per il vincitore, fino ad arrivare a tornei da 1.000 a 3.000$.

La series annuale comprende anche diversi tornei da 10.000$ in grado di attirare tanti grandi nomi tra i professionisti. Il numero e la distribuzione delle fiches dipendono dal buy-in del torneo. Mentre la WSOP ha aggiunto in generale più chips ai propri tornei la scorsa estate, i tornei con buy-in maggiori tendono a offrire più fiches ai giocatori.

Ad esempio, i giocatori del torneo Big 50 hanno iniziato, opportunamente, con 50.000 fiches di valori diversi. I bui partivano da 100/200 e il big blind ante era fissato a 200. Queste proporzioni hanno garantito ai giocatori una pila iniziale di 250 big blind.

Lo speciale evento 50th Annual High Roller comprendeva una pila iniziale di 300.000 fiches con i bui a partire da 1.000/1.000 e un big blind ante di 1.000, il che ha conferito ai giocatori una pila del valore di 300 big blind. L’evento in questione aveva livelli di gioco della durata di un’ora, mentre nel caso del Big 50 si trattava di 50 minuti.


Altri tornei con bassi buy-in hanno delle durate perfino inferiori, molte delle quali si aggirano fra i 30 e i 40 minuti. La maggiore distribuzione di fiches offre certamente più possibilità di gioco.

L’evento annuale $888 Crazy Eights (ovviamente sponsorizzato da 888Poker.com) offre ai giocatori 40.000 fiches con livelli di 30 minuti il primo giorno, che si allungano a una durata di un’ora dal secondo al quarto giorno.

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Distribuzione fiches poker nei cash game

La distribuzione nei cash game

I giocatori che si buttano nell’azione di qualche cash game riceveranno delle fiches basate sugli stakes che hanno intenzione di giocare. Uno scommettitore in una partita a bassi stakes che si cimenti in una sala da gioco o in un casinò vicino casa potrebbe versare un buy-in di 200$ e ottenere una pila piena di fiches da 1$ (100 fiches), oltre a 20 fiches aggiuntive da 5$. Chiaramente ci può essere qualche piccola variazione.

Chi si cimenta in partite con stakes più alti, come quelle da $25/$50, riceverà ovviamente chips di grande taglio con un buon numero di fiches da 25$, assieme ad altre centinaia dal valore possibilmente più alto, addirittura.

Certamente le case da gioco avranno fiches dal valore ancora più alto per chi gioca con i massimi stakes. I colori delle fiches differiscono in base al casinò, ma è una buona idea tenere da parte chips di basso taglio per le mance alle cameriere e alla brigata di cucina. Elargire una bella fiche allo staff potrebbe anche portare un po’ di fortuna.

 

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I tornei casalinghi

Tornei casalinghiAvete invitato gli amici, il tavolo è pronto e la pizza è in arrivo. Avete organizzato un grande torneo con gli amici e siete già pronti a sistemare le fiches.

I colori, i tagli e la durata dei bui dipenderanno interamente dalla vostra situazione e dal numero di giocatori. Pianificare il tutto con maggiore anticipo vi aiuterà ad entrare prima nel vivo dell’azione.

Ecco un esempio di struttura di un torneo. Se organizzate un rapido freezeout dimodoché il vostro torneo si concluda in poche ore, ogni giocatore potrebbe cominciare con 5.000 fiches con i bui posti a 25/50 nel primo livello.

Questa disposizione conferisce 100 blind a ogni giocatore per andare avanti. Si può facilmente modificare se vi piacciono gli stack più profondi, e ovviamente i colori delle fiches possono variare a seconda del set che avete.

Volete un torneo più corto? Diminuite lo stack di circa 1.000 e riducete il tempo per i livelli di blind.

In uno scenario come quello appena descritto, la distribuzione potrebbe seguire ad esempio il seguente schema:

I tornei casalinghi

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La gestione del torneo

L’organizzazione del vostro torneo con un numero di fiches iniziali dipenderà indubbiamente da aspetti quali il vostro programma, il numero di giocatori, il tempo a disposizione, i livelli di buio e numerosi altri fattori.

Qui sotto trovate un esempio di schema per il torneo da 5.000 fiches menzionato nel paragrafo precedente.

Solo un paio di cose da tenere a mente: livelli di buio più lunghi contribuiranno ovviamente a una maggiore lunghezza del torneo, ma d’altra parte premiano maggiormente le abilità dei giocatori. Livelli di buio più corti premieranno un po’ di più la fortuna.

L’esempio qui sotto potrebbe adattarsi bene a un piccolo torneo da 8-20 giocatori.

La gestione del torneo

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Tornei online e cash game

Tornei online e cash game

Proprio come in una partita live, anche i tornei online presentano stack iniziali, bui e tutto quello che ci si può aspettare in un casinò. Anche le fiches virtuali avranno colori specifici, salvo essere automaticamente raccolte in un piatto ed essere convertite in fiches dal valore diverso. A man mano che un giocatore avanza in un torneo, anche i tagli delle fiches crescono, proprio come in un torneo live.

Quando si tratta delle chips iniziali, il numero varia a seconda dell’evento. I tornei programmati regolarmente avranno un set con un numero definito di fiches, mentre gli eventi particolari, come il $215 buy-in 888poker $100.000 Mega Deep Challenge potrebbero iniziare con stack iniziali più grandi, oltre ad avere livelli di gioco più lunghi e presentare una struttura di torneo più favorevole.

I cash game prevederanno fiches diverse a seconda degli stakes al tavolo. Qual è il miglior modo per entrare in azione e conquistare quelle chips al tavolo?

Controllate regolarmente il sito 888poker.com e approfittate delle nostre promozioni per sedervi ai tavoli con qualche dollaro extra. Non perdetevi le partite di Texas Hold'em, 7 Card Stud, Omaha Hi e altro ancora.

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I cash game casalinghi

I cash game casalinghiSe avete programmato un cash game divertente con gli amici, magari addirittura dopo un torneo, ci sono numerose opzioni anche per i valori delle fiches, a seconda dei vostri stakes, delle preferenze e del numero di chips.

Per le partite a bassi stakes come $1/$2 No Limit Hold’em, avere tante fiches e far sì che ogni colore valga solo 1$ rende tutto molto semplice. Tuttavia, se avete a disposizione un numero di chips limitato (o semplicemente vi piace avere diversi tagli in gioco), l’aggiunta di fiches di diverso valore può decisamente rappresentare un aiuto.

A un giocatore che versa un buy-in di 150$ potreste offrire delle fiches di questo tipo:

• Bianco – 1$ – 50 fiches per un totale di 50$
• Rosso – 5$ – 10 fiches per un totale di 50$
• Blu – 25$ – 2 fiches per un totale di 50$

Questa composizione consente ai giocatori di cambiare velocemente tra di loro le proprie fiches con tagli più grandi, potendo al contempo effettuare agevolmente call e raise con fiches dal valore maggiore, se necessario.

Una cosa da ricordare: se prima del cash game ospitate un torneo, è sempre una buona idea utilizzare fiches di un colore diverso per la partita cash, così da evitare qualsiasi inconveniente.

Fiche da poker

Il poker è un gioco popolare in quanto divertente, oltre che per via della strategia e della possibilità di accumulare sempre più soldi e fiches colorate. 888poker vi offre molte opportunità per migliorare le vostre abilità online.

888poker LIVE, invece, offre ai giocatori la chance di partecipare ad alcuni dei più grandi e prestigiosi tornei live nei grandi resort casinò di tutto il mondo.

Concentratevi sul vostro gioco ed entrate in azione.

Buona fortuna con la conquista delle fiches!

PUNTI CHIAVE

  • In occasione dei tornei di poker, il numero e il valore delle fiches che vengono inizialmente distribuite ai giocatori dipendono dal tipo di evento in questione.
  • Nei cash game, invece, il tipo e il numero di chips che si otterranno all'inizio dell'incontro dipenderanno dall'entità dello stake previsto.
  • Se volete ospitare un incontro casalingo, è opportuno pianificare con anticipo la durata dell'incontro, così da calcolare con maggior precisione il livello dei blind e il taglio di fiches da distribuire ai vostri amici.

FAQ

Cosa è importante sapere sulla distribuzione delle fiches nei tornei di poker?

I tornei, com'è noto, differiscono tra loro anche in base al buy-in richiesto per la partecipazione. Proprio da esso dipende il numero e la distribuzione di chips. Altro aspetto da tenere in considerazione, a tal proposito, riguarda il livello dei bui (e della durata prevista per il torneo)

Quali sono gli aspetti da considerare nella distribuzione delle fiches in occasione dei cash game?

I cash game rappresentano un'alternativa ai classici tornei di poker. In questo caso il numero e il taglio di fiches è legato agli stakes che gli scommettitori hanno intenzione di giocare: a stakes più alti corrisponderanno anche chips dal valore maggiore.

Voglio organizzare una partita a casa con gli amici: cosa devo tenere a mente per quanto riguarda la distribuzione delle fiches?

I tornei casalinghi rappresentano un ulteriore scenario rispetto ai tornei e ai cash game nei casinò. Qualora siate direttamente voi a organizzare un torneo, dovrete occuparvi anche di tutti gli aspetti relativi alla gestione. Per tale motivo è importante tenere a considerazione vari elementi quali il numero di partecipanti, la durata dell'evento prevista e il livello dei bui.

October 9, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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20 grafici sul poker da conoscere assolutamente

Lo scopo di questo articolo dettagliato è quello di costituire l’unica risorsa di cui avrete mai bisogno in merito all’utilizzo dei grafici nel poker. Questa incredibile fonte, che comprende informazioni che spaziano dai suggerimenti sul bankroll, arrivando ai grafici sul preflop e sulle pot odds, ha tutto quello che vi serve!

 

1. Grafico delle mani vincenti nel poker: la classifica delle mani

Ecco qui le mani più importanti nel poker a partire dalla più alta, la scala reale, arrivando alla più bassa, la carta alta.

 

NOME DELLA MANO

DEFINIZIONE / ESEMPIO

Scala reale

A-K-Q-J-T (tutti dello stesso seme)

Scala colore

8-7-6-5-4 (tutti dello stesso seme)

Poker

A-4-4-4-4

Full (Boat)

A-A-A-J-J (tre di un valore, due di un altro valore)

Colore

A-J-8-4-2 (tutti dello stesso seme)

Scala

8-7-6-5-4 (di vari semi)

Tris (Set/Trips)

A-K-5-5-5

Doppia coppia

A-A-J-J-2

Coppia

A-A-7-4-2

Carta alta

A-Q-9-6-3 (semi diversi, non in sequenza, nessuna coppia)

 

2. Grafico delle mani nel poker: le migliori 10 mani iniziali nel Texas Hold’em

Non tutte le mani nel poker sono vincenti. Nella seguente lista potete trovare le migliori 10 mani iniziali nel Texas Hold’em: si tratta di quelle potenzialmente più remunerative.

 

Posizione

Nome della mano

Abbreviazione della mano

1

Pocket Aces

AA

2

Pocket Kings

KK

3

Pocket Queens

QQ

4

Asso-Re dello stesso seme

AKs

5

Pocket Jacks

JJ

6

Pocket Tens

TT

7

Asso-Re di semi diversi

AKo

8

Asso-Regina dello stesso seme

AQs

9

Asso-Jack dello stesso seme

AJs

10

Re-Regina dello stesso seme

KQs

Date un’occhiata all’articolo completo sui grafici delle mani iniziali nel Texas Hold’em.

3. Grafico delle mani nel poker: i soprannomi comuni per le mani iniziali

Nel poker vengono comunemente dati dei soprannomi ai diversi tipi di mani. Ecco una lista di quelli più popolari utilizzati dai giocatori di poker.

 

Mano

Soprannome della mano

AA

Bullets / Rockets

KK

Cowboys

QQ

Ladies

JJ

Fishhooks

88

Snowmen

77

Walking Sticks

44

Sail Boats

33

Crabs

22

Ducks

AKs

Big Slick

AJ

Blackjack

K9

Canine

T2

Doyle Brunson

Q7o

Computer Hand

 

4. Grafico delle mani nel poker: i soprannomi comuni per le mani fatte

Oltre ai soprannomi delle mani iniziali, ne esistono anche una sfilza per le mani fatte. Date un’occhiata a queste espressioni comuni:

 

A-K-Q-J-T scala

Broadway

A-2-3-4-5 scala

Wheel

A-2-3-4-5 scala colore

Steel Wheel

K-K-K-K-X

Four Horsemen

2-2-2-2-X

Mighty Ducks

Leggete qui l’articolo completo sui soprannomi delle mani nel poker.

5. Grafico dei bui nel poker: i nomi dei table stakes

Tabella bui poker Texas Hold em

È importantissimo conoscere i livelli dei bui al proprio tavolo da poker. Tuttavia, in molte sale da poker live e online, i bui vengono equiparati agli stakes, per cui è importante conoscere entrambi i termini.

*Si noti che il nome dello stake rappresenta la quantità di dollari per 100bb in relazione a quel determinato livello di stake

 

Bui

Nome dello stake

(No Limit Hold’em)

Note varie

$0,01/$0,02

2NL

Il più basso stake disponibile online (su siti selezionati)

$0,02/$0,04

4NL

 

$0,05/$0,10

10NL

Il più basso stake disponibile online (tutti i siti)

$0,10/$0,25

25NL

 

$0,25/$0,50

50NL

50NL e quelli indicati qui sotto sono tipicamente considerati “micro stakes”

$0,50/$1,00

100NL

I più bassi stakes disponibili live (in località selezionate)

$1/$2

200NL

(la maggior parte delle località)

$2/$5

500NL

 

$5/10

1000NL

Inizio delle partite ad alti stakes (online)

$10/$20

2000NL

 

$25/$50

5000NL

Inizio delle partite ad alti stakes (live)

Date un’occhiata all’articolo completo sui grafici dei bui nel poker.

6. Abbreviazioni poker: le posizioni dei giocatori a un tavolo 

Posizioni poker

Iniziando a saperne di più sul poker, avrete bisogno di acquisire familiarità con i nomi delle varie posizioni al tavolo, sia nel caso di un full ring che di uno short-handed.

 

10-max (Full Ring)

6-max (Short-handed)

Abbreviazione

Nome della posizione

Abbreviazione

Nome della posizione

UTG / EP1

Under The Gun + 1 /

Early Position 1

n/d

n/d

UTG+1 / EP2

Under The Gun +1 /

Early Position 2

n/d

n/d

UTG+2 / EP3

Under The Gun +2 /

Early Position 3

n/d

n/d

MP1

Middle Position 1

n/d

n/d

LJ / MP2

Lojack / Middle Position 2

UTG

Under the Gun

HJ / MP3

Hijack / Middle Position 3

HJ

Hijack

CO

Cutoff

CO

Cutoff

BTN

Button

BTN

Button

SB

Small Blind

SB

Small Blind

BB

Big Blind

BB

Big Blind

Leggete l’articolo completo sui grafici delle posizioni nel poker (poker posizioni).

7. Grafico delle mani iniziali nel poker (6-max cash, 100bb): notazione sul grafico delle mani

Imparare quali mani giocare e in quali posizioni è addirittura più importante della mano stessa. Questo grafico sul 6-max cash descrive le mani che dovreste giocare e la relativa posizione.

Grafico delle mani iniziali nel poker (6-max cash, 100bb): notazione sul grafico delle mani
Grafico delle mani iniziali nel poker (6-max cash, 100bb): notazione sul grafico delle mani

 

 

Date un’occhiata all’articolo completo sui grafici dei range di apertura e della selezione di mani nel 6-max.

8. Grafico sulle mani iniziali nel poker (9-max cash, 100bb): notazione lineare

Se i tavoli 9-max si adattano meglio al vostro gioco, questo grafico vi mostra quali mani giocare da ognuna delle nove posizioni al tavolo da poker, compresi l’UTG, i bui e il BTN.

Posizione

% di mani

Range di mani iniziali

UTG

10%

77+, ATs+, KTs+, QTs+, J9s+, T9s, 98s, A5s, AQo+

UTG +1

10%

77+, ATs+, KTs+, QTs+, J9s+, T9s, 98s, A5s, AQo+

UTG +2

13%

77+, A8s+, K9s+, Q9s+, J9s+, T9s, 98s, A4s-A5s, AJo+

LJ

16%

55+, A2s+ K9s+, Q9s+ J9s+ T8s+, 98s, 87s, 76s, AJo+, KQo

HJ

20%

44+, A2s+, K8s+, Q9s+ J9s+ T8s+, 97s+, 87s, 76s, 65s, 54s, ATo+, KJo+, QJo

CO

26%

22+, A2s+, K5s+, Q8s+ J8s+ T8s+, 97s+, 86s+, 75s+, 65s, 54s, ATo+, KTo+, QTo+, JTo

BTN

40%

22+, A2s+, K2s+, Q5s+ J7s+ T6s+, 96s+, 85s+, 75s+, 64s+, 53s+, 43s, A4o+, K9o+, Q9o+, J9o+, T9o, 98o

SB

47%+

22+, A2s+, K2s+, Q4s+ J6s+ T6s+, 95s+, 84s+, 74s+, 63s+, 53s+, 43s, A2o+, K8o+, Q8o+, J8o+, T8o+, 98o

 

9. Grafico sulle pot odds nel poker (in relazione alle dimensioni delle puntate)

QUESTO GRAFICO DOVREBBE ESSERE USATO PER :

calcolare le equity richieste affinché siano redditizie

e

decidere la frequenza delle value bets e dei bluff

FORMULA: Dimensione della puntata / (Dimensione del piatto iniziale + (2 x dimensione della puntata)) OPPURE

Dimensione della puntata / (Dimensione del nuovo piatto + dimensione della puntata)

 

Dimensione della puntata

Scommettitore

deve vincere

Caller deve vincere

Pot odds:

Scommettitore 

Value Bet %

Scommettitore 

Bluff %

25% (1/4-pot)

20%

17%

5 a 1

83%

17%

33% (1/3-pot)

25%

20%

4 a 1

80%

20%

50% (1/2-pot)

33%

25%

3 a 1

75%

25%

66% (2/3-pot)

40%

28%

2,6 a 1

72%

28%

75% (3/4-pot)

43%

30%

2,3 a 1

70%

30%

100% (Pot)

50%

33%

2 a 1

67%

33%

150% (1,5x-pot)

60%

38%

1,7 a 1

62%

38%

200% (2x-pot)

66%

40%

1,5 to 1

60%

40%

 

10. Grafico sulle probabilità nel poker: outs ed equity (grafico sull’equity nel poker)

Avete bisogno di sapere le probabilità di migliorare un progetto di scala o di colore entro il turn, il river o entrambi? Le seguenti percentuali vi aiuteranno a ottenere la risposta corretta.

 

Outs

Esempi di mani

Probabilità percentuale di migliorare

Turn o river

Solo turn

Solo river

1

 

4,26%

2,13%

2,17%

2

Da pocket pair a set

8,42%

4,26%

4,35%

3

Da overcard a coppia

12,49%

6,38%

6,52%

4

Scala ad incastro

16,47%

8,51%

8,70%

5

Da coppia a doppia coppia o set

20,35%

10,64%

10,87%

6

Da carta alta a coppia (Hold’em)

24,14%

12,77%

13,04%

7

Da set a full/poker

27,84%

14,89%

15,22%

8

Progetto di scala bilaterale

31,45%

17,02%

17,39%

9

Progetto di colore (FD)

34,97%

19,15%

19,57%

10

Progetto di scala ad incastro + 2 overs

38,39%

21,28%

21,74%

11

 

41,72%

23,40%

23,91%

12

Progetto di scala ad incastro + FD

44,96%

25,53%

26,09%

13

 

48,10%

27,66%

28,26%

14

 

51,16%

29,79%

30,43%

15

Progetto di scala bilaterale + FD

54,12%

31,91%

32,61%

16

 

56,98%

34,04%

34,78%

17

 

59,76%

36,17%

36,96%

18

 

62,44%

38,30%

39,13%

19

 

65,03%

40,43%

41,30%

20

 

67,53%

42,55%

43,48%

 

11. Grafico dell’equity nel poker: scenari comuni PREFLOP

Non si può mai sapere esattamente cos’abbia in mano un avversario, ma il seguente grafico è utile per abbinare le mani nei comuni scenari heads-up.

 

MANO #1

EQUITY #1

vs MANO #2

EQUITY #2

Overpair (AA)

81%

Underpair (KK)

19%

Overpair (AA)

92%

Overcard dominata (AK)

8%

Overpair (AA)

81%

Due undercard di semi diversi (87o)

19%

Overpair (AA)

77%

Due undercard dello stesso seme (87s)

23%

Overpair (AA)

88%

Mano spazzatura (72o)

11%

Due overcard (AK)

62%

Due undercard (87)

38%

Due overcard (AK)

46%

Coppia più bassa (88)

54%

Una overcard (A5)

56%

Due carte medie (87)

44%

Una overcard (A5)

31%

Coppia più bassa (88)

69%

Una overcard (A5)

34%

Coppia non dominata (55)

66%

Una overcard (AQ)

62%

Carte più basse intramezzate (KJ)

38%

Carta alta dominante (AK)

73%

Carta più alta dominata (AJ)

27%

Carta più bassa dominante (A5)

69%

Carta più bassa dominata (65)

31%

 

12. Grafico dell’equity nel poker: scenari comuni POSTFLOP

Nel postflop potete anche farvi un’idea approssimativa di come si abbini la vostra mano in vari scenari basati sul seguente grafico:

 

Mano #1

Mano #2

Esempio flop

Flop %

Esempio turn

Turn %

Top Pair

TP dominata

AK v. A5 su AT7

88% v. 12%

AK v. A5 on AT72

92% v. 8%

Top Pair

TP + GS dominati

AK v. A5 su A43

70% v. 30%

AK v. A4 on A538

83% v. 17%

Top Pair

2ª coppia + GS

A8 v. 76 su 864

65% v. 35%

A8 v. 76 on 8642

79% v. 21%

Doppia coppia:

2ª e 3ª

Top Pair

+ overcard

87 v. AT su T87

72% v. 28%

87 v. AT on T872

82% v. 18%

Progetto di colore

Top Pair

8s7s v. AK su Ks5s2x

37% v. 63%

87s v. AK on Ks5s2x3x

20% v. 80%

Progetto di colore + overcard

Top Pair

As2s v. QJ su Js6s5x

45% v. 55%

As2s v. QJ on Js6s5xTx

27% v. 73%

Progetto di colore

Set

As2s v. 66 su Js6s5x

26% v. 74%

As2s v. 66 on Js6s5xTx

16% v. 84%

Progetto di scala bilaterale

Set

87 v. 66 su 962

26% v. 74%

87 v. 66 on 9623

19% v. 81%

Progetto di scala bilaterale

Top Pair

87 v. A9 su 962

35% v. 65%

87 v. A9 on 9623

19% v. 81%

Progetto di scala bilaterale

+ overcard

Top Pair

A7 v. K9 su 986

41% v. 59%

A7 v. K9 on 9862

25% v. 75%

Progetto di scala ad incastro

+ overcard

Top Pair

A7 v. K9 su 985

29% v. 71%

A7 v. K9 on 9852

16% v. 84%

Date un’occhiata all’articolo completo sui grafici dell’equity nel poker.

13. Frequenza minima di difesa (MDF)

QUESTO GRAFICO HA LO SCOPO DI:

aiutarvi a determinare la frequenza che vi serve per continuare a rendere indifferenti ai call le mani dell’avversario a equity zero.

FORMULA: Dimensione del pot inziale / (Dimensione del pot iniziale + dimensione della nuova puntata)

 

Dimensione della puntata come % del pot

Frequenza minima di difesa (MDF)

25% (1/4-pot)

80%

33% (1/3-pot)

75%

50% (1/2-pot)

67%

66% (2/3-pot)

60%

75% (3/4-pot)

57%

100% (pot)

50%

150% (1,5x pot)

40%

200% (2x pot)

33%

 

N.B.: Se avete uno svantaggio di range, va benissimo foldare sul flop un numero di mani leggermente superiore a quanto richiesto dall’MDF indicato sopra. Il flop è il frangente migliore per aumentare i fold dal momento che il pot è più piccolo e il vostro investimento è al minimo.

Leggete l’articolo completo sui grafici delle MDF.

14. Dimensioni del raise nel preflop: valore del rilancio dopo i limper / dimensioni delle 3-bets

Possiamo usare i seguenti esempi per determinare le dimensioni dei vostri rilanci preflop.

Rilancio pari all’ammontare del piatto (2bet) vs. un limp

NOTA: La formula è Pot + 1bb per essere fuori posizione

NOTA: Il consiglio è quello di aggiungere 1bb per ogni ulteriore limper

IP vs. Limp

SB vs. Limp

BB vs. IP Limp

BB vs. SB Limp

4,5bb

5,0bb

4,5bb

3,0bb

 

Rilancio 3-bet pari all’ammontare del piatto vs. dimensioni del PFR (IP vs. OOP)

IP vs. 2bb

IP vs. 2,25bb

IP vs. 2,5bb

IP vs. 3bb

IP vs. 3,5bb

7,5bb

8,25bb

9,0bb

10,5bb

12bb

 

Rilancio 3-bet pari all’ammontare del piatto vs. dimensioni PFR (SB vs. avversario IP)

NOTA: La formula è Pot + 1bb per essere fuori posizione

SB vs. 2bb

SB vs. 2,25bb

SB vs. 2,5bb

SB vs. 3bb

SB vs. 3,5bb

8,0bb

8,75bb

9,5bb

11,0bb

12,5bb

 

Rilancio delle dimensioni del piatto vs. dimensioni del PFR (BB vs. avversario IP)

NOTA: La formula è Pot + 1bb per essere fuori posizione

BB vs. 2bb

BB vs. 2,25bb

BB vs. 2,5bb

BB vs. 3bb

BB vs. 3,5bb

7,5bb

8,25bb

9,0bb

10,5bb

12bb

 

Rilancio delle dimensioni del piatto vs. dimensioni del PFR (BB vs. SB)

NOTA: La formula è 3x dimensioni del rilancio (senza dead money extra)

NOTA: Consigliamo di rilanciare più generosamente in caso di maggior deep (in relazione alle dimensioni dello stack e alle relative probabilità)

BB vs. 2bb

BB vs. 2,25bb

BB vs. 2,5bb

BB vs. 3bb

BB vs. 3,5bb

6,0bb

6,75bb

7,5bb

9,0bb

10,5bb

 

15. Gestione del bankroll: requisiti del bankroll in base al tasso di vincita

Usando il seguente grafico come guida per i livelli iniziali di bankroll, avrete un 3% di probabilità di andare in rovina in base al grafico raffigurato sotto.

 

Tasso di vincita

# di BB richiesti

# di buy-in

$ negli stakes 1/2

$ negli stakes 2/5

$ negli stakes 5/10

3bb/100

10.000

100 buy-in

$20.000

$50.000

$100.000

5bb/100

8.000

80 buy-in

$16.000

$40.000

$80.000

7bb/100

6.000

60 buy-in

$12.000

$30.000

$60.000

10bb/100

4.000

40 buy-in

$8.000

$20.000

$40.000

13bb/100

3.500

35 buy-in

$7.000

$17.500

$35.000

16bb/100

3.000

30 buy-in

$6.000

$15.000

$30.000

20bb/100

2.500

25 buy-in

$5.000

$12.500

$25.000

25bb/100

2.000

20 buy-in

$4.000

$10.000

$20.000

 

16. Gestione del bankroll: linee guida per il bankroll nel Texas Hold’em

Per una gestione ultra-aggressiva del bankroll, potete giocare con stakes più alti del solito quando avete 14 buy-in dello stake successivo, mentre dovreste fare un passo indietro se scendete a 10 buy-in di quello stesso stake.

 

Stakes

Buy-in minimo

(~20bb)

Buy-in massimo

(~100bb)

Requisiti del bankroll

(~100bb buy-in)

Prudente (100 BI)

Aggressivo (20 BI)

2NL

$0,40

$2,00

$200

$40

5NL

$1,00

$5,00

$500

$100

10NL

$2,00

$10,00

$1000

$200

25NL

$5,00

$25,00

$2500

$500

50NL

$10,00

$50,00

$5000

$1000

100NL

$20,00

$100,00

$10.000

$2000

200NL

$40,00

$200,00

$20.000

$4000

500NL

$100,00

$500,00

$50.000

$10.000

1000NL

$200,00

$1000,00

$100.000

$20.000

Date un’occhiata all’articolo completo sui grafici di gestione del bankroll nel poker.

17. Gestione del bankroll: requisiti sui bankroll ai tornei

Prendendo come riferimento un ROI (ritorno dell’investimento) del 30%, il seguente grafico sui bankroll per i tornei funge da guida per la gestione del bankroll.

 

Numero di giocatori nei tornei

Numero di buy-in richiesti

9 giocatori

24 buy-in

45 giocatori

69 buy-in

90 giocatori

103 buy-in

245 giocatori

154 buy-in

550 giocatori

219 buy-in

1,200 giocatori

289 buy-in

2,600 giocatori

375 buy-in

 

Quando grindate, il rake del torneo avrà un enorme impatto sul ROI. Soprattutto all’inizio dovete impegnarvi per trovare dei tornei che abbiano un rake inferiore al 13%.

Se scendete intorno al 20% al di sotto del bankroll richiesto, una mossa saggia è quella di abbassare il vostro buy-in medio (ABI). Cimentatevi anche in partite più piccole in cui abbiate un maggior tasso di vincita.

18. Grafico sul buy-in minimo nel Full-Limit Hold’em (FLHE)

NOTA: N.B.: È generalmente possibile trovare online tutti gli stakes dell’FLHE, compresi quelli micro. Se la partita di Limit Hold’em si disputa dal vivo, gli stakes solitamente inizieranno da $1/$2 o da $2/$4.

 

Limite

Small Blind

Big Blind

Tipico buy-in minimo

$0,02/$0,04

$0,01

$0,02

$0,20

$0,05/$0,10

$0,02

$0,05

$0,50

$0,10/$0,20

$0,05

$0,10

$1,00

$0,25/$0,50

$0,10

$0,25

$2,50

$0,50/$1,00

$0,25

$0,50

$5

$1/$2

$0,50

$1

$10

$2/$4

$1

$2

$20

$3/$6

$1

$3

$30

$4/$8

$2

$4

$50

$5/$10

$2

$5

$100

$6/$12

$3

$6

$100

$8/$16

$4

$8

$150

$10/$20

$5

$10

$200

$15/$30

$10

$15

$300

$20/$40

$10

$20

$400

$30/$60

$15

$30

$600

$40/$80

$20

$40

$800

 

NOTA: Ove possibile, come negli stakes di $3/$6 e $5/$10, il piccolo buio viene normalmente arrotondato all’unità di dollaro inferiore.

NOTA: Ricordate che per le partite limit, gli stakes indicati si riferiscono alle dimensioni delle puntate piccole e grandi, e non ai bui preflop (come nel No-Limit).

19. Le frequenze del value betting per il flop / turn / river sulla base delle dimensioni delle puntate adottate

È indispensabile imparare quando e in che misura effettuare le value bets. Questo grafico vi mostrerà la frequenza da seguire per le value bets sul river, turn e flop in base alle dimensioni del piatto.

 

Dimensioni della puntata sul river

Freq. della value bet sul river

Dimensioni della puntata sul turn

Turn: freq. della value bet

Dimensioni della puntata sul flop

Freq. della value bet sul flop

150% (1,5x-pot)

62%

150% (1,5x-pot)

38,4%

100% (1x-pot)

25,7%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

26,9%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

28,8%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

31,9%

 

 

100% (1x-pot)

41,5%

100% (1x-pot)

27,8%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

29,1%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

31,1%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

34,4%

 

 

75% (3/4-pot)

43,4%

100% (1x-pot)

29,1%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

30,4%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

32,6%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

36,0%

 

 

50% (1/2-pot)

46,5%

100% (1x-pot)

31,2%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

32,6%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

34,9%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

38,6%

 

 

25% (1/4-pot)

51,4%

100% (1x-pot)

34,4%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

36,0%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

38,6%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

42,7%

100% (1x-pot)

67%

150% (1,5x-pot)

41,5%

100% (1x-pot)

27,8%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

29,1%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

31,1%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

34,4%

 

 

100% (1x-pot)

44,9%

100% (1x-pot)

30,1%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

31,4%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

33,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

37,3%

 

 

75% (3/4-pot)

46,9%

100% (1x-pot)

31,4%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

32,8%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

35,2%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

38,9%

 

 

50% (1/2-pot)

50,3%

100% (1x-pot)

33,7%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

35,2%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

37,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

41,8%

 

 

25% (1/4-pot)

55,6%

100% (1x-pot)

37,3%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

38,9%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

41,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

46,1%

75% (3/4-pot)

70%

150% (1,5x-pot)

43,4%

100% (1x-pot)

29,1%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

30,4%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

32,6%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

36,0%

 

 

100% (1x-pot)

44,9%

100% (1x-pot)

30,1%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

31,4%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

33,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

37,3%

 

 

75% (3/4-pot)

49,0%

100% (1x-pot)

32,8%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

34,3%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

36,8%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

40,7%

 

 

50% (1/2-pot)

52,5%

100% (1x-pot)

35,2%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

36,8%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

39,4%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

43,6%

 

 

25% (1/4-pot)

58,1%

100% (1x-pot)

38,9%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

40,7%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

43,6%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

48,2%

50% (1/2-pot)

75%

150% (1,5x-pot)

46,5%

100% (1x-pot)

31,2%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

32,6%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

34,9%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

38,6%

 

 

100% (1x-pot)

50,3%

100% (1x-pot)

33,7%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

35,2%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

37,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

41,8%

 

 

75% (3/4-pot)

52,5%

100% (1x-pot)

35,2%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

36,8%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

39,4%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

43,6%

 

 

50% (1/2-pot)

56,3%

100% (1x-pot)

37,7%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

39,4%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

42,2%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

46,7%

 

 

25% (1/4-pot)

62,3%

100% (1x-pot)

41,7%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

43,6%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

46,8%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

51,7%

25% (1/4-pot)

83%

150% (1,5x-pot)

51,4%

100% (1x-pot)

34,4%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

36,0%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

38,6%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

42,7%

 

 

100% (1x-pot)

55,6%

100% (1x-pot)

37,3%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

38,9%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

41,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

46,1%

 

 

75% (3/4-pot)

58,1%

100% (1x-pot)

38,9%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

40,7%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

43,6%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

48,2%

 

 

50% (1/2-pot)

62,3%

100% (1x-pot)

41,7%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

43,6%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

46,8%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

51,7%

 

 

25% (1/4-pot)

68,9%

100% (1x-pot)

46,2%

 

 

 

 

75% (3/4-pot)

48,2%

 

 

 

 

50% (1/2-pot)

51,7%

 

 

 

 

25% (1/4-pot)

57,2%

 

NOTA: Se i bluff hanno una buona equity e avete un vantaggio di range, potete bluffare con un numero di combo leggermente superiore al solito (vale a dire sul flop) per via della proficuità del bluff.

NOTA: STEP 1: Combo totali di scommessa (delle combo di valore) / frequenza delle value bets

STEP 2: (Combo totali di scommessa) – (# delle combo di valore) = # delle combo di bluff

20. Grafico sul push fold

Poker - tabella di Nash (grafico sull’all-in nel poker)

Quelli proposti di seguito sono grafici push/fold per gli scenari testa a testa. Di conseguenza, per le partite con più di due giocatori i grafici push si applicano per i range di open shove dall’SB, mentre i grafici call si possono applicare per il BB che effettua un call contro gli all-in dell’SB.

Per il grafico push, se dividete tutti i numeri per 2, potete vedere con quali mani dovreste pushare dal button. Analogamente, dividendo per 4 tutti i numeri originali sul grafico, troverete un solido range di push dal CO.

Sarà impossibile calcolare con precisione alcuni numeri per il CO e/o per le posizioni più a destra dei bui, poiché il numero più alto indicato nel grafico è “20+” big blinds, che viene usato per molte mani nella tabella.

Grafico sul push fold: la tabella di Nash (grafico sull’all-in nel poker)

Date un’occhiata all’articolo completo sui grafici push/fold.

October 7, 2020
Matthew Cluff
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Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.

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