Perché dovreste giocare a Short Deck poker

Lo Short Deck è diventato un po’ una moda nel mondo del poker, con grandi eventi nel Sud-Est asiatico che richiamano una pletora di professionisti rinomati da tutto il mondo. Pur essendo un gioco nuovo, ci riporta con la mente ai tempi in cui venivano effettivamente usate meno carte in un mazzo da poker.

Recentemente il gioco ha acquistato popolarità nelle partite cash game e sulla scena dei tornei, come dimostra il numero crescente di competizioni live e di casinò che hanno accolto il gioco in qualche misura.

A luglio del 2018 il poker pro e commentatore delle World Series of Poker Nick Schulman ha fatto notizia aggiudicandosi un torneo Short Deck per la somma di 272.084$. Sorprendentemente, si è trattato del primo torneo del genere a cui ha preso parte Schulman.

Tra i giocatori che si cimentano regolarmente nello Short Deck (noto anche come six plus) figurano anche Tom Dwan e Phil Ivey, che hanno cominciato le rispettive esperienze col nuovo gioco a Macao, nel 2015. Sono entrambi habitué sulla scena asiatica del poker ad alti stakes.

Differenze tra il Texas Hold’em e lo Short Deck

Allora, cos’è lo Short Deck poker e in cosa differisce dai giochi tradizionali come il Texas Holdem e altre varianti?

La prima differenza significativa sta nel mazzo stesso. Tutti i due, i tre, i quattro e i cinque vengono completamente rimossi dal mazzo. Il gioco segue poi lo stesso format del Texas Hold’em tradizionale: due carte per ogni giocatore con le solite puntate al momento del flop, turn e river.

È proprio quel mazzo più piccolo (o più corto) da 36 carte che fa una grande differenza. Le carte basse mancanti cambiano il gioco dal punto di vista matematico e hanno un impatto anche sul valore di alcune mani, come ad esempio la scala, che in questo caso vale meno del tris. Diamo un’occhiata al valore delle mani nello Short Deck poker:

Classifica delle mani

Short Deck (Six Plus)

Texas Hold’em

Scala reale

Scala reale

Scala colore

Scala colore

Poker

Poker

Colore

Full

Full

Colore

Tris

Scala

Scala

Tris

Doppia coppia

Doppia coppia

Coppia

Coppia

Carta alta

Carta alta

 

Si noti che il colore in questo caso batte anche un full. Con una presenza quasi esclusiva di carte alte nel mazzo, aumentano le probabilità che i giocatori ottengano mani significativamente più alte. Alcuni giocatori come Ivey ritengono che tutto questo generi maggiore dinamismo, mentre secondo altri aumenta anche il livello d’azzardo rispetto al Texas Hold’em.

La strategia nello Short Deck per vincere i tornei

Chi ha familiarità con il No Limit Hold’em tradizionale avrà già un’idea generale sulle meccaniche di gioco, ma ci sono dei concetti precisi da tenere a mente che vanno al di là del semplice apprendimento della diversa classifica delle mani.

Per i principianti, avendo a disposizione meno carte, è importante rendersi conto che i progetti vengono completati molto più spesso rispetto a quanto avviene nell’Hold’em. Quando in quest’ultima variante vengono distribuite le carte, un giocatore può moltiplicare i propri out per quattro sul flop e per due sul river per determinare la percentuale di probabilità di migliorare la propria mano. Non si ottiene il valore preciso, ma comunque ci si avvicina.

Nello Short Deck, bisogna moltiplicare per sei sul flop e per tre sul river. Se avete 10 out sul flop, avete il 54,8% di possibilità di migliorare sul turn e sul river. Se mancate la chance sul turn, la probabilità si abbassa al 32,3%.

Un’altra importante differenza è che ottenere un colore è molto più difficile. Con sole nove carte per ogni seme, non è facile completare una mano di questo tipo. Se nell’Hold’em avete un progetto di scala, nel mazzo rimangono ancora nove carte per poter, auspicabilmente, completare la mano. Nello Short Deck ce ne sono solo cinque, e le probabilità di fare colore sono del 30% entro il river e del 15% dopo il turn. Nel caso dell’Hold’em, un giocatore ha il 36% di probabilità sul flop e circa il 18% sul turn.

I progetti di scala, tuttavia, sono un’altra storia. Un giocatore otterrà una scala bilaterale molto più spesso nello Short Deck vista l’assenza di tutte quelle carte. Ci saranno anche molte più probabilità di completare il progetto di scala. Un giocatore si ritrova ora con otto out sul flop per completare la scala con sole 31 carte rimaste nel mazzo contro le 47 dell’Hold’em. Ciò rappresenta quasi il 46% di probabilità di beccare una di quelle otto carte entro il river.

I progetti di scala diventano quindi un’opzione molto più allettante e potente rispetto a quelli di colore, ragion per cui potrebbe valer la pena di giocare più aggressivamente.

Un’altra cosa da tenere a mente è la relativa forza della mano dopo il flop. Un giocatore con una top pair e un top kicker avrà circa il 50% di possibilità contro un giocatore con una scala bilaterale. Le mani con top pair risultano indebolite dalla forza dei progetti nello Short Deck.

Mani premium

Allo stesso modo, i giocatori hanno molte più chance di vedere mani premium nel preflop poiché ci sono meno carte nel mazzo. Mentre nell’Hold’em un giocatore riceve una coppia d’assi in media una sola volta ogni 221 mani, nello Short Deck questo scenario si verifica una volta ogni 100 mani.

In generale, nello Short Deck i giocatori hanno l’8,6% di probabilità di avere una coppia in mano (a fronte del 5,9% nel Texas Hold’em). I pocket pair risultano molto più potenti perché le chance di ottenere un set sono molto più alte nello Short Deck (c’è una probabilità del 12,7% di ottenere un trips entro il river).

Oltre alle coppie, i giocatori di Short Deck hanno molte più probabilità di ritrovarsi con delle mani premier come A-K. Ai giocatori verrà distribuito questo tipo di mano il 33% delle volte, circa.

Tuttavia, dopo aver visto il flop, i giocatori devono considerare la probabile forza delle mani dei propri avversari in un gioco in cui i progetti possono essere una risorsa molto importante.

Se da una parte avete maggiori probabilità di ottenere più mani forti al turn e al river, d’altra parte lo stesso discorso vale per i vostri avversari. È necessario perciò scegliere saggiamente prima di entrare nel piatto o di vedere le puntate. Nello Short Deck bisogna essere disposti a foldare con mani più forti rispetto a quanto fareste nell’Hold’em tradizionale.

 

 

Texas Hold’em

Short Deck (Six Plus)

Carte nel mazzo

52

36

Carte mancanti

nessuna

2s, 3s, 4s, 5s

Chance di ricevere in mano una qualsiasi coppia

5,9%

8,6%

Chance di ricevere in mano una coppia d’assi

1 mano su 221 (0,45%)

1 mano su 100 (1%)

Scala più bassa

A-2-3-4-5

A-6-7-8-9

Probabilità di ottenere un progetto di colore dopo il flop ed entro il river

36%

30%

Probabilità di ottenere una scala bilaterale dopo il flop ed entro il river

31,45%

45,6%

Valori delle mani con top pair

Una top pair può essere forte

Una top pair può essere debole a causa dei tanti possibili progetti

Il futuro del gioco

L’ambasciatore di 888poker Dominik Nitsche si è cimentato per la prima volta nello Short Deck a Las Vegas in occasione delle PokerMaster series. Il gioco gli è piaciuto e ha anche disputato il torneo 10.500$ Short Deck. Pur non avendo ottenuto lo stesso risultato raggiunto da Schulman al suo esordio, Nitsche ha concluso in sesta posizione, aggiudicandosi 33.000$ in un torneo con 55 partecipanti.

Si è reso conto che questo nuovo gioco rappresenta un’esperienza unica, diversa da un torneo tradizionale di No Limit Hold’em. Dominic ha dichiarato che avere così tante carte alte nel mazzo generava delle situazioni interessanti, con un coinvolgimento di più giocatori nel corso di una mano.

“Lo svolgimento del gioco è davvero unico e coinvolge tutti”, afferma. “Queste condizioni generano maggior divertimento e dinamismo, con la partecipazione al piatto da parte di tutti. I giocatori hanno così buoni motivi per vedere il flop”.

Se da una parte questo gioco risulta ancora nuovo e sconosciuto per molti, ha qualche chance di perdurare e crescere a fianco alle altre varianti all’interno del più ampio mondo del poker?

“È difficile dire se potrà crescere”, afferma Nitsche. “È una versione di poker veloce, divertente e più semplice. All’inizio risulta molto avvincente perché ci sono tante mani. È difficile dire quanto a lungo durerà il suo appeal. Di certo accontenta un tipo differente di giocatori”.

In tempi recenti lo Short Deck si è diffuso sempre di più negli Stati Uniti. Nel 2018 si è disputato un evento preliminare nel casinò “bestbet” di Jacksonville, in Florida, come parte del World Poker Tour.

“Potrebbe benissimo rappresentare il futuro almeno per alcuni giocatori occasionali che preferiscono una variante in cui il rischio eccessivo non venga punito duramente come nel tradizionale no limit”, aggiunge Nitsche.

Egli vede lo Short Deck come un altro gioco che i casinò e gli operatori online possono offrire ai giocatori, con diversi tipi di clienti attratti da nuove regole o da nuove varianti. Secondo lui si tratta solamente di un altro gioco che potrebbe attrarre un po’ di persone, come il Pot Limit Omaha o il Razz.

“Giochi diversi per clienti diversi”, afferma Nitsche. “E penso che lo Short Deck si possa rivolgere agli stessi giocatori che si sono cimentati nel Push-Fold”.

Il punto di vista di Parker “Tonka” Talbot, ambasciatore di 888

Parker “Tonka” Talbot, ambasciatore di 888, si è cimentato occasionalmente nello Short Deck, anche se effettivamente solo con stakes bassi. Pur avendo alle spalle una scarsa esperienza con questo nuovo gioco, Talbot afferma che risulta divertente anche in una partita casalinga.

“Una volta ho giocato una partita domestica da 5 e 10 centesimi con un paio di amici e non so dire con certezza se abbia giocato bene”, afferma. “Sembra divertente. È interessante e decisamente diverso, e allo stesso tempo riesce a mantenere l’essenza del gioco”.

Mentre lo Short Deck ha fatto recentemente notizia tra i grandi appassionati di poker, Talbot nutre qualche dubbio sulla sua capacità di attecchire ulteriormente all’interno della comunità del gioco.

“Penso che sia divertente e che, per quanto riguarda un gioco, si tratti della trovata più interessante da tanto tempo a questa parte”, aggiunge. “Ma, da quello che ho visto, penso che il livello di abilità dei giocatori possa essere frenato dalle regole. Però potrei assolutamente sbagliarmi. Penso che avrà un maggiore successo rispetto ad altri nuovi giochi, pur senza decollare, come invece hanno fatto il No Limit e il Pot Limit Omaha”.

E se da una parte nutre un certo scetticismo sulla possibilità dello Short Deck di stabilizzarsi nel lungo periodo, Talbot è intenzionato a continuare a cimentarsi nel gioco. Aggiunge: “Non vedo l’ora di giocarci online e di testarlo ancora”.

Brevi e rapidi consigli sul Deck poker

Avete intenzione di aggiungere lo Short Deck al vostro repertorio?

Ecco alcuni consigli da tenere a mente:

  • Focalizzatevi sul flop – Se da una parte è facile trovare un buon motivo per vedere il flop, questo non significa che sarà sempre la giocata giusta da effettuare. Così come nel poker tradizionale, la scelta più intelligente è quella di valutare sempre la mossa migliore. “Non è che il semplice fatto di avere una buona equity in un all-in testa a testa significhi che possiate guardare ogni flop”. Nitsche afferma che bisognerebbe prendere decisioni sagge tanto nelle partite di poker tradizionale quanto nello Short Deck. Così come nelle varianti più classiche, il fatto di giocare troppe mani può avere un impatto negativo sul vostro investimento.
  • Preparatevi alle scale – Preparatevi alle scale: le scale sono comuni e in presenza di scale bilaterali può valere la pena di sparare le proprie puntate nel piatto. Nello Short Deck, un asso può anche valere come un 5, cosicché A-6-7-8-9 si configura come una scala. “Le scale escono spesso e valgono molto di più”, ha dichiarato Tom Dwan a Paul Phua Poker.
  • Non tiratevi indietro con una pocket pair – i giocatori hanno circa il 18% di probabilità di ottenere un set con una coppia in mano, per cui conviene quasi sempre vedere un flop ove possibile.
  • Lasciate perdere i progetti di colore – fare colore risulta molto più difficile nello Short Deck. Fate attenzione alle grandi puntate con questo tipo di mani (è molto più difficile ottenerle). “I progetti di colore di solito non rappresentano una giocata così buona”, afferma Dwain. “Non si hanno molti out e anche nel caso in cui doveste completare il progetto, potrebbe esserci qualcuno con un full”.
September 25, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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La posizione finale nel poker – I migliori 7 consigli per sfruttarla a dovere

Non è un grande segreto che le posizioni finali siano le più proficue nel poker. Tuttavia, non ci si può aspettare che le fiches affluiscano automaticamente nelle proprie tasche in virtù della propria posizione.

È necessario capire quali vantaggi vengono conferiti e come capitalizzarli al meglio.

Di seguito discutiamo i nostri migliori SETTE consigli per giocare in late position.

Cliccate su un qualsiasi consiglio qui sotto per andare dritti al punto che vi interessa.

Consiglio 1 - Cercare lo steal dal button

Tutto il gioco del poker gira intorno ai bui. Se non ci fossero le puntate obbligatorie dei bui, il poker non sarebbe quello che conosciamo oggi.

Il button è in assoluto il miglior posto al tavolo per rubare i bui senza alcuna resistenza. I buoni giocatori in posizione di button rilanciano circa il 50% (o più) delle volte quando gli altri attorno foldano.

Siamo particolarmente interessati quando notiamo degli avversari in posizione di buio che non difendono con la frequenza con cui dovrebbero. Se con un mini-rilancio dal button si rubano i bui più del 57% delle volte, questa giocata diventa automaticamente remunerativa, anche se foldiamo tutte le volte che incontriamo la resistenza avversaria. Se troviamo dei bui che amano passare la mano, possiamo allargare rapidamente il nostro range di open-raise dal button per includere due carte qualsiasi.

Anche se i nostri avversari non foldano così tanto, sarà meglio non fare l’errore di restringere troppo il proprio range dal button. Anche contro i bui che non foldano è opportuno giocare il 40-50% delle mani quando gli altri attorno a noi decidono di passare.

Date un’occhiata a questa guida per rubare i bui.

Consiglio 2 - Cercare il re-steal

Cercare il re-steal

Il re-steal è fondamentalmente la controstrategia che usiamo se individuiamo dei giocatori che rubano aggressivamente così come indicato nel consiglio n.1. Se il nostro avversario oltrepassa il limite mentre prova a rubare i bui, sarà di norma vulnerabile ai tentativi di re-steal. Questi ultimi sono sostanzialmente delle 3-bets (re-raise) contro un giocatore che cerca di rubare i bui.

Chiaramente, non vedendo le carte del nostro avversario non sapremo mai se stia tentando di rubare i bui o se abbia effettivamente un’ottima mano. Di per sé, il termine “steal” si riferisce a qualsiasi open-raise effettuato dal CO (cutoff), SB (small blind, cioè 'piccolo buio') o BTN (button).

Come indicazione di massima, se il nostro avversario folda più del 65% delle volte quando si trova ad affrontare una 3-bet, possiamo effettuare con proficuo questo tipo di giocata con due carte qualsiasi a mo’ di bluff. Questa strategia risulta particolarmente valida nel BB dal momento che nessun giocatore dopo di noi si può svegliare all’ultimo con delle ottime carte in mano.

Consiglio 3 - Puntare i giocatori più deboli

Anche se dalle posizioni finali giochiamo un range di mani più ampio, generalmente, l’incentivo più ovvio per spingere ulteriormente è rappresentato dalla presenza di giocatori più deboli al tavolo.

Ad esempio, abbiamo già discusso dell’opportunità di effettuare open-raise più ampi dal BTN quando nelle posizioni di buio ci sono giocatori particolarmente propensi a foldare. Bisognerebbe adottare la stessa strategia quando i bui sono rappresentati da avversari più deboli.

Magari questo tipo di giocatori non folda troppo spesso nel preflop, ma essi compenseranno ampiamente con le proporzioni e la frequenza degli errori che probabilmente commetteranno nel postflop. In parole povere, l’ideale è giocare i piatti contro questo tipo di giocatori; questo fattore influisce sensibilmente sul tasso di vincita generale.

Ovviamente non è questo l’unico modo che abbiamo per bersagliare i giocatori più deboli da una late position. Se i giocatori al tavolo fanno limp in apertura, abbiamo l’opportunità di rispondere con un raise (in particolare dal button) nella speranza di ingaggiare un pot testa a testa contro un avversario più debole.

Potremmo anche provare a giocare un range di mani più ampio dalla posizione di SB se sospettiamo che il BB sia un giocatore debole. Non solo possiamo effettuare open-raise più ampi, ma possiamo anche considerare l’idea di integrare il nostro range di completamento nella speranza di giocare più pot in un testa a testa contro un avversario debole.

Utilizzate questa guida per capire come individuare questo tipo di giocatori al tavolo.

Consiglio 4 - Effettuare ampi cold call in posizione di BB

In passato i giocatori evitavano di difendere il BB con un range di mani troppo ampio, trovandosi fuori posizione dopo il flop (a meno che non giocassero contro l’SB). In tempi più recenti, i buoni giocatori hanno iniziato a comprendere l’importanza del difendere (in particolare con cold call) il BB con un range più ampio.

Esistono due ragioni principali:

  1. Quando effettuiamo un cold call in BB, stiamo “chiudendo l’azione”, il che significa che abbiamo la garanzia di vedere il flop facendo call contro un open-raise.

  2. Otteniamo a tutti gli effetti uno sconto su qualsiasi difesa del BB poiché abbiamo già investito 1bb nel piatto.

In media, un giocatore competente in posizione di grande buio effettuerà un cold call approssimativamente il 27% delle volte nell’affrontare un open-raise. (Questa percentuale rappresenta un valore medio; ci saranno meno difese contro le aperture in posizione iniziale e più difese contro le aperture in posizione finale).

Difendere le aperture BB vs SB è particolarmente proficuo non solo perché usufruiamo dei vantaggi elencati precedentemente, ma anche perché ci viene garantita la posizione postflop. La nostra strategia di difesa BB vs SB sarà più ampia che contro qualsiasi altra posizione.

Date un’occhiata a questa guida sui bui nel poker.

Consiglio 5 - Giocare stretto in posizione di SB contro le aperture

Giocare stretto in posizione di SB contro le aperture

L’SB è forse la più problematica tra le posizioni finali. Gli ampi range non vengono particolarmente incentivati, a meno di casi specifici in cui gli avversari intorno a noi foldino in preflop.

Quando si affrontano open-raise, i cold call in posizione di SB non sono neanche lontanamente proficui come in BB, poiché ci dobbiamo comunque preoccupare di un giocatore che agisce dopo di noi (non stiamo “chiudendo l’azione”). Inoltre non otteniamo uno sconto sostanzioso come nel caso del BB (abbiamo investito solo 0,5 bb anziché 1).

Ovviamente cerchiamo comunque delle buone possibilità di re-steal, in particolare quando giochiamo contro le prime puntate del BTN, ma foldiamo decisamente più spesso rispetto a quanto facciamo in BB.

La situazione più proficua da SB si verifica quando i giocatori attorno a noi foldano nel preflop e proviamo a rubare il BB. Se il nostro avversario passa la mano più del 60% delle volte contro un open-raise dell’SB, potremo normalmente cavarcela facendo open-raise con due carte qualsiasi.

Dovremmo anche provare a giocare un range di mani più ampio quando il BB è rappresentato da un giocatore debole. Una parte di questa strategia consiste nel far uso di tutte le opzioni a disposizione dell’SB per ingaggiare dei pot testa a testa con i componenti più deboli del nostro range.

Consiglio 6 - Adattarsi alle differenti puntate

Un’analisi di centinaia di database rivela che uno degli errori più comuni in late position è quello di non adattarsi correttamente alle diverse proporzioni delle puntate open-raise. Molti giocatori arrivano ad avere un’idea approssimativa sul range di mani da difendere in ogni scenario preflop, ma non adeguano la propria reazione in base alle dimensioni della puntata che si trovano ad affrontare.

Per un rapido esempio, pensate a quanto segue.

Siamo in posizione di BB e affrontiamo un open-raise 3bb da parte del BTN.

Qual è il vostro range difensivo?

Ora immaginate che siamo esattamente nella stessa posizione, ma fronteggiamo un open-raise 2bb dal BTN.

Come cambia il vostro range difensivo?

Se rispondiamo dicendo che “difendiamo perlopiù lo stesso range”, allora è un dato di fatto che abbiamo delle crepe in late position. Superficialmente potrebbe sembrare una piccola differenza, ma il nostro range difensivo in preflop contro un open-raise 2bb dovrebbe differire significativamente contro un open 3bb.

Questo ragionamento si applica anche a diversi altri scenari in late position preflop. Ad esempio, se facciamo un open-raise da 2bb come BTN e affrontiamo una 3-bet da 7bb. Come cambia il nostro range difensivo se invece fronteggiamo una 3-bet da 10bb? Dovrebbe decisamente cambiare, ma molti giocatori non adattano minimamente la propria strategia.

Consiglio 7 - Espandere il range dal cutoff

Il CO è in genere la late position più sottovalutata. Purtroppo non ha lo stesso tasso di vincita potenziale del BTN. Ogni volta che effettuiamo un open-raise dal CO, rischiamo di generare la reazione del BTN, il che implica che saremo fuori posizione nel postflop.

Detto questo, non vogliamo essere totalmente chiusi alle opportunità dalla posizione CO.

Ecco due esempi di scenario che vale la pena di tenere a mente:

  1. Il BTN gioca troppo stretto. A volte il BTN è così stretto che possiamo iniziare a trattare (quasi) il nostro CO come un secondo BTN. Nella maggior parte dei casi avremo accesso diretto ai bui. Dobbiamo accettare che il BTN si sveglierà occasionalmente con delle ottime carte in mano.

  2. Ci sono giocatori più deboli nelle posizioni di buio. Alcune volte sono così deboli che vale la pena di provare a giocare contro di loro anche rischiando di affrontare la giocata del BTN. Un range standard CO raise-first-in (RFI, ossia le mani in cui rilanciamo per primi) di solito include circa il 27% delle mani. In presenza di giocatori particolarmente deboli in posizione di buio, questo range può raggiungere il 40%.

Si noti tuttavia che, diversamente da quanto avviene col button, è estremamente raro poter spingere il proprio CO RFI oltre il 10-15% rispetto al suo valore standard. In genere si dovrebbe verificare una concomitanza di fattori davvero estrema per poter avere questa possibilità (ad esempio tre avversari dopo di noi che giocano particolarmente stretto).

Breve riepilogo dei consigli per la posizione finale

Avete capito tutto?

Ecco un rapido riepilogo dei nostri consigli:

  1. Cercare lo steal dal button - individuate i giocatori deboli e quelli che foldano dai bui.
  2. Cercare il re-steal - individuate i giocatori che tentano aggressivamente di rubare i bui e che foldano dinanzi alle 3-bets.
  3. Puntare i giocatori più deboli - adattate la vostra strategia giocando più pots contro avversari più deboli.
  4. Effettuare ampi cold call in posizione di BB - effettuate cold call relativamente ampi dal grande buio quando affrontate delle aperture, in particolare contro l’SB.
  5. Giocare stretto in posizione di SB contro le aperture - effettuate cold call relativamente stretti quando giocate come piccolo buio e affrontate delle aperture, ma cercate delle opportunità di re-steal.
  6. Adattarsi alle differenti puntate - aumentate nettamente il vostro range difensivo contro le puntate più piccole.
  7. Espandere il range dal cutoff - individuate gli avversari che giocano particolarmente stretto dal BTN o i giocatori più deboli in posizione di buio.
September 23, 2020
Timothy Allin
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Timothy "Ch0r0r0" Allin è un giocatore professionista, coach e autore. Ha iniziato a giocare nel 2006, partendo da zero e aumentando il suo bankroll online in maniera costante senza mai depositare alcun dollaro. Dopo aver partecipato (e vinto) ad alcune tra le manifestazioni più prestigiose, ora condivide le sue esperienze e opinioni sul magazine di 888poker.

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7 consigli per giocare per la prima volta a Las Vegas

Il vostro portafortuna è in valigia. Avete prenotato volo e hotel e i vostri bagagli sono pronti. Che siate diretti verso un casino resort della Strip o preferiate le vecchie maniere andando nel centro della città del peccato, troverete partite di cash game o tornei adatti a ogni livello. Riponete grandi speranze in un intrigante incontro cash o in un ottimo piazzamento in un torneo.

Molti giocatori bramano un viaggio a Las Vegas per dare battaglia ai tavoli e per testare le proprie capacità. Sapere a cosa si va incontro e cosa c’è da aspettarsi vi aiuterà a migliorare ulteriormente l’esperienza del viaggio.

Ecco alcuni consigli da tenere a mente sin dal momento in cui salite sull’aereo:

I 7 consigli per giocare per la prima volta a poker a Las Vegas sono:

#1 – Conoscere i propri limiti

Quando cercate una partita cash game, rimanete sempre all’interno dei vostri limiti. Il solo fatto di essere andati a Las Vegas non implica che dobbiate perdere la testa per quanto riguarda gli stakes da giocare nelle partite cash.

Come Tim Allin scrive nel magazine di 888poker: “Più buy-in avete, meglio è.”

Poi aggiunge: “Anche i buoni giocatori possono incappare in lunghi downswing; una buona strategia di gestione del proprio bankroll vi può aiutare ad attutirne l’impatto”.

Denaro pendente

Non ci sono dubbi al riguardo. La dilapidazione del proprio bankroll tramite giocate al di sopra dei propri limiti può rovinarvi l’esperienza del viaggio. Siate furbi con il vostro gioco e i vostri soldi.

I giocatori da torneo troveranno un’ampia varietà di scelta a Las Vegas con tavoli adatti a diversi tipi di bankroll. Anzi, 888poker ha addirittura fatto il lavoro per voi.

Ecco un rapido resoconto dei tornei regolari che si svolgono nelle poker room dei vari casinò in giro per la città, con un buy-in che spazia dai 40$ fino ad alcune centinaia di dollari.

Sfoderate la vostra prestazione migliore e potreste uscirne vincitori.

#2 – Siate pronti

Il celebre motto dei boy-scouts è applicabile anche alla vostra prossima visita ai tavoli di Las Vegas. Ci sono tanti modi di studiare e lavorare sulle vostre capacità così come sulle strategie prima di prendere parte a un incontro cash game o a un torneo all’Aria, al Bellagio o al Golden Nugget.

Che giochiate in rete (su 888poker.it, chiaramente), studiate il poker online, discutiate le mani con gli amici, vi iscriviate a un sito di allenamento o leggiate un libro, è fondamentale capire le basi e assimilare alcune tattiche di gioco sicure ed essenziali.

888poker può anche risultare un ottimo strumento di apprendimento, con numerosi articoli di strategia e guide volte a migliorare il vostro gioco. Leggendo alcuni consigli e informandovi sulle innumerevoli differenti teorie sul poker e su come giocare le diverse mani non potrete che aumentare il vostro livello di preparazione per una partita.

Cercate qualche buona guida per migliorare il vostro gioco?

Ecco una breve lista di alcuni articoli che vi potrebbero interessare:

Sfruttare queste abilità al tavolo non solo contribuisce direttamente a migliorare il proprio gioco, ma anche ad aumentare la fiducia in sé stessi. Sentirvi a vostro agio con le conoscenze che avete sul poker, per poi metterle in pratica a Las Vegas, vi sarà di grande aiuto per mettere a segno sessioni vincenti o grandi risultati nei tornei.

#3 – Capite chi è il pollo

Capite chi è il pollo

Una vecchia massima del poker che viene citata anche nel film Il giocatore - Rounders:

“Se non riesci ad individuare il pollo nella prima mezz'ora di gioco, allora il pollo sei tu”.

Queste parole famose vengono pronunciate da Mike McDermott (personaggio interpretato da Matt Damon) nel considerare la possibilità di scartare una possibile carriera giuridica per tentare il successo a poker a Las Vegas. Queste parole valgono certamente per chiunque voglia sfondare ai tavoli da gioco.

È importante sapere chi sono i giocatori più deboli, cioè i “polli”. Fate attenzione ai loro limiti nel gioco ed escogitate tattiche per acquisire una posizione di vantaggio.

Contro avversari più duri potrebbe valere la pena di essere più aggressivi e alternare rilanci regolari con 3-bets. Isolate i giocatori più deboli, adoperatevi per sfruttarli e per privarli delle loro fiches. Questa strategia è applicabile sia ai tornei che alle partite cash game.

Cercate inoltre delle crepe nel loro gioco e dei segnali che vi possano aiutare a capire il valore della loro mano. Fare attenzione alle dimensioni delle puntate può essere importante sia per la vostra scommessa sia perché può tradire la forza della mano di un avversario ed eventuali bluff.

D’altra parte, se tutti gli altri giocatori al tavolo sembrano degli squali (si veda il punto n. 7), c’è una buona possibilità che siate voi i polli.

Sappiate a cosa andate incontro e siate pronti a cercare opportunità migliori da altre parti.

#4 – Abbiate un atteggiamento positivo

L’atteggiamento è tutto. Approcciare i tavoli con uno stato d’animo negativo può avere brutte ripercussioni sui vostri investimenti. Gli atteggiamenti vittimistici porteranno spesso a sessioni perdenti. Ovviamente non è possibile vincere sempre, ma rimanere positivi e avere la giusta mentalità può essere di grande aiuto. Anche dopo una sessione negativa, è bello sapere di aver comunque giocato bene e di avere buone possibilità di vincere al prossimo tentativo.

Oltre ad approcciare la partita con la giusta attitudine, è importante saper incassare i colpi. Non fatevi abbattere dalle difficoltà o dal tilt: il vostro gioco ne risentirà nel lungo periodo.

I lettori di 888poker magazine dovrebbero già saperlo. Quando i giocatori “si fanno scoraggiare da un risultato negativo e si fanno sopraffare dalla rabbia o dalla paura, saranno molto meno propensi a prendere decisioni solide e strategiche”.

Anche se la vostra ultima sessione è andata male, rimanete focalizzati e determinati cosicché il vostro prossimo bilancio sia in attivo.

#5 – Unitevi al club

Unitevi al club

Cimentandosi nel poker o in altri giochi da casinò, vale certamente la pena di unirsi al club dei giocatori. Gli scommettitori, battagliando ai tavoli, potrebbero così acquisire la possibilità di disputare alcune partite gratis e aggiudicarsi anche dei pasti, camere in omaggio e altri piccoli premi. La procedura è semplice e di solito richiede solo pochi minuti.

Vi presentano semplicemente la vostra carta nel momento in cui accedete a un tavolo o a un incontro cash. Il poker di solito non garantisce tanti punti premio come altri giochi da tavolo o come le slot, ma i giocatori hanno comunque la possibilità di racimolare delle ricompense. Indubbiamente i menù a Las Vegas possono essere costosi, ragion per cui un bel pasto gratuito a base di bistecca o di sushi può rappresentare un bel premio e farvi risparmiare un po’ di dollari.

Un altro vantaggio dell’unirsi al club dei giocatori consiste nel fatto che il casinò potrebbe prevedere regolarmente delle promozioni, come ad esempio una stanza a prezzo fortemente scontato per il vostro prossimo viaggio a Las Vegas.

Risparmiare sul soggiorno in città vi permetterà di investire più soldi nel vostro bankroll.

#6 – Troppo alcol porta alla sconfitta

Per molti bere una bella birra o un cocktail fa parte dell’esperienza di viaggio a Las Vegas. I casinò offrono drink gratuiti e ormai sembra che il mix tra alcol e divertimento sia diventata una tradizione in città.

È risaputo che i giocatori sorseggino una birra o un drink ai tavoli per allentare la tensione o per combattere il nervosismo. Alcuni preferiscono un bel bicchiere di vino, mentre Phil Hellmuth è noto per le sue bottiglie celebrative di Dom Pérignon.

Tuttavia, qualche drink di troppo può avere un impatto negativo sul vostro gioco e, peggio ancora, sul vostro bankroll. A molti giocatori è capitato di vedere dei colleghi ubriachi ai tavoli, e non è un bel vedere. Questi possono diventare rumorosi, intrattabili e insopportabili. Inoltre, bere come una spugna vi può far sembrare dei pesci lessi. I drink saranno anche gratuiti, ma vi possono costar caro in un incontro di poker.

Come per qualsiasi cosa, anche con l’alcol bisogna essere moderati. Alternate con qualche bottiglia d’acqua per restare lucidi. Riposatevi un po’ e presentatevi pronti a giocare, ma sappiate riconoscere il momento giusto per fermarvi.

Il vostro bankroll vi ringrazierà.

#7 – Attenzione agli squali nell’acqua

Attenzione agli squali nell'acqua

Molti giocatori si dirigono nella città del peccato forti dei propri successi conquistati in partite casalinghe e pensando che non avranno alcun problema a fare incetta di fiches. Non è sempre così. Ovviamente vorrete tirar fuori la vostra prestazione migliore, ma alcuni giocatori a Las Vegas vivono in attesa che qualche scommettitore in vacanza si cimenti in una ricca partita cash game.

Gli squali girano intorno affamati e qualche giocatore potrebbe ritrovarsi con il bankroll azzannato. Come menzionato prima, trovate un incontro adatto a voi. Siate realistici sulle vostre abilità e sul livello di partita che volete approcciare.

Giocate al meglio delle vostre possibilità, ma non abbiate remore a chiedere di cambiare tavolo o ad alzarvi e trovare un altro posto per giocare. Essere vittima di un cooler è una cosa, ma perdere per manifesta inferiorità è un’altra.

Se giocate bene ai tavoli $1/$2 No-Limit Hold’em al casinò vicino casa vostra, probabilmente non è saggio mettere soldi da parte per poi catapultarvi in una partita $10/$20 all’Aria non appena mettete piede a Las Vegas.

Siate furbi e regolate il budget di conseguenza.

Chi va piano va sano e lontano e questo concetto si può anche applicare agli incontri di poker a Las Vegas.

***

Un fine settimana passato a Las Vegas con gli amici per giocare a poker e divertirsi può rappresentare una bella vacanza a sfondo ludico. Siate pronti, sappiate cosa vi attende e, se tutto va bene, la visita ai tavoli da poker si rivelerà una mossa vincente.

September 22, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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9 grandi film sul poker che ogni giocatore dovrebbe guardare

Sin dalla sua nascita, il cinema ha sempre rappresentato un punto di incontro privilegiato tra il pubblico di massa e i temi raffigurati sul grande schermo.

Il poker ha sempre offerto tante opportunità per le storie uniche ed emozionanti. A partire dalle sue radici risalenti al Far West, passando per le bische clandestine e arrivando alle World Series of Poker e al boom del gioco online, ci sono stati numerosi spunti per tirare fuori grandi film.

Anche le luci scintillanti di un casinò di Las Vegas possono contribuire alla realizzazione di un set eccezionale.

  • Visto il largo interesse che gli statunitensi hanno sempre nutrito per il poker, sono molte le pellicole a stelle e strisce che rappresentano questo fenomeno.
  • Sebbene il boom del poker risalente all'inizio degli anni 2000 abbia certamente contribuito a una proliferazione delle pellicole in materia, non avrete problemi a trovare film risalenti anche ad anni precedenti.
  • La cinematografia e la letteratura sono sempre stati due settori strettamente imparentati, che non si sono mai sdegnati di trovare punti di contatto fra di loro. In calce all'articolo troverete una lista di libri sul poker che in futuro potrebbero sfociare in grandi adattamenti cinematografici. 

Ecco una panoramica dei migliori nove film sul poker che nessun giocatore vorrà farsi sfuggire.

1 – IL GIOCATORE – ROUNDERS

Questo film è un classico nel mondo del poker e rimane ancora oggi una delle migliori pellicole del genere. Il giocatore è stato uno dei primi film sul Texas Holdem ad addentrarsi nel gioco moderno e nelle World Series of Poker.

? Riassunto: La pellicola si incentra sul mondo del poker clandestino e sul giovane personaggio di Mike McDermott (Matt Damon - poker film), il quale deve giocare alcuni stakes alti per aiutare l’amico Worm (Ed Norton) a estinguere i suoi pesanti debiti nei confronti di alcuni strozzini.

I giocatori apprezzeranno le scene sul poker clandestino e lo sguardo nel mondo delle WSOP alla vigilia del boom del poker online. John Malkovich interpreta meravigliosamente il ruolo di Teddy KGB, l’antagonista del film. C’è addirittura un cameo di Johnny Chan, due volte campione dell’evento principale delle WSOP.

Va anche rilevato che Il giocatore è uno dei pochi film che rappresentano in modo realistico il gioco al tavolo da poker.

?Ambientazione: New York; Atlantic City

?Data di uscita: 1998

?Incasso: 23 milioni di dollari

?Citazione principale: Mike: “È immorale lasciare che un merlo si tenga i propri soldi”.

Un’altra sua citazione: “Non puoi perdere quello che non metti nel piatto, ma non puoi neanche vincere”.

2 – MOLLY’S GAME

Gli appassionati del poker clandestino e delle celebrità dovrebbero considerare questo film, ispirato all’omonimo libro.

?Riassunto: Molly Bloom abbandona la facoltà di giurisprudenza e si dirige a Los Angeles. La pellicola narra la sua storia di organizzatrice di alcune delle più grandi ed esclusive partite ad alti stakes per le personalità di Hollywood. Queste ultime comprendono un cast di celebrità, atleti professionisti, ricchi uomini d’affari, gangster e altro ancora.

Il grande flusso di denaro attira l’attenzione dell’FBI. Il film ha ricevuto recensioni eccellenti e ha avuto una nomination per numerosi premi. È diventata una delle pellicole sul poker più calorosamente accolte dal pubblico.

?Ambientazione: Hollywood; New York

?Data di uscita: 2017

?Incasso: 59,3 milioni di dollari

?Citazione principale: Molly: “Mi sono ritrovata con stelle del cinema, registi, magnati che continuavano a puntare tutto quello che avevano davanti”.

3 – CINCINNATI KID

Questo poker film è un altro classico del genere, che vede tra i suoi protagonisti le leggende del cinema Steve McQueen e Ann-Margret. Questo capolavoro è una delle pellicole ad aver rappresentato il mondo del poker ancor prima delle WSOP.

?Riassunto: Eric “The Kid” Stoner (McQueen) lavora sulle sue abilità al tavolo da poker mentre continua a progredire con gli stakes. In Cincinnati Kid, viene raffigurato il 5 card stud attraverso alcune grandi partite giocate da Stoner.

Ann-Margret interpreta il ruolo della femme fatale, e il culmine dell’azione viene raggiunto in una mano importantissima contro il più anziano e saggio Lancey “The Man” Howard. Il film è stato accolto favorevolmente, ma alcuni giocatori potrebbero sghignazzare dinanzi alle scene di alcune mani non proprio realistiche del film.

⚜️Ambientazione: Anni ’30, New Orleans all’epoca della Grande depressione

?Data di uscita: 1965

?Incasso: 7 milioni di dollari

?Citazione principale: Lancey: “"Lei è in gamba Kid, ma finché ci sono io, per lei c'è il secondo posto. Non le resta che adattarsi all'idea”.

4 – HIGH ROLLER: THE STU UNGAR STORY

Questo film è incentrato su una delle figure più drammatiche del poker: un grande giocatore alle prese con problemi molto seri.

?Riassunto: Stu Ungar è stato una superstar del poker prima ancora che esistessero figure così popolari; questo film, che vede nel ruolo di protagonista Michael Imperioli (conosciuto per il suo ruolo ne I Soprano), ne raffigura perfettamente la vita. Stu, uno dei due soli giocatori (assieme a Johnny Moss) ad aver vinto per tre volte l’evento principale delle WSOP, è stato un giocatore intelligente e aggressivo al tavolo da poker, così come viene rappresentato.

Dopo essersi aggiudicato l’evento principale nel 1980 e 1981, ha ottenuto il tris 16 anni dopo, nel 1997. Tuttavia, le droghe e le difficoltà finanziarie hanno preso il sopravvento su di lui. Meno di un anno dopo è stato rinvenuto morto in un hotel di fascia bassa a Las Vegas. Il decesso è stato attribuito ai danni subiti al cuore per via dell’abuso di droghe.

Il film ne racconta la vita sin dall’infanzia vissuta a New York come figlio di un allibratore, passando per le grandi vincite ottenute nella città del peccato e arrivando agli eventi che l’hanno portato alla triste scomparsa.

?Ambientazione: Las Vegas

?Data di uscita: 2003

?Incasso: n/d

?Citazione principale: Stu a un avversario: “Ti conosco… quindi so cos’hai”.

5 – MAVERICK

I fan della serie originale degli anni ’50 e ’60 saranno stati contenti di rivedere il giocatore di carte Bret Maverick tornare sul grande schermo.

?Riassunto: Mel Gibson interpreta il ruolo del protagonista Maverick in questa commedia, al fianco di Jodie Foster e James Garner (che nella serie TV originale recitava nel ruolo del baro). Maverick spera di partecipare a un torneo di poker, ma ha bisogno di soldi.

È costretto ad affrontare una strada irta di insidie e cadute (sia al tavolo sia fuori) per guadagnare il denaro necessario. Il film, accolto da recensioni positive, offre uno spaccato umoristico della vita di un genio della truffa ai tempi del Far West.

?Ambientazione: La cittadina immaginaria di Crystal River, situata nel Far West

?Data di uscita: 1994

?Incasso: 158 milioni di dollari

?Citazione principale: Dopo che un avversario irascibile contesta la perdita di un piatto sostanzioso, Maverick risponde: “Sono un giocatore, non un pistolero”.

6 – ALL IN: THE POKER MOVIE

Questa pellicola potrà anche non aver generato la stessa risonanza che hanno avuto poker film come Il giocatore e Molly’s Game, ma si distingue per lo sguardo realistico che offre sul boom avuto dal poker negli anni 2000.

?Riassunto: Il gioco del poker ha trovato la sua trattazione sotto forma di documentario con il film All In, e il regista Doug Tirola ha svolto un lavoro fantastico nel catturare l’essenza del gioco moderno. Questo film sul Texas Holdem racchiude anche molte informazioni sulla storia del poker e amplifica l’impennata avuta dal gioco dopo la storica vittoria di Chris Moneymaker all’evento principale delle WSOP 2003. Nella pellicola sono presenti anche interviste con alcuni dei volti principali del gioco, tra cui Phil Hellmuth, Daniel Negreanu, Antonio Esfandiari e molti altri ancora.

Alcuni insider del settore, come il fondatore del WPT Steven Lipscomb, offrono ulteriori approfondimenti. Sono presenti anche alcuni giocatori che, a seguito del crack finanziario risalente al Black Friday del 2011, non godono più della stima di un tempo: parliamo di Chris Ferguson e Howard Lederer. Il film offre uno sguardo eccezionale sulla storia moderna del gioco.

?Ambientazione: Stati Uniti durante il boom del poker

?Data di uscita: 2009

?Incasso: n/d

?Citazione principale: Scott Nguyen afferma con vanto: “In questo momento il poker è più importante del Super Bowl”.

7 – MISSISSIPPI GRIND

Un altro sguardo moderno sul mondo del poker, questa volta sullo sfondo di un lungo viaggio in macchina.

?Riassunto: Dopo una serie di sfortunati eventi, due giocatori d’azzardo e di poker si mettono in viaggio, nella speranza di far girare la fortuna. Nel film si susseguono partite d’azzardo e interazioni con strozzini, bari professionisti, criminali e altro ancora nella strada verso la ricerca del successo.

Nonostante un incasso piuttosto misero al botteghino, il film, prodotto con un basso budget e che vede come protagonista Ryan Reynolds, è stato accolto da buone recensioni.

?‍☠️Ambientazione: Sud degli Stati Uniti

?Data di uscita: 2015

?Incasso: 422.746$

?Citazione principale: Curtiss (Ryan Reynolds), sedendosi per una nuova partita di poker, domanda: “L’asso è una buona carta, vero?”

8 – KID POKER

Con i suoi sei braccialetti WSOP e un volto che molti associano al poker, Daniel Negreanu non poteva non avere un documentario dedicato alla sua vita.

?Riassunto: Il film presenta i retroscena completi sulla vita di Negreanu, uno dei giocatori più vincenti e popolari nella storia del poker. Il documentario narra le sue radici a partire dalle partite pazze giocate con gli amici a Toronto fino alle prime incursioni nel mondo del poker a Las Vegas.

Viene anche raccontata la storia dell’emigrazione e la vita della sua famiglia in Canada. Il film ci presenta in forma alternativa un giocatore moderno, con i suoi alti (le vittorie nei tornei di poker più ambiti) e bassi (la dilapidazione di denaro nei primi anni di carriera). Il documentario offre uno sguardo eccezionale nella vita di uno dei nomi più importanti del poker.

?Ambientazione: Toronto, Canada; Las Vegas

?Data di uscita: 2016

?Incasso: (film sul poker Netflix)

?Citazione principale: Negreanu: “Ho sempre avuto la sensazione che avrei avuto successo a prescindere da cosa avrei fatto”.

9 – CALIFORNIA POKER

California Poker, un buddy film che coniuga poker e gioco d’azzardo, è stata una delle prime pellicole a gettare uno sguardo nello stile di vita di un giocatore d’azzardo.

?Riassunto: Due uomini, Bill e Charlie (interpretati da George Segal ed Elliot Gould), si incontrano dopo essere stati falsamente accusati di collusione a un tavolo da poker. Da quel momento intraprendono una serie di avventure scandite dal gioco d’azzardo e dall’alcool. Si susseguono grandi vincite e perdite, allibratori e perfino una partita con la leggenda del poker Amarillo Slim. In seguito, Gould ha ammesso che il personaggio da lui interpretato rispecchiava proprio la sua vita nell’amore per il gioco d’azzardo.

?Ambientazione: California; Las Vegas

?Data di uscita: 1974

?Incasso: 5 milioni di dollari

?Citazione principale: Charlie (interpretato da Elliot Gould) commenta con un barman un’intrigante partita cash in corso: “Il mio partner qui è un giocatore, mentre io probabilmente sono un bevitore”.

***

5 bei libri sul poker

5 libri sul poker da cui si potrebbero trarre grandi film

Dai libri si può trarre ispirazione per produrre grandi film; ci sono diversi grandi titoli sul mondo del poker che in futuro potrebbero anche trovare un adattamento cinematografico.

Diamo un’occhiata ad alcuni di essi:

  • Positively Fifth Street (di Jim McManus) – L’autore racconta il processo (dell’anno 2000) per l’omicidio di Ted Binion, figlio di Benny Binion, ucciso secondo l’accusa da una spogliarellista e dal suo fidanzato. McManus ha usato i soldi anticipatigli per la pubblicazione del libro per giocare all’evento principale delle WSOP, concludendo al quinto posto per un totale di 247.760$. Pubblicato nel 2003, è considerato uno dei migliori libri sul poker di sempre.
  • Ship It Holla Bollas! (di Jonathan Grotenstein and Storms Reback) – Gli autori presentano il boom del poker online attraverso gli occhi di alcuni brillanti ex studenti universitari che conquistano il mondo del gioco. La narrazione è fedele alla realtà e passa dalle partite milionarie, attraverso i party, fino ai viaggi per Las Vegas. Una volta iniziato lo vorrete leggere tutto d’un fiato.
  • The Biggest Game in Town (di Al Alvarez) – Questo libro è ritenuto un’opera fondamentale nella letteratura del poker. Pubblicato per la prima volta nel 1983, il volume racconta i primi anni delle World Series of Poker. L’autore getta un grande sguardo sui personaggi affascinanti che si cimentano nel lancio dei ferri di cavallo.
  • The Professor, The Banker, and the Suicide King (di Michael Craig) – Craig offre un grande resoconto delle battaglie con high stakes di Limit Hold’em negli anni 2000. La storia vede come protagonisti il ricco banchiere di Dallas Andy Beal e un gruppo di poker pro di Las Vegas, tra cui Todd Brunson, Howard Lederer, Jennifer Harmon, Barry Greenstein, Ted Forrest e altri ancora. Si tratta di una lettura affascinante su una serie di accoppiamenti davvero unica nel poker e sulla grande quantità di denaro che entra in gioco.
  • Moneymaker (di Chris Moneymaker) – Il campione dell’evento principale alle WSOP del 2003 racconta la storia della propria ascesa a partire da un torneo online da 40$ fino ad arrivare a 2,5 milioni e a vivere la storia più incredibile nel mondo del poker. Il libro offre uno sguardo discreto dietro le quinte del torneo che ha cambiato tutto un settore.

 

888poker IT

Per un’analisi ulteriormente dettagliata sui grandi libri del poker, date un’occhiata all’articolo di 888poker sui libri di poker più influenti della storia.

Se preferite invece passare subito alla pratica, non vi resta che addentrarvi nella vasta offerta di giochi disponibile nel casinò virtuale di 888poker.

PUNTI CHIAVE

  • Esistono molti film sul poker, suddivisibili in varie sottocategorie a seconda delle caratteristiche peculiari che presentano.
  • È possibile fare una prima distinzione tra i film documentari (o comunque basati sulle vicende reali di uno o più giocatori) e quelli integralmente fittizi, che hanno comunque il pregio di offrire una rappresentazione del poker anche per i neofiti.
  • Buona parte di questo genere di pellicole è stata sviluppata tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio. Ciò non toglie la possibilità di reperire film di più vecchia data, girati in un'epoca precedente alla diffusione del Texas Hold'em in Italia: si ha così la possibilità di esplorare più da vicino un periodo per molti sconosciuto.

FAQ

Esistono pellicole che raccontino fedelmente la storia dei più grandi giocatori di poker?

Analogamente a quanto avviene con tutt'altro genere di temi, anche nell'industria cinematografica del poker è possibile reperire vari film documentari che, anche con l'ausilio di interviste ai protagonisti, offre uno sguardo realistico sulla vita dei giocatori in questione. Si segnalano in particolare le pellicole sulla vita di Stu Ungar e di Daniel Negreanu.

È possibile imparare a giocare a poker con la visione di questo genere di film?

Certamente non si tratta del metodo più indicato per imparare a giocare o affinare le proprie abilità nel gioco di carte più famoso al mondo. Ciò non toglie che, soprattutto per quel che riguarda le pellicole più realistiche, sia comunque possibile apprendere qualcosa di nuovo. Per il resto sarà certamente più consigliabile affidarsi a libri che trattino specificamente le regole e le strategie della variante in cui ci si vuole cimentare.

Dove e come è possibile avere accesso a questi film?

Come si può facilmente notare, non tutte le pellicole presenti in quest'articolo sono stati girati negli ultimi anni. In linea di massima è comunque possibile cercare il film che vi interessa nell'ampio catalogo dei servizi di distribuzione in streaming, alcuni dei quali si occupano direttamente della produzione di questo genere di pellicole.

September 17, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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Guida completa per comprare un tavolo da poker

Nessuna partita o stanza da poker sarebbe completa senza un qualcosa di ben preciso: il tavolo. Potrebbe trattarsi di un tavolo da cucina nel caso giochiate a casa, oppure di un comodino in una camera d’albergo o di un bancone in un ristorante. La maggior parte dei giocatori ha fatto l’esperienza di farsi una partita a poker al di fuori delle confortevoli mura di un casinò.

Tuttavia, un bel tavolo da poker in soffice feltro e con uno o due portabevande può migliorare notevolmente l’esperienza di gioco ed essere di grande aiuto. Pronti ad aggiungere un bel tavolo alla vostra stanza degli hobby o da poker? Ecco alcuni spunti da tenere a mente al momento dell’acquisto.

6 aspetti da considerare al momento di comprare un tavolo da poker

Ci sono tanti aspetti da tenere in conto in questo caso. Ecco alcune domande che vi dovete fare:

  1. Quali sono le mie aspettative?
  2. Ogni quanto ho intenzione di ospitare una partita?
  3. Dove sarà collocato il tavolo e che aspetto dovrebbe avere?
  4. Quale forma e dimensioni fanno al caso mio?
  5. Quanto ho intenzione di pagare?

Rispondete con calma a queste domande per farvi un’idea migliore del tavolo che dovreste comprare. Vi presentiamo alcune caratteristiche comuni dei tavoli da poker.

1. Il feltro e il rail del tavolo da poker

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Esistono vari tipi di feltro per il vostro acquisto. Le versioni di bassa fascia potrebbero offrire la tradizionale superficie verde, mentre le varianti più costose potrebbero comprendere colori diversi come il blu, il rosso, il nero ed altri ancora. Chi è alla ricerca di un’opzione personalizzata potrebbe addirittura riuscire a farsi includere un’immagine o un’incisione. Alcuni tipi di feltro pregiato possono presentare degli appositi disegni per conferire al tavolo un aspetto assolutamente unico e fantastico.

Alcune caratteristiche fondamentali sono la qualità e l’uniformità. Questi aspetti garantiscono la buona funzionalità del feltro nonché lo scivolamento scorrevole delle carte sul tavolo al momento della distribuzione. A nessuno piacciono i tavoli in cui le carte non arrivano al giocatore o vengono esposte per via delle irregolarità sulla superficie.

Il feltro dovrebbe essere in condizioni di resistere a un uso continuo, caratterizzato dallo scorrere delle fiches e da qualche occasionale rovesciamento di birra. Un feltro di alta qualità durerà a lungo, senza generare pelucchi o ruvidità sulla superficie, evitando così al proprietario di dover rifeltrare il tavolo in continuazione.

È importante considerare anche il rail attorno al tavolo. C’è abbastanza imbottitura e il rail è abbastanza robusto? Reggerà ai giocatori che vi si appoggeranno? Cercate un rail morbido, ma solido, che non sia troppo cedevole.

Inoltre assicuratevi che il vinile o la pelle siano di ottima qualità. Alcuni tavoli potrebbero essere addirittura sprovvisti di rail. È un aspetto a cui tenete? Ad alcuni giocatori potrebbe apparire un po’ strano. La maggior parte preferisce avere il rail. Può proteggere il tavolo e offre ai giocatori uno spazio per poggiarsi con le mani e le braccia. Molti tavoli presentano inoltre dei portabevande integrati per le vostre bibite preferite.

2. Forma e dimensioni del nuovo tavolo

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Nel comprare un tavolo, tenete a mente come sarà la maggior parte delle vostre partite. Ecco alcune delle cose da considerare:

  1. Dimensioni
  2. Forma
  3. Numero di giocatori
  4. Necessità di spazio per le gambe
  5. Spazio disponibile nella stanza

Ospiterete solo un gruppo di cinque o sei amici per una partita di Dealer’s Choice? In questo caso potrebbe risultare perfetto un tavolo da poker rotondo oppure ottagonale per la vostra stanza da poker e per piccole partite. Essi spesso comprendono anche dei copritavoli, così da potersi trasformare in tavoli normali per una stanza da gioco o per il soggiorno.

Se avete intenzione di ospitare ancora più giocatori alla vostra partita da poker, un tavolo ovale in stile casinò potrebbe essere la miglior opzione. Vi si possono sedere fino a nove giocatori, o addirittura in dieci se ci si stringe un po’.

Volete invece un torneo con ancora più giocatori che compongano un torneo di Texas Hold’em di proporzioni decenti? Avrete bisogno di sufficiente spazio e potrebbe essere meglio comprare un tavolo ovale extra che possa essere messo da parte quando la partita si frammenta.

La maggior parte dei tavoli ha una lunghezza compresa tra i 183 e i 264 centimetri. Considerate i vostri compagni di poker e lo spazio disponibile nella stanza al momento di fare la scelta. A nessuno piace essere stipato in una stanza o al tavolo. La giusta decisione sulle dimensioni può essere utile per evitare queste situazioni durante le fasi clou dell’incontro.

3. Qualità e struttura

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La qualità del tavolo può variare notevolmente e ce n’è per tutte le tasche. Avete intenzione di mettere il tavolo da parte quando non lo usate? È possibile trovare facilmente online o nei negozi di articoli sportivi un tavolo economico con gambe pieghevoli per circa 200$. Un tavolo di questo tipo non vi ridurrà sul lastrico, ma svolgerà pienamente il proprio lavoro durante le partite.

Chi dispone di un budget più sostanzioso ed è alla ricerca di un tavolo che possa diventare il punto nevralgico permanente della propria stanza avrà tante opzioni tra cui scegliere. Molti tavoli presentano:

  • una pregevole lavorazione in legno
  • un lavoro d’artigianato di grande qualità
  • illuminazione a LED attorno alla parte inferiore del tavolo
  • portabevande pregiati in acciaio inox
  • feltro di alta qualità

Il prezzo di questi tavoli può arrivare a qualche migliaio di dollari, ma potete trovare anche opzioni dal prezzo più ragionevole, con qualche valore aggiunto, in una fascia di prezzo compresa tra 600 e 1.000$. Potete anche prendere in considerazione l'idea di acquistare un tavolo da poker usato, il che vi permetterà una maggiore scelta con un budget più basso.

Quando si parla di tavoli bisogna considerare anche il fattore longevità, specialmente in riferimento alle gambe metalliche e alla possibilità di ripiegarle. Assicuratevi che il tavolo sia stabile e che possa resistere a qualche botta nel lungo periodo. Le gambe dovrebbero sostenere bene il tavolo in posizione (certamente vorrete che sia il più robusto possibile senza che rischi di crollare): non è carino vedere carte e fiches svolazzare ovunque.

4. Sedie per un tavolo da poker e altro

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Il tavolo potrebbe rappresentare una necessità per il vostro prossimo incontro, ma le sedie da poker possono essere altrettanto importanti. Stare in piedi durante tutta la partita può rivelarsi alquanto scomodo e fastidioso. Anche qui avete numerose opzioni. Quelli più attenti al budget potrebbero comprare delle sedie pieghevoli extra per risolvere il problema. O, ancora meglio, può darsi che i vostri ospiti ne abbiano alcune, cosicché vi possiate risparmiare qualche soldo prendendole in prestito. Questa sistemazione può andar bene per coloro che hanno un tavolo portatile che hanno intenzione di mettere da parte una volta concluso l’incontro.

Chi è alla ricerca di una maggiore comodità potrebbe prendere in considerazione le sedie da ufficio. Molti tavoli pregiati vengono venduti assieme a sedie imbottite e abbinate che possono essere alzate e abbassate per raggiungere il massimo comfort.

Anche le sedie con rotelle offrono una maggiore confortevolezza. Può essere importante assicurarsi che il tavolo e le sedie si abbinino bene al colore e all’arredamento della vostra stanza da poker.

Per quanto riguarda le sedie è importante anche considerare il tipo di pavimentazione. Partite a cadenza regolare in una stanza ricoperta con una moquette potrebbero usurare considerevolmente il pavimento. Lo stesso potrebbe verificarsi con un pavimento in legno.

Un bel tappetino può alleggerire l’usura del pavimento a mano a mano che i giocatori si muovono attorno al tavolo. Per quanto riguarda le sedie avete l’imbarazzo della scelta e pensare all’intera configurazione vi sarà di grande aiuto per arrivare ad avere una stanza da poker perfetta.

5. Budget per un tavolo da poker

Il budget per un tavolo da poker varia molto da persona a persona. È possibile comprare la superficie di un tavolo per una somma di appena 30-50$, perfetto per chi ha poco spazio o un budget limitato. Chi è alla ricerca di un tavolo più tradizionale ma non vuole spendere una fortuna dovrebbe considerare un budget di 160-200$.

Alcuni di questi sono reperibili presso alcuni rivenditori come Amazon, Wal-Mart, Target, Academy e altri negozi di articoli sportivi. Con i budget appena menzionati potrete ottenere un tavolo funzionale, ma certamente non il meglio che c’è in giro.

Alzando di un po’ il budget potrete comprare un tavolo molto più robusto. Ricordate inoltre che, solitamente, più sono le funzioni che cercate, maggiore sarà il costo da affrontare. Chi è alla ricerca di dotazioni extra come un’illuminazione a LED attorno al rail o un portabevande in acciaio inox potrebbe dover spendere qualche centinaio di dollari in più.

I telespettatori delle World Series of Poker potranno trovare un bel tavolo marchiato ESPN corredato di questi comfort per 270-300$. Sarà proprio come essere seduti al tavolo finale a Las Vegas.

Le persone avvezze al faidaté potrebbero optare per la decisione di costruirsi il tavolo da soli (per maggiori informazioni vedete sotto). Assicuratevi di ricercare i costi per i materiali prima di stabilire il vostro budget per il progetto. Al momento della costruzione, tenete in conto ogni singolo componente, come il legno, il feltro, le gambe e gli altri pezzi del puzzle.

Siete forse intenzionati a mettere su un tavolo permanente in una stanza da gioco? È possibile cercare tavoli lisci in legno robusto con le sedie incluse. Si tratta di pezzi d’arredo di pregevole fattura che contribuiscono a creare un’atmosfera di grande effetto.

Opzioni di questo tipo possono costare dai 1.500 ai 5000$. In questa fascia di prezzo è possibile trovare tavoli eccezionali che diano al giocatore la sensazione di aver appena messo piede in un casinò di Las Vegas.

6. Tavolo pieghevole da poker

I giocatori che dispongono di spazio limitato potrebbero apprezzare l’idea di un tavolo che si pieghi a metà. Esistono diverse opzioni all’interno di questa categoria. Anche se magari non saranno i migliori della gamma, esistono alcuni tavoli carini e robusti da considerare.

I tavoli pieghevoli non sono fatti per essere lasciati perennemente fuori, ed è proprio questo il punto. Abbassate semplicemente le gambe e piegate poi il tavolo a metà per riporlo facilmente.

Si tratta di una scelta conveniente anche quando un gruppo di amici decide di giocare lì sul momento. Questi tavoli, spesso dotati di chiusure in velcro, si piegano infatti con facilità, di modo da poter essere riposti agevolmente in casa.

Sono l’ideale anche se un amico vuole ospitare un incontro, dal momento che si possono portare in macchina. I tavoli pieghevoli ottagonali e rotondi possono essere ancora meno ingombranti, e sono l’ideale nel caso in cui non ci siano troppi giocatori.

I tavoli pieghevoli da poker soddisfano in genere qualsiasi budget grazie ad alcune opzioni ragionevoli. Con una veloce ricerca su internet troverete prezzi compresi tra i 160 e i 900$. Tuttavia, la stragrande maggioranza di questi tavoli ricade in un range tra 160 e 200$, con cui potrete comprare un tavolo carino a un buon prezzo.

Altre opzioni per il tavolo da poker

Tavolo personalizzabile

Chi è alla ricerca di qualcosa di particolare ha a disposizione molte altre opzioni. Ecco alcune marche che offrono dotazioni speciali a partire dal colore del feltro, passando per i piedistalli e l’illuminazione a LED attorno al tavolo:

Alcune aziende permettono di comprare tavoli completamente personalizzabili cui gli acquirenti possono aggiungere tutti gli ammennicoli che desiderano ordinare. La spesa può arrivare a qualche migliaio di dollari, ma un tavolo personalizzato può costituire un fantastico pezzo di arredo per qualsiasi stanza da gioco.

È addirittura possibile installare stazioni di ricarica a ogni posto. Avete intenzione di ribattezzare la vostra stanza in Pete’s Poker Palace o Gary’s Game Room e volete che il nome sia rappresentato sul feltro? Optando per un tavolo personalizzato avrete numerose possibilità per imprimere la scritta sul materiale con qualche effetto grafico accattivante.

Se avete i soldi e volete che la vostra stanza da poker vi faccia sentire come a Las Vegas o a Monte Carlo, un tavolo personalizzato è quello che fa per voi. Affascinante e di alta classe, questo tipo di tavolo farà colpo sui vostri amici, che vorranno tornarci a giocare in futuro (anche se continuerete a vincere i loro soldi).

Superfici di un tavolo da poker

Che siate dei poveri studenti universitari, che abbiate un budget o uno spazio limitato, avete un’altra opzione per ospitare un incontro di poker. Mentre un classico tavolo da soggiorno potrebbe non essere l’ideale per battagliare con i vostri amici, una superficie di feltro di un tavolo da poker può regalarvi un’esperienza molto più divertente.

Queste superfici presentano numerosi colori e opzioni. Alcune vengono con la tradizionale forma ovale, mentre altre potrebbero essere rotonde od ottagonali. Ognuna offre qualche dotazione diversa, ma alcune di esse hanno addirittura un rail imbottito, portabevande o fessure per le fiches a ogni posto.

Una superficie circolare in feltro senza accessori può costare sui 30$, mentre è comunque possibile acquistare una versione più sofisticata per meno di 100$. Le superfici dei tavoli da poker offrono un’ampia gamma che spazia dal semplice feltro fino alle versioni più robuste in stile board che possono essere ripiegate e riposte in una custodia.

Se volete spendere di più per la partita stessa di poker che non per il tavolo, questa potrebbe essere la strada giusta.

Costruire il proprio tavolo da poker

C’è anche un altro modo per creare un bel tavolo da poker personalizzato. La falegnameria è il vostro habitat naturale e sapete lavorare il legno? Allora la realizzazione del proprio tavolo può essere una soluzione perfetta e divertente.

Si badi bene che chi ha meno esperienza nel mondo della carpenteria potrebbe trovare molte più difficoltà con questa scelta. È anche importante assicurarsi di avere gli strumenti giusti e sapere a cosa si va incontro.

Questo è un esempio di tavolo piuttosto sofisticato realizzato con una bella lavorazione in legno. Anche una copertura può fungere benissimo da tavolo tradizionale. Qui sotto trovate pure un bel video del The New Yankee Workshop con un progetto simile per un tavolo da poker:

Anche per chi è invece alla ricerca di un tavolo più moderno in forma ovale e in stile casinò sono reperibili in rete numerose informazioni su come procedere alla costruzione. L’esperto giocatore di poker Ashley Adams offre qui la sua guida passo per passo.

L’idea prevede un tavolo di circa 2 metri, perfetto per una notte di Texas Hold’em oppure di Omaha con gli amici. Come risultato avremo un bel tavolo, all’occorrenza portatile, che certamente assolverà al proprio compito.

Al momento di costruire un tavolo, preparatevi a spendere una cifra compresa tra qualche centinaio e qualche migliaio di dollari, a seconda dello stile e della qualità del tavolo che scegliete. Chi desidera un tavolo ovale di pregevole fattura può prendere in considerazione anche il video mostrato qui di seguito.

***

DOMANDE FREQUENTI

D: Quanto costa un tavolo da poker?

R: Esiste un’ampia fascia di costi per i tavoli da poker. I giocatori possono aspettarsi questo tipo di prezzi:

  • $30 - $50 – per una superficie semplice e senza fronzoli con un semplice rivestimento in feltro. È l’ideale in caso di emergenza ed è facile da riporre. Il prezzo è ragionevole per chi non ha un grande budget.
  • $160 – $200 – per tavoli di fascia bassa, ma funzionali, dalla forma ovale, circolare oppure ottagonale. Alcuni di questi possono anche essere piegati in due. Si tratta di una buona opzione per le persone attente al budget.
  • $250 – $350 – per tavoli più robusti che comprendano dotazioni come l’illuminazione a LED, portabevande in acciaio inossidabile e altro ancora. Si tratta di tavoli solidi per i giocatori che ospitano regolarmente incontri di poker.

D: Dove posso comprare un tavolo da poker?

R: Trovare un tavolo da poker non è mai stato così semplice. Esistono numerosi rivenditori rinomati che vendono questo tipo di prodotti online. Tra le altre opzioni ci sono anche i punti vendita d’arredamento d’alta qualità e altri siti in rete che vendono articoli da gioco. Fate una piccola ricerca in base al tipo di tavolo da voi desiderato per trovare la soluzione ideale.

D: Quali sono le considerazioni da fare sulle dimensioni e la forma?

R: Di solito è possibile trovare tavoli in tre forme tradizionali:

  • Ovale – Come i tavoli tradizionali che si possono trovare nei casinò.
  • Rotondo – Questo tipo di tavoli può accogliere da sei a otto giocatori. Se ne possono trovare modelli a prezzi ragionevoli, ma esistono anche versioni in legno più accattivanti per una stanza da gioco.
  • Ottagonale – Simile a quello rotondo, ma gli spigoli attorno al tavolo definiscono con maggiore chiarezza le posizioni dei giocatori.

Per quanto riguarda la forma, i tavoli ovali presentano diverse dimensioni. Possono essere fatti per più o meno giocatori. La lunghezza generalmente va da 183 a 264 cm ed è una delle caratteristiche che può influire sul costo. Se i vostri incontri prevedono generalmente cinque o sei giocatori, può andar bene anche un tavolo piccolo. Se invece avete otto-dieci giocatori, sarà molto meglio prendere un tavolo di dimensioni maggiori.

D: Cosa bisogna tenere a mente riguardo al feltro?

  1. Assicuratevi che il rivestimento sia duraturo e possa resistere a un uso prolungato.
  2. Le carte e le fiches scorrono bene sul feltro.
  3. Esistono diversi stili e colori, trovate quindi quello che fa per voi e per la vostra stanza da poker.

D: Posso costruire da solo il mio tavolo da poker?

R: Dipende tutto dalla vostra dimestichezza con una sega e un martello. Certamente è fattibile ed esistono numerosi esempi e indicazioni online; basta che vi informiate sui prezzi dei materiali di cui avrete bisogno. Non virate su un tipo di tavolo che vada al di là delle vostre abilità da carpentiere.

Ad ogni modo, realizzare un tavolo su misura può risultare divertente se vi piace il lavoro manuale e al termine del progetto potrete anche essere orgogliosi per la qualità del lavoro svolto.

 

*****

Qualsiasi tipo di tavolo scegliate, è fondamentale considerare alcuni degli aspetti fin qui descritti al momento di prendere la decisione finale. Adesso chiamate qualche amico e tirate fuori carte e fiches: è ora di giocare a poker.

 
September 9, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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Le migliori 10 giocatrici di poker di tutti i tempi

Il poker richiede una grande dose di abilità e allenamento e non è facile arrivare al top. C’è una grande varietà di eventi, sia live sia online, e la varianza e il downswing possono risultare frustranti. Vincere con costanza può essere difficile anche per i migliori.

Fatta questa premessa, ecco uno sguardo alla classifica delle migliori 10 giocatrici di poker di tutti i tempi. Si tratta indubbiamente di uno sforzo soggettivo, ma queste giocatrici portano un ampio bagaglio di competenze quando si siedono al tavolo da poker.

Le migliori 10 giocatrici di tutti i tempi sono:

 

1 – Vanessa Selbst

Se da una parte si è ritirata in larga misura dai principali tornei di poker, Selbst rimane la giocatrice di maggior successo nella storia dei tornei con un montepremi totale di 11,9 milioni di dollari in eventi live. È anche l’unica giocatrice presente nella top 100 delle vincite totali conquistate in carriera. 

Selbst, 36 anni, vanta una lunga serie di traguardi, tra cui tre braccialetti delle World Series of Poker, due titoli NAPT conquistati consecutivamente al Mohegan Sun tra il 2010 e il 2011 per un totale di 1,2 milioni di dollari e l’edizione 2010 del torneo Partouche Poker Tour Cannes con cui si è aggiudicata 1,8 milioni di dollari. Selbst è anche apparsa in occasione di eventi cash trasmessi in tv e in streaming.

Originaria di New York, l’ex poker pro ha conseguito una laurea in giurisprudenza all’Università Yale. Si è ritirata dal professionismo nel 2017 per un lavoro presso la Bridgewater, un fondo d’investimento con sede nel Connecticut. Il suo commiato dal mondo del poker è stato trattato perfino sul New York Times. Ora come ora si limita a presenze occasionali, come quella che l’ha portata al 14esimo posto nel WPT Borgata Poker Open nel 2019, che le ha fruttato 39.950$. 

Dopo aver lasciato la Bridgewater, Selbst si è trasferita con la moglie a Brooklyn, dove crescono il proprio figlio. Nel 2017 è stata protagonista di una delle mani più incredibili alle World Series of Poker (v. sotto). 

Aggressiva e tenace, Selbst è stata una giocatrice travolgente al tavolo da poker.

2 – Kristen Bicknell

Con un notevole 2018 e 2019, Bicknell è stata tra i migliori giocatori di poker negli ultimi anni. Dopo essersi piazzata nel 2016 al secondo posto della classifica Global Poker Index Player of the Year, è andata avanti aggiudicandosi la prima posizione per tre anni consecutivi: 2017, 2018 e 2019. Si colloca anche regolarmente nella top 10 delle classifiche generali. 

La 33enne originaria dell’Ontario, in Canada, ha iniziato a giocare a poker online ai tempi dell’università, nel 2006. Bicknell vanta un montepremi totale di 5,1 milioni di dollari in tornei live, oltre a vincite significative ottenute in rete.

Il primo grande risultato live è arrivato nel 2013, quando si è portata a casa il $1.000 Ladies Championship alle WSOP (World Series of Poker) per una vincita di 173.922$. Tre anni dopo ha vinto il suo secondo braccialetto in un evento $1.500 Bounty che le ha fruttato 290.768$, per poi aggiudicarsi nel 2017 un evento preliminare 5.200$ NLHE del Five Diamond World Poker Classic per un totale di 199.840$. 

Sono continuati ad arrivare altri risultati di rilievo in altri eventi in giro per il mondo, tra cui un evento $25.000 Poker Masters NLHE nel 2019 per una vincita di 408.000$. Bicknell non mostra alcun segno di rallentamento, ottenendo a marzo 2020 un secondo posto al $5.200 Bay 101 Shooting Star per una vincita di 141.520$. 

Rimane ancora una giocatrice dominante contro cui dover fare i conti al tavolo da poker.

3 – Jennifer Harman

Giocatrice di lunga attività nei cash game di Las Vegas, Harman è una delle poker pro più conosciute e ha fatto la sua comparsa in alcuni dei massimi palcoscenici mondiali. Ha anche due braccialetti WSOP e 2,8 milioni di dollari di vincite totali in tornei live. 

Harman è cresciuta a Reno, in Nevada, dove si avvaleva di un documento falso per giocare e vincere delle partite con piccoli stakes. Ai tempi in cui frequentava l’Università Nevada-Reno, ha trovato un lavoro come cameriera all’Harrah e si è ritrovata presto a giocare nelle sale da poker al termine dei propri turni.

Harman, 55 anni, è passata presto agli stakes e si è diretta a Los Angeles. È diventata un’habituée al Bicycle Club Casino. Il primo risultato di rilievo a un grande torneo è giunto nel 2000, con la vittoria all’evento $2.000 No-Limit Deuce to Seven al WSOP dal valore di 146.250$. Ha aggiunto alla propria collezione un altro braccialetto due anni dopo all’evento $5.000 Limit Hold’em, che le è valso 212.440$. 

Sono seguiti altri traguardi, e Harman è stata una delle poche giocatrici di poker in un periodo in cui la presenza femminile nel gioco non rappresentava un trend. Ora è madre di due figli e continua a cimentarsi in alcuni dei più grandi stakes.

4 – Maria Ho

Cresciuta a Los Angeles, Ho è uno dei volti più conosciuti nel mondo del poker. Non solo è tra le protagoniste dei tavoli da poker, ma è attiva anche come commentatrice e presentatrice ad alcuni dei più grandi eventi del gioco per PokerGO, ESPN e altre emittenti. 

Dopo aver cominciato con partite a bassi stakes ai tempi del college, è passata a cimentarsi negli stakes più alti dopo essersi laureata. Vanta 4,1 milioni di dollari in vincite totali nei tornei live. Poker a parte, ha fatto la propria comparsa anche nei game show televisivi The Amazing Race e Deal or No Deal

Ho ha ottenuto uno dei suoi risultati più significativi nel 2011, quando ha concluso al secondo posto un evento $5.000 No-Limit Hold’em, grazie a cui si è aggiudicata 540.020$. Ha ottenuto altri successi, tra cui un titolo all’evento WPT Deepstacks nel 2018 a Johannesburg, per un premio di 69.166$. Ho ha conquistato numerose vincite a sei cifre ed è arrivata vicina al titolo WPT nel 2019, quando è arrivata terza al Seminole Hard Rock Poker Showdown per un premio di 344.960$. 

È una delle figure più popolari nel poker e la sua laurea nell’ambito delle comunicazioni le è tornata utile per il suo approdo nel mondo della televisione nel 2013. 

La sua aggressività e le sue abilità continuano a portare i loro frutti ai tavoli verdi e dietro il microfono.

5 – Barbara Enright

Anche se magari non ha raggiunto gli stessi traguardi di alcune altre sue colleghe qui menzionate, Enright è stata una giocatrice costante sulla scena del poker a partire dal 1986. Nativa di Los Angeles, ha racimolato più di 1,7 milioni di dollari totali in tornei live. Nella sua carriera figurano anche risultati di tutto rispetto raggiunti in tempi in cui il poker veniva generalmente considerato un gioco maschile. 

Nel 1996 Enright è diventata la prima donna a vincere un braccialetto WSOP in un evento open, imponendosi nel torneo $2.500 Pot-Limit Hold’em per una vincita di 180.000$.

Anche l’anno prima si era fatta la storia nel $10.000 Main Event. Enright era divenuta la prima donna a raggiungere un tavolo finale all’evento più prestigioso del poker, conclusosi con un quinto posto che le ha fruttato 114.180$. Al di là di queste prodezze, si è anche aggiudicata due titoli WSOP Ladies Seven Card Stud nel 1986 e nel 1994. 

Altri punti salienti nel suo curriculum includono un anello del WSOP Circuit e l’ingresso nella Poker Hall of Fame, avvenuta nel 2007. Enright si cimenta nei casinò sin dal 1976, da quando ha scoperto di poter guadagnare di più giocando a carte part time che non con lo stipendio che percepiva con i tre lavori che esercitava, tra cui la parrucchiera e la cameriera. 

Enright è una giocatrice rivoluzionaria, oltre che una leggenda del poker. 

6 – Kathy Liebert

Kathy è un altro esempio di giocatrice sbarcata nel mondo del poker quando il gioco non era particolarmente popolare tra le donne. Liebert, 52 anni, vanta un montepremi totale di 6,1 milioni di dollari in tornei live a partire dal 1995. 

Ha ottenuto il primo risultato di rilievo alle WSOP nel 1997, quando è arrivato un secondo posto in un evento $3.000 NLHE per un premio di 123.690$. Nel 2002 si è poi fatta varco in grande stile a un evento 8.000$ come parte di una Card Player Cruises series: si è aggiudicata il torneo e la somma di un milione di dollari.

Nel 2003 Liebert ha conquistato un’altra seconda piazza in un evento $1.500 NLHE alle WSOP per un totale di 91.700$. Un anno dopo ha finalmente aggiunto un braccialetto alla propria collezione di trofei, imponendosi nel $1.500 Shootout che le ha garantito 110.180$. 

Sono arrivate altre belle vittorie durante il boom del poker, tra cui si annovera un secondo posto al $5.000 WPT Foxwoods Poker Classic nel 2007 (per una vincita di 103.984$) e una terza posizione nel $10.000 WPT Borgata Poker Open nel 2005 (con annesso premio da 427.115$). 

Liebert rimane attiva sulla scena dei tornei ed è una delle donne più titolate nella storia del poker.

7 – Liv Boeree

Giocatrice inglese con un montepremi complessivo di 3,9 milioni di dollari in tornei live, si è distinta dalla massa nel corso dell’ultimo decennio. Boeree ha vinto il suo primo torneo nel 2008, in un evento femminile da 2.000$ nel Regno Unito, in occasione del quale si è portata a casa 42.000$. A questo successo hanno fatto seguito ulteriori vincite in eventi minori, prima di intascare un ricco bottino sul circuito EPT. 

Ha conquistato il titolo nel €5.300 Main Event di Sanremo per una somma di 1,7 milioni di dollari. In seguito ha ottenuto altri grandi risultati, tra cui un terzo posto al €25.500 High Roller dell’EPT di Barcellona del 2015, per una vincita di 449.383$. Un ulteriore importante traguardo è arrivato nel 2017, quando Boeree si è portata a casa un braccialetto WSOP in occasione del $10.000 Tag Team Championship, aggiudicandosi 136.982$ assieme al fidanzato Igor Kurganov. 

Boeree, 36 anni, si è laureata in fisica all’Università di Manchester. Si è anche aggiudicata per tre volte il riconoscimento di Miglior giocatrice europea dell’anno del Global Poker Index. Oltre al poker, dedica anche grande impegno alla fondazione benefica da lei stessa costituita. 

Ha partecipato a numerosi quiz televisivi, oltre a prendere parte a diversi programmi scientifici e relativi al poker. È una persona affabile, che pubblica regolarmente video scientifici sul proprio canale YouTube. 

Boeree rimane uno dei principali volti nel mondo del poker femminile.

8 – Annie Duke

Per Duke il poker è ormai alle spalle, ma resta sempre una delle migliori giocatrici di tutti i tempi. Dopo essere stata coinvolta in due società di poker poi fallite, un sito internet e un tour di poker pro, si è ritirata dal gioco nel 2011. 

Duke vanta quasi 4,3 milioni di dollari in vincite in tornei live, tra cui figura un decimo posto al WSOP Main Event del 2000. Risultato straordinario, considerando che all’epoca era incinta di nove mesi. Nel 2004 ha conquistato un braccialeto WSOP a un evento $1.500 Omaha Hi/Lo, per un totale di 137.860$, prima di vincere l’NBC National Heads-Up Poker Championship nel 2010.

54 anni, madre di quattro figli e sorella del giocatore di poker Howard Lederer, Annie era in testa alla classifica femminile relativa ai premi conquistati alle WSOP, prima di essere superata da Vanessa Selbst. In seguito al fallimento della Epic Poker League, Duke sembra aver totalmente accantonato il poker, diventando attiva come relatrice e stratega d’impresa. Nel 2018 ha scritto il libro Thinking In Bets: Making Smarter Decisions When You Don’t Have All the Facts (‘Pensare in termini di scommessa: come prendere le migliori decisioni senza avere un quadro completo’), continuando nel frattempo a lavorare nel mondo della strategia aziendale. 

Che la amiate o la odiate, Duke ha vinto un sacco di soldi ai tavoli da poker.

9 – Annette Obrestad

La giocatrice norvegese ha scritto una pagina della storia del poker nel 2007 vincendo l’edizione inaugurale delle World Series of Poker Europe per una somma di poco superiore ai 2 milioni di dollari, all’età di appena 18 anni. Già solo questo è bastato a garantirle un posto tra le giocatrici di poker più conosciute. Con tale risultato è diventata inoltre la più giovane nella storia (uomini compresi) a conquistare un evento WSOP. 

Obrestad si era distinta anche due mesi prima disputando un torneo online completo da 180 giocatori per 4$ senza guardare le proprie carte. Applicando del nastro adesivo sullo schermo del proprio computer per nascondere le carte, ha finito col vincere il torneo.

Obrestad, 31 anni, ha accumulato quasi 4 milioni di dollari di montepremi in tornei live. Appena due mesi dopo aver vinto alle WSOP, è arrivata seconda all’€8.000 EPT Dublin Main Event, portandosi a casa 429.181$. Sono poi arrivati altri grandi risultati, così come diverse vincite a sei cifre. 

Da ricordare un’altra vittoria nel 2010 in un torneo £5.250 UKIPT London heads-up, per una somma di 187.788$. Ha conquistato un altro secondo posto nel 2011 al $5.300 Wynn Poker Classic di Las Vegas, per una vincita di 215.922$. 

Apparentemente Obrestad ha rallentato negli ultimi anni per concentrarsi sul proprio canale YouTube, dal nome Annette’s Makeup Corner, nel quale offre suggerimenti e recensioni sul make-up, ovviamente, senza consigli sul poker.

10 – Maria Constanza Lampropulos

Giocatrice 39enne di origini greche, cresciuta in Argentina e attualmente residente a Londra, Lampropulos non è estranea alle partecipazioni ai grandi tavoli finali; vanta un montepremi complessivo di 3,4 milioni di dollari in tornei live disputati in giro per il mondo. 

Presente sulla scena dei tornei live dal 2014, ha ottenuto il primo grande risultato nel 2016, conquistando il secondo posto a un WPT Brussels National Main Event per una somma di 75.067$. Quello stesso anno ha replicato il risultato al $1.100 Eureka Main Event della Repubblica Ceca, dove si è aggiudicata 103.907$. È arrivata al duello finale contro il suo fidanzato, Ivan Luca.

Ha poi partecipato ad altri tavoli finali, tra cui figura un’eccezionale prestazione a un evento da 5.300£ a Nottingham (UK) nel 2017. Lampropulos, laureata in business management, si è imposta in mezzo a un campo partecipanti composto da 1204 giocatori, ottenendo la più grande vincita della propria carriera con un premio da 1,25 milioni di dollari. 

Nel 2018 si è aggiudicata un’altra vincita milionaria conquistando il $10.300 PCA Main Event, per una somma di 1,1 milioni di dollari. Nel corso dello stesso anno, Lampropulos ha aggiunto al proprio palmarès il titolo £2.200 888poker Live di Barcellona, per un totale di 62.614$. 

Rimane ancora una giocatrice di grande costanza nei principali tornei, nonché un’avversaria temibile per tutti.

 

Classifica guadagni poker femminile - vincite poker (aggiornato a febbraio 2021)

1. Vanessa Selbst

2. Kathy Liebert

3. Kristen Bicknell

4. Annie Dunke

5. Maria Ho

6. Annette Obrestad

7. Liv Boeree

8. Vanessa Rousso

9. Maria Constanza Lampropulos

10. Joanne Liu

September 3, 2020
Sean Chaffin
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Sean Chaffin è un scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.

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Come vincere nel poker a tre carte

Quasi tutte le varianti di poker prevedono una sfida tra più giocatori. Il poker a tre carte tuttavia è un gioco diffuso in molti casinò che prevede un duello contro il banco. Anche se vi potrebbe capitare di vedere diverse persone sedute allo stesso tavolo che giocano contemporaneamente, non fatevi ingannare; stanno giocando tutti la propria mano contro quella del dealer e non contro quella degli altri giocatori.

Ottenendo la mano giusta, il poker a tre carte può riservare payout piuttosto importanti! Si tratta inoltre di un gioco molto lineare e facile da imparare.

Continuate a leggere se volete scoprire di più su questo popolare gioco da casinò e per imparare perfettamente i trucchi per vincere!

Sommario

Il poker a tre carte: come giocare

In questa sezione ci occupiamo di tutto ciò che dovete sapere per imparare a giocare e vincere nel poker a tre carte in un casinò.

I REQUISITI DEL POKER A TRE CARTE

Questo gioco da casinò prevede l’utilizzo di un mazzo da 52 carte e delle fiches. In genere ci sono mescolatori automatici usati per mischiare un altro mazzo durante lo svolgimento della mano, di modo da accelerare sostanzialmente lo svolgimento del gioco.

L’OBIETTIVO NEL POKER A TRE CARTE

Lo scopo è semplice: dovete provare a ottenere la miglior mano possibile con tre carte! Non ci sono cambi e non è possibile pescare ulteriori carte come nel blackjack. Si basa tutto sulle carte che vi vengono distribuite all’inizio.

A seconda di come sceglierete di scommettere, il vostro obiettivo sarà quello di (1) cercare di formare una coppia o una mano superiore; e/o (2) fare in modo che la vostra mano alla fine batta quella del dealer.

SCALA DEI PUNTEGGI NEL POKER A TRE CARTE

Carte Kc-Qc-Jc sopra una pila di fiches

La classifica delle mani nel poker a tre carte è semplice: l’ideale sarà avere tra le mani le carte da gioco più forti! Bisogna notare che la gerarchia nel poker a tre carte è leggermente diversa da quella del poker standard.

Ecco le mani in ordine decrescente:

  • Scala colore: tre carte di valore consecutivo e con lo stesso seme (ad es. Kc-Qc-Jc);
  • Tris: tre carte dello stesso valore (ad es. 8-8-8);
  • Scala: tre carte di valore consecutivo (ad es. 6-7-8);
  • Colore: tre carte dello stesso seme (Ad-9d-3d);
  • Coppia: due carte dello stesso valore, più un “kicker” (ad es. A-A-4);
  • Carta alta: si tratta di carte isolate senza valori consecutivi o semi corrispondenti (ad es. Qc-6s-4d).

Si noti che per quanto riguarda una mano con carta alta, qualsiasi combinazione A-X-X ne batterà una K-X-X; in altre parole, anche avendo A-3-4 batterete una mano K-Q-9, anche se il valore medio di quest’ultima mano potrebbe essere più alto. Bisogna inoltre rilevare che se la prima carta alta è “legata” a una mano con carta isolata, allora la seconda carta determinerà il vincitore, e così via.

Notate anche che perfino nel caso in cui due giocatori abbiano una mano uguale da un punto di vista gerarchico (ad es. una coppia), lo scommettitore con la mano dal valore più alto, a parità di punti, risulterà vincente (ad es. A-A-2 batte 2-2-A, poiché in un caso si ha una coppia di assi e nell’altro solo una coppia di 2).

Come giocare: le regole nel poker a tre carte

  1. Puntata: esistono due tipi di puntata nel poker a tre carte:
    • Ante: si effettua nel giocare la propria mano contro quella del dealer, nel tentativo di ottenere il punto più alto con le proprie carte;

    • Pair plus: puntata il cui scopo è quello di formare una coppia o un punto più alto con la propria mano (in questa scommessa le carte del dealer sono del tutto irrilevanti);

    • N.B.: In base al casinò possono cambiare i requisiti per le scommesse. Alcuni richiedono di puntare un ante nel caso in cui vogliate giocare una mano, mentre la puntata pair plus risulterà opzionale. Altri casinò vi faranno scegliere tra l’ante e il pair plus.

  2. Distribuzione: a ogni giocatore e al dealer vengono distribuite tre carte coperte. Similmente al blackjack, e così come menzionato prima, dovete solo cercare di battere il croupier (se avete effettuato il tipo di puntata “ante”). Le carte degli altri giocatori risultano irrilevanti ai vostri fini.

    Duello tra giocatore e dealer

  3. Azione di gioco: dopo che il giocatore ha ricevuto le proprie carte, è il suo turno di agire. Avrà la possibilità di “giocare” la propria mano oppure di scartarla.
    • Se il giocatore scarta la propria mano, il dealer si aggiudica la puntata ante iniziale e qualsiasi pair plus, ove possibile;

    • Se il giocatore vuole rimanere in gara, dovrà piazzare una puntata di gioco. L’entità della scommessa dovrà corrispondere all’ante di cui il giocatore si è inizialmente avvalso. In genere queste fiches verranno piazzate dopo che il giocatore avrà disposto la propria mano in ordine sequenziale; a quel punto posizionerà le carte a faccia in giù nell’area contrassegnata dalla scritta “play”.

  4. Vincite e payout: il passo successivo che il giocatore dovrà compiere sarà quello di rivelare le proprie carte, con il dealer che risponderà immediatamente facendo la stessa mossa. Vengono confrontate le mani, con il conseguente incasso o pagamento della somma corrispondente:
    • Se il croupier ha una carta alta con il jack o una mano peggiore, tale mano non potrà essere “giocata”. Tutti gli scommettitori ancora in gara si aggiudicheranno la somma equivalente all’“ante”, pur effettuando anche la puntata di gioco: in altre parole, si limiteranno a riottenere le fiches inizialmente scommesse, senza poter vincere (e nemmeno perdere) una somma extra. Bisogna notare che se la mano del dealer supera quella del giocatore, senza però soddisfare i requisiti per poter essere giocata, lo scommettitore vincerà comunque una somma pari alla puntata ante. Allo stesso tempo, quest’ultimo “spingerà” con la propria puntata di gioco, potendola poi riavere indietro al termine della mano (se il dealer ha J-4-3, mentre lo scommettitore ha T-9-7 e “gioca”, questi vincerà la somma equivalente al proprio ante per la mano in questione);

    • Se il croupier ha una carta alta con Q o una mano migliore, questa potrà essere giocata e verrà classificata in base al confronto con la mano del giocatore. Quest’ultimo, se avrà una mano migliore, vincerà una somma pari al proprio ante e alla puntata di gioco effettuata. Nel caso vinca il dealer, questi procederà ad incassare conseguentemente il denaro del giocatore piazzato nelle aree del tavolo corrispondenti;

    • Poiché la puntata pair plus viene giocata indipendentemente, si presentano due possibili scenari: o essa finirà nelle tasche del banco qualora il giocatore non ottenga una coppia o una mano migliore oppure quest’ultimo otterrà la vincita corrispondente. Questo risultato si verifica a prescindere dalla mano del banco e/o che il giocatore vinca o vincerebbe contro il dealer. Di seguito vediamo come sono strutturati normalmente i payout per queste mani alte.

Le regole del poker a tre carte: i payout delle mani alte

Carte da poker JhJsKd

Anche se queste possono differire da casinò a casinò e da luogo a luogo, ecco le quote standard nel poker a tre carte tipicamente valide in America per le puntate pair plus, oltre a una scelta di altre variazioni di payout che vengono usate:

  • Coppia: 1 a 1
  • Colore: 3 a 1 (o 4 a 1)
  • Scala: 6 a 1 (o 5 a 1)
  • Tris: 30 a 1 (o 25 a 1)
  • Scala colore: 40 a 1

Oltre a quelli per i pair plus, le case da gioco offrono in genere anche payout per i bonus “ante” se ottenete una delle mani più forti. Queste vincite non richiedono una puntata addizionale come quella del pair plus.

I payout per i bonus ante potrebbero essere strutturati come segue, anche se ne esistono altre varianti:

  • Scala: 1 a 1
  • Tris: 4 a 1 (o 2 a 1 o 3 a 1)
  • Scala colore: 5 a 1 (o 3 a 1 o 4 a 1)

Le regole del poker a tre carte: gli stakes

Va notato come ci sia una puntata minima e massima ai tavoli di poker a tre carte. Se la puntata minima è di 5$, tuttavia, giocare una mano vi costerà un totale di 10$: 5 per la puntata ante e altri 5 per la puntata di gioco se decidete di tenere la vostra mano e di sfidare il dealer.

Il valore numerico delle fiches per la scommessa ante e per quella di gioco dev’essere sempre uguale. Tuttavia, potranno entrambe differire dalla puntata effettuata per il pair plus.

Da notare che anche la scommessa pair plus dev’essere compresa tra il valore minimo e massimo degli stakes del tavolo.

La strategia nel poker a tre carte

Seguendo la strategia ottimale nel poker a tre carte, si dovrebbero generalmente giocare tutte le mani da un valore pari o superiore a Q-6-4 e foldare in qualsiasi altro caso.

A lungo andare questa variante del poker garantirà sempre al banco un piccolo vantaggio intorno al 2%. Ad ogni modo, i margini per il pair plus e i bonus ante saranno leggermente diversi da luogo a luogo a seconda dei payout.

Giocatore e casinò

In generale, per quanto riguarda questa parte del gioco i casinò americani hanno dalla loro un margine del banco pari al 7,28%, mentre tale valore in Europa è solo del 2,7%.

Il poker a tre carte: l’etichetta da seguire

Per quanto riguarda il codice di comportamento nel poker a tre carte, ci sono tre punti da rilevare:

  • Giocare la propria mano: se dopo aver effettuato la puntata ante volete continuare a giocare, disponete le vostre carte in ordine crescente, posizionatele orizzontalmente a faccia in giù nel box “play” e piazzate la vostra puntata di gioco sopra alle vostre carte;

  • Foldare la propria mano: se avete effettuato l’ante, ma non volete giocare la mano, potete lanciare le carte in avanti in direzione del dealer. In alternativa le potete far scivolare sotto le fiches che avete già scommesso (negli spazi riservati all’ante e al pair plus) per poi spingerle entrambe verso il croupier;

  • La mancia: è buona norma lasciare una mancia al dealer in caso di vittoria. Spetta a voi decidere l’ammontare e la frequenza, ma il 10% risulta essere solitamente una quota adeguata (ricordate che potreste usare delle fiches da 1$ se giocate con quelle da 5$). La mancia va lasciata al termine della mano e a destra di un qualsiasi box di scommessa: pair plus, ante o play.

Le regole del banco: ogni casinò è diverso

È fondamentale far luce su alcune differenze che ci possono essere da un casinò all’altro in termini di regole del banco:

  • Numero di mani simultanee per un giocatore: alcuni casinò consentono agli scommettitori di giocare solo una mano alla volta, mentre altri permettono di giocarne più contemporaneamente (attraverso le diverse sezioni di scommessa dello stesso tavolo);

    Giocatore al tavolo da casinò

  • Condividere le proprie carte personali: alcune sale da gioco prevedono una policy severa che consente lo sfruttamento di una mano da parte di un solo giocatore. Da altre parti, invece, giocatori diversi possono condividere le proprie hole card e darsi consigli a vicenda su come giocare le proprie mani;

  • Quale puntata bisogna obbligatoriamente piazzare: alcuni casinò richiedono di anticipare la puntata ante per poter ricevere la propria mano di tre carte, lasciando così il pair plus come scommessa opzionale. In altre case da gioco si ha la possibilità di giocare la puntata ante o quella pair plus (o entrambe insieme).

Come barare: il poker a tre carte

Di per sé è difficile imbrogliare nel poker a tre carte. Detto questo, c’è solo un mazzo di carte in gioco, al contrario di quanto avviene normalmente nel blackjack, perciò l’idea di contare le carte per procurarsi un vantaggio non è da escludere del tutto.

Se il casinò ve lo consente, di certo è consigliabile guardare anche le mani degli altri scommettitori per scoprire quali sono le carte in gioco e quante sono le probabilità che la mano del dealer soddisfi i requisiti per poter essere giocata.

Se ad esempio la maggior parte degli assi, dei re e delle regine è in mano agli altri giocatori, potrebbe risultare vantaggioso avanzare una puntata di gioco. Magari vincerete almeno un importo pari alla vostra scommessa ante se la mano del croupier è una carta alta con jack e di conseguenza non può entrare in gioco.

Il poker a tre carte online

Il poker a tre carte si disputa prevalentemente live. Tuttavia, alcuni casinò online hanno allestito dei tavoli virtuali o live stream di tavoli reali per offrire la possibilità di giocare in rete.

Date un’occhiata al vostro casinò virtuale preferito per verificare la disponibilità del poker a tre carte.

Il riepilogo del poker a tre carte

Speriamo che questa guida sia stata d’aiuto per imparare a giocare e a vincere nel poker a tre carte! Si tratta indubbiamente di un gioco semplice da imparare e incredibilmente divertente da giocare.

Tenete a mente le varie opzioni di scommessa a vostra disposizione e non dimenticate di informarvi sulle regole del banco vigenti per la partita di poker a tre carte a cui prendete parte.

Buona fortuna!

July 30, 2020
Matthew Cluff
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Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.

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Come si gioca a strip poker?

Cos’è lo strip poker?

Lo strip poker è una variante del poker al centro della quale vi è il divertimento dato dall’imbarazzo dei giocatori. Solitamente praticato al meglio con l’aiuto di alcuni bicchierini di rum o bevande simili, nello strip poker i vestiti sostituiscono le fiches.

Se nel poker tradizionale è il proprio stack a indicare quanto bene stiano andando le cose, nello strip poker ciò che conta è vedere tanta carne!

Con chi giocare a strip poker?

Se è vero che lo si può fare con chiunque, è altrettanto vero che difficilmente lo strip poker sostituirà le partite a carte con nonni e zii nei lunghi pomeriggi invernali passati in famiglia.

A parte gli scherzi, la cosa migliore è giocare con persone con le quali ci si sente a proprio agio, tipo gli amici o il proprio partner. Detto questo, spesso lo strip poker è praticato anche a feste da gruppi di persone che non si conoscono.

Come in tutte le altre varianti del poker, sapere chi siede al tavolo è davvero fondamentale.

In quanti si gioca?

Io consiglierei di giocare in gruppi da due a sei persone. Il gioco finisce quando terminano le carte, quindi dipende molto dalla variante che si sceglie. Due persone sono davvero il minimo: chi lo gioca da solo, più che altro credo abbia bisogno di un buono psichiatra...

888 flirt

Le sfide heads-up sono più intime e adatte a flirtare di quanto non lo siano quelle di gruppo, nelle quali l’obiettivo è solitamente quello di mettere in imbarazzo il più possibile gli altri partecipanti.

Cosa serve per giocare a strip poker gratis?

  • Le carte
  • Le fiches
  • Un po‘ di umore
  • Alcuni drinks (aiutano)
  • Un grado d’inibizione ridotto (proporzionalmente al numero di drinks assunti)
  • Delle tende scure (il vicino ringrazierà)
  • Indumenti intimi puliti

Come si gioca a strip poker

Ciò che conta veramente a strip poker è stabilire bene le poker regole prima d’iniziare. Potrebbe sembrare un’affermazione ovvia, ma non esistendo mai state codificate con esattezza, forse è bene dare alcune indicazione più precise.

È importante considerare i seguenti fattori:

  • Il gioco: sono tante le persone che giocano a Texas Holdem, in partite che per come sono strutturate durano davvero a lungo. Lo strip poker è un format diverso, più immediato e veloce, adatto anche ai principianti e per il quale non servono quegli skills che un vero giocatore sviluppa nel lungo periodo: ecco perché è indicato anche per i neofiti;

 

  • L'obiettivo: l’idea di avere di fronte qualcuno nudo è molto più divertente di quanto non sia quella di finire nudi noi stessi, e per di più dopo aver dilapidato il nostro stack. Ecco perché il mio consiglio è quello di giocare più partite corte e con ante obbligatori, in modo da spingere tutti a giocare sempre e aumentare così il livello di divertimento;

 

  • Le regole extra: possibile rivestirsi con un full-house, oppure chi ha colore è costretto a bere un drink? Il vincitore di una partita potrebbe inserire una regola per quella successiva, o chi termina nudo per primo ballare attorno al tavolo per un minuto. Non vi sono limiti o regole codificate: qualsiasi tipo di bonus può rendere la partita unica e divertente, basta avere sufficiente fantasia!

Un esempio di partita a strip poker

Poker Texas Holdem strip - Giochi online gratis strip poker

Ora che le abbiamo chiarito l'aspetto regolamentare, è possibile iniziare a giocare. Vi presento la variante che gioco con i miei amici, veloce e divertente:

  1. Prima che inizi la partita, assicuratevi che ogni giocatore indossi un numero simile di capi d’abbigliamento. È possibile unire due o più capi e accettare anche i gioielli al fine di rendere il gioco più corretto;
  2. Un capo d’abbigliamento viene indicato come ante;
  3. Ogni partecipante riceve cinque carte, delle quali ne può guardare due, mentre le altre tre rimangono rivolte verso il basso;
  4. È possibile cambiare una o entrambe le carte conosciute con lo stesso numero di carte sconosciute. Le carte scartate vengono eliminate e non rientrano più in gioco;
  5. Si gioca il turn;
  6. È possibile sostituire una sola carta con una sconosciuta;
  7. Si gioca il river;
  8. Allo showdown, chi ha la mano peggiore deve togliersi il capo d’abbigliamento scelto come ante;
  9. Chi finisce i propri vestiti deve attendere la partita successiva.

Esistono anche versioni più elaborate, nelle quali ogni giocatore possiede un determinato numero di fiches: il capo d’abbigliamento viene tolto solo una volta che lo stack viene dilapidato, o quando un giocatore raggiunge un certo numero di fiches può intimare a un altro di svestirsi.

Strip poker – Domande e risposte

Domanda 1: cos’è lo strip poker?

Lo strip poker è una variante del poker nella quale ai giocatori viene chiesto di togliersi i propri capi d’abbigliamento. Chi non è bravo o è sfortunato, alla fine rimane nudo!

Domanda 2: Quali sono le regole dello strip poker?

Non esiste un regolamento codificato. Da sempre, diverse varianti del poker tradizionale sono usate come basi per lo strip poker: l’elemento costante è che chi perde deve togliersi un capo d’abbigliamento.

Domanda 3: Si possono usare tutte le varianti del poker tradizionale per giocare a strip poker?

Tecnicamente sì, anche se quelle più semplici che non prevedono l’impiego di fiches risultano più adatte, dirette e divertenti. L’obiettivo è giocare mani veloci e permettere anche ai giocatori meno esperti di divertirsi.

Domanda 4: Cosa devo sapere per organizzare una partita di strip poker?

Il tutto sarà più piacevole se vissuto in un ambiente confortevole, con luci soffuse, un bel caldo e la musica giusta in sottofondo. Assicuratevi di definire le regole prima d’iniziare e che tutti i partecipanti siano vestiti con un numero simile di capi d’abbigliamento. Ma più di qualsiasi altra cosa, fate in modo che l’atmosfera sia divertente.

888poker IT

 

Sono troppo timido per giocare a strip poker

Lo strip poker non è un gioco per i più timidi o riservati. Non piace a tutti mostrarsi mezzi nudi, soprattutto se non in perfetta forma fisica. Se non vi sentite abbastanza sicuri, probabilmente continuerete a giocare a scacchi o a dama.

Ma se doveste decidere di giocare, ricordate che le persone tenderanno a ridere di più per quello che accade, e non perché accade a voi, o tantomeno a ridere di voi. Specialmente se con voi ci saranno persone con le quali siete a vostro agio.

Ora sapete tutto quello che c’è da sapere sullo strip poker e a me non rimane altro da fare che augurarvi buon divertimento!

June 29, 2020
Dan O'Callaghan
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Dan O'Callaghan ha conosciuto il poker ai tempi dell'università a Newcastle ed è pro da diversi anni. Noto online con il nomignolo danshreddies, ha vinto sia in tornei live sia virtuali, raggiungendo il bubble al WSOP Main Event. Finora ha raccolto oltre $120K in tornei dal vivo e oltre $750K online giocando a MTTS e cash games. 

Dan si descrive come 'un tipo un po' strano' e un grande ottimista ed è un apprezzato autore di articoli per la poker community. Oltre a ciò è anche altissimo!

Segui i suoi consigli su YouTube.com/danshreddies e su Instagram e Twitter a @Danshreddies. 

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Dove giocare a poker live: una panoramica dei casinò in Italia

Siete massimi esperti in materia di poker online, ma avete maggiori difficoltà quando si tratta di individuare le località che offrono le partite del vostro gioco preferito dal vivo? Scoprite insieme a noi le principali case da gioco italiane e pianificate il vostro prossimo viaggio alla ricerca del successo!

  • In base alla legislazione italiana, se si fa eccezione per i circoli che organizzano incontri di poker sportivo, i classici tavoli da poker sono presenti soltanto nelle case da gioco legalmente riconosciute sul territorio nazionale.
  • I tre casinò attualmente operativi nel nostro paese sono dislocati a Venezia, Sanremo e Saint-Vincent. Nel 2018 ha dovuto invece chiudere i battenti lo storico casinò dell'enclave di Campione d'Italia.
  • Le tre case da gioco si differenziano tra di loro in base al tipo di giochi ed eventi ospitati, oltre che per aspetti collaterali quale ad esempio il dress code. 

Poker sportivo - Italia

Poker live casino

Nonostante il predominio delle sale da gioco virtuali (che spinge molti a chiedersi come aprire una poker room live) e a dispetto del recente calo di interesse nei confronti del poker (che aveva invece vissuto un vero e proprio boom all’inizio dello scorso decennio), non mancano neanche oggi gli appassionati del poker live, che, in virtù della normativa attualmente vigente in Italia, è praticabile soltanto nelle case da gioco ufficialmente autorizzate dallo Stato, oltre che nei circoli che offrono la possibilità di cimentarsi nel “poker sportivo” (il quale prevede una modalità torneo freezeout e un buy-in contenuto).

Andiamo ora ad analizzare più da vicino i luoghi di ritrovo fisici che esercitano un forte potere attrattivo sui giocatori d’azzardo di tutto il mondo, spesso affascinati dal loro lusso e dalla loro eleganza: parliamo ovviamente dei casinò.

Poker: dove giocare

Casino in Italia

Ci sembra opportuno partire dalla casa da gioco più antica al mondo che, contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, non ha visto la luce in qualche scintillante città americana, bensì a Venezia nel lontano 1638. All’epoca il casinò era costituito dal Ridotto di San Mosè, che col passare del tempo si sarebbe rivelato essere soltanto il primo nucleo di quello che è ad oggi una delle sole tre case da gioco presenti in Italia. Attualmente il casinò consta di due sedi: il teatro Ca’ Vendramin Calergi, che con la sua eleganza di stampo patrizio rinascimentale rappresenta il cuore pulsante della casa da gioco veneziana, a cui si è affiancata nel 1999 la sede di Ca’ Noghera, situata nei pressi dell’aeroporto Marco Polo e che costituisce il primo esempio di casinò all’americana presente nel nostro Paese. Entrambe le sedi offrono la possibilità di cimentarsi nell’Ultimate Texas Hold’em Poker, una variante dalle regole simili al gioco tradizionale, con la differenza che lo scommettitore gioca direttamente contro il banco; se preferite invece il Caribbean Stud Poker, dovrete virare verso Ca’ Noghera e in particolare verso la sala San Marco, un’area totalmente rinnovata di oltre 1000 mq nella quale, oltre al celebre gioco di carte, potrete tentare la fortuna anche in numerosi altri giochi da casinò. L’abbigliamento richiesto per entrare nella struttura è piuttosto formale nelle sale dei giochi dal vivo, mentre nelle altre aree è ammesso anche uno stile più casual. In generale alle signore è consentito l’ingresso con un abbigliamento informale, ma il dress code può occasionalmente variare in base a particolari occasioni o circostanze. La puntata minima nella casa da gioco cambia a seconda del gioco e del tavolo scelto.

Tavolo da poker

Una piccola curiosità per gli amanti della storia e della musica: il palazzo di Ca’ Vendramin Calergi, in quanto vecchia residenza del celebre compositore tedesco Richard Wagner (vissuto a Venezia tra il 1856 e il 1859, prima di tornarvi nel 1882, un anno prima della sua morte), ospita attualmente il museo che porta il suo nome: qui è possibile visitare la più grande collezione privata dedicata al genio nativo di Lipsia (se si fa eccezione per quella presente a Bayreuth). Ancora oggi vengono inoltre organizzati concerti o attività museali dedicati alle celebri composizioni di Wagner o di autori che hanno avuto un influsso decisivo nella sua formazione. 

Poker Italia

Un altro poker casino che, pur non essendo antico come quello di Venezia ha fatto la storia del gioco d’azzardo in Italia, è quello di Sanremo. Inaugurato nel 1905 grazie al progetto dell’architetto parigino Eugene Ferret, la casa da gioco matuziana non passa inosservata grazie al suo elegante stile liberty che illumina il centro della cittadina ligure. Nei primi anni il palazzo fungeva perlopiù da teatro, all’interno del quale venivano organizzati ricevimenti, feste, spettacoli e concerti. Non mancava tuttavia il gioco d’azzardo che, seppur non ufficialmente autorizzato a livello legale, godeva del tacito benestare da parte delle autorità locali. Soltanto nel 1927, in piena epoca fascista, venne sancita ufficialmente la nascita del casinò di Sanremo con un apposito decreto regio che legalizzava la pratica del gioco d’azzardo al suo interno. A partire dal secondo dopoguerra, il Salone delle feste divenne teatro del Festival di Sanremo, che si tenne nella casa da gioco locale dal 1951 al 1976 (prima di essere spostato al Teatro Ariston, che tuttora ospita l’evento nel mese di febbraio). Oltre ai classici giochi da casinò, come il blackjack, le slot machines e le roulette, la casa da gioco sanremese offre naturalmente anche la possibilità di cimentarsi nel poker, e in particolare nella variante Texas Hold’em. A questo proposito va ricordato come il casinò di Sanremo, complice anche il tracollo della casa da gioco di Campione d’Italia nel 2018, si stia affermando come la capitale del poker italiano. Il casinò ha infatti recentemente siglato un accordo pluriennale con il management della Texa Poker che garantirà la disputa di due eventi annuali appartenenti al circuito IPO (Italian Poker Open). L’edizione del 2019 si è distinta per il grande interesse riscosso tra i top player di tutta Europa. A fronte di un montepremi da un milione di euro viene richiesto ai giocatori un buy-in piuttosto abbordabile che si aggira sui 550€. Impossibile non menzionare che fino al 2014 veniva disputata una tappa dell’European Poker Tour nella Città dei Fiori.

Le carte

I comuni mortali, d’altra parte, possono tentare la fortuna ai tavoli che prevedono un blind tra 2/4€ e 20/40€. Mentre per le slot machines è consentito anche un abbigliamento informale, per le sale da gioco tradizionali e i tornei di poker è fatto divieto di indossare pantaloni corti, canottiere o tute da ginnastica.

Una piccola curiosità per gli amanti della commedia italiana: il teatro all’interno della sede del casinò ha rappresentato un trampolino di lancio per la carriera di Eduardo e Peppino di Filippo, protagonisti di varie esibizioni all’interno della casa da gioco.

Casino Italia - Live poker casino

La terza (in ordine cronologico) delle tre case da gioco operanti attualmente in Italia è rappresentata dal Casinò de la Vallée, noto anche come Casinò di Saint-Vincent, sito nell’omonima località valdostana. La sua storia è cominciata nel 1921, quando l’allora sindaco Elia Page ottenne il permesso dal prefetto locale per poter aprire un tavolo da roulette nei mesi estivi. Chiuso durante la seconda guerra mondiale, il casinò riprese la sua attività nel 1947, affermandosi nel tempo come una delle case da gioco più grandi e prestigiose d’Europa. I cinefili ricorderanno sicuramente la leggendaria giocata di Sean Connery, il primo attore a interpretare il personaggio di James Bond nella storia del grande schermo, che nel 1963 si presentò al casinò valdostano per poi vincere 27 milioni di lire con tre puntate secche consecutive sul numero 17.

Sono ancora molti gli appassionati di poker che tentano la fortuna nelle partite live

Al giorno d’oggi sono tanti i giochi offerti all’interno di questo complesso di 3.500 mq; anche gli amanti del poker troveranno pane per i loro denti grazie alla possibilità di esibire le proprie capacità nell’Ultimate Texas Hold’em e nel Caribbean Poker (che prevede anche un jackpot quale montepremi progressivo). Nel fine settimana è possibile sedersi ai tavoli cash di Texas Hold’em con blind a partire da 2,5/5€. Quanto al dress code, viene semplicemente richiesto un abbigliamento decoroso per quanto riguarda il piano terra, mentre per l’area dei tavoli sono previste delle limitazioni analoghe a quelle del casinò di Sanremo. La casa da gioco di Saint-Vincent, così come del resto anche quelle di Venezia e Sanremo, offre inoltre la possibilità di tentare la fortuna anche nella controparte online sul proprio sito ufficiale.

Per un'ampia varietà di scelta, inoltre, potrete sempre trovare pane per i vostri denti districandovi tra le sale da gioco online del casinò di 888.

PUNTI CHIAVE

  • Dopo la chiusura per fallimento del casinò di Campione d'Italia nel 2018, sono tre le case da gioco rimaste in Italia nelle quali è possibile prendere parte a incontri di poker live. I tre casinò in questione sono quello di Venezia, Sanremo e Saint-Vincent.

  • Il casinò di Venezia (il più antico al mondo) è attualmente costituito da due sedi, ciascuna delle quali offre incontri di Ultimate Texas Hold'em. La sede di Ca' Noghera, inaugurata nel 1999, presenta anche tavoli di Caribbean Stud Poker, oltre a vari altri giochi da casinò. 

  • Da qualche anno a questa parte, tuttavia, la casa da gioco di Sanremo si sta via via profilando come la capitale del poker italiano: qui è possibile prendere parte a incontri di Texas Hold'em. Da ricordare inoltre che il casinò ospita alcuni appuntamenti annuali del circuito IPO (Italian Poker Open).

  • Similmente a quanto avviene a Venezia, anche il casinò di Saint-Vincent, nell'omonima località valdostana, offre incontri di Ultimate Texas Hold'em e Caribbean Poker: quest'ultima variante prevede anche un jackpot come montepremi progressivo).

FAQ

A quali specialità di poker è possibile giocare nei casinò italiani?

Ognuna delle tre case da gioco presenti in Italia offre un determinato tipo di incontri di poker: a Venezia e Saint-Vincent c'è la possibilità di prendere parte a incontri di Ultimate Texas Hold'em (una variante simile a quella tradizionale, con la piccola grande differenza di dover giocare contro il banco) e di Caribbean Poker, mentre a Sanremo sono disponibili i classici tavoli da Texas Hold'em.

I casinò italiani offrono anche tavoli da poker con blind accessibili ai comuni mortali?

A dispetto della mitica aurea che avvolge le celebri case da gioco in Italia, è possibile reperire livelli di blind di tutti i tipi, anche per i giocatori meno avvezzi a questo genere di contesti. A titolo d'esempio, è possibile sedersi a un tavolo di Sanremo a partire da un blind di 2/4€, mentre a Saint-Vincent il livello base è di 2,5/5€.

Quale dress code è necessario osservare per avere accesso ai suddetti casinò?

Anche in questo caso le norme differiscono leggermente da struttura a struttura (e talvolta anche a seconda della sala o dell'evento cui si vuole accedere). Per informazioni più dettagliate, si consiglia di consultare gli appositi paragrafi di questo articolo o, in alternativa, il sito ufficiale del casinò di vostro interesse, di modo da essere perfettamente aggiornati su tutto l'occorrente.

May 18, 2020
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Il poker e le sue varianti: quali sono le più amate dagli italiani?

Tuttavia l’interesse per il poker da parte del Belpaese ha un’origine piuttosto recente, databile ai primi anni del terzo millennio. Fino al secolo scorso, infatti, gli italiani erano rimasti fedeli ai tradizionali giochi di carte nostrani, assumendo invece un atteggiamento distaccato nei confronti del poker, visto come il gioco “degli americani”, che di tanto in tanto faceva la propria comparsa nei film d’oltreoceano. Negli ultimi anni la situazione è cambiata radicalmente con la diffusione in Europa di un numero sempre crescente di pellicole che ruotavano attorno al mondo del poker, ma un contributo altrettanto significativo è arrivato anche dalla legalizzazione delle sale da poker online, che hanno fatto il loro debutto in Italia nel settembre del 2008. Da allora infatti sono stati tanti gli italiani che si sono riversati nelle sale da gioco virtuali per tentare la fortuna.

Com’è noto, il poker racchiude in sé diverse varianti che differiscono tra loro nelle regole (e di conseguenza nelle strategie e nelle tattiche da adottare), ma anche nella popolarità acquisita presso i giocatori. Andiamo ora a dare una rapida occhiata alle varie sottocategorie del poker.

Giocatori italiani poker: in quali varianti si cimentano?

È possibile innanzitutto individuare tre macrocategorie:

- Community card poker: le varianti in cui i giocatori hanno le carte scoperte sul tavolo, come ad esempio nel Texas Hold’em o nell’Omaha;

- Draw poker: racchiude quelle specialità del poker nelle quali i giocatori ricevono tutte le carte coperte e, senza mostrarle all’avversario, devono cercare di comporre la miglior mano possibile. Solitamente dopo ogni giro di scommesse viene offerta ai partecipanti l’opportunità di cambiare le proprie carte.

- Stud poker: un tipo di poker in cui il gioco prevede l’utilizzo di una o più carte scoperte.

Il poker si divide in diverse varianti

Analizzando più da vicino le varianti che costituiscono nel loro insieme il gioco del poker, risulta evidente come le più amate e praticate in Italia siano il Texas Hold’em (da molti, e non solo dalle nostre parti, considerato il gioco da poker per antonomasia), l’Omaha, il 5 Card Stud, la Telesina e, immancabilmente, il poker all’italiana.

Il Texas Hold’em, una delle varianti più facili da apprendere, ma al contempo una di quelle che offrono una maggiore profondità, prevede che ogni giocatore riceva due carte coperte, mentre sul tavolo ne vengono posizionate altre cinque, visibili a tutti. I partecipanti devono combinare le proprie carte con quelle comuni allo scopo di formare una mano vincente. Il gioco si divide in varie fasi: si parte con le puntate obbligatorie prima della distribuzione delle carte ai giocatori, la quale avviene nel cosiddetto “preflop”. Si passa poi al vero e proprio flop, in cui vengono scoperte le prime tre carte sul tavolo. Il turn e il river sono rappresentati rispettivamente dalla distribuzione della quarta e della quinta carta comune, cui fa seguito lo showdown, la fase che decreta il giocatore con la mano vincente.

Il procedimento di una partita di Omaha ricorda per molti versi quello del Texas Hold’em: anche in questo caso sono presenti il grande e il piccolo buio, così come le fasi di flop, turn, river e showdown. La prima grande differenza tra le due varianti è rintracciabile nel numero di carte distribuite ai giocatori: mentre nel Texas Hold’em, come già accennato, vengono consegnate due carte per ogni partecipante, nel caso dell’Omaha sono ben quattro le carte personali. L’altra grande differenza consiste nel fatto che ogni giocatore di Omaha è tenuto a usare due delle proprie carte personali: né una in più né una in meno; nel Texas Hold’em, invece, è possibile utilizzare una, due, o addirittura nessuna delle carte che si hanno in mano.

Il 5 Card Stud, molto simile al 7 Card Stud, consente una partecipazione di un massimo di 10 giocatori. Si tratta di un limit game a cui vengono applicati gli stessi punti del Texas Hold’em. La prima fase è quella dell’ante up (in cui si effettuano i pagamenti e vengono distribuite le carte), alla quale fanno seguito cinque distribuzioni. Come nei precedenti casi, anche qui la mano si conclude con uno showdown, nel quale viene assegnato il piatto al giocatore dal punto più alto. 

La telesina, detta anche teresina, può essere considerata una variante del 5 Card Stud. Il croupier distribuisce due carte per ogni partecipante: la prima coperta, la seconda scoperta. A questo punto si apre il giro di scommesse, al termine delle quali il mazziere s'incarica di distribuire un’ulteriore carta scoperta a ognuno dei giocatori. Segue un altro giro di puntate, e l’intero procedimento viene ripetuto finché ognuno dei contendenti in gioco non si ritrovi davanti quattro carte scoperte e una coperta. Conclusasi l’ultima mano, ognuno dei giocatori è tenuto a scoprire la propria carta coperta (anche coloro che hanno una mano più debole rispetto a quelle scoperte dai propri avversari). Come sempre, il giocatore dal punto più alto si porta a casa il piatto.

L’ultima ma non meno importante variante del poker tra quelle diffuse in Italia non può che essere il cosiddetto poker all’italiana, giocato a cinque carte (e difatti noto anche con l’anglicismo di 5-card draw). Il numero di partecipanti al tavolo è compreso tra quattro e sei, ognuno dei quali dovrà puntare una quantità minima di fiches. Il mazzo viene costruito sulla base del numero dei giocatori, secondo la formula “11 – n. dei giocatori” (nel caso di cinque partecipanti, ad esempio, la carta dal valore più basso in gioco sarà il il 6). A cominciare dal contendente alla sinistra del croupier, viene distribuito a ognuno un totale di cinque carte coperte (in questa variante non si può dunque parlare di poker giocato a carte scoperte). La mano può essere aperta solo da un giocatore in possesso di una coppia di jack, di donne o di re, o comunque un punto di valore superiore alla coppia. Lo scommettitore che effettua l’apertura può puntare, fare parola o cip. Dopo una puntata, il giocatore successivo può vedere, rilanciare o passare, mentre dopo l’apertura è possibile cambiare da una a quattro delle proprie carte. Se in seguito a questa fase di gioco, detta accomodo, nessun giocatore effettua una scommessa, il piatto non viene assegnato. In caso contrario, vincerà il giocatore dal punto più alto o colui che avrà costretto i propri avversari ad abbandonare il gioco. 

Gli amanti del poker hanno in genere anche la possibilità di cimentarsi in partite che combinano diverse di queste varianti: in questo caso si parlerà di mixed games. Ne è un esempio l’HO poker, che riunisce in sé il Texas Hold’em e l’Omaha.

A partire dal 2 settembre 2008, data di lancio delle poker room online in Italia, un grande numero di giocatori dalle abilità e dalle esperienze più disparate si è affacciato al mondo del gioco virtuale per sfidare gli altri appassionati sfruttando la comodità del poter stare tranquillamente seduti a casa davanti al computer. È impossibile inoltre non tenere in considerazione che il poker online garantisce un gioco più veloce e dinamico rispetto a quello live, oltre a offrire una più ampia gamma di varianti e di modalità tra cui i giocatori possono spaziare nella propria scelta. D’altra parte, in Italia i fautori del poker live devono fare i conti con un numero molto limitato di possibilità a propria disposizione, visto l’esiguo numero di casinò operanti nella nostra penisola.

May 15, 2020
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