Cosa sono le reverse implied odds nel poker?

Le reverse implied odds poker vengono normalmente considerate come l’opposto delle implied odds. Queste ultime vi permettono di fare call senza avere pot odds dirette, per via della possibilità di conquistare fiches extra sulle strade più avanzate. 

Arrivare a capire le implied odds è utile naturalmente per comprendere anche il concetto di reverse implied odds. Date un’occhiata alle apposite voci del nostro glossario poker per ulteriori informazioni in merito.

D’altra parte, in base alle reverse implied odds potrebbe non essere del tutto sbagliato, da un punto di vista matematico di probabilità poker, effettuare una determinata call anche se apparentemente ottenete le pot odds dirette. Ciò è dovuto alla probabilità di perdere fiches aggiuntive sulle strade più avanzate anche qualora completaste la vostra mano. 

Avrete dunque bisogno di qualcosa in più rispetto alle pot odds necessarie per controbilanciare la perdita di ulteriori fiches nelle ultime fasi della mano.

reverse implied odds poker

Reverse implied odds poker

Esistono due principali tipi di mani che risentono delle reverse implied odds.

  1. Progetti dominati. Ogni volta che disponete di un progetto inferiore al nut, correte il rischio di subire una sconfitta dinanzi a un progetto ancora più importante. Di conseguenza ci sarà una buona probabilità che perdiate ulteriori fiches pur migliorando la vostra mano, per cui sarà necessario compensare sfruttando un costo diretto accettabile.

  2. Mani vulnerabili di media forza con scarse possibilità di miglioramento. Un esempio al riguardo può essere rappresentato da una coppia media nell’Holdem. Non solo questo tipo di mano ha scarse chance di migliorare entro il river, ma tenderà addirittura a indebolirsi via via che verranno distribuite nuove carte. Si assiste così al completamento dei progetti e al pescaggio di overcard, il che rende ancora più improbabile che la vostra coppia regga a fronte di una situazione complessa sulle strade successive.

Esempio di frase con “reverse implied odds” -> Procedete con cautela se avete un progetto debole, dal momento che potreste ritrovarvi a fare i conti con le reverse implied odds.

Come implementare le reverse implied odds

La chiave strategica sta nel riuscire a riconoscere gli scenari in cui è opportuno considerare le reverse implied odds. 

Laddove si delinei una situazione difficile nelle fasi finali di una mano, occorrono migliori pot odds dirette per poter compensare. A tal proposito ci vengono in aiuto semplici esempi:

Esempio 1: Siete fuori posizione sul turn in un incontro di Holdem. Ci sono 100 euro nel piatto e l’avversario effettua una puntata di 25 euro. Se decidete di vedere la puntata ci sarebbero 250 euro di stack effettivi rimanenti.

  • Board: T♠T♣5♠8♠
  • Mano: Q♦7♠

Avrete così la possibilità di fare call a un prezzo molto basso. Riuscirete a completare il progetto di colore sul river nel 18% dei casi circa, mentre tecnicamente investirete solo il 16,67% del piatto totale. Avendo le pot odds a favore, vi converrà sempre vedere la puntata, no?

Il problema sorge quando formate un colore sul river e l’avversario risponde con una scommessa decisamente sostanziosa. A questo punto è meglio fare call o fold? Da una parte, i vostri calcoli sul turn si sono basati sul fatto che la vostra mano sarebbe stata la migliore in caso di completamento del progetto, mentre dall’altra appare molto probabile che l’avversario abbia un colore o un full più alto. 

Dal momento che, pur avendo completato il progetto, siete fortemente esposti al rischio di essere dominati, il vostro calcolo con le pot odds sul turn appare chiaramente fuorviante. 

Anche se sembra che stiate ottenendo delle pot odds dirette, il fold risulterà la mossa migliore alla luce delle reverse implied odds. Un approccio alternativo a questo scenario consiste nell’ignorare in buona parte gli outs che vengono normalmente considerati quando si effettuano calcoli per le pot odds standard. 

Poker reverse implied odds esempio

A prescindere dalla metodologia adottata, la morale non cambia: occorre agire con prudenza quando provate a formare made hands destinate a perdere, anche laddove abbiate l’impressione di beneficiare di un ottimo costo per la giocata.

Esempio 2: Siete fuori posizione sul turn in un incontro di Hold’em. Ci sono 100 euro nel piatto e l’avversario effettua una scommessa di 50 euro. Vedendo la puntata ci sarebbero 250 euro di stack effettivi rimanenti.

  • Board: J♠9♠4♣2♣
  • Mano: 5♣5♥

In base alle pot odds dirette, vi basta in realtà il 25% di equity per fare call in questo caso. È importante ricordare che i calcoli con le pot odds dirette risultano precisi solo quando affrontate una scommessa all-in

Ogniqualvolta ci sono dietro delle fiches extra, bisogna considerare le possibili implied odds (o reverse implied odds).

Immaginate di inserire in un calcolatore di equity il range di scommesse del vostro avversario sul turn e di scoprire di avere il 30% di equity. Tecnicamente si tratta di un valore superiore rispetto alle pot odds richieste per vedere la puntata, per cui vi conviene fare call, giusto? Anche qui è necessario fare molta attenzione. Qual è il vostro piano sul river nell’affrontare un’altra bet sostanziosa? 

Differenze tra Implied odds e reverse implied odds

Se il vostro avversario scommette sempre, mentre voi quasi ogni volta fate fold, occorre considerare il fatto di avere le giuste pot odds sul turn? Ammettendo che decidiate di fare call su qualche river, questo tipo di mano sarà più incline a perdere fiches aggiuntive anziché conquistarle: in altre parole, la mano risente delle reverse implied odds. Ne consegue la necessità di disporre di una maggior equity rispetto alle previsioni iniziali, così da poter fare un call redditizio sul turn.

Tale valore dell’equity può essere stimato approssimando la frequenza e le dimensioni medie delle scommesse che affronterete sul river. Immaginate per esempio che nel 50% dei casi il vostro avversario punti 150 euro sul river. Un tale scenario può essere equiparato all’affrontare una scommessa di 75 euro il 100% delle volte. Integrando questo valore nel vostro calcolo iniziale delle pot odds, potete tirare fuori una stima relativa all’equity richiesta per fare call sul turn.

A tal proposito potete includere la scommessa extra da 75 euro sul river come parte del dimensionamento del vostro avversario sul turn. Invece di affrontare una puntata da 50 euro in un piatto da 100 euro sul turn, vi ritrovate invece dinanzi a una scommessa da 125 euro in un piatto da 100 euro. Facendo call, ilo avete già intuito amici lettori, nvestireste 125 euro in un pot totale da 350 euro. 

Poker reverse implied odds e percentuali

Vi servirebbe il 35,7% di equity per vedere tale puntata in base alle pot odds dirette. In genere, otterrete così una stima più precisa riguardo all’equity necessaria per fare call sul turn nella disposizione originaria. Sebbene questa metodologia non consideri ogni possibile variante, è sufficiente per trarne un’importante lezione in merito all’uso delle pot odds. 

Non potete sfruttare i calcoli delle pot odds dirette laddove c’è la possibilità che l’avversario mantenga un atteggiamento aggressivo sulla strada successiva.

*Prima pubblicazione 13 agosto 2024.

August 24, 2025
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Una guida pratica per l’utilizzo dell’MDF nel poker

Indice

Cos’è l’MDF?

La frequenza minima di difesa (MDF) è un concetto matematico usato nel poker per determinare la fetta del vostro range di mani con cui dovreste difendere e proseguire (tramite call o raise) quando affrontate una scommessa avversaria.

Quando usare l’MDF?

Prima di addentrarci nei vari calcoli necessari a mettere in pratica questo concetto, è fondamentale ricordare le due strategie generali da usare per contrastare i propri avversari al tavolo da gioco:

  • Teoria del gioco ottimale (GTO): consiste nel mettere in atto una strategia essenzialmente solida e impossibile da exploitare, tramite la scelta delle dimensioni delle puntate e dei range di mani che inducano gli avversari a commettere errori e vi permettano di giocare in modo sostanzialmente sicuro.

  • Exploitativa: in questo caso si analizzano i leak (le carenze) nelle strategie degli avversari e si lasciano da parte i principi della GTO. Così facendo, reagite a tali errori con lo scopo di ottenere maggiori profitti rispetto a quelli garantiti dalla GTO dinanzi a un determinato avversario.

Bisogna notare che la maggior parte dei giocatori non segue delle strategie GTO/sostanzialmente solide, fatta eccezione per gli incontri ad alti stake. In genere si possono ottenere dei ricavi maggiori con un approccio exploitativo contro gli avversari al tavolo.

Da rilevare inoltre che il concetto di MDF si applica alla strategia GTO. Per cui dovreste puntare a mettere in pratica l’MDF soprattutto negli scenari in cui non avete ancora la possibilità di “leggere” e analizzare le tipiche tendenze dei vostri avversari.

Come usare l’MDF?

knight standing in front of AK

 

La frequenza minima di difesa mette in relazione la dimensione delle puntate avversarie e quella del pot con la fetta del vostro range con cui vi conviene fare call. La formula per calcolare l’MDF è:

DIMENSIONE DEL POT INIZIALE / (DIMENSIONE DEL POT INIZIALE + DIMENSIONE DELLA PUNTATA)

Immaginate perciò una possibile situazione sul river in un incontro live di 200 NL in cui il pot sia di 150$: a questo punto il vostro avversario va all-in con i suoi ultimi 100$. 

Consideriamo ora le variabili e applichiamo la formula precedente:

MDF = $150 / ($150 + $100)

MDF = $150 / $250

MDF = 0,6

MDF = 60%

Ciò significa che a prescindere dal vostro range sul river, dovete proseguire (facendo call) col 60% del vostro range così da non poter essere exploitati dai bluff avversari.

Grafico di base sull’MDF

Date a un’occhiata a quest’utile tabella per determinare facilmente la percentuale del range con cui dovreste difendere secondo l’MDF (in base alle dimensioni delle puntate comuni espresse sotto forma di percentuale del pot):

 

mdf chart

 
 

Esempi di MDF nella pratica

Supponiamo che stiate partecipando a un incontro online $0,50/$1,00.

Arriva il turno del button (BTN), che rilancia a 2,50$. L’SB folda.

L’hero è in posizione di BB con K ♥4 ♥ e decide di vedere.

Sul flop esce 6♠ 4♦ 2♥. Fate check, mentre il BTN scommette 1,50$ nel piatto da 6$. Fate call.

Sul turn viene pescato un 2♣. Fate check. Il vostro avversario punta 4,50$ nel pot da 9$. Fate call.

Sul river viene pescato un 7♥. Fate check, mentre il vostro avversario scommette 13,50$ nel piatto da 18$.

Conviene fare call su un tale river?

Questa puntata equivale al 75% del pot, il che significa che, per non essere soggetti a exploit avversari, dovete vedere col 57% circa del vostro range secondo il grafico precedente. 

Prendiamo i numeri riportati nell’esempio e li applichiamo nuovamente alla formula già menzionata:

MDF = DIMENSIONE DEL POT INIZIALE / (DIMENSIONE DEL POT INIZIALE + DIMENSIONE DELLA PUNTATA)

MDF = $18 / ($18 + $13,50)

MDF = $18 / $31,50

MDF = 0,57

MDF = 57%

Che ci crediate oppure no, ammesso che fin qui abbiate giocato e difeso in maniera impeccabile, il fatto di avere K ♥4 ♥ in realtà giustifica un call.

(Per aiutarvi a visualizzare il vostro range e il modo ottimale in cui giocare su questo river, abbiamo inserito tutte le informazioni relative a questa mano in un programma di poker solver chiamato PioSolver):

 

mdf chart 2

 

Ogni quadratino evidenziato indica delle combinazioni che dovrebbero continuare a far parte del vostro range. I vari colori mostrano la miglior giocata da effettuare.

Come potete notare (dal verde che indica le mani con cui dovreste vedere), K ♥4 ♥ rientra ampiamente nel vostro range di call.

N.B.: ricordatevi che il consiglio di fare un call in questa situazione deriva dai concetti della GTO applicata all’MDF. Se conoscete le tendenze del vostro avversario e/o notate che questi non bluffa sul flop/turn/river tanto quanto dovrebbe, allora potreste passare a un approccio exploitativo e tentare di farlo foldare.

Quando evitare di usare l’MDF

Esistono alcuni esempi in cui non conviene applicare i principi dell’MDF.

Si tratta delle seguenti situazioni:

  • Quando giocate contro avversari deboli (e/o che non bluffano): come menzionato in precedenza, è possibile generare un maggior profitto se adottate delle strategie exploitative anziché quelle ispirate alla GTO. Se sapete che l’avversario bluffa più del dovuto, allora è consigliabile aumentare la frequenza dei call down con un range di mani più ampio (inoltre potreste usare l’MDF come punto di partenza per poi espandere il vostro range di call).

Analogamente, se sapete che l’avversario punta solo quando assistito da una mano forte (e non bluffa praticamente mai), il concetto di MDF si va a far benedire. Questi calcoli hanno infatti lo scopo di impedire all’avversario di exploitarvi con un bluff, diventando così inutili laddove il vostro rivale faccia una bet con una mano di livello.

  • Quando difendete contro le c-bet sul flop fuori posizione: dal momento che sarà già difficile realizzare la vostra equity vedendo una puntata “open” dalla posizione di grande buio, non vi conviene usare l’MDF per difendervi contro le c-bet da OOP. Qualora invece lo facciate (semplicemente perché siete fuori posizione), una parte del range con cui difenderete avrà effettivamente un EV negativo.

Riepilogo analitico sull’MDF

La frequenza di difesa minima (MDF), partendo dalle dimensioni delle puntate avversarie, indica la scelta migliore da fare in molte situazioni (similmente a quanto accade con le pot odds).

L’MDF è un concetto che dovreste allenare lontano dai tavoli, in particolare dopo aver acquisito le prime nozioni. Vi aiuterà a sviluppare uno stratagemma per analizzare tutto il vostro range (parte essenziale di una strategia di poker vincente). Inizierete inoltre a farvi un’idea delle mani con cui fare call in determinate situazioni, tenendo in conto diverse texture del board e varie dimensioni delle scommesse.

Dopo aver dedicato del tempo alla creazione di una strategia di base con l’MDF, capirete più facilmente in quali casi discostarvene per opporvi alle giocate ottimali del vostro avversario.

Anche se poi non applicate alla lettera tali principi (perché magari preferite un approccio exploitativo anziché la GTO), vi converrà comunque seguire questa strategia, per il semplice fatto che la adoperate contro gli avversari che avete di fronte.

December 28, 2021
Matthew Cluff
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Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.

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Che cos’è la rakeback nel poker?

La rakeback è qualsiasi tipo di ricompensa che una sala da poker offre ai suoi giocatori per essere membri regolari. I premi sono presi dal rake che i giocatori hanno pagato durante il gioco, da cui il nome rakeback.

Se un giocatore ottiene il "10% di rakeback" significa che riceve il 10% del suo rake totale come ricompensa.

In questa guida impareremo quanto segue:

La rakeback viene sempre chiamata così?

La rakeback non viene sempre chiamata così. Ad esempio, al poker club 888 i giocatori ricevono automaticamente premi sotto forma di freeroll, gratta e vinci e gettoni d'oro che possono essere utilizzati per acquistare premi dal negozio. Più giochiamo, più gettoni otteniamo e quindi più possiamo acquistare dal negozio dei premi.

Come ottengo una rakeback?

Molte sale da poker (come 888poker) offrono rakeback sotto forma di un sistema di ricompense VIP di cui ogni giocatore fa automaticamente parte. Altre room potrebbero richiedere ai giocatori di iscriversi tramite un affiliato (un agente o un sito di riferimento) per ottenere una percentuale fissa di rakeback.

Che significa ricevere una percentuale di rakeback?

Ottenere il 20% di rakeback significa che ci viene restituito il 20% di tutto il rake pagato come ricompensa. In alcuni casi, ai giocatori viene detta direttamente la percentuale di rakeback. In altri casi, quando il rakeback viene fornito tramite un sistema di ricompense VIP, potrebbe essere o meno possibile calcolare la percentuale esatta. In alcuni casi, i premi si basano su un elemento casuale (come una ruota che gira) o sulla valutazione di una stanza di quanto sia prezioso un determinato giocatore per il proprio ecosistema.

Cos'è un 'macina rakeback'?

Un 'macina rakeback' è un giocatore che realizza la maggior parte dei suoi profitti attraverso i rakeback. Senza di esso, sarebbe in pareggio o leggermente sotto. I macina rakeback sono spesso considerati giocatori deboli che fanno soldi semplicemente giocando su una grande quantità di tavoli. Tuttavia, questo non è del tutto vero, i macina rakeback sono in realtà giocatori al di sopra della media (dato che stanno ancora facendo soldi nel complesso). Se un giocatore sta guadagnando anche dopo la rakeback, significa che è migliore della media e che l'unica ragione per cui non sta guadagnando direttamente è perché la poker room prende tanto di rake.

Un'alta rakeback è la cosa più importante?

In breve, no, è importante non confrontare direttamente le percentuali di rakeback. Ad esempio, una room potrebbe offrire una percentuale di rakeback più alta ma semplicemente richiedere molto più rake per cominciare, rendendolo un affare meno attraente. Inoltre, le room con un'offerta di rakeback troppo alta attirano in genere una grande quantità di clienti abituali. Come guida generale, è più redditizio trovarsi in una room morbida con un rakeback basso rispetto a una molto dura con una rakeback elevata.

Sommario

I giocatori dovrebbero assolutamente cercare di trarre vantaggio da eventuali incentivi aggiuntivi offerti dalla loro sala poker. Alcuni sistemi di rakeback o VIP possono essere "opt-in", il che significa che i giocatori lasciano denaro gratis sul tavolo non familiarizzando con ciò che offre la loro stanza. Sebbene un'alta percentuale di rakeback sia piacevole, non è sicuramente l'unica cosa da considerare quando si seleziona una room.

December 28, 2021
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