Spiegazione di blocker

Anche se non potete vedere le carte personali di un avversario, le vostre hole cards vi danno qualche piccola informazione sulla sua mano. Com’è possibile? Se avete un re di fiori, significa che ci sono meno probabilità che l’avversario abbia un K in mano. Si può quindi dire che “bloccate le combinazioni Kx dell’avversario”.

I blocker, che esercitano l’effetto di rimozione delle carte, vi possono aiutare a prendere decisioni più lucide nelle situazioni spinose. Vi proponiamo alcuni esempi.

1. È prassi comune bluffare nel pre-flop con una 3-bet o 4-bet se si ha in mano un A, K o Q, visto che queste carte “bloccano” il range di valore premium con cui il proprio avversario potrebbe decidere di controrilanciare.

2. Quando fate bluff catching sul river, volete bloccare il range di valore dell’avversario, ma non il suo range di bluff.

3. Quando bluffate sul river, volete bloccare il range di call dell’avversario, ma non il suo range di fold.

Analizziamo brevemente l’effetto dei blocker nel caso di una 4-bet con bluff prima del flop. Supponiamo che il vostro avversario reagisca a una 4-bet andando all-in con una 5-bet, avendo a disposizione le seguenti carte:

AA – 6 combo
KK – 6 combo
QQ – 6 combo
AK – 16 combo

In totale ci sono 34 combinazioni che prevedono un controrilancio contro la vostra 4-bet con bluff nel pre-flop. Immaginate ora di effettuare quest’ultima giocata disponendo di una mano del tipo Ax. Ciò significa che il vostro avversario avrà meno combinazioni possibili di mani di valore contenenti un asso.

AA – 3 combo
KK – 6 combo
QQ – 6 combo
AK – 12 combo

Ora l’avversario ha solo 27 combinazioni di value-shove, anziché 34 come all’inizio. La riduzione del 20% rispetto al suo range di valore originario è dovuta all’effetto bloccante del vostro asso. Un’altra mano molto favorevole è rappresentata da QK, dal momento che essa blocca due tipi di carte che ricorrono frequentemente nel range di valore dell’avversario. Supponendo che abbiate in mano KQ, il range di value-shove dell’avversario si configura in questo modo.

AA – 6 combo
KK – 3 combo
QQ – 3 combo
AK – 12 combo

Il suo range di valore si riduce così a 24 combo: ciò implica una diminuzione del 30%, grazie a un uso sapiente degli effetti di rimozione delle carte.

Nelle varianti a quattro carte come l’Omaha, i blocker possono avere degli effetti ancora più accentuati, dal momento che avrete a disposizione ben quattro carte che saranno invece assenti nel range dell’avversario. I blocker assumono generalmente una maggior rilevanza nelle varianti Stud, per via della grande quantità di informazioni ricavabili dalle carte scoperte sul tavolo.

Esempio di frase col termine “blocker” -> Anche se l’avversario ha un progetto di colore di cuori, il vostro asso di cuori rappresenta un blocker che riduce le sue chance di successo. 

Come implementare i blocker nella propria strategia di poker

L’utilizzo dei blocker nelle fasi avanzate di una mano di Texas Hold’em implica normalmente una decisione molto difficile, per cui si rende necessario un aiuto. Un errore frequente tra i principianti è quello di provare a sfruttare i blocker negli scenari in cui è piuttosto chiara la scelta da fare. La maggior parte degli incontri “morbidi” non richiede alcuna analisi delle rimozioni di carte al fine di generare un alto tasso di vincita.

Bluff catching sul river

Ipotizziamo la seguente texture del board in una partita di No Limit Hold’em.

Board: 8TQ23

Immaginiamo che abbiate una made hand di forza media e proviate a capire se sia il caso di fare un bluff catching. Anche se il vostro avversario ha un range di scommesse polarizzato, non tutti i bluff catcher sono uguali, poiché alcuni di essi beneficiano degli utili effetti di rimozione delle carte. Ricapitolando quanto detto prima:

1. Volete bloccare il range di valore dell’avversario.

2. Volete evitare di bloccare il suo range di bluff.

È importante ricordare che l’esatta composizione di questi due range sarà fortemente influenzata dalla strategia adottata dall’avversario nel corso di una mano: in altre parole, non ha alcuna rilevanza bloccare i progetti di scale, se lo sfidante cambia continuamente la propria tattica con le scale in una fase precedente della mano. Molti giocatori dimenticano quest’aspetto, finendo per vanificare l’utilizzo dei blocker.

Ammettiamo che, con la texture del board di cui sopra, l’avversario preferisca bluffare con un progetto di colore mancato e che le sue principali mani di valore con J9 siano la scala o il set. In tal caso:

1. Qualsiasi combinazione con Qx, Tx o 8x, assieme a una carta secondaria di 8 o 9, risulterà utile, poiché essa blocca sia le scale sia i set.

2. È preferibile che non abbiate alcuna carta di cuore in mano, dato che esse riducono le potenziali combinazioni di bluff a disposizione del vostro avversario.

Quanto appena detto può apparire molto semplice, ma in realtà è spesso il contrario. Immaginiamo ad esempio che il vostro avversario bluffi anche con AJ, KJ e con una selezione di altre combinazioni di Jx. Vale ancora la pena di tenere TJ? È vero, bloccate la scala, ma così facendo bloccate anche una buona parte del range di bluff dell’avversario, il che vi sfavorirà. Nel complesso siete incentivati a fare bluff catching con un Jack o vi conviene evitare di farlo con le mani Jx? Dipenderà dal numero preciso di combinazioni di scala e dei bluff con Jx compresi nel range avversario. Può accadere spesso di pensare che sia un bene avere un Jack in mano, salvo poi cambiare idea più avanti. Per questo motivo, l’utilizzo dei blocker prevede molti più risvolti rispetto a quanto si crede normalmente. Spesso risulta impossibile calcolare i blocker a mente, ragion per cui occorre ripiegare sui poker solver. 

Un altro dettaglio importante da tenere in considerazione è che il vostro avversario, nell’esempio appena menzionato, potrebbe semplicemente rinunciare a fare molti bluff sul river. Potrete anche avere i migliori blocker possibili per un bluff catching, ma la scelta più ragionevole sarà comunque rappresentata da un banale fold. In genere, i blocker ricoprono un ruolo importante solo se l’avversario adotta una strategia piuttosto equilibrata (GTO) in buona parte delle situazioni.

Bluffare sul river

I principi validi per bluffare sul river sono molto simili a quelli per il bluff catching. Il vostro obiettivo è:

1. Bloccare il range di call dell’avversario.
2. Non bloccare il suo range di fold.

Ad esempio, viene considerato svantaggioso bluffare sul river con certi runout quando si ha in mano un progetto di colore mancato. Come mai? Perché così bloccate le combinazioni di progetti di colore bustati con cui il vostro avversario potrebbe foldare dopo aver visto nelle prima fasi della mano.

Uno dei più classici esempi di utilizzo dei blocker al momento del bluff si ritrova nel Pot-Limit-Omaha. In genere, quando si affrontano giocatori morbidi, è sbagliato impegnare il proprio stack con un colore che non rappresenti il nut, poiché l’avversario avrà quasi sempre un colore più alto. Nel PLO ci si può assicurare che il proprio rivale non abbia il colore-nut se si ha tra le mani un asso suited con qualsiasi colore presente sul board. Prendiamo in considerazione questo esempio nell’Omaha:

Board: T52J3
Mano: A34A

Notate che in questo caso il vostro avversario non potrà mai avere il colore più alto, dato che voi avete l’A♥. Se sapete che l’altro vedrà una puntata sul river solo se ha il colore-nut, allora avrete una fantastica opportunità di bluffare, poiché il vostro avversario sicuramente non farà call.

Si noti anche che queste quattro carte iniziali nell’Omaha rappresentano un esempio di mano che blocca i propri outs. In genere non conviene avere più di due carte dello stesso seme, dal momento che nell’Omaha è possibile usare solo due delle proprie hole cards per costruire una mano. Avendo in mano tre carte di fiori, vi riducete in realtà le chance di formare un colore nel post-flop.