Il rilancio nel poker è un’arte. Anche se sembra un’azione molto facile, l’importo e la tempistica di un rilancio sono cruciali nel determinarne l’efficacia. In particolare, i principianti hanno difficoltà con il tempismo.

In questo articolo, discuteremo a fondo il tema del controrilancio, prendendo in considerazione i seguenti argomenti:

Cosa significa il re-raise nel poker?

Perché il rilancio è così importante?

Calcolare l'importo minimo di controrilancio.

Quando rilanciare è illegale

Sommario delle regole del rilancio

Terminologia: “raise” vs “re-raise”

Capire 2-bet, 3-bet e 4-bet

Che cos'è un limp re-raise?

Che cos'è un back re-raise?

Strategia: I raise standard nel poker.

Cosa significa controrilancio nel poker?

Re-raise Rilanciare dopo che un rilancio è già stato effettuato nella street in corso

Per esempio -

Giocatore A punta.
Giocatore B rilancia.
Giocatore A controbilancia.

A volte, i termini, raise e re-raise vengono usati in maniera intercambiabile, come esporremo nella sezione Terminologia: “raise” vs “re-raise”. 

Perché è importante controrilanciare?

Determinare le dimensioni del piatto è una delle abilità più essenziali nel poker, a prescindere dalla variante. L’obiettivo principale di un buon giocatore consiste nel costruire il piatto quando è probabile che riesca a costruire una buona mano, ma limitarne la grandezza con mani medie e deboli.

Pur essendo una descrizione abbastanza semplicistica del gioco, la comprensione del concetto di grandezza ottimale del piatto porta a decisioni sorprendentemente precise nella maggior parte delle situazioni.

Il rilancio/controrilancio è uno degli strumenti fondamentali per far crescere l’importo del piatto. Senza l’opzione del controrilancio, i giocatori di poker raggiungerebbero difficilmente la grandezza ideale del piatto in ogni mano, il che bloccherebbe il loro winrate complessivo.

L’importo esatto dipenderà dalla struttura delle puntate della partita in questione.

Ci sono tre strutture primarie di puntate -

Limite fisso – Rilanci e controrilanci avvengono con aumenti fissi.
Pot Limit – Il raise o re-raise massimi corrispondono sempre all’ammontare del piatto.
No Limit – Non esiste un ammontare massimo a raise o re-raise. 

Calcolare l’importo minimo del rilancio nelle partite a limite fisso

Nelle partite a limite fisso, si può usare solo un valore di controrilancio che, naturalmente, rappresenta anche l’importo massimo del rilancio. L'importo stabilito del controrilancio dipenderà dalla street; potrà avere il valore della small bet o della big bet (tutte le partite a limite fisso hanno almeno un valore per la small bet e la big bet).

Giochi con le carte comuni come Omaha e Hold’em → Small bet usate nel flop, big bet usate nel turn e nel river.

Stud poker → Small bet usate nella terza e quarta street. Big bet usate dalla quinta street in poi.

Triple draw → Small bet usate nel primo e nel secondo giro di puntate, big bet usate nel terzo e nel quarto giro di puntate.

Single draw à  Small usate nel primo turno di puntate; big bet usate nel secondo.

Calcolare l’importo minimo del controrilancio nelle partite no limit e pot limit

 

Le partite no limit e pot limit hanno le stesse regole per la grandezza minima dei controrilanci, indipendentemente dalla variante in questione.

Regola base del re-raise Il nostro rilancio deve avere almeno lo stesso importo del controrilancio precedente.

Rilanciare?

Se il Villain rilancia la nostra puntata di 8bb, il nostro controrilancio minimo sarà di 8bb in più. Potrebbe sembrare semplice, ma tende a creare confusione.

Un equivoco comune vuole che l’importo della nostra nuova puntata debba essere almeno il doppio della puntata precedente, ma non è così.
 

Esempio 1 (Hold’em) – In una partita $1/$2, BTN (button) effettua il primo raise pre-flop a $6. SB (small blind) passa. Qual è l’importo minimo di re-raise che BB deve puntare?

Alcuni potrebbero erroneamente supporre che la risposta è $12 in quanto sono $6 in più oltre all’apertura del BTN. È importante ricordare che BTN non sta rilanciando di $6, ma tecnicamente solo aumentando di $4; perché la puntata precedente era il BB (big blind) di $2.

Quindi il BTN sta rilanciando sul BB di $4, il che significa che il rilancio minimo di BB è in realtà $10 ($4 in più oltre all’open-raise di $6).
 

Esempio 2 (Hold’em) – Nella seguente situazione di flop, calcola il controrilancio che il big blind deve effettuare.

$12 nel piatto al flop.
BB punta $6.
BTN rilancia a $12.
BB?

In questo caso, BTN ha rilanciato il BB di $6, il che significa che anche il controrilancio minimo di BB è di $6 per un importo complessivo del rilancio di $18. 

Calcolare l’importo massimo possibile del controrilancio

L’importo massimo possibile del controrilancio è chiaro tanto nelle partite a limite fisso quanto in quelle no-limit.

Limite fisso I giocatori non possono controrilanciare di più dell’importo della small-bet o della big-bet (a seconda dalla street in corso).

No Limit Non c’è limite al controrilancio dei giocatori, anche se non possono rilanciare di più rispetto al numero di fiches che hanno sul tavolo. Una volta che un giocatore ha investito tutte le proprie fiches, ha diritto a vedere allo showdown. Ulteriori puntate a base di macchine e yacht fanno più che altro molta scena nei film e nei libri, e sono contro le regole.

Invece, è molto più complicato calcolare l’importo massimo dei rilanci con una struttura pot-limit; ne discuteremo in seguito. 

Calcolare un pot size raise

Calculating a pot size raise is something that players notoriously get wrong. Why not test your knowledge by trying to answer the following question?
 

Esempio (Omaha Pot Limit) – In questa situazione di flop, calcola il rilancio massimo possibile del BTN.

$12 nel piatto al flop.
BTN punta $6
BB rilancia a $12
BTN?

Prenditi un momento per scrivere la tua risposta prima di continuare.

Il trucco per calcolare un pot-size re-raise è il seguente.

Immagina che facciamo una smooth call per vedere qual è l’importo totale del piatto.

In questo caso, se facessimo una smooth call, nel piatto ci sarebbero $36 (compresi i $12 già nel piatto). Allora il massimo rilancio permesso sarebbe di altri $36 per un controrilancio totale di $48.

Dato che è facile sbagliare le cifre, l’impiego di una semplice formula potrebbe servire per confermare la correttezza della nostra risposta. Se si calcola correttamente l’importo del nostro rilancio, BB dovrebbe avere esattamente il 33% di pot odds alla call. Verifichiamo.


Se BTN controrilanciasse a $48, BB dovrebbe investire altri $36 per vedere. In tale scenario, ci sarebbero $108 ($48 + $48 + $12) nel piatto. Quindi $36 è esattamente il 33% del totale del piatto, confermando che $48 è davvero un pot-sized raise.

Quando il rilancio è Illegale

Non sempre nel poker è possibile controrilanciare, anche se nel nostro stack restano altre fiches. Due sono le situazioni critiche in cui ciò può succedere.

- Il betting cap viene raggiunto nelle partite a struttura delle puntate a limite fisso.
- Un avversario fa all-in per meno della minima raise size possibile.

Approfondiamo le due situazioni.

Viene raggiunto il betting cap (limite fisso)

Con una struttura delle puntate a limite fisso c’è un limite al numero di controrilanci che si possono effettuare (altrimenti, i giocatori continuerebbero a controrilanciare fino a che tutte le stack non sono nel piatto).

Tale limite può variare, ma nella maggior parte dei casi è di una puntata e tre rilanci.

Ad esempio, la situazione seguente si riferisce alla quarta street dello stud a limite fisso (lo stud si gioca generalmente con una struttura delle scommesse a limite fisso).

Giocatore A punta $2.
Giocatore B rilancia a $4.
Giocatore A controrilancia a $6.
Giocatore B controrilancia a $8.

Ora, il giocatore A può solo vedere o passare, non è più possibile controrilanciare.

Tale limite al numero di controrilanci è definito cap.

L’azione non viene riaperta

Prima abbiamo discusso la minima raise size possibile per partite pot-limit e no-limit. Questa regola ha un’eccezione. Se un giocatore vuole rilanciare ma nel suo stack ha meno della raise size minima possibile, può ancora fare all-in.

Tuttavia, se un giocatore ha già uguagliato la puntata precedente in quel giro, può solo chiamare o passare di fronte all’all-in.

Ecco un rapido esempio:

Esempio – Nella seguente mano, quali giocatori possono controrilanciare contro l’all-in?

Hold’em (No Limit)

Rimanenti stack effettivi
Giocatore A $100
Giocatore B $100
Giocatore C $20

Giocatore A checka.
Giocatore B punta $12
Giocatore C va in all-in per $20.

Bisogna innanzitutto notare che il rilancio minimo permesso dopo che il giocatore B ha puntato è di $24 (altri $12). Il giocatore C, però, non ha tale cifra nel suo stack e può andare all-in con ciò che gli è rimasto.

Il giocatore A può controrilanciare, se vuole.

Supponendo che il giocatore A veda, il giocatore B non può controrilanciare. Il giocatore B è colui che ha effettuato la precedente puntata di $12.

Non essendo stato effettuato nessun raise minimo dopo la sua puntata da $12, non può controrilanciare. 

Sommario delle regole del rilancio

- Limite fisso: i re-raise avvengono con incrementi della small bet o della big bet.

- Pot limit: i re-raise devono essere al massimo della grandezza del piatto.

- No limit: i re-raise possono essere di qualunque importo ma sono limitati dagli stack effettivi.

- Nelle partite pot-limit e no-limit, il controrilancio minimo è dello stesso importo del rilancio precedente.
- Si possono effettuare rilanci inferiori al rilancio minimo quando un giocatore va all-in.
- Rilanci inferiori al rilancio minimo possibile non riaprono l’azione.

- Nelle partite a limite fisso si adotta un betting cap, che limita il totale di controrilanci per street.

Terminologia: raise vs re-raise

I termini specifici sono usati in maniera intercambiabile, il che può portare a un po’ di confusione.

La prima puntata in ogni determinata street dovrebbe tipicamente essere indicata come bet, o puntata (non raise). Un aumento dell’importo di questa posta sarà quindi indicato come raise (rilancio). Un ulteriore aumento nell’importo di questa posta dovrebbe essere chiamato re-raise (controrilancio).Poiché a volte la prima puntata di un determinato giro è definita (magari erroneamente) raise (piuttosto che bet), il termine re-raise può anche comunemente essere usato per descrivere il primo incremento in una posta sulla puntata iniziale.

Apertura, rilancio, controbilancio

In altre parole, anche se tecnicamente re-raise dovrebbe essere usato per descrivere la terza azione in una sequenza puntata/rilancio, spesso viene usato per indicare la seconda. Raise e re-raise vengono pertanto usati in maniera intercambiabile in alcuni circoli.

Inoltre, i re-raise sono indicati comunemente anche come raise piuttosto che re-raise, semplicemente perché è più facile dire “raise” che “re-raise”.

Parte della confusione può derivare dal fatto che la prima azione in molte varianti dovrebbe tecnicamente essere chiamata raise (dato che il big blind costituisce la prima puntata).

Quando arriviamo al secondo giro di puntate, la prima puntata dovrebbe essere indicata come bet (non raise), ma non è raro sentire giocatori usare indifferentemente il termine “raise”. 

Cosa sono 2-bet, 3-bet e 4-bet?

Per indicare raise/re-raise (rilanci/controrilanci) si usano anche i numeri, in base a quando appaiono in una sequenza di puntate.

1-bet – la prima puntata.
2-bet – il primo rilancio.
3-bet – il secondo rilancio (controrilancio)

4-bet – il terzo rilancio (secondo controrilancio)

5-bet – il quarto rilancio (terzo controrilancio)

Ricorda che in giochi come Hold’em e Omaha un open raise al pre-flop è definito “2-bet” perché la prima puntata sono i blind obbligatori.

Cos’è un limp re-raise?

Il termine “limp re-raise” indica l’azione di fare limp pre-flop e poi controrilanciare di fronte a un rilancio (noto come isolation raise). È considerato generalmente una trucco da giocatori amatoriali – che indica spesso una mano forte, come AA e KK nel No Limit Hold’em. 

Cos’è un back re-raise?

Il termine “backraise” o “back re-raise” si riferisce all’azione di controrilanciare dopo aver iniziato solo vedendo in pre-flop. Ad esempio, un giocatore potrebbe vedere un open raise al preflop e poi 4-bettare di fronte a uno squeeze in pre-flop. È considerata un’azione molto complicata: se il back-raiser ha una buona mano, allora perché non ha 3-bettato subito?

Strategia: quando si consiglia il controrilancio?

Il principale impatto del controrilancio è quello di aumentare mediamente il piatto. Fatto valido nella maggior parte delle situazioni in cui abbiamo una made hand forte o abbiamo un progetto di made hand forte (dal momento che con questo genere di mani si ama giocare piatti ricchi). Controrilanciare può essere una buona scelta anche se crediamo che il nostro avversario passerà molto spesso di fronte a un re-raise.

Penseremo quindi a controrilanciare in una delle due seguenti situazioni:

1. Abbiamo una forte made hand dominante o forte progetto e vogliamo portare più fiches nel piatto

2. Riteniamo che sia redditizio perché il nostro avversario passa abbastanza spesso contro un rilancio (utile soprattutto in situazioni in cui abbiamo un forte progetto, note come “semi-bluffing”)

Strategia: di quanto devo rilanciare?

La grandezza dei controrilanci è fondamentale e dipenderà da ciò che vogliamo ottenere.

Le strong value hand cercheranno generalmente di rilanciare il massimo possibile, cerando però di essere visti molto frequentemente. Tuttavia possono dimostrarsi ottimali importi inferiori se alcuni giocatori tendono a vedere molto più spesso contro un rilancio piccolo.

Le weaker value hand rilanceranno generalmente per valori inferiori per evitare di restare isolate contro mani più forti.

I bluff cercano generalmente di rilanciare il più basso possibile pur mantenendo una buona frequenza di fold. Tuttavia possono dimostrarsi ottimali importi maggiori se qualche giocatore passa molto più spesso contro un raise alto. 

Raise standard

Anche se i rilanci dovrebbero variare a seconda di cosa vogliamo ottenere, esistono tipici valori “standard” che sono più comunemente usati in ogni situazione.

Il seguente grafico, ad esempio, elenca le grandezze dei rilanci nel No Limit Hold’em, ed è simile per ogni altra variante di poker a limite fisso e no-limit.

Street

Standard Size

Preflop

Open raise – 2-3bb online ma più grande dal vivo.
 

3-bet – Di solito circa 3x l'importo dell'open raise.

4-bet – Di solito circa 2.2x l'importo del 3-bet.

5-bet – Di solito all-in, sempre che gli stack non siano grandi.

 

Flop

2-bet di solito circa 3x l'importo della puntata al flop.

3-bet di solito tra un min-raise e 2x l'importo del 2-bet.

4-bet sono rari e di solito sono all-in.

 

Turn

2-bet di solito circa 2.2x se c'erano puntate al flop.

2-bet sono circa 3x se al flop c'erano stati solo check.

3-bet sono rari. Di solito sono all-in con puntate al flop ma tra un a min-raise e 2x l'importo del 2-bet se c'erano stati solo check al flop.

River

2-bet sono di solito poco più che 2x l'importo della puntata iniziale ma a volte più vicine a 3x se non ci sono state molte puntate nello street.

2-bet è di solito all-in.

3-bet rare e di solito all-in.

L'importo del rilancio
Timothy "Ch0r0r0" Allin è un giocatore professionista, coach e autore. Ha iniziato a giocare nel 2006, partendo da zero e aumentando il suo bankroll online in maniera costante senza mai depositare alcun dollaro. Dopo aver partecipato (e vinto) ad alcune tra le manifestazioni più prestigiose, ora condivide le sue esperienze e opinioni sul magazine di 888poker.