Strategia di poker avanzata – Peters contro Rast

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro. L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Noi di 888poker abbiamo deciso di individuare le mani più significative della manifestazione e di chiedere ai pro stessi il perché delle loro scelte.

In questa mano, giocata al secondo episodio dell’SHRB 2016, David Peters ha sconfitto Brian Rast, giunto al river con king high e doppia coppia. Come, ce lo spiega lui stesso.

Il Setup

Nelle fasi iniziali del torneo, alla sesta mano e con i blind a 4.000/8.000/1.000, Rast (373.000) ha puntato 18.000 dal button con in mano K♥5♦. Peters, a 317.000, si è difeso dal big blind con in mano 8♥4♠.

„Il price era molto buono e il button range molto ampio, quindi ho deciso di difendermi,“ ha dichiarato Peters.

Rubare i blind è una pratica comune nei tornei di poker, e uno dei momenti migliori per farlo è al button. Chi siede in questa posizione agisce per ultimo, e la posizione nel poker è assolutamente fondamentale. Tutti però conoscono questa tecnica, alla quale quindi non viene troppo creduto, perché chi la applica può tentarla con qualsiasi coppia di carte, non per forza con una mano forte.

Quando al flop sono usciti 3♠3♥8♣, Peters ha optato per un top pair e Rast, vincitore della prima edizione assoluta del Super High Roller Bowl l’anno precedente, ha risposto con un altro check.

„Al flop e con un board del genere, la mia scelta è quasi sempre un check,“ ha dichiarato Peters. „Se poi il mio avversario punta, io rispondo con un call.“

rast

Il Turn & River

Nel momento in cui il mazziere ha girato il 6♣ al turn, Peters ha puntato 27.000 con top pair e Rast ha optato per un call. Una volta uscito invece l‘8♠ al river a completare il board, Peters ha rilanciato pesante di 150.000 in un pot di 100.000.

„Al river penso sempre a quali bluff potrei avere in mano, e con così tante combinazioni possibili di 5-4, 7-5, 9-7, T-9, colore e altro, beh davvero ne potrei avere in mano parecchi,“ ha poi spiegato Peters. „Ho quindi deciso di puntare forte per ottenere il massimo, senza dimenticare che una somma del genere mi dà maggiore fold equity con un bluff del genere.“

È importante sottolineare che qui Peters non sta pensando alla sua mano effettiva, bensì alla mano che il suo avversario pensa possa avere. Invece di puntare una somma più bassa nella speranza che il suo avversario paghi il full house, Peters si è messo nei panni di Rast, nella speranza che questi si trovi in mano un asso o un re, con l’obiettivo di sfruttare il suo busted draw.

Con questa idea in testa, si è trattato solo di stabilire la somma giusta.

Rast ci ha pensato a lungo prima di fare un call con il suo king high e la doppia coppia sul board.

„La sua chiamata al river è sensata,“ ha detto Peters. „King high non è poi tanto peggio di qualsiasi altra coppia, e secondo me lui non crede che io giochi con ace high e senza almeno una coppia importante una somma del genere,“ ha poi analizzato lo stesso Peters. „Considerato che mi sono difeso pre, lui può pensare che io abbia un boat o un colore senza showdown value, mano che rivaluterebbe il suo king high. Di certo non gli è piaciuto avere un cinque in mano, che blocca un buon numero dei miei bluff.“

Questa mano non ha comunque avuto ripercussioni decisive sul torneo, visto che nessuno dei due giocatori è arrivato a premio. Detto ciò, questa mano è indicativa di come pensino i pro. E da Peters, uno che nel 2016 ha vinto 7.271.415 USD e che ha chiuso lo stesso anno come Global Poker Index‘s Player of the Year, c’è di certo tanto da imparare.

Controlla sempre il nostro blog, sul quale i professionisti del poker analizzano le mani più significative dell’SHRB 2016.

 

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September 15, 2019
Chad Holloway
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Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.

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Strategia di poker avanzata - Berkey contro Kenney

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro. L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Noi di 888poker abbiamo deciso di individuare le mani più significative della manifestazione e di chiedere ai pro stessi il perché delle loro scelte.

In questa mano giocata nelle ultime fasi dell’SHRB 2016, Matt Berkey, con uno stack molto inferiore a quello del suo avversario, ha rilanciato basso contro Bryn Kenney. Come mai non ha deciso di passare immediatamente? Ce lo siamo fatti spiegare da lui.

Il Setup

Con appena sei giocatori rimasti nel torneo e con i bui a 30.000/60.000/10.000, Bryn Kenney (2,09 million) ha puntato 135.000 dall‘hijack con in mano A♥10♥. Berkey (835.000) ha invece optato per un call da big blind con 5♣4♣.

„A questo punto, superata la bolla ed essendo io quello con lo stack decisamente minore, non potevo pensare in termini di ICM (Independent Chip Model),“ ha dichiarato Berkey. „L’unica cosa alla quale devo pensare è come giocare la mia mano nel modo più vantaggioso possibile, considerato il rapporto stack-to-pot (SPR) a due. Nella mia situazione non dovrei prendere alcuna decisione difficile al flop, e nemmeno preservare il mio stack. L’unica cosa che mi interessa è accumulare fiches, e vista la ricchezza del piatto, di passare non se ne parla proprio.“

Per chi volesse approfondire il concetto di SPR, si consiglia la lettura di Professional No-Limit Hold’em: Volume 1 scritto da Ed Miller.

Ad esempio, in una sfida da 1USD/2USD di No-Limit Hold’em, si puntano 8 USD. La chiamata viene effettuato dal giocatore sul button, mentre entrambi i giocatori sono dotati di 100 USD. Ciò significa che a ognuno di essi rimangono 92 USD, mentre nel pot vi sono 19 USD. In questo caso l’SRP si calcola facendo 92 (il valore dello stack) diviso 19, quindi 4,84.

Nel caso di Berkey, il suo SPR così basso ha reso le cose più semplici al postflop. Con così poco spazio di manovra, l’unica scelta era tra andare fino in fondo o passare.

Il Flop

Una volta uscite le carte 7♠9♣10♣ al flop, Berkey ha optato per un check, mentre Kenney ha puntato 145.000. A quel punto Berkey è andato all-in con 695.000 con progetto di colore, e Kenney ha fatto call.

„La domanda qui è la seguente: ‚Perché un all-in e non un check?‘ L‘ovvia risposta è che si spera che il proprio avversario passi,“ ha spiegato Berkey. „Ma cerchiamo di capire in quali mani Bryn potrebbe decidere di passare sulla base delle informazioni in nostro possesso. Ha aperto dall’hijack con uno stack medio e con un avversario difficile alla sua sinistra come Fedor Holz. Inoltre, vicino a lui è seduto anche Erik Seidel con uno stack del valore di 15 big blind, perfetto per un re-shove, oltre a me al big blind con il 7% del mio stack già investito.“

Berkey ha poi continuato: „È logico dedurre che abbia buone carte. Dato il genere di board, è difficile trovare molte mani che lo porterebbero a passare al mio open-shove. Forse abbiamo un po‘ di fold equity contro i suoi ace-high holding, ma li dovrà proteggere rispondendo a un check con un altro check, e questo ci permetterà di raggiungere facilmente le nostre equity. In breve, riconosciamo che Bryn non abbia commesso alcun errore scegliendo la linea dello shove.“

 

Il Turn & River

Con 6♣ e 5♠ girati al turn e river, Berkey si ritrova in mano colore e la possibilità di raddoppiare a 1,72 milioni. È andata bene a Berkey, ma cosa sarebbe successo se Kenney avesse risposto con un check al flop?

„La texture del turn è molto importante,“ ha risposto Berkey. „Non ci sono blank in un board del genere, fuori da un offsuit due o tre. Detto questo, sono rassegnato a checkare con l’intento di shovare nella maggiorparte delle mani, fiori o non fiori. Penso che sarei portato a fare un check-fold su un re, donna o jack di un altro seme, perché non riterrei probabile che Bryn potesse avere molte mani per approffittare delle carte del board. Data l’inferiore equity con una sola carta rimasta, ho bisogno di più fold equity per poter continuare il mio gioco aggressivo. Il mio destino sarebbe di rimanere a lottare un altro giorno con uno stack che ha ancora fold equity se Bryn avesse fatto un check e io fossi andato in tilt.“

Per chi non lo sapesse, Kenney ha terminato il torneo al sesto posto vincendo 800.000 USD, Berkey al quinto con 1.100.000 USD, il suo miglior bottino in carriera. 

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September 9, 2019
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Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.

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Strategia di poker avanzata - Mercier contro Holz

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro. L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Noi di 888 poker abbiamo deciso di individuare le mani più significative della manifestazione e di chiedere ai pro stessi il perché delle loro scelte.

In questa mano, giocata al secondo episodio dell’SHRB 2016, Jason Mercier ha affrontato il futuro finalista del torneo Fedor Holz. Chiamati entrambi a decisioni difficili, abbiamo chiesto a uno degli 888poker Ambassador di spiegarci il comportamento dei due campioni.

Il Setup

A inizio torneo, i blind erano di 3.000/6.000/1.000. Mercier (688.000) ha puntato 14.000 con Q♥Q♦ dalla middle position, mentre Fedor Holz (567.000) ha difeso il big blind con A♠Q♣. Dopo il flop 4♦J♣6♠, Holz ha fatto un check e poi un call nel momento in cui Mercier ha puntato 14.000.

„Se chiami con asso e donna in una sfida a due contro un avversario in middle position con una puntata da un terzo del piatto, ti toccherà passare molto spesso e il tuo avversario avrà la possibilità di giocare una c-bet con il 100% del suo range,“ ha dichiarato il nostro esperto. „Asso-donna è una buona mano per un call, anche nei confronti di coppie di medio valore o di altre combinazioni con un asso. E se poi dovessero uscire un altro asso o un’altra donna, è probabile che il tuo avversario continui a bluffare e che tu possa quindi rimanere davanti e controllare il gioco.“

Il Turn

Una volta uscito il 6♣ al turn, Holz ha cambiato marcia e puntato 14.000. Mercier ha rilanciato a 58.000 e Holz, dopo averci a lungo pensato, ha deciso di chiamare.

Il rilancio di Mercier è stato ritenuto insolito dai commentatori, alla luce della sola coppia di donne. Perché?

„In una situazione del genere si potrebbe pensare che Fedor abbia un tris di sei,“ ha spiegato l'esperto. „Comunque, la sua mano è superiore alla maggiorparte delle mani stimate al suo call preflop, ma lo fa su questa carta perché potenzialmente la sua mano acquista ancora più valore rispetto alla stima iniziale. Queens è una mano nella quale spesso le persone chiamano al turn. Per me non è la scelta giusta, perché si possono ottenere ulteriore valore contro mani del tipo JX o contro altre mani inferiori.“

Mercier

 

Il River

Una volta uscito A♦ al river, entrambi i giocatori hanno optato per il check: il piatto di 182.000 è così andato a Holz, priprio grazie all’ultimo asso.

Può sembrare strano fare un check-call al flop, rilanciare al turn e poi fare un nuovo check al river una volta completata la mano, ma a volte è meglio andare sul sicuro che avere dei rimpianti.

„Quando Fedor ha trovato la coppia al river, è giusto fare un check e chiamare,“ ha dichiarato il nostro esperto. „Se Jason avesse rilanciato con KK o QQ al turn, allora avrebbe optato per un check al river. Nessuna carta si è accompagnata al river, quindi è meglio fare un check e poi chiamare una puntata piuttosto che dirigere il gioco e scoprire il bluff di Jason. Fedor perde ancora contro alcune delle migliori carte di Jason. Quindi puntare non gli conviene, perché in caso di rilancio al river si troverebbe in una cattiva posizione.“

Non c’è dubbio che la fortuna abbia aiutato Holz, e che la frustrazione sia stata tutta di Mercier. Per il nostro esperto ha quindi fatto bene a rimanere in gioco fino al river e a non passare a una puntata di Mercier. L’aver continuato a giocare gli ha poi permesso di aggiudicarsi il piatto.

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September 9, 2019
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Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.

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Strategia di poker avanzata - Hellmuth contro Holz

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro. L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Noi di 888poker abbiamo deciso di individuare le mani più significative della manifestazione e di chiedere ai pro stessi il perché delle loro scelte.

In questa mano, giocata al terzo episodio dell’SHRB 2016, il 14 volte vincitore del braccialetto delle World Series di Poker Phil Hellmuth ci ha spiegato in dettaglio una mano giocata contro Fedor Holz.

Il Setup

Alla seconda giornata del torneo, alla sesta mano, i blind erano di 6.000/12.000/2.000. Hellmuth, a 673.000 e con 9♥9♦, ha puntato 40.000 dall‘hijack. Una somma consistente, 3,33x del big blind, come immediatamente sottolineato dai commentatori.

Se è vero che puntate nell’ordine di 3-4x il valore del big blind a inizio giornata erano piuttosto comuni una decade fa, è altrettanto vero che il gioco si è evoluto e che oggi le puntate più comuni sono nell’ordine di 1-1,5x. Il motivo di tutto ciò, almeno per quanto riguarda i tornei, è la convinzione che una puntata del genere a inizio giornata raggiunga gli stessi obiettivi mettendo però a rischio un numero decisamente inferiore di fiches. 

„Spesso scelgo di aprire con puntate molto più alte di quelle considerate standard (tra 2,1x e 2,5x),“ ha dichiarato Hellmuth. „La teoria del poker classica sconsiglia puntate a 3,4x. Io ci vedo dei vantaggi che non tutti colgono, o che non considerano tali.“

La cosa interessante è che Hellmuth applica tale strategia con ogni genere di carte. La maggior parte dei giocatori usa questa tattica solo con mani molto belle, mentre Hellmuth è in grado di seguirla con qualsiasi coppia di carte. Quando poi mostra le carte ai suoi avversari, a volte la sua mano è buona, altre volte meno, e questo lo rende molto imprevedibile.

Holz ha poi deciso di difendere il big blind con A♣7♥, e al flop i due si sono ritrovati 10♦2♦2♣.

Il Flop & Turn

A fare la prima mossa è toccato a Holz, che ha optato per un check. A sospresa, anche Hellmuth ha fatto la stessa scelta.

Perché Hellmuth ha deciso così in un momento del genere? Con una buona coppia di nove in mano, perché concedere all’avversario un’ulteriore carta?

Anche Hellmuth ha ammesso i rischi della sua giocata: „Mi stavo proteggendo con un check molto conservativo,“ ha dichiarato. In altre parole, Hellmuth stava controllando il piatto per puntare al river o chiamare una puntata da Holz nel caso in cui fosse uscita una scare card.

Dopo che è uscito il 10♣ al river, Holz ha optato per un secondo check, mentre Hellmuth ha puntato 38.000. Holz ci ha pensato un po, per poi mostrare il suo ace high. Una scelta abbastanza insolita, considerata la doppia coppia già sul tavolo.

„È andata bene,“ ha ammesso Hellmuth. „La puntata forte al preflop gli ha fatto capire che avevo buone carte. Mi è piaciuto che abbia detto ad alta voce che avevo in mano degli otto o dei nove. Ottima lettura!“

Pur non essendosi trattato di un piatto particolarmente ricco, due cose hanno comunque reso interessante questa mano. La prima è stato il valore della puntata al preflop di Hellmuth, la seconda è che è stata giocata in un sfida tra una leggenda vivente e uno degli astri nascenti del poker.

„Quanto ha fatto nell’ultimo anno è impressionante e si merita i complimenti di tutti,“ ha poi detto Hellmuth di Holz. „Due delle giovani stelle del poker che giocano sempre assieme a lui non sono però così convinte della sua bravura. E ho notato che nel WSOP $111.111 One Drop ha spesso avuto una worst hand, e questo non va bene. Abbiamo spesso visto giocatori esplodere per uno o due anni, ne potrei nominare una dozzina, e poi scomparire nel nulla. Fedor ha le qualità per essere qualcosa di speciale e far parte di questo mondo per 50 e più anni. Vedremo cosa succederà.“

Anche se non dovesse riuscirci, i 16.484.153 USD vinti nel 2016 sono già entrati nei libri di storia del poker.

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September 9, 2019
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Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.

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Strategia di poker avanzata - Smith contro Phil

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro. L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Noi di 888poker abbiamo deciso di individuare le mani più significative della manifestazione e di chiedere ai pro stessi il perché delle loro scelte.

In questa mano, giocata al quinto episodio dell’SHRB 2016, hanno entrambi limpato dal blind con un asso in mano, trasformatosi in un problema per uno solo di loro. Abbiamo chiesto all‘888poker Ambassador Dominik Nitsche di spiegarci la mano.

Il Setup

Con i bui a 12.000/24.000/3.000, Smith, a 1,8 milioni, ha limpato dal blind con A♦7♥ e Hellmuth, a 1,2 milioni, ci ha provato con A♠3♦.

„Iniziamo dal preflop, che è stato il primo momento decisivo,“ ha dichiarato Nitsche. „Dan Smith ha deciso di limpare blind contro blind, una giocata piuttosto frequente da parte dei giocatori di grande qualità. Il motivo è semplice: ci si aspetta un piatto molto ricco e nessuno dei due vuole troppe walk. Se invece si rilanciasse in ogni mano, diventa facile giocarci contro. In una situazione del genere, limpare da uno small blind è di certo la strategia migliore.“

Ciò non significa che si debba fare sempre così, perché si rischia di passare con una buona mano e di regalare agli avversari un flop, indipendentemente dalle loro carte. Quando si gioca a due, Q7 (ovvero la „Computer Hand“) è la metà esatta delle 169 diverse mani d’apertura. Se hai una mano migliore della Q7, allora è probabile che sia migliore anche di quella del tuo avversario. Nel poker ogni scelta si basa su diversi fattori (la mano d’apertura, l’avversario, lo stack ecc), quindi non conviene MAI utilizzare una strategia standard quando si limpa da un piccolo buio.

Il Flop & Turn

Con un flop 7♠4♠A♣, Smith ha iniziato con 24.000 e una doppia coppia e Hellmuth con una coppia.

„Dan ha deciso di prendere l’iniziativa e secondo me ha fatto bene per un paio di motivi,“ ha detto Nitsche. „Per prima cosa non crede che Phil abbia un asso. Con ogni probabilità potrebbe rilanciare o addirittura andare all in per 30 big blind. Raramente opta per un check con un preflop di assi, soprattutto se non ha tantissime fiches. Non mi sorprenderebbe nemmeno se Dan decidesse di puntare in ogni mano nel suo range.“

Sfortunatamente per Hellmuth, l’aver nascosto il suo asso gli è costato numerose fiches. Uscito il 5♥, Smith ha puntato 85.000 e Hellmuth ha nuovamente seguito.

„È una carta che di solito non cambia molto, visto che probabilmente Phil Hellmuth non ha in mano più di un 7-4 o è alla ricerca di un colore,“ ha continuato Nitsche. „Dan ha buone carte e spera di alzare il valore del piatto. Quindi fa bene a puntare forte, perché anche se non avesse avuto una bella mano, sa bene che difficilmente Phil potrà averne una bella a sua volta.“

Il River

Col J♠ a completare il river, Smith ha puntato 200.000, mentre Hellmuth ha deciso in fretta di ritirarsi.

Cosa ne pensa Nitsche?

„Se anche il river sembra una scare card, in realtà non lo ho è se in mano ti trovi A-7,“ ha dichiarato. „L’unico modo in cui Smith potrebbe perdere è contro un colore. Ma è in grado di battere molte altre mani e quindi ha fatto bene a puntare forte. Hellmuth non può avere A-J, altrimenti opterebbe per un preflop, e neppure una gran bella mano, perché in quel caso rilancerebbe o sceglierebbe un postflop. Quindi Smith deve preoccuparsi solo del colore, e in piatto del genere, limpato da blind contro blind, è davvero molto difficile averlo.“

„Qui Smith ha fatto benissimo a puntare. Se il river fosse stato davvero una scare card, come un quattro, un cinque, un sei o un otto, allora sì che magari avrebbe potuto passare. Lo sviluppo del gioco ha fatto intuire come Hellmuth non avesse né un asso né una doppia coppia inferiore. Certo, se Smith avesse puntato forte e Hellmuth avesse rilanciato o fosse andato all-in, a quel punto quest’ultimo avrebbe probabilmente dimostrato di avere un colore di picche. A quel punto però Smith avrebbe potuto passare senza problemi.“

„Sinceramente non credo abbia mai nemmeno pensato di optare per un check al river,“ ha poi concluso Nitsche.

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Strategia di poker avanzata - Kaverman contro Mercier

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro. L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Noi di 888poker abbiamo deciso di individuare le mani più significative della manifestazione e di chiedere ai pro stessi il perché delle loro scelte.

In questa mano, giocata al secondo episodio dell’SHRB 2016, Byron Kaverman ha avuto due assi serviti contro Jason Mercier. Dopo diverse time extension, ha poi deciso di passare. Qui sotto riviviamo la mano e ascoltiamo l’analisi di Kaverman.

Ma prima di farlo è importante ricordare che il Super High Roller Bowl è stato disputato in modalità “Shot Clock,” il che significa che ogni giocatore aveva 40 secondi di tempo a disposizione per effettuare una giocata. Tali limiti vengono stabiliti per impedire che un giocatore impieghi troppo tempo a decidere cosa fare.

A ogni giocatori sono però stati concesse cinque time extension al giorno, ognuna delle quali della durata di un minuto, da utilizzare nei momenti ritenuti topici. 

Il Setup

A inizio torneo, i blind erano di 3.000/6.000/1.000. Kaverman (242.000) ha rilanciato con A♠A♥ e Fedor Holz (674.000) ha chiamato con Jx10x. Jason Mercier (484.500) si è difeso con Q♣9♠: ne è uscito un flop 5♦2♦Q♥.

Mercier ha optato per un check, Kaverman ha puntato 17.000 e Holz ha passato. Mercier poi ha chiamato una carta, il mazziere ha girato il 7♣ e Mercier ha controrilanciato 30.000.

Il Setup

 

Il momento della decisione

Kaverman ha poi puntato 70.000, e Mercier ha a lungo pensato cosa fare.

„A quel punto lui sapeva che io sapevo che il suo range era Qx,“ ha poi spiegato Kaverman. „Ho valutato il mio rapporto value-to-bluff, ho spinto subito dal flop e scommesso somme diverse, per vedere la sua reazione.“

Per chi non lo sapesse, il rapporto value-to-bluff si riferisce a un range che sia in equilibrio tra giocate potenzialmente vincenti e bluff. Secondo pokerstrategy.com, il rapporto value-to-bluff si calcola dividendo il numero delle giocate potenzialmente vincenti con quello dei possibili bluff.

Quindi, Rapporto VB = numero delle giocate potenzialmente vincenti/numero dei possibili bluff.

Per Kaverman, scommettere 70.000 in piatto di 142.000 voleva far capire a Mercier che nel 50% dei casi avrebbe avuto una mano vincente, mentre nell’altro 50% avrebbe bluffato. Non è una situazione facile da gestire, e in questo caso la decisione toccava a Mercier.

Dopo aver usato tre time extension, Mercier ha deciso di lasciar perdere.

„Alla fine passare è stata la scelta giusta, se non altro sono riuscito a fargli usare una time extension,“ ha dichiarato Kaverman.

„Sono molto a favore degli shot clock nei tornei di poker, e credo che il trend visto all’ARIA proseguirà anche in altri grandi eventi,“ ha detto Kaverman. „A volte vengono usati in modo strategico, soprattutto nelle fasi finali, ma sono troppo importanti per essere risparmiati.“

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Strategia di poker avanzata direttamente dal Super High Roller Bowl

Il Super High Roller Bowl (SHRB) 2016 all‘ARIA di Las Vegas è iniziato il 29 maggio 2016. 49 giocatori professionisti, ognuno dei quali dotato di 300.000,- USD, si sono seduti al tavolo con l’obiettivo di aggiudicarsi il premio di 5 milioni di USD per il primo classificato, oltre a un titolo ambito e rispettato da tutti i pro.

L’evento, di grande importanza mediatica, è stato trasmesso a livello mondiale da NBC Sports. Alla luce di tutto questo, noi di 888poker abbiamo deciso di chiedere ai pro stessi di analizzare alcune delle mani più significative della manifestazione, e di capire così il modo in cui pensano e il perché delle loro scelte.

Di alcune mani sono stati gli stessi protagonisti ad aver fornito l’analisi, altre invece sono state valutate da altri pro non direttamente coinvolti, che hanno poi chiesto ai nostri lettori la loro opionione.

Questa è strategia di poker avanzata, ma un tale confronto ha permesso a giocatori di tutti i livelli di entrare nella mente di un vero professionista. Troppo complicato? Allora fai un passo indietro e inizia con questi consigli base sulla strategia del poker.

Sei pronto? Iniziamo.

Kaverman contro Jason Mercier

In questa mano, Byron Kaverman ha avuto due assi serviti contro Jason Mercier. Dopo diverse time extension, quest’ultimo ha poi deciso di passare. Riviviamo la mano assieme e ascoltiamo l’analisi di Kaverman.

Kaverman
 
Phil Hellmuth

Dan Smith contro Phil Hellmuth

In questa mano, Dan Smith e Phil Hellmuth hanno entrambi limpato dal blind con un asso in mano, trasformatosi in un problema per uno solo di loro. Abbiamo chiesto all‘888poker Ambassador Dominik Nitsche di spiegarci la mano.

 

Hellmuth contro Fedor Holz

In questa mano, il 14 volte vincitore del braccialetto delle World Series di Poker Phil Hellmuth ci ha spiegato in dettaglio una mano giocata contro Fedor Holz.

Fedor Holz
 
Mecier

Mercier contro Fedor Holz

In questa mano, Jason Mercier ha affrontato il futuro finalista del torneo Fedor Holz. Chiamati entrambi a decisioni difficili, abbiamo chiesto all‘888poker Ambassador Chris Moorman, il giocatore più decorato di sempre nella storia del poker online, di spiegarci il comportamento dei due campioni.

 

Berkey contro Bryn Kenney

In questa mano Matt Berkey, con uno stack molto inferiore a quello del suo avversario, ha rilanciato basso contro Bryn Kenney. Come mai non ha deciso di passare immediatamente? Ce lo siamo fatti spiegare da lui.

Brayen kenny
 
David Peters

David Peters contro Brian Rast

In questa mano, David Peters ha costretto il suo avversario Brian Rast al pay off con un king high. Come ci è riuscito? Ce lo ha spiegato lui stesso.

 

Negreanu contro Buddiga

In questa mano, Daniel Negreanu ha sfruttato il range advantage per un enorme bluff al river contro Pratyush Buddiga. Abbiamo chiesto all‘888poker Ambassador Dominik Nitsche di spiegarci la mano e il significato esatto di range advantage.

Daniel Negreanu
 
Shak

Dan Shak contro Fedor Holz

In questa mano, Dan Shak ha provato a bluffare Fedor Holz, uno dei migliori giovani a livello mondiale. Com’è andato il suo tentativo?

 

Dan Smith contro Kempe

In questa mano, Dan Smith e Rainer Kempe si sono affrontati in una delle sfide più memorabili e drammatiche del torneo. Abbiamo chiesto all’888poker Ambassador Dominik Nitsche di spiegarcela e se Smith avrebbe mai potuto evitare una sconfitta del genere.

Rainer Kempe
September 2, 2019
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Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.

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10 celebrità che sarebbero state grandi giocatori di poker

Il poker e lo showbiz hanno sempre camminato di pari passo, come gli italiani e il calcio. Perchè? Il tavolo verde è forse l’unico posto al mondo dove le celebrità possono essere veramente se stesse in mezzo a completi sconosciuti.

Classe sociale, razza, genere: niente di tutto questo è importante al tavolo da poker.

E’ il ponte dell’unità.

E questa è la ragione per cui Neymar, Gerard Pique o Denilson amano giocare. O perchè  vediamo ai tavoli Kevin Hart, Aaron Paul, e Brad Garrett. O perchè Shannon Elizabeth, Jennifer Tilly, e Ricki Lake si affidano totalmente al mazzo di carte.

Tutti quelli appena menzionati sono ottimi giocatori di poker, ma sono I migliori?

Ho raggiunto alcuni dei più bravi, e di seguito vi riporto I loro suggerimenti.

1. Christian Bale

Tobias Reinkemeier ha vinto più di $11m negli MTT dagli stack più alti del pianeta, incluso il buy-in di $1m per il Big One for One Drop alle World Series of Poker (WSOP).

La star tedesca crede che Christian Bale sarebbe potuto essere un eccellente giocatore di poker:

"Se approcciasse il poker con la stessa dedizione e fatica con cui ha approcciato la sua intera carriera attoriale, sarebbe molto bravo. Le sue trasformazioni sono pazzesche" ha detto Reinkemeier.

Ovviamente, I giocatori di Poker sperano che si trasformi in Batman quando gioca, e non in American Psycho.

Batman, quantomeno, si presenterebbe al tavolo

2. Sam Harris

Il 3 volte vincitore di bracciali WSOP Dutch Boyd ha preferito il cervello ai muscoli, scegliendo il controverso autore, filosofo e neuroscienziato Sam Harris.

“Nomino Sam Harris. Credo abbia il tipo di mente analitica capace di dominare al tavolo, ed il suo background nelle neuroscienze lo aiuterebbe ad entrare nella testa dei suoi avversari” ha detto Boyd.

Qualcuno dovrebbe ricordare ad Harris che la politica e la religione, però, non sono sempre stati un buon mix ai tavoli.

3. Bill Belichick

Prima di questa stagione, Bryan Paris è diventato il secondo giocatore della storia a vincere più di $10m negli MTT online e così, la sua convinzione che l’Head Coach dei New England Patriots Head Coach Bill Belichick, possa rompere I livelli, va rispettata.

"Da sempre, il Football Americano è un gioco basato sulla strategia, molto più del poker, e Belichick ha dimostrato di essere il migliore nel pensare in anticipo le mosse rispetto ai suoi avversari" ha detto Paris. "Con 5 superbowl nella valigia, ha ripetutamente dimostrato di  saper come si raggiunge la vetta. Sarebbe interessante vedere all’opera le sue skills al tavolo verde".

4. Tom Brady

Bryan Paris non è stato l’unico a credere che il background  NFL sarebbe stato un buon sistema operativo per giocare a poker. Tyler Hancock, difatti, ha scelto Tom Brady con queste motivazioni:

‘Tom Brady è una persona a cui è stato sempre detto che non era abbastanza bravo ai tempi del college, così ha messo in campo grinta e determinazione per dimostrare alle persone quanto si erano sbagliati " ha detto Hancock. "Ha abbastanza denaro per non curarsi di quello che c’è  in gioco, il che può ovviamente essere positivo e negative al tempo stesso, ma se si mettesse a testa bassa e decidesse di diventare un giocatore di poker, credo sarebbe ottimo. Inoltre, come quarterback, è uno stratega e legge sempre in anticipo le situazioni. Questo mindset sarebbe un asset fondamentale nel gioco”.

Tom Brady

5. Jackie Chan

Dalle stelle dello sport a quelle dello schermo: Kara Scott, reporter di bordo campo ESPN nonchè Ambassador 888, pensa che Jackie Chan abbia le doti per vedere qualche flop, turn e river.

“Credo che Jackie Chan sarebbe un grande giocatore. Ha sempre girato da solo le sue scene d’azione e a fine pellicola, spesso, le bonus scene mostrano immagini di rossa rotte ed infortuni subiti in scena”, ha detto Scott. “L’idea del dolore provato significa che le bad beat sarebbero equiparabili più o meno ad una passeggiata nel parco per lui; in più, le sue skill nelle arti marziali e nelle molteplici mosse da effettuare contemporaneamente lo faciliterebbero nel ragionare su molti aspetti, oltre a pensare costantemente di capire cosa il suo avversario sia in grado di fare, dopo tanti anni di pratica”.

Jackie Chan

6. Brian Baumgartner

Come scrittore e giocatore di poker, nonchè  vincitore di un braccialetto WSOP, Chad Holloway ha visto in azione in una doppia veste  sia celebrità che giocatori di poker, e crede che Brian Baumgartner possa trasformarsi in poco tempo da pesciolino rosso a squalo.

“Una celebrità con cui amo giocare a poker è Brian Baumgartner, che interpretava Kevin in The Office, sulla NBC” ha detto Holloway. “Nello show televisivo, il suo personaggio era stato campione nel 2002 del No-Limit 2-7 Draw vincendo 2,5k $, nonostante quell’evento in realtà non sia nemmeno mai esistito (Thor Hansen ha vinto la versione da $1,500). Una volta parlai a Baumgartner di questa storia, e mi confessò di avere effettivamente giocato a poker, sopratutto ad eventi benefici, ed una volta anche al main event delle WSOP. Sfortunatamente, I suoi impegni gli hanno impedito di continuare a giocare. Se avesse tempo e modo, credo sarebbe un gran bel giocatore. Contrariamente al personaggio che interpreta conosce il gioco, capisce le pot odds, ed è un grande intrattenitore. L’esatto tipo con cui non ti importa molto se perdi perchè  ti fa ridere sempre.”

7. Lady Gaga

Come ex reporter e PPP Kristy Arnett ha intervistato e giocato con alcune delle più grandi celebrità esistenti nel mondo degli affari, ed ha individuate il suo cavallo nel mondo della musica:

"Lady Gaga è incredibilmente intelligente, veloce, intuitiva e sopratutto si mette in gioco rischiando ogni singolo giorno della sua vita. Tutti questi fattori mi inducono a pensare che sarebbe una garndissima poker face".

E, per l’appunto, riesce a scrivere anche discrete canzoni di poker.

8. Clive Owen

Il protagonist di Valerian e la città dei mille pianeti, Clive Owen, potrebbe essere un ottimo James Bond. L’attore britannico non ha mai messo piede nel mondo di Ian Fleming, ma Scott O'Reilly crede che sarebbe stato un mago delle scene di poker.

"Clive Owen ha interpretato un sacco di ruoli, e credo che avrebbe potuto portare questa versatilità anche al tavolo, nonchè a sviluppare una grande capacità di adattamento col terreno circostante" ha dettoScott O'Reilly. "In ‘Croupier' è stato molto bravo a mimetizzarsi , perchè non è semplicissimo notare subito quel ragazzo al tavolo che vince qualche pot occasionale qua e là, prima di darti la mazzata shovando gli assi.

"Il suo atteggiamento calmo e pacato gli conferisce l’atteggiamento mentale giusto per evitare qualunque decisione influenzata dai tilt. Tiene le sue carte molto vicine al petto tutte le volte che è possibile, una qualità che può solo portare benefici al tavolo. In tutta onestà, sarebbe la persona sempre vicina alla chip leading, che arriverebbe ai final table senza magari mai vincere, sarebbe sempre nel mezzo della battaglia, ma alla fine della fiera soccomberebbe (con Daniel Craig, lol). Oh, l’asso nella manica? Tirare fuori una carota al tavolo, per poi colpire I fan".

E mangiali, quei  vegetali.

9. Liam Neeson

Liam Neeson è uno dei più versatili attori di Hollywood, e questa attitudine può diventare un asset necessario per salire di livello al tavolo da poker.

Prendete come esempio il suo personaggio nella trilogia di Taken, Bryan Mills. Un uomo con una specifica skill.

“Ho un ventaglio di abilità particolari, abilità che ho acquisito in tutta la vita. Abilità che fanno di me un incubo per persone come te”. Bryan Mills - Taken

Io gli credo, e così Kristy Arnett.

“Liam Neeson sarebbe un gran bel giocatore di poker”, confessa  Kristy Arnett. “Non si ferma davanti a nulla! Sbaglierò, ma credete sul serio che il vero Liam Neeson sia molto lontano dal suo personaggio di Taken”?

Penso la stessa cosa, Kristy.

10. Giancarlo Esposito aka Gus Fring

Il ruolo più famoso di Giancarlo Esposito da conoscere è il cattivo superagghiacciante di Breaking Bad. E, insieme al co-protagonista Aaron Paul, li ho incontrati alla Global Poker League (GPL), e non mi sarei mai seduto con loro nemmeno per un paio di HU durante le scene del film.

Di seguito, le parole di Scott O'Reilly sul perchè il personaggio di Esposito, Gus Fring, sarebbe un clamoroso giocatore di poker.

"Gus Fring sarebbe semplicemente impossibile da leggere, può seguire linee che nessuno tranne lui potrebbe immaginare ed ha il potenziale per effettuare una quadruple barreled in bluff in qualunque momento"!

Inoltre, avrebbe anche un enorme successo al tavolo servendo abbastanza pollo fritto da portarti all’infarto.

Ora tocca a te, quale celebrità pensi abbia le caratteristiche per sfondare al tavolo verde?

August 19, 2019

Comprensione e gestione dei TAG

Che cos’è un TAG?

TAG significa “Tight-Aggressive”, e indica quel tipo di giocatore che entra in gioco solo con mani forti in preflop. Un TAG di conseguenza ha la tendenza a giocare con maggiore aggressività; spesso rilanciando o 3bettando, e si contrappone a quelli che vengono definiti i preflop cold-caller: ovvero quei giocatori che mantengono un profilo di gioco basso nella fase iniziale del gioco (tight-passive).

Prima di entrare nel vivo dell’aspetto tecnico di questo tipo di gioco, occorre analizzare quali sono i fattori che possono farci identificare un avversario TAG al tavolo; questi infatti molto spesso passano del tutto inosservati, almeno in un primo momento, proprio perchè gran parte delle loro giocate finisce inesorabilmente in muck.

Quando un giocatore TAG decide di giocare una mano in preflop, lo fa generalmente perchè ha una combinazione valida; è piuttosto raro infatti che in fase di showdown questi mostrino una mano non completa come ad esempio un J6o, di solito avranno una qualche coppia, un Broadway o un premium suite-connector.

Passiamo ora ad un’analisi più tecnica dei TAG, sentiti pure libero di passare al capitolo successivo se pensi di saper gestire con sagacia giocatori di questo tipo.

Prima di iniziare è consiglibile familiarizzare con i termini che seguono, visto che sono quelli di solito utilizzati per descrivere alcuni casi tipici e sono in largo uso dai giocatori online.

VPIP – Voluntarily Put In Pot – Indica la percentuale di tutte le mani che il giocatore decide di giocare. L’esatto VPIP di un TAG dipende generalmente se si gioca un 6-max nelle varie varianti di poker, o altro tipo di tavolo.

La maggioranza dei 6-max TAG gioca tra il 16, e il 25% delle mani. Un giocatore che gioca il 25% VPIP è generalmente considerato un TAG “loose/perdente”, mentre uno che ne gioca il 16% è considerato un TAG “nitty/essenziale”.

La maggioranza dei giocatori TAG in un tavolo full-ring gioca invece tra il 10, e il 18% delle mani. Anche qui il 18% rappresenta il TAG “loose/perdente”, mentre 16% un TAG “nitty/essenziale”.

PFR – Preflop Raiser – questo dato indica la percentuale delle mani giocate in modo aggressivo durante il preflop. Di norma il valore PFR è sempre minore (o uguale) a quello del VPIP per il semplice motivo che non è possibile giocare in modo aggressivo una mano senza mettere soldi nel piatto.

Considerando come di norma un TAG preferisca avere il controllo delle scommesse, vi sarà solo raramente una differenza superiore al 5% tra TAG IVIP e PFR. Se la differena diventa più sostanziale è molto porbabile che ci sia a fronteggiarci non tanto un TAG, quanto un giocatore tight-passive.

In un tavolo 6-max un giocatore che gioca il 20% delle mani in PFR è spesso considerato un “loose” TAG, mentre uno che gioca il 12% PFR è spesso considerato un “nitty” tag. Per i tavoli full-ring un giocatore che gioca più del 15% PFR è nel lato dei perdenti, mentre un PFR con meno del 8% si trova in quello dei nitty.

La debolezza fondamentale di un TAG

Il TAG è un ottimo stile di gioco, raccomandato soprattutto per i principianti, e per tutti i nuovi che si avvicinano al poker. Si dice infatti che con un approccio aggressivo si possano ottenere buoni risultati all’inizio e nello stesso tempo imparare il gioco nel medio periodo. D’altra parte, la maggioranza se non tutte le strategie di poker hanno sempre qualche contro indicazione, e il TAG non rappresenta un’eccezione a questa regola.

La verità è che la maggioranza dei TAG non è soggetta a prendere rischi, in caso lo fossero cadrebbero con facilità nella categoria dei TAG perdenti e da questa tendenza deriva il concetto generale per il quale i TAG non entrano in gioco con carte marginali, ma al contrario, solo dove e quando si sentono sicuri di poter portare a casa il piatto aumentando l’aggressività e naturalmente spalleggiati da una buona combinazione di carte personali.

Da questo, il modo migliore per disarmare un TAG, è quello di aumentare la pressione quando non è probabile che abbia una buona mano. Tuttavia è bene foldare quando è chiaro che il TAG, aumentando i volumi di scommessa nelle diverse fasi di gioco, proprio per il fatto che essendo questi giocatori che non tendono al rischio nè al bluff, è probabile se non sicuro che abbiamo una mano importante tra le dita.

Vediamo ora come applicare queste note a diverse situazioni di gioco.

Strategia di opposizione 1 – Mosse in preflop

I giocatori TAG spesso danno grande importanza a tecniche di 3bet in fase preflop. Questo in parte succede perchè non avendo ancora una visione completa del gioco aumentano il ritmo della partita sperando che altri giocatori ne seguano l’esempio, o che si ritirino.

Visto che i TAG non sono inclini a prendere rischi, saranno naturalmente riluttanti a chiamare un 3bet, o un bluff 4bet eccessivamente aggressivo. Per questo chi li vuole contrastare, o addirittura liberarsene deve aumentare la pressione in fase di preflop in caso abbia in mano un bluff almeno decente.

D’altra parte, se un TAG decide di andare in 3bet una volta che abbiamo aperto, dobbiamo gestire la cosa con maggiore cautela rispetto al solito. Le possibilità che l’avversario abbia una mano rilevante sono più alte del normale considerato il profilo del giocatore. Un TAG andrà in 3bet circa il 4-5% delle mani in preflop, mentre il LAG andrà in 3bet mediamente tra il 7, e il 10% delle volte.

6 handed, NLHE

6 handed, NLHE

UTG (100bb) TAG
MP (100bb)
CO (100bb)
BTN (100bb) Hero
SB (100bb)
BB (100bb)

Hero riceve As4s

UTG open-raises con 3bb. MP folda. CO folda. Hero?

In genere non dovremmo chiamare in una situazione come questa, soprattutto se il nostro avversario è un TAG; la nostra mano non sarà abbastanza forte. Siamo inoltre consapevoli che il loro range di apertura in posizione UTG è più forte che nella media. Di sicuro, potrebbe essere un’idea migliore aprire con un 3bet per attaccarli in ultima posizione.

D’altra parte, considerata la particolare natura di questi giocatori; ammesso pure che questi sembrino forti e sicuri, noi possiamo sempre sembrarlo di più se andiamo in 3bet con la massima decisione. Una situazione del genere può sfruttare la tendenza dei TAG di evitare rischi e mani marginali. Loro hanno delle buone carte che non vogliono sprecare in preflop, ma nello stesso tempo non saranno inclini a prendere un rischio eccessivo con extra chip quando per loro c’è la concreta possibilità (o il semplice sospetto) che la nostra mano possa essere un AA/KK.

Se un TAG si lancia in un 4bet in una situazione come questa il rischio per noi diventa davvero alto, e ne potrebbe venire fuori una mano al vetriolo. In casi del genere meglio considerare seriamente di ripiegare in un fold. Come regola generale i TAG non andranno in 4bet solo con AK, preferendo un più moderato call.

Dato il fatto che un TAG mediamente rilancia in apertura il 13% delle mani, e continua intorno al 3.5% delle volte quando contrasta un 3bet, si può desumere che possono foldare anche oltre il 70% delle volte in situazioni analoghe. Un approccio di gioco di questo tipo, se saputo gestire,  può farci guadagnare chip senza neanche arrivare al flop.

Naturalmente non stiamo sostenendo che non si debba fare un 3bet con bluff contro una delle late position che apre, anzi una mossa del genere potrebbe portare ad un buon profitto se effettuata contro un TAG. Il punto è che quando siamo in 3bet contro una late position, veniamo percepiti come deboli, come deboli sono le possibilità di chi apre cosa che può di certo lavorare in nostro favore.

Consideriamo ora una situazione dove siamo noi ad affrontare un 3bet.

6 handed, NLHE

6 handed, NLHE

UTG (100bb) Hero
MP (100bb)
CO (100bb)
BTN (100bb) TAG
SB (100bb)
BB (100bb)

Hero apre rilanciando 3bb. MP folda. CO folda. BTN 3bet fino a 10bb, SB folda, BB folda, Hero?

Abbiamo già affrontato l’argomento, sottolineando come questa sia una situazione perfetta per mostrare i muscoli in partita. Comunque, il fatto che si tratti di una posizione eccellente per un bluff, non vuol dire che il TAG colga la cosa ed esegua la strategia. Tenete presente che il profilo del TAG lo porta ad evitare il rischio e potrebbe essere intimorito di fronte ad un 3bet contro un ampia gamma di opzioni forti. Considerato quest’ultimo aspetto, in una situazione del genere, un TAG avrà una mano forte la gran parte delle volte, ed è per questo che è consigliato foldare, almeno come regola generale.

Strategia di opposizione 2 – Attenzione agli attacchi in postflop

Sarebbe assurdo pensare che tutti i TAG giochino nello stesso modo. La verità è che ci sarà sempre qualcuno più portato al bluff di altri. Un buon TAG dovrebbe bluffare con frequenza visto che gli avversari saranno portati a credere che ha sempre una buona mano, soprattutto se è stato colto (o ha volontariamente fatto cogliere) il suo modo di giocare.

In ogni caso è bene ricordare che i TAG non saranno predisposti a bluffare troppo spesso, e di norma andranno sempre in postflop con una mano di valore. Quindi, se abbiamo di fronte un TAG che inizia a puntare, specialmente se lo fa in più fasi di gioco, è bene tenersi pronti ad un fold.

6 handed, NLHE

6 handed, NLHE

UTG (100bb)
MP (100bb)
CO (100bb) TAG
BTN (100bb) Hero
SB (100bb)
BB (100bb)

Hero riceve JhTh

UTG folda, MP folda, CO apre con 3bb, Hero call con 3bb, SB folda, BB folda.

Flop (7.5bb)

Jc5s2h

CO scommette 5bb, Hero chiama 5bb

Turn (17.5bb)

3c

CO scommette 12bb, Hero chiama 12bb

River (41.5bb)

9d

CO scommette 30bb, Hero?

Fatti alla mano, abbiamo ancora in mano una coppia alta, quindi esiste una possibilità che la nostra combinazione sia quella migliore. Ma se ci soffermiamo a pensare a quali mani potrebbe avere il nostro avversario; mani rilevanti che lo hanno spinto ad andare fino in fondo nella partita, si può facilmente pensare che questi non possa avere una mano peggiore della nostra. Un J8 (la mano peggiore dopo la nostra) non sembra una combinazione abbastanza forte da aver spinto un TAG fino a questa fase di gioco.

Quindi sembrerebbe che l’unica situazione vincente per noi sia quella in cui il nostro avversario stia bluffando, ma quante probabilità ci sono che sia così? Le possibilità di un bluff dipendono totalmente dal tipo di avversario che ci fronteggia, e in questo caso abbiamo di fronte un TAG: il tipo di giocatore che per natura evita i rischi. Le probabilità che questi abbia corso per l’intera partita con un bluff in mano si riducono drammaticamente.

La nostra coppia in questo caso vale pochissimo, e rappresenta un fold quasi scontato quando nello scenario di fronte a noi c’è un TAG.

Strategia di opposizione 3 – Attacca ad ogni esitazione!

Assodato che un TAG generalmente gioca le sue mani in modo aggressivo, potrebbe essere un vero e proprio regalo se inizia a fare check. Nella gran parte dei casi un check da parte di un TAG indica debolezza.

Nota che in genere questo succede in situazioni in cui un TAG è stato l’aggressore nel preflop.

6 handed, NLHE

UTG (100bb)
MP (100bb)
CO (100bb) TAG
BTN (100bb) Hero
SB (100bb)
BB (100bb)

Hero riceve Jh9h

UTG folda, MP folda, CO apre con 3bb, Hero chiama 3bb, SB folda, BB folda.

Flop (7.5bb)

Tc7s2h

CO scommette 5bb, Hero chiama 5bb

Turn (17.5bb)

3c

CO check, Hero?

Lo sviluppo della prima parte della partita è in qualche modo standard. Abbiamo una mano che è chiaramente una mano abbastanza forte da giustificare una cold call, immediatamente con una coppia alta al flop, ed una carta dello stesso seme non avrebbe alcun senso foldare.

Successivamente, nonostante abbia attaccato fino alla fase precedente di gioco il TAG decide di fare check. Immediatamente una campanella deve suanare nella nostra mente, perchè un check, e perchè proprio adesso? La gran parte dei TAG avrebbero continuato a giocare con qualsiasi combinazione, quindi perchè passare da una strategia di cbet fino ad una resa?

Alcuni giocatori potrebbero rispondere per errore ribadendo il check, magari perchè non hanno una mano significativa e non vogliono ritrovarsi con il TAG a rilanciare al giro successivo. C’è da dire che uno scenario del genere è davvero raro e che il TAG sarà spinto a foldare di fronte ad un nostro raise, che rimane per questo la scelta più sensata.

Tirando le somme

Il modo in cui un TAG viene affrontato e sconfitto si basa sul puntare a tutti i piatti per i quali questi non hanno dimostrato un vero interesse. Quando durante il gioco un TAG inizia ad incrementare i volumi di scommessa, si può ritenere con certezza che questi sia anche ben servito. Meglio foldare; solo così possiamo schivare la minaccia di arrivare fino al fondo di una mano inutile, quel tipo di mano dove anche se abbiamo un punto, con una buona dose di certezza quello del TAG sarà più alto.

May 21, 2019
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Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.

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WPTDeepStacks Malta 2019

Battle of Malta 2019 - pacchetti

Tempo di live, nella splendida cornice dell’Olympic Casino di Malta dove, dall’11 al 14 aprile, è in programma l'888poker WPTDeepStacks Main Event, un evento co organizzato da 888 Poker e dal WPT con in palio 200.000€ garantiti. Due day 1, 30k di partenza e bui da 40 minuti, per nove livelli di gioco. Qui di seguito la struttura completa del main event e di tutti i side disponibili:
https://wptmedia.wpt.com/wp-content/uploads/2019/02/WPTDS-Malta-schedule-2019.pdf
Ovviamente, 888poker ha pensato ad un succoso programma per permettere ai giocatori italiani di raggiungere la piccola isola del Mediterraneo, mettendo in palio ben 27 pacchetti dal valore di 1.700€ cadauno.
Ogni pacchetto comprende:

  • Buy in di 1000€ per il main event;
  • Pernottamento di 3 notti in hotel a 5 stelle dal 12 al 14 aprile, l’Intercontinental Hotel, un’esclusiva location nel cuore di St. Julian;
  • Rimborso di 220€ per le spese di viaggio, accreditate come bonus direttamente sul conto di gioco

Due le strade che portano a Malta: tramite satellite o tramite ricarica

Qualificazione tramite satellite

Due pacchetti garantiti, messi in palio nel torneo delle 21.30 (buy-in 109€) che si svolgerà tutti i Lunedì,per un totale di 12 pacchetti.
Troppo alta la posta? Niente panico, 888poker prevede due step di qualificazione a questo torneo, ogni giorno a partire da solo 0.01€. 
Si inizia alle 16.05, dove almeno 7 giocatori avranno la garanzia di qualificarsi per lo step successivo, un satellite di 11€ programmato tutti i tardi pomeriggi alle 19.05, con 2 ticket garantiti per il torneo di qualificazione da 109€ all’888poker WPTDeepStacks Malta Main Event.
Ecco di seguito un piccolo schema riepilogativo per la grande scalata al sogno maltese:

Qualificazione tramite ricarica

Tutti i giocatori che ricaricheranno il conto gioco con almeno 30€, utilizzando il codice promozionale WPTLive, otterranno automaticamente un ticket per partecipare a tre tornei esclusivi con in palio 15 pacchetti per Malta.
Sei pronto alla sfida?

March 5, 2019
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