In senso lato, il termine “puntata” nel poker può designare qualsiasi giocata che preveda l’aggiunta di fiches al piatto. Questa definizione è dunque valida per le bet, i call e i raise

Tale parola, tuttavia, viene più comunemente usata in riferimento a una puntata: 

  • in un round di scommesse in cui non ci siano ancora state altre giocate (a parte eventuali check),
  • e in cui un giocatore piazza un certo quantitativo di fiches per inaugurare il giro. 

In genere, ci sono tre motivi per puntare durante una mano di poker:

  • Valore: in questo caso si cerca di arricchire il proprio bottino con i call di avversari che abbiano mani peggiori.
  • Bluff: il bluff consiste nell’indurre il proprio avversario a passare una mano migliore della vostra.
  • Semi-Bluff: è possibile fare un semi-bluff quando si ha una mano con poco valore, ma anche con buone chance di netto miglioramento (nel caso in cui ad esempio si abbia un progetto). Si può vincere il round spingendo l’avversario a foldare subito oppure rafforzando sensibilmente la propria mano su una strada successiva.

In quest’articolo ci immergeremo nel vasto tema della “bet”. Vi daremo utili consigli per migliorare le vostre capacità e padroneggiare questa fondamentale componente del poker.

Quando puntare nel poker: siate aggressivi

Adottare uno stile di gioco aggressivo (avvalendovi di bet e rilanci anziché di call e check) è assolutamente cruciale. Se volete vincere nel lungo periodo, dovete essere aggressivi.

Sì, per aggiudicarvi il pot è sufficiente presentarsi allo showdown con le carte migliori, ma un atteggiamento aggressivo vi fornirà anche altre alternative per vincere la mano. Potete sfruttare la fold equity inducendo tutti gli avversari a foldare.

Effettuare una bet impedirà fondamentalmente agli altri giocatori di realizzare gratuitamente la propria equity. Se riuscite a spingerli fuori dalla mano, conquisterete l’equity che avrete negato loro (per maggiori informazioni sulla fold equity, date un’occhiata a questo articolo esaustivo).

Puntate con consapevolezza: perché decidete di scommettere

Poker player standing a three-way crossroads with the words CALL, FOLD and RAISE written on the entrance of each streetSappiate sempre PERCHÉ state scommettendo!

È fondamentale che vi chiediate sempre perché state decidendo di fare una bet. I motivi per cui normalmente si effettua questa giocata (come detto prima) sono una puntata di valore, un bluff o un semi-bluff.

Dovete chiedervi qual è lo scopo della vostra scommessa nonché il risultato auspicato:

  • Volete che l’avversario veda?
  • Volete che faccia fold?
  • Volete indurlo a rilanciare?

Indubbiamente potete mirare allo studio e alla messa in pratica di uno stile di gioco equilibrato, improntato alla teoria del gioco ottimale (GTO). Tuttavia, sarà in genere più fruttuoso seguire una strategia exploitativa.

L’utilizzo di una strategia di puntata exploitativa

Può essere fondamentale la capacità di manipolare gli avversari piegandoli alle vostre mosse quando scommettete. Questa strategia (in parte) si riduce inoltre al concetto di metagioco del poker. Si tratta di provare a capire quali saranno i pensieri e le azioni dei vostri avversari in determinate situazioni.

Esempi di tattiche exploitative

  • Provare a indurre un maggior numero di fold. A volte i giocatori si avvarranno di bluff più sostanziosi per “spaventare” gli avversari e portarli a passare la mano. 
  • In altri casi, ci sono giocatori che tendono a puntare somme basse con mani monster per ottenere un certo valore.
  • Altri giocatori ancora scommetteranno con un’aggressività inaudita se avranno a disposizione delle carte monster!

Potreste decidere di usare queste tattiche in particolari contesti, ma fate sempre molta attenzione.

I bravi giocatori possono essere spesso in grado di carpire i vostri intenti manipolatori (questo vale soprattutto se adottate uno stile di gioco exploitativo).

Capire gli avversari e ottenere un vantaggio in termini di metagioco è un requisito cruciale per avere successo nel poker. Nel prossimo paragrafo ne saprete di più!

Conoscete e categorizzate gli avversari

Per sapere come affrontare gli avversari e quando è opportuno scommettere, è fondamentale analizzare e capire il loro: 

  • livello di abilità
  • livello di competenza
  • stile di gioco

Sfruttando queste informazioni, sarete in grado di exploitarli.

Ecco alcuni consigli generici per capire quando scommettere nel poker. Tale lista si basa sulle caratteristiche degli avversari:

poker player from the  back, looking at a whiteboard with poker vernacular and symbols on itStudiate l’avversario e lo svolgimento della mano prima di puntare.

  1. Identificate i giocatori bravi e quelli mediocri: idealmente dovrete adattare le vostre scommesse a seconda che affrontiate giocatori forti o meno. È quindi importantissimo distinguere subito i fish dagli squali. La competenza di un giocatore è strettamente legata al suo livello di pensiero. Questo determinerà le opzioni a vostra disposizione per effettuare una bet fruttuosa contro i vostri avversari.
  2. Rinunciate a bluffare contro i giocatori mediocri: questo tipo di avversari sarà lieto di vedere le vostre puntate fino ad arrivare allo showdown. È impossibile batterli con un bluff, per cui non provateci nemmeno.
  3. Aumentate le dimensioni delle value bet contro i giocatori scarsi: questi ultimi amano i call down. Potete ottenere maggior valore e incrementare i vostri guadagni accrescendo le proporzioni delle vostre value bet.
  4. Sul flop pianificate una strategia da seguire per il resto della mano: quando arrivate al flop, avete già davanti il 60% delle carte comunitarie! Il legame tra le vostre carte e il board dovrebbe aiutarvi ad abbozzare un piano di scommessa da seguire per il resto della mano (e non solo per il flop).
  1. Pianificare le mosse in anticipo vi faciliterà sin dall’inizio (per cui cominciate subito, anziché aspettare di trovarvi in una situazione calda sul river). Avere già un’idea strategica vi aiuterà a prendere le decisioni migliori nel prosieguo della mano. Il nesso tra le vostre giocate risulterà inoltre più credibile (qualsiasi cosa vogliate far credere agli altri). Sarete infine in grado di massimizzare il vostro EV contro i relativi avversari.

Consigli sulle scommesse per neutralizzare gli avversari

Se si va oltre il semplice concetto di giocatore “bravo”/“scarso”, si possono individuare quattro fondamentali categorie di avversari. 

Abbiamo anche aggiunto delle informazioni su come opporsi ai rispettivi stili di gioco:

Tight-aggressive (TAG): in genere comprende bravi avversari che giocano uno stretto ventaglio di mani iniziali. Sono aggressivi, con una predilezione per le bet e i rilanci, piuttosto che per i check o i call.

Controstrategia: adottate una tattica sicura ed equilibrata. Tenete d’occhio eventuali tratti exploitativi che potete provare a capitalizzare.

Tight-passive (TP): questi avversari giocano un ristretto range di mani pre-flop e in genere permettono agli altri partecipanti di prendere le redini della puntata. Raramente effettuano le bet e giocano in maniera piuttosto lineare dopo il flop. Hanno uno stile di gioco “fit o fold” e si limitano a scommettere e rilanciare solo disponendo di una mano monster.

Controstrategia: una giocata potenzialmente molto redditizia contro questi avversari lineari consiste nello sfoderare una c-bet sul flop. Tali giocatori, se non hanno niente in mano, tendono infatti a foldare il più delle volte. Dovrete tuttavia fare attenzione a non esagerare con i bluff su tutte e tre le strade. Questo tipo di avversari sceglie a volte di vedere con mani forti con cui dovrebbe invece rilanciare. 

Se avete una mano monster, è generalmente sconsigliato fare slowplay contro i giocatori in questione. Solo di rado, infatti, scommettono e bluffano. Vi conviene quindi sperare che abbiano fin dall’inizio una buona mano (perdente), così da poter arricchire il piatto. Se questi avversari decidono di puntare, probabilmente avranno una forte mano di valore. Procedete con cautela.

Loose-aggressive (LAG): si tratta di giocatori potenzialmente pericolosi, visto che mantengono alta la pressione con puntate e rilanci. Potrebbero inoltre avere molte più combo di mani nel proprio range pre-flop, rendendovi arduo il compito di leggere le loro carte.

Date un’occhiata alla mano nut mascherata da Tom Dwan sul turn, in una sfida contro uno dei migliori giocatori al mondo, Phil Ivey:

Adottate una strategia di scommessa per contrastare un avversario loose-aggressive!

Controstrategia: questo tipo di giocatori ama sfruttare al meglio ogni manifesta debolezza (come i check o le mosse passive). Scommettere contro di loro può talvolta portarli a giocare in modo lineare e a foldare. Fateli perciò cadere nella loro stessa trappola se le circostanze vi sono favorevoli, bluffate e/o fate bet voi stessi. Potrete trarne grande vantaggio!

Sporadicamente dovrete fare call down meno forti per contrastare l’implacabile aggressività di tali giocatori. A volte vi andrà bene, altre meno. È però importante sapere che sarà difficile per questi giocatori avere successo nel lungo periodo. Il loro largo ventaglio di mani pre-flop (e questo vale in particolare negli incontri con alte rake) sarà la loro rovina.

Loose-passive (LP): questi avversari giocano un range di mani più ampio di quanto dovrebbero. Inoltre optano per mosse passive come check e call. Questa categoria è la più allettante da spennare.

Controstrategia: scommettete contro di loro con un ampio range “merged” di value hands ed evitate i bluff! Questi giocatori non possono fare a meno di soddisfare la propria curiosità. Muoiono dalla voglia di scoprire le carte degli avversari. Fanno call troppo spesso. Siate perciò attenti quando questi mostrano segnali di aggressività e di grande forza (tramite ad esempio rilanci o bet sostanziose).

Riassumendo quanto detto, studiate i vostri avversari e provate a suddividerli in categorie. 

Entrate nella loro testa per scoprire: 

  • Cosa pensano
  • Come giocheranno
  • Come reagiranno a particolari tipi di scommesse

Imparerete a sfruttare queste informazioni per indurli a fare esattamente ciò che volete!

Come scommettere per bluffare

Nella guida finale sul bluff potete trovare 13 dei miei migliori consigli al riguardo, ma ecco intanto qualche suggerimento indispensabile per iniziare subito:

  1. Bluffate solo contro i giocatori che foldano: non ha senso bluffare contro chi verosimilmente reagirà con un call down. Scegliete attentamente i giocatori deboli, ma assicuratevi anche che si tratti del giusto tipo di avversario contro cui bluffare. Se riuscite a crearvi una situazione di vantaggio di range o di nut nella mano, è più probabile che gli avversari caschino nel vostro bluff, finendo per foldare più spesso.
  2. Quant’è forte la mano dell’avversario: sarà più facile rispondere a questa domanda quanto maggiori saranno le vostre capacità di leggere una mano. Ammettiamo che, analizzandone le puntate, riusciate a dedurre la forza della mano avversaria. A questo punto sarà molto più facile carpire la probabile forza del suo range/mano. Potrete inoltre stimare le chance di successo di un eventuale bluff (e se quindi sia il caso di farlo).
  3. Fate delle giocate credibili: le vostre mosse, così come l’importo delle scommesse, determineranno il grado di credibilità del vostro atteggiamento. Quando bluffate, deve risultare plausibile che abbiate la mano (o le mani) di valore che volete far credere. Prima di bluffare, fatevi delle domande come: “C’è il nut nel mio range?” oppure “A quanto ammonterebbero le mie puntate se avessi davvero la mano che sto simulando?”
  1. Scegliete bene l’importo delle vostre scommesse: i vostri bluff saranno più credibili se deciderete correttamente il valore della puntata da effettuare. Spesso i giocatori vanno fino in fondo se le mosse di un avversario appaiono poco credibili. Qualche esempio: se optate per sostanziose bet polarizzate, è normalmente consigliato avere il vantaggio del nut nel vostro range. Se scegliete invece importi minori, è in genere opportuno avere un range di valore più ampio, con solo un numero minimo di bluff selezionati.

Quanto scommettere quando fate value bet

La risposta a questa domanda è legata al vostro avversario. Ecco tre aspetti da considerare al momento di determinare l’importo per la value bet:

  1. Sappiate quando fare una value bet: se un giocatore effettua una mossa disponendo di una mano peggiore della vostra, è opportuno fare una puntata di valore nel 50% o più dei casi. Se fate una puntata e l’avversario reagisce con un call, dovreste vincere più del 50% delle volte affinché la value bet sia efficace (nei tornei questo valore arriva fino al 60%, viste le implicazioni relative all’ICM).
  2. Identificate le mani bersaglio e selezionate il giusto importo per le puntate: questo consiglio è una tattica particolarmente exploitabile. Per determinare la giusta somma da scommettere è anzitutto necessario determinare la forza della mano degli avversari e fino a che punto questi saranno disposti a fare call. Scommettere piccole cifre vi consentirà di allargare le vostre value bet. Di conseguenza aumenterà anche la frequenza dei call avversari. Le puntate sostanziose porteranno alla polarizzazione: avrete una mano forte o vi ritroverete a bluffare, il che può talvolta mettere l’avversario in una situazione delicata con buone mani di forza media.
  1. Decidete se sia il caso di derogare dall’importo delle puntate standard/dalle linee di scommessa in base agli avversari: se riuscite a farla franca aumentando le dimensioni delle vostre value bet contro i giocatori più deboli, fatelo assolutamente! Se pensate di fare check su una mano (su cui altrimenti fareste una puntata di valore) perché state sfidando un giocatore nitty, fatelo pure! Se potete sfruttare qualsiasi altra debolezza, procedete! Aggiungete tutto al bilancio finale e incrementate il vostro EV facendo i giusti adattamenti in base agli altri giocatori.

L’immagine al tavolo: guadagnate rispetto per le vostre puntate

Dopo aver passato in rassegna una serie di consigli fondamentali sulle value bet e il bluff, non possiamo non dedicare qualche accenno all’immagine al tavolo. 

L’immagine al tavolo è data dalla percezione che gli avversari hanno del vostro gioco. Ci basiamo su due aspetti principali: 

  1. Come avete giocato le mani precedenti nella sessione in corso.
  2. Quali sono le probabilità che gli altri contrastino le vostre puntate.

Ammettiamo ad esempio che abbiate già esibito uno o due grandi bluff in una partita. Vi ritrovate ora in un’altra situazione ideale per ripetere la giocata. A questo punto potrebbe essere meglio rinunciare al bluff, visto che probabilmente risultereste poco credibili

Ipotizziamo uno scenario opposto in cui vi siate mostrati nitty per tutta la serata. Gli avversari si aspetteranno che abbiate una buona mano se deciderete di rimanere in gioco (può essere pertanto una situazione propizia per bluffare, dato il “rispetto” di cui probabilmente godreste).

Tenete sempre conto della vostra immagine al tavolo al momento di decidere come scommettere.

granny poker player announcing raise on the river holding 7-2 off-suit on a board reading As-Ks-Qs-10s-3sConsiderate la vostra immagine al tavolo prima di puntare!

Nomi delle scommesse comuni nel poker

Ecco una breve lista di nomi standard per alcune delle possibili puntate durante una mano:

  • Continuation bet (“c-bet”): si tratta di una scommessa in cui un giocatore rilancia prima del flop, per poi procedere con un’altra puntata sul flop.
  • C-bet ritardata: si verifica quando un giocatore rilancia nel pre-flop, poi fa check sul flop, prima di procedere con una puntata sul turn.
  • Donk bet/Stop n’ go: si verifica quando un giocatore conclude l’azione su una strada precedente tramite un call, per poi effettuare la prima scommessa sulla strada successiva, assumendo il ruolo di aggressore. Si tratta in genere di una mossa da principianti, redditizia solo nei casi in cui la carta successiva sia più favorevole al range di chi fa la donk bet che non del precedente aggressore.
  • Probe bet: si tratta di uno scenario in cui un giocatore rilancia nel pre-flop, per poi limitarsi a un check sul flop. In seguito, sul turn, la prima puntata viene effettuata dal giocatore che aveva visto nel pre-flop.

Quale importo scegliere per le vostre puntate

Sia che stiate effettuando una value bet o un bluff, è indispensabile scegliere appropriatamente l’entità delle vostre scommesse. Questo aspetto ha un impatto diretto sul vostro bilancio finale: determina infatti il numero di fiches che lascerete sul tavolo o che vi porterete a casa!

Per non dilungarci troppo in quest’articolo, date pure un’occhiata alla guida completa sull’importo delle puntate, pubblicata sul blog di 888poker. Potrete così imparare quasi tutto ciò che occorre sapere sull’argomento.

Tabella delle puntate sul river

Le scommesse diventano quanto mai fondamentali sul river. Consultate la nostra guida completa sull’importo delle puntate per ottenere maggiori informazioni sulle puntate da effettuare sulle altre strade.

Intanto la seguente tabella mostra il rapporto tra le mani di valore e i bluff che dovreste avere sul river. Seguendo questa strategia potrete mantenere un’immagine equilibrata di voi stessi:

Importo della puntata % di value bet dello scommettitore % di bluff dello scommettitore
25% (1/4-pot) 83% 17%
33% (1/3-pot) 80% 20%
50% (1/2-pot) 75% 25%
66% (2/3-pot) 72% 28%
75% (3/4-pot) 70% 30%
100% (Pot) 67% 33%
150% (1,5x-pot) 62% 38%
200% (2x-pot) 60% 40%

Poker live: come puntare

È doveroso accennare anche all’importanza di come scommettere quando optate per questa mossa, in particolare negli incontri dal vivo

Alle volte sarete in grado di individuare correttamente i giocatori più inesperti, sfruttando le value bet o i bluff. Così facendo rischierete però di lanciare qualche vistoso tell che possa tradire la forza esatta della vostra mano.

È importante capire come identificare alcuni dei principali tell. Allo stesso modo dovrete imparare a nascondere i vostri. Date un’occhiata a quest’articolo approfondito sull’argomento.

Riepilogo dei consigli generali per puntare a poker

Il tema delle scommesse nel poker è piuttosto vasto! Ci auguriamo che quest’articolo vi abbia aiutato a schiarirvi le idee al riguardo. 

È opportuno sapere cosa prendere in considerazione prima di scommettere, facendovi anche (ma non solo) le seguenti domande:

  • Qual è lo scopo della vostra puntata?
    • Dovete chiedervi perché state scommettendo e cosa volete raggiungere.
  • Quali sono il livello di abilità e le inclinazioni del vostro avversario?
    • È fondamentale individuare le loro capacità, il livello di competenza e lo stile di gioco adottato. Così facendo avrete la possibilità di exploitarli.
  • Qual è la forza della vostra mano?
    • Imparate a capire quando effettuare una value bet o piuttosto un bluff. Optate per la giocata più redditizia.
  • Quale pensate che sia il livello di forza del vostro avversario?
    • Exploitate i giocatori che riconoscete come deboli, così che questi possano foldare sul river con una bottom o middle pair.
  • A quanto deve ammontare la vostra puntata?
    • Consultate la guida sull’importo delle puntate per scoprire quanto è opportuno scommettere.

Detto questo, buona fortuna e divertitevi ai tavoli da gioco!

FAQ: guida sulle scommesse nel poker

D: Qual è lo scopo di una puntata a poker?

R: Dovete fare le bet con l’intento di massimizzare le vincite e minimizzare le perdite.

Le due principali categorie di scommesse sono quelle:

  1. di valore (in cui la vostra giocata verrà vista da una mano più debole nel 50% o più dei casi),
  2. per bluffare (indurre una mano migliore a foldare).

Alcuni giocatori commettono l’errore di scommettere con la propria mano di forza media nelle situazioni inopportune. Ad esempio, quando è probabile che subiscano dei call solo da parte di avversari con mani migliori. In questi casi conviene normalmente fare check, volendo vedere la puntata. Tale giocata concederà all’avversario la chance di bluffare.

D: Perché è opportuno mirare a un atteggiamento più aggressivo?

R: Una condotta aggressiva caratterizzata da puntate e rilanci vi fornirà la possibilità di vincere una mano con un metodo alternativo al classico showdown. Può portare gli avversari a foldare, facendovi quindi vincere il pot. Di conseguenza, i giocatori aggressivi hanno in genere maggiori chance di successo rispetto a chi è inerte.

Occorre però notare che c’è una differenza tra l’essere spericolati e l’essere aggressivi. Un “fattore di aggressività” standard per un giocatore vincente dovrebbe aggirarsi attorno al valore di 3. Tale numero indica che questo tipo di giocatori punta o rilancia il triplo delle volte rispetto alla frequenza con cui fa check o call. 

Se il suddetto fattore supera il valore di 4, si inizia a superare i limiti di aggressività consigliati.

D: Quale importo si dovrebbe scegliere per le proprie puntate a poker?

R: L’ammontare delle scommesse dipende dalle dimensioni del pot. Le puntate più sostanziose manifestano una polarizzazione nel betting range. In altre parole, lo scommettitore ha una mano particolarmente forte o sta bluffando. 

Una puntata più modesta indica spesso che il giocatore sta effettuando una value bet con un range più ampio, senza bluffare molto. Da notare che non conviene scommettere solo in base alla forza della vostra mano specifica. 

Piuttosto dovete decidere quali mani potreste avere nel vostro betting range e puntare lo stesso quantitativo per ognuna di esse (potete anche suddividerle in due differenti categorie di importo)

D: Quando conviene bluffare a poker?

R: Contro i giocatori più forti è opportuno bilanciare il rapporto tra mani di valore e bluff. Sul river, i migliori bluff avranno lo showdown value più basso. Potrebbero inoltre avere delle combinazioni che impediscono agli avversari di avere il nut. 

Contro i giocatori meno forti e/o in casi specifici, vi conviene accantonare completamente i bluff. 

Ecco alcuni principi fondamentali per consolidare i bluff

  1. È bene bluffare solo contro i giocatori che potrebbero foldare (alcuni giocatori vedono qualsiasi mano).
  2. È più facile bluffare contro un avversario che non dispone di molte mani forti nel proprio range. 
  3. Assicuratevi che il vostro range contenga le forti mani di valore contemplate nella vostra linea di scommessa. 
  4. Scegliete bene l’importo delle vostre puntate e usate meno fiches possibili per vincere bluffando.

D: Quali sono il livello di abilità e le inclinazioni del vostro avversario? Come dovete regolarvi con le puntate?

R: Con gli avversari più bravi dovreste attenervi maggiormente a una strategia ispirata alla teoria del gioco ottimale (GTO). Idealmente dovete bilanciare al meglio le vostre value bet e i bluff. 

Contro i giocatori più deboli potete adottare una strategia di scommessa più exploitativa. Questo metodo massimizzerà il vostro EV in particolari situazioni. 

Ad esempio: 

  • Se i giocatori più deboli vedono troppo spesso, aumentate l’importo e la frequenza delle value bet.
  • Se foldano troppo spesso sul river, aumentate la frequenza dei bluff su questa strada. 

Tuttavia, in ultima analisi, dovreste porvi l’obiettivo di imparare e sviluppare una solida strategia GTO. Con questo procedimento sarete in grado di adattarvi più facilmente alle debolezze dell’avversario.

Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.