RFI sta per raise-first-in e si verifica quando tutti foldano prima di noi in pre-flop e noi rilanciamo. Questa mossa ci rende il primo giocatore a entrare nel piatto volontariamente.

Ecco quindi di seguito una guida alle strategie RFI nel No-Limit Hold’em.

Approfondiremo i seguenti argomenti:

Cos'è un RFI?
Approccio generale all'RFI
Frequenza RFI
Grafici RFI

Cos'è un RFI?

RFI è l’acronimo di raise-first-in (ovvero “open-raise”). Descrive una situazione in cui tutti prima di noi hanno foldato in pre-flop e noi rilanciamo diventando i primi a entrare volontariamente nel piatto. 

Nota che bisognerebbe considerare Rfi solo una situazione in cui prima di noi non ci sono limper. Un raise contro dei limper dovrebbe essere invece essere indicato come “isolation raise”, abbreviato in “iso-raise”. 

Approccio generale all'RFI

Ogni volta che facciamo open-raise abbiamo la possibilità di prendere incontrastati i blind. Per questo, fare raise-first-in è tipicamente più redditizio di altre azioni pre-flop quali cold-calling o limping.

I principianti tendono spesso a fare limp in (chiamare solo il minimo) quando tutti passano prima di loro in pre-flop. Ma facendo così sacrificano la possibilità di vincere i blind. La prima regola semplice della strategia RFI è quindi la seguente.

Dobbiamo sempre preferire l’open-raise all’open-limp.

Se la nostra mano non è abbastanza forte per fare open-raise, di solito è meglio passare. L’unica vera eccezione alla regola è da SB (small blind), posizione da cui molti professionisti adottano un grafico di range open-limping (noto come SB completing). 

Ma è una mossa da compiersi con cognizione di causa. Ai principianti è raccomandato abituarsi a fare open-raise o passare da ogni posizione quando ne hanno l’opportunità.

Frequenze RFI

Il range di mani con cui fare raise-first-in dovrebbe variare a seconda della nostra posizione. Le posizioni più arretrate sono le più remunerative e ci permettono di fare open-raise più ampi.

La tabella seguente mostra ogni posizione al tavolo insieme alla corrispondente frequenza raise-first-in raccomandata.

Posizione al tavolo Frequenza RFI 
SB 36%
BTN 48%
CO 27%
Hijack 18%
Lojack 13%
MP 11%
UTG+2 9.5%
UTG+1 8%
UTG 7%

Questa tabella è pensata per fornire frequenze approssimate per partite a soldi sia full ring sia short-handed (6max). La prima posizione a un tavolo 6-max è “lojack”, anche se solitamente definita “UTG” nel contesto di un tavolo short-handed. 

Come possiamo vedere, più avanzata è la posizione, maggiore è la frequenza open-raise, tranne per un’eccezione, lo small blind. Perché la frequenza open-raise dall’SB è meno aggressiva che dal BTN? 

Semplicemente perché il BTN ha sempre la garanzia di essere in-position post-flop, mentre l’SB ha sempre la garanzia di essere out-of-position post-flop. Il BTN è quindi la posizione al tavolo da cui facciamo open raise con il range più ampio. 

Grafici raise-first-in

Una cosa è conoscere le frequenze da ogni posizione, ma come appaiono nelle mani reali o nei range di mano? I grafici seguenti ci forniscono una rappresentazione approssimata dei range RFI reali in base alle frequenze RFI della tabella precedente.

Grafico RFI da BTN

Questo grafico mostra approssimativamente il 48% superiore delle mani. Non c’è in realtà un modo preciso per definirlo dato che ciò dipende da come classifichiamo le mani.

Ad esempio, è possibile avere il 48% delle mani in cui preferiamo le carte alte e il 48% di mani in cui preferiamo mani speculative come suited connector/gapper.Questa percentuale dipenderà in parte dalle nostre preferenze e in parte del nostro avversario. 

RFI da BTN

Molti giocatori aprono regolarmente molto più ampio di 48%. Ne discuteremo le ragioni nella sezione sullo steal da BTN.

Grafico RFI da SB

Il grafico da SB mostra approssimativamente il 36% superiore delle mani. Molti bravi giocatori aprono regolarmente più volte di così. Ne approfondiremo le ragioni nella sezione sullo steal da SB.

RFI da SB

Grafico RFI da CO

Il grafico da CO mostra approssimativamente il 27% superiore delle mani. È piuttosto raro che un buon giocatore si scosti significativamente da questo grafico, anche se la sua aggressività RFI può aumentare leggermente in caso di bei bersagli nei blind.

RFI da CO

Grafico RFI da HJ (Hijack)

Il grafico da HJ mostra approssimativamente il 18% superiore delle mani. Si trova direttamente a destra del CO e spesso è definito “middle-position” nei tavoli short-handed.

RFI da HJ

 

Grafico RFI da LJ (Lojack)

Il grafico da LJ mostra approssimativamente il 13% superiore delle mani. È la seconda posizione a destra del CO. Spesso è chiamata “UTG” nei tavoli short-handed in quanto prima posizione possibile al tavolo.

RFI da LJ

 

Grafico full ring da UTG

Passiamo adesso alla prima posizione a un tavolo full ring, il cui grafico mostra approssimativamente il 7% superiore. Le posizioni comprese tra questa e Lojack saranno simili, solo leggermente più loose avanzando per ognuna delle posizioni successive.

Grafico UTG

 

Steal da SB

Le strategie RFI sono particolarmente importanti da late position in quanto abbiamo la possibilità di approfittare dei giocatori che non difendono correttamente il blind.

Nel caso di SB, cerchiamo le seguenti situazioni.

  1. Un avversario in big-blind che passa troppo spesso contro gli open-raise.

  2. Un Villain in big-blind che non necessariamente passa troppo spesso ma fa degli errori in postflop, un giocatore debole.

1. Passare troppo – Un semplice calcolo mostra che se BB passa più del 62,5% delle volte contro un 3bb open di SB, possiamo proficuamente fare open-raise qualunque siano le nostre carte. Fare open-folding sarebbe quindi un errore e tecnicamente adesso dovremmo aprire il 100% delle mani. Se il nostro avversario folda meno rispetto a questa soglia, ma folda comunque complessivamente troppo (ad es. più del 50%), possiamo iniziare ad aumentare la nostra frequenza di open-raise da SB oltre il predefinito 36% non aprendo con tutto. 

2. Opposizione debole – La strategia open-raise del 36% da SB è concepita per l’uso contro un forte avversario standard. Contro avversari più deboli, possiamo giocare con profitto range più ampi. Dovremmo quindi cercare di fare open-raise in modo più aggressivo in presenza di un giocatore debole in BB. 

Steal da BTN

Stealing

 

I range RFI sul button possono notevolmente aumentare in base a quali avversari si trovano nei blind. 

Analogamente allo steal da SB, cerchiamo i seguenti bersagli.

  1. Giocatori nel blind che passano troppo.
  2. Gioctori deboli a blind.

1. Blind che passano troppo – Un semplice calcolo mostra che se i blind passano (complessivamente) più del 67% delle volte contro un 3bb open-raise, possiamo aprire, qualunque siano le nostre carte. Il calcolo si basa sull’open-raise sizing che usiamo. Ad esempio, se riduciamo il nostro sizing a 2bb, possiamo fare open raise con qualsiasi carta se i nostri avversari passano più del 59% delle volte.

2. Giocatori deboli nei blind –La strategia open-raise standard del 48% si basa su forti avversari regular nei blind. Se i nostri avversari compiono gravi errori post-flop, possiamo allargare il range di mani quando facciamo open-raise dal button. 

Affrontare una 3bet

Ogni volta che facciamo open-raise, dovremmo avere un piano per quando affrontiamo una 3-bet. Non parleremo delle difese specifiche contro i range 3-bet, dato che non rientrano nell’ambito della guida sulle strategie RFI. Tuttavia, può essere molto utile avere un’idea di base su come difendere.

1. Dovremmo foldare approssimativamente il 60% delle volte davanti a una 3bet.

Secondo i calcoli teorici, tecnicamente dovremmo passare meno di così, ma vale la pena ricordare che l’avversario medio 3-betta meno aggressivamente di quanto dovrebbe. Questo scenario implica che sia sensato foldare il più delle volte di fronte a 3-bet.

2. Dovremmo 4-bettare for value con le nostre migliori mani in assoluto.

L’avversario medio non passa spesso alle 4-bet (in parte perché sta 3-bettando un range eccessivamente tight). È quindi sensato escludere automaticamente tutti i bluff con 4-bet e 4-bettare solo for value a meno che non ci siano particolari letture. 

Dimensioni dell'RFI

Gli importi dei nostri RFI dipenderanno generalmente dal fatto che giochiamo a soldi online o dal vivo. I giocatori online fanno di solito open-raise tra 2bb e 3bb, mentre quelli dal vivo fanno open-raise solitamente maggiori, tipicamente 4-5bb.

I giocatori generalmente decidono il proprio sistema. Ad esempio:

SB: 2,5bb
BTN: 2bb
CO: 2,2bb
MP: 2,5bb
UTG: 3bb

Questo è un sistema perfettamente valido, ma non è necessariamente migliore di un sistema in cui semplicemente facciamo open-raise di 3bb da ogni posizione.

Più essenziale, in termini di grandezze, è cercare di fare adattamenti exploitative corretti. Ad esempio, se il nostro avversario chiama sempre, non faremo open-raise con AA per 2bb quando potremmo farlo per 5bb.

Analogamente, se i nostri avversari nei blind foldano con la stessa frequenza indipendentemente dai nostri importi, allora saranno più remunerativi importi di open-raise bassi. 

Tornei e altri formati

Tornei – Mentre i grafici per partite a soldi funzionano piuttosto bene nei tornei, la migliore RFI per le partite di torneo varieranno molto in base a varianti critiche quali:

  • Gli stack effettivi
  • La presenza di ante
  • Considerazioni ICM
  • Struttura, livelli di blind e “M”

Partite a soldi heads-up – Molti professionisti fanno open-raise dal button per 2bb indipendentemente dalle carte. È generalmente accettato che la frequenza di open-raise tecnicamente corretta sia più ridotta di così, magari più attorno al 70%.

Super short-handed – Potremmo chiederci se c’è differenza tra aprire dal button 3-handed e aprire dal button a un tavolo full-ring. Anche se le nostre strategie dovrebbero essere simili, generalmente dovremmo fare open-raise più ampi dal button in una partita 3-handed rispetto a una partita full-ring.

Perché è il caso? Le carte migliori in arrivo

Quando in una partita full-ring prima di noi tutti passano, nel mazzo restano carte leggermente più forti in quanto gli avversari prima di noi hanno passato con le carte più brutte. 

Consigli finali

  • L’occasione di fare raise-first-in capita molto spesso, per cui dobbiamo rilanciare in occasione delle mani giuste. Una forte strategia di open-raising può avere un impatto significativo sul nostro winrate.
  • I grafici precedenti sono un buon punto di partenza. Non devono essere riprodotti alla perfezione. Però, se a un determinato punto la nostra strategia è significativamente diversa da quella consigliata sopra, corriamo il rischio di non massimizzare i nostri profitti.
  • I range di raise-first-in da BTN e SB sono particolarmente importanti, e dovremmo prestare attenzione alle situazioni in cui possiamo fare open-raise con profitto indipendentemente dalle nostre carte.
Timothy "Ch0r0r0" Allin è un giocatore professionista, coach e autore. Ha iniziato a giocare nel 2006, partendo da zero e aumentando il suo bankroll online in maniera costante senza mai depositare alcun dollaro. Dopo aver partecipato (e vinto) ad alcune tra le manifestazioni più prestigiose, ora condivide le sue esperienze e opinioni sul magazine di 888poker.