Tante ore al tavolo da poker, nottate svegli, personalità che si scontrano, nervi tesi, parole pesanti e stanchezza mentale.

Queste sono tutti aspetti con cui i giocatori devono fare i conti una sessione di poker. E a volte questi aspetti del gioco fanno ribollire il sangue e portano a veri e propri scatti d’ira.

In queste situazioni la tensione, la frustrazione e la rabbia che un giocatore può provare diventano insopportabili, portando a reazioni esplosive. E nonostante il poker al giorno d’oggi sia una versione molto più tranquilla di quella che si vedeva ai tempi della famosa mano del morto del Vecchio West e delle sale clandestine, gli scatti d’ira di alcuni giocatori non mancano di certo e vengono, spesso, ripresi dalle telecamere televisive.

Che si tratti di rabbia, di stati di tilt o, addirittura, di minacce, questi scenari creano situazioni drammatiche, da commentare insieme.

Continuate a leggere questo contenuto originale per scoprire alcuni dei più celebri scatti d’ira del poker.

1 – Phil Hellmuth prende fuoco

Nessuna lista di momenti di rabbia nel poker sarebbe completa senza qualcosa che ha combinato Phil Hellmuth. Potrà anche avere vinto 17 braccialetti alle World Series of Poker, ma il “Ragazzaccio del poker” ha anche parecchi crolli nervosi nel suo palmares.

Nel 2021 Hellmuth stava giocando l’ennesimo tavolo finale alle WSOP, sperando di vincere il Seven Card Stud Championship da 10mila dollari.

Dopo aver fatto una doppia coppia e non essere mai stato dietro nella mano, Hellmuth ha perso la testa dopo che Stephen Chidwick ha ottenuto un tris con la carta finale. Il tre volte campione del World Poker Tour Anthony Zinno ha poi completato un full, battendo anche lui la doppia coppia di Hellmuth.

Poco dopo, Hellmuth si è ritrovato di nuovo a giocare una mano contro Zinno. La sua coppia di Regine è stata battuta dal colore di Zinno, il che lo ha fatto infuriare.

Hellmuth ha “perso la testa”, per usare un eufemismo. Il membro della Hall of Fame del Poker è letteralmente impazzito, cominciando un’invettiva al vetriolo che conteneva più di 40 parolacce (sì, le abbiamo contate una ad una, tipo ascoltatori de "La Zanzara") e tanti altri termini offensivi.

Hellmuth è poi stato eliminato dal torneo di poker, ma la diatriba è continuata.

Le cose si sono fatte pesanti e Hellmuth ha ricevuto parecchie critiche per aver detto “do fuoco a questo c***o di posto se non vinco questo c***o di torneo”.

Come il compianto Carlo Mazzone sotto il settore dell'Atalanta, lo scatto d’ira di  Hellmuth è uno di quelli che rimangono nella storia.

2 – Queste accuse di aver barato non sono belle

La lista potrebbe andare avanti all’infinito con le storie che riguardano Hellmuth, ma ci sono tanti altri giocatori di poker che hanno perso la testa nel corso degli anni.

Alcuni giocatori potrebbero essere d’accordo con Jeffrey Lisandro in questo caso. Il sei volte vincitore di un braccialetto alle WSOP, eletto giocatore dell’anno alle Series del 2009, non ha apprezzato quando è stato accusato di non aver pagato la blind nel Main Event delle WSOP 2006.

Prahlad Friedman ha continuato a sottolineare che mancava una blind, pensando che Lisandro fosse il colpevole. “Ha detto che l’ha pagata, ma non è detto che io gli creda”, ha sottolineato Friedman, aggiungendo poi che il vincitore del piatto “viene derubato”.

Lisandro si è arrabbiato per questa insinuazione e gli animi si sono scaldati rapidamente. “Ti stai comportando da idiota”, ha risposto. Sentire messa in dubbio la sua onestà è stato troppo e le cose sono precipitate presto. Gli arbitri del torneo sono intervenuti per affrontare l’argomento con Friedman e poi si è alzato anche Lisandro, che ha minacciato di spaccare i denti a Friedman.

“Ti stacco la testa amico, è l’ultima volta che ti voglio sentire”.

Lo scambio di opinioni, definiamole così, è continuato e l’atmosfera al tavolo si è certamente fatta più tesa. I due si sono immediatamente affrontati in una mano uno contro uno, con Friedman che ha vinto il piatto. Più tardi i replay hanno dimostrato che in realtà Lisandro aveva pagato la sua blind.

Lisandro ha poi strappato un piatto a Friedman con una coppia di quattro servita e Friedman ha bluffato un paio di volte per prendersi il piatto, con la tensione che pian piano ha cominciato a diminuire. L’atmosfera si sarà anche fatta più leggera, ma qualche minuto prima la situazione stava prendendo una brutta piega.

3 – Tony G si sfoga

Antanas Guoga (meglio conosciuto come “Tony G”) ha fatto tutto tranne che comportarsi bene all’Intercontinental Poker Championships del 2008. Dopo aver chiamato nel preflop con A♠2♠, ha annunciato di voler giocare, ma di avere una mano debole.

“Se voi fate raise chiamo comunque, a meno che non andiate all-in”, ha detto, mentre Ralph Perry, originario della Russia ma che vive a Las Vegas, stava pensando a cosa fare. “Potrei chiamare anche se vai all-in”.

Perry, che in mano aveva K♣J♠, ha valutato le sue opzioni prima di fare un raise mentre Tony G continuava a parlare. Questo ha portato ad altre discussioni e Tony ha fatto all-in con tutte le sue fiches.

Perry non è stato in grado di uscire dalla mano, magari pensando che la mano del suo avversario fosse leggera. Ha chiamato, con quello che in senso pokeristico potrebbe essere un po’ uno scatto d’ira, ma non ha aiuto avuto dalle carte importanti, finendo eliminato dal torneo.

Questo ha portato a molte prese in giro da parte di Tony G, con uno scambio verbale che sembrava non avere fine.

“E tu saresti un campione… ti rimando in Russia”, ha detto Tony. “Fare all-in e puntare tutti i tuoi soldi con Re-Jack? Non è qualcosa da cui si deve imparare”.
Quando l’ultima carta è stata data, Tony ha cominciato a festeggiare ed è qui che è cominciata la vera diatriba.

“Forza russo, vattene,” ha detto. “É ora di andare a casa. Guarda come sta giocando, guarda che schifo. Sei un giocatore professionista e io ti posso battere così? Sei un pessimo giocatore, è uno scandalo. Portatemi altri russi, sono qui per batterli tutti. Hai giocato come peggio non si poteva, la tua carriera è finita, sei andato ormai”.

Tony è andato avanti, chiedendo a Perry di “sentire la mia forza”. Perry è rimasto stoico e ha mostrato classe, semplicemente dicendo al suo avversario “bella mano”. Anche durante l’uscita di Perry e qualche applauso del pubblico, Tony G non si è fermato e l’intera questione è stata sul punto di degenerare.

“Non si merita gli applausi, ha chiamato con Re-Jack, se leggete le mie strategie dico sempre a tutti di non esagerare con Re-Jack, le probabilità poker non sono dalla vostra!”.

4 – Eric Persson ribalta la situazione con Hellmuth

Ci sono state parecchie parole pesanti tra il CEO della Maverick Gaming Eric Persson e Phi Hellmuth durante il $25,000 Heads-Up Showdown di PokerGo del 2022. Ma Hellmuth è sembrato un po’ fuori forma, perchè stavolta a riscaldare la situazione è stato... Persson!

Il gestore di casinò si è arrabbiato quando Hellmuth ha detto che avrebbe eliminato il suo avversario in 20 minuti. Hellmuth ha anche messo in dubbio le abilità di Persson e lo ha definito “insopportabile”. Persson si è offerto di puntare 100mila dollari sul match e questo ha portato ancora più tensione, con le cose che sembravano essere diventate molto personali.

Entrambi i giocatori hanno esagerato un po’ quando sono partiti con il botta e risposta verbale. Questa sfida ha davvero fatto fuochi d’artificio. Persson ha dimostrato di non aver paura e ha fatto provare al “Ragazzaccio del Poker” quello che di solito è lui a fare agli avversari, lasciando Hellmuth a mormorare tra sé e sé.

“Sei insopportabile, tutto questo è follia”, ha detto Hellmuth dopo aver perso un piatto.
Il suo avversario ha subito risposto che se lo dice Hellmuth è un complimento. Poi ha dato al 17 volte vincitore alle WSOP uno “stronzo” e gli ha fatto un doppio dito medio al tavolo mentre rideva. I commentatori hanno detto che così facendo ha superato il limite e le cose si sono fatte ancora più calde.

Quando la partita è finita, era difficile capire quale giocatore avesse esagerato di più. Persson ha continuato ad andare contro Hellmuth, che a sua volta ha continuato a lanciare frecciate a Persson.

“Non hai alcuna possibilità”, ha detto Persson, “oggi non hai proprio nessuna possibilità”.
Quello che può essere un po’ uno shock è che Hellmuth ha detto che il suo avversario “si sta umiliando in diretta TV”.

Il ribaltamento dei ruoli sembra aver confuso Hellmuth, che ha faticato a essere caustico come al solito. Alla fine della partita, Hellmuth è sembrato molto arrabbiato e ha chiesto allo staff “protezione” contro la violenza verbale subita. Ha spiegato che Persson ha superato il limite per oltre un’ora, mettendoci in mezzo un sacco di parolacce.

Parolacce che sono continuate da parte di entrambi, fino a che Persson ha battuto il suo avversario con una coppia d’assi servita. Dopo la partita Hellmuth si è lamentato tantissimo e se n’è andato immediatamente, promettendo di non giocare mai più contro Persson.

Più tardi però sia Hellmuth che Persson hanno chiesto scusa e poi si sono incontrati nell’High Stakes Duel di PokerGO, questa volta con Hellmuth che ha avuto la meglio.

In un momento storico in cui molti appassionati si lamentano che troppi giocatori stanno zitti al tavolo senza mai entrare nell’azione poker, questo match è stato una vera e propria giostra medievale verbale e vale la pena dargli un’occhiata.

5 – Volano le fiches e le cose…si riscaldano

Jamie Gold ha costruito uno stack davvero enorme mentre si avviava a vincere il Main Event più ricco della storia delle WSOP nel 2006. Alla fine ha vinto 12 milioni di dollari, ma per arrivarci è servita anche qualche controversia.

Nella parte finale del torneo, Eric Molina ha iniziato a chiacchierare e ha fatto un raise all-in contro il raise inziale di Gold. I due hanno cominciato a discutere, con Molina che a un certo punto ha lanciato tutte le fiches del suo all-in dall’altro lato del tavolo verso l’avversario, facendole finire tra le fiches di Gold. Che non l’ha presa molto bene e ha risposto al fuoco, lanciando fiches a Molina.

“Hey, non fare lo stronzo”, ha riposto Molina, “solo perché stai perdendo non fare così”.
“Sto perdendo io? Chi è che è seduto senza più fiches?”, ha chiesto Gold.
Il botta e risposta è andato avanti, il tutto di fronte alle telecamere di ESPN. Lo scontro è continuato, ma alla fine Gold ha foldato.
“Ci vediamo al tavolo finale”, ha aggiunto. “Anzi, no”.

Molina ha detto una parolaccia dopo aver preso il piatto, guadagnandosi una penalità di sei minuti, per la gioia di Gold, con la battaglia che è andata avanti. Alla fine Gold ha vinto una cifra superiore ai 10 milioni, ma le cose non sono andate male anche per Molina, che è arrivato trentunesimo, vincendo 300mila euro.

E anche se Gold rimane celebre per la sua vittoria da record nel Main Event, è stato felice di vedere che le WSOP hanno battuto il suo primato e hanno stabilito un nuovo record di partecipanti nel 2023. Il torneo del 2006 ha visto 8.773 partecipanti, mentre nel 2023 erano 10043, con il vincitore, Daniel Weinman che si è portato a casa 12,1 milioni di dollari.

Anche Gold è tornato a giocare il Main Event, finendo in posizione numero 1081 e vincendo più di 15mila euro. Dopo aver affrontato alcuni problemi di salute negli ultimi anni, era lo scenario giusto per tornare al top.

“È stata un’estate incredibile”, ha detto a PokerGO, “mi ritengo già fortunatissimo ad essere qui”.

Sean Chaffin è uno scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.