Abbiamo già spiegato cosa sono i GTO in un precedente articolo; cerchiamo di approfondire meglio la materia. GTO solver ci permettono di capire con molta precisione il tipo di mani che dovremmo giocare prima del flop. In questo articolo, 888poker delinea la strategia.

Una delle grandi ironie del poker è che persino i migliori giocatori non sanno precisamente quali mani dovrebbero giocare prima del flop.

Iniziamo dal Game Tree

I range di open raise

Valori della puntata consigliati

L'unicità dei range dei solver

Considerazioni da assimilare

SB Completing

Punti chiave

Hanno una mezza idea al riguardo, sicuramente migliore di quella del loro avversario, ma potrebbero non saperlo con precisione.

E nonostante questo non sia cambiato, i GTO solver ci permettono di capire, con molta più precisione di prima, i tipi di mano che dovremmo giocare a poker prima del flop. 

In questo articolo, quindi, vedremo uno specifico set di range di RFI (raise-first-in) calcolati da un poker solver.

Iniziamo dal Game Tree

Quando parliamo di un set di range, intendiamo un gruppo di range per ogni game tree.

Il game tree è la rappresentazione di tutte le possibili azioni che possono esserci in una mano di poker. E ci sono tantissime cose che possono succedere in una singola mano, quindi non è possibile che un computer o la relativa intelligenza artificiale sia in grado di valutare tutte le possibili azioni.

Quindi noi semplifichiamo il game tree rendendo le cose più pratiche. Quelli che seguono sono esempi di semplificazione che possono esserci quando si fa partire un solve prima del glop:

1.    Limitare i giocatori a una puntata di una sola dimensione in specifiche situazioni postflop;
2.    Rimuovere l’opzione di cold-call prima del flop per alcune posizioni particolari.

Questi aggiustamenti rendono il game tree più gestibile e ci permettono di fare dei solver per dei set di range preflop in un lasso di tempo ragionevole. La cosa negativa è che la semplificazione del game tree diminuisce la precisione del risultato finale (in questo caso dei range preflop).

Ma anche con queste significative semplificazioni, i range preflop che otteniamo sono comunque più precisi di qualsiasi calcolo precedente alla disponibilità dei poker solver.

Vediamo la nostra strategia per il raise-first-in per tutte le posizioni del tavolo.

I range di open raise

Lojack Raise-First-In (RFI)

Frequenza di raise first in raccomandata dal solver: 17,9%

Il mix di tutte le possibili combinazioni

Quando la possibilità di tenere le carte è mischiata al range in cui bisogna foldare, l’EV (il valore atteso/ profitto medio) dell’apertura è zero.

Per esempio, il solver ci dice che dovremmo aprire con 22 o 55 qualche volta. Nel mondo dei solver, questo significa anche quando apriamo dobbiamo aspettarci che l’EV sia precisamente 0, lo stesso valore di quando si folda.

  • Un solver può affrontare diverse linee con le stesse carte tenute soltanto se si aspetta che entrambe le linee abbiano lo stesso EV.
  • E allora, perché il solver si prende la briga di aprire queste mani, se si aspetta che l’EV di aprire sia 0?

Per ragioni di equilibrio.

Nonostante l’open raise sul 22 non ci porterà denaro, se non facessimo open raise con 22 il nostro avversario potrebbe potenzialmente approfittare della nostra strategia.

In generale, il range è relativamente forte, consistendo per la maggior parte di carte alte dello stesso seme, coppie, assi con carte dello stesso seme e alcune coppie di carte alte non dello stesso seme.

Hijack Raise-First-In (RFI)

Frequenza di raise first in raccomandata dal solver: 22,7%

Ora tutti gli assi con una carta dello stesso seme, tutte le coppie e la maggior parte di coppie di carte alte non dello stesso seme sono in un range di open raise. Il solver comincia a inserire dei Re con carte dello stesso seme e altri coppie di carte dello stesso seme nel range per il raise.

Vale la pena ricordare che il solver non considera molte di queste mani particolarmente importanti. Il calcolo dice che in media l’EV degli Assi con carte dello stesso colore (da A9 a scendere) è sempre meno dello 0,1 di una big blind.

Le uniche mani che generano più di 0,25bb in EV sono, infatti, 88+, ATs+, KJs+ e AKo. Quindi, potremmo fare raise anche in meno occasioni di quanto dica il solver e generare comunque una buona percentuale di vittorie.

  • Il ragionamento prende in considerazione il fatto che i nostri avversari non sono così bravi da sfruttare il fatto che noi stiamo aprendo meno volte di quante dovremmo. Ma questo ragionamento non è poi così poco realistico in molte partite.

L’argomento inverso è che dovremmo aprire più volte di quanto dice il solver in alcuni punti, perchè il nostro avversario giocherà peggio di quanto il solver pensi (il solver pensa sempre che noi stiamo giocando contro avversari che siano perfetti GTO).

Cutoff Raise-First-In (RFI)

Frequenza di raise first in raccomandata dal solver: 30%

Potremmo descrivere questo range come “guidato dall’equità”, Il solver preferisce tenere mani come un A8o rispetto a quella che noi riterremmo una mano “giocabile” come un 54s. 

Una mano come un 54s è un open raise standard per molti giocatori, ma il solver sostiene che solo in alcuni casi si deve aprire da questa posizione.

C’è da notare che l’ A5o è spesso valutato di più dell’A7o dell’A6o. L’aumento del valore della seconda carta è marginale, ma l’A5o hai il potenziale per ottenere una ruota (una scala dall’Asso al cinque).

Button Raise-First-In (RFI)

Frequenza di raise first in raccomandata dal solver: 43,3%

Quella del bottone è la migliore posizione al tavolo, quindi il solver apre in maniera relativamente larga.

Nonostante apra con mani speculative come 85s e 64s, il solver non apre con A3o e A2o, che invece sono mani che per molti giocatori sono un open raise standard.

Ma la strategia non dice che in pratica non possiamo aprire con profitto in situazioni simili. Visto che il nostro avversario nelle blind non sarà un giocatore perfetto GTO, possiamo pensare di poter aprire con oltre il 50% delle mani, partendo dal bottone.

Small Blind Raise-First-In (RFI)

Frequenza di raise first in raccomandata dal solver:: 40,9%

Possiamo immediatamente notare qualcosa di strano dal range del RFI della small blind. La maggior parte delle mani non ha un 100% di frequenza di raise. La SB è una posizione al tavolo unica, in cui fare limp (che in questo caso è conosciuto come “completing”) è un’opzione strategica valide e teoricamente corretta.

La seconda carta delle possibili mani

Valori della puntata raccomandati per il RFI

I solver che lavorano sul preflop non ci diranno mai qual è il valore della puntata open-raise migliore per ogni posizione. Includere opzioni multiple per i valori dell’RFI creerebbe dei game tree troppo grandi.

Ma è possibile fare diversi solve e stabilire l’EV di diversi valori individuali dell’RFI.
 
Le analisi dei solver indicano che open-raise più alti danno più profitti nelle posizioni finali.

  • Quindi una open-raise 2.5bb o 3bb dal bottone o dalla small blind farà meglio di una min-raise. 
  • E al contrario, le min-raise dalle prime posizioni del tavolo faranno meglio di una raise più alta.

Questo approccio dice il contrario di molte strategie per stabilire il valore della puntata che sono comunemente utilizzate. Fino a poco tempo fa, la maggior parte dei giocatori pensava che bisognasse fare open-raise di valore maggiore dalle prime posizioni e di valore minore dalle ultime.

Ma alla fine, la logica che sta dietro al valore delle puntate raccomandato per l'RFI è abbastanza semplice: le ultime posizioni al tavolo sono quelle che danno più profitti, quindi la giocata ottimale prevede di investire più fiches, di essere più aggressivi nel preflop da quelle posizioni.

Perchè i range dei solver sono diversi?

Un portafortuna

Potremmo avere accesso a un altro set di range per il preflop calcolati da un solver e ci potremmo chiedere perchè siano diversi dai range documentati qui. Del resto, se stiamo cercando la soluzione ottimale per le partite di poker, i range calcolati dai solver per il preflop non dovrebbero essere tutti uguali?

Ecco le ragioni per cui i solver per il preflop non sono allineati (o almeno, non precisamente):

  • Game Tree diversi. Come detto precedentemente, il game tree per il preflop e per il postflop potrebbero essere stati costruiti in maniera differente. Quindi, i risultati saranno a solo volta diversi.
  • Diversa precisione del solver. I solver hanno generalmente un alto livello di precisione, ma non arrivano al 100%. Un solving al 100% prenderebbe molto più tempo per essere calcolato, ma non aumenterebbe la qualità dei risultati in maniera così drastica. Quindi, il risultato varierà a seconda del punto in cui il solver ha interrotto il processo di calcolo. 
  • Dimensione differente degli stack. Non tutti i solver per il preflop sono per cash games da 100bb. Se diamo al solvere una dimensione differente dello stack, il risultato dei range per il preflop saranno leggermente diversi
  • Diverse dimensioni dello Stack. Non tutte le soluzioni preflop sono per cash game da 100bb. Se diamo una profondità di stack diversa, i range preflop risultanti saranno leggermente diversi.
  • Diverse Rake. Quando si usa un solver è possibile specificare la percentuale della rake e il suo limite, in modo da poter adattare i risultati a partite specifiche. Partite con un limite alto di solito hanno una rake più bassa, il che significa che possiamo giocare dei range del preflop leggermente più ampi.

Considerazioni da assimilare

I range dell’RFI GTO sono un ottimo punto di partenza e dovrebbero essere una delle basi su cui formulare la nostra strategia.

Per ottenere i migliori risultati, dovremmo adattare questi range a seconda degli errori dei nostri avversari.

Ecco un paio di esempi:

RFI del Bottone

Il solver suggerisce il raise nel 43,3% delle mani, ma molti giocatori che vincono molto optano per il raise nel 50% delle mani quando sono bottone.

La ragione è semplice: alcuni avversari giocheranno male dalle blind.

Potrebbero:

a. foldare troppo spesso di fronte a degli steal del bottone
b.   fare grossi errori dopo il flop

Entrambe sono buone ragioni per aumentare il range delle mani da tenere dal bottone rispetto al 43,3% raccomandato dal solver.

SB Completing

Nel modello descritto sopra, il solver consiglia il completing nel 4,2% delle mani. Il setup però considera che la BB faccia raise nel 40% delle volte quando si trova di fronte a un completing della SB.

L’analisi dei dati invece rivela che il giocatore medio fa raise circa il 27% delle volte dalla BB in questo scenario. Dunque, si vede un flop molto più frequentemente di quanto il solver si aspetti.

Questa informazione ci permette di usare con profitto un numero più ampio di mani dalla SB rispetto a quello che suggerisce il solver.

Punti chiave

I range preflop dei solver sono uno strumento eccellente per migliorare la nostra strategia di base. Per risultati migliori, dobbiamo sistemare questi range di base a seconda delle tendenze dei nostri avversari.

Dobbiamo inoltre fare più attenzione al quadro generale dei range, piuttosto che ai piccoli dettagli nel peso che viene dato alle varie mani.

Leggere differenze nei range possono essere in funzione del game tree e dal livello di precisione della run del solver sul preflop.

*Il testo dell'articolo è di Louis Wheeler