Il poker è anche e soprattutto raccontare una storia. E quelli che sanno bluffare raccontano storie convincenti, a differenza di quel venditore poco raccomandabile che vi promette mari e monti o quell’amico poco affidabile che non sentite mai perché “non controlla costantemente il telefono” o perché “non gli piace molto mandare messaggi”.

Qui non c’è nessuna scusa, una persona che sa bluffare nel poker è tale perché è credibile. E riprendendo l’analogia con il venditore, voi comprereste, eccome, quello che sta provando a proporvi con astuzia e metodo.

Proviamo già a fissare dei punti di partenza.

  • Dunque, tutto parte dalla storia che si racconta.
  • E cosa rende buona una storia riguardo il poker?
  • Il tema principale di ogni storia di poker è l’immagine al tavolo.
  • L’immagine al tavolo da poker è il modo in cui gli altri giocatori vi vedono.

Pensano che siate un pazzo, un giocatore che non fa altro che provare a bluffare, un vero e proprio "Bluff-minator"?

O forse vi ritengono un piccolo cerbiatto, che punta soltanto quando ha una buona mano?

La gente non giudicherà solo la credibilità del vostro bluff, ma valuterà, appunto, anche la VOSTRA credibilità a livello generale.

Come l’immagine avrà effetti sui vostri bluff

Sulla carta, il vostro bluff può anche essere perfetto.

Ma se la vostra immagine al tavolo è quella di un giocatore pazzo e selvaggio, non sarà comunque efficace. E questo ragionamento vale anche per l'online poker.

Se avete giocato parecchi piatti ed effettuato parecchi bluff, magari con mani assurde o marginali, la gente vi darà meno credito. Il tizio che gioca solo una mano ogni ora ha molte più possibilità di vedere la sua puntata farcela, indipendentemente dalle carte che ha o da quelle che sono sul tavolo.

  • Quindi, non chiedete a voi stessi “la mia storia è credibile?”
  • Piuttosto, chiedete a voi stessi “questa storia è credibile, se sono proprio io ad esserne il protagonista?!”
Un'immagine dell'evento di Madrid!

Ricordatevi, quando si parla di immagine al tavolo si parla sempre di un gioco delle parti. Fate attenzione alle persone che state cercando di bluffare, perché alcune persone sono più... bluffabili di altre.

Più soldi uno ha, più soldi può usare per chiamare anche solo per farsi due risate. Anche l’età, ad esempio, può spesso essere un fattore in questo caso. 

Più giovane è qualcuno, più sarà motivato nel fare l’eroe. Anzi, per alcuni l’unica ragione di sedersi a un tavolo da poker è quella di fare chiamate assurde, magari solo con un iniziale tentativo di Poker scala colori. Questo è il motivo per cui sono lì, la ragione per cui hanno cominciato a giocare a poker!

E per quanto possa suonare poco logico, alcuni preferirebbero non essere mai bluffati piuttosto che essere bluffati una volta su 100.

Questo tipo di persone chiamerà sempre, anche se poi va a perdere nel 99% dei casi. Per loro è peggio rischiare di essere stati bluffati piuttosto che perdere il denaro puntato.

Per ricapitolare quanto detto finora:

  1. Avete bisogno di una buona storia.
  2. Questa storia deve essere credibile, provenendo da voi.
  3. L’avversario deve essere bluffabile.

Se manca una di queste tre cose, allora il bluff non funzionerà.

I buoni bluff vengono fuori nella pentola a pressione

I buoni bluff sono tali anche perché trasmettono una pressione incredibile; devono fare in modo di mettere l’avversario in una situazione complicata.

Le puntate calcolate con la maggiore eleganza e la migliore aderenza a quello che c’è a tavola finiscono fuori dalla finestra se chiamare non è troppo complicato. Alla fine, lo sapete cari amici lettori, il poker è un gioco, poker come sport!

La gente, ripeto, gioca per divertirsi e una delle cose più divertenti è riuscire a beccare qualcuno con i pantaloni calati.

Non credete a tutto quello che vedete in televisione.

I giocatori professionisti di poker bluffano molto più degli altri perchè c’è parecchio più denaro in ballo, un piatto da 200mila euro, lo sapete già, è molto diverso da un piatto da 200 euro.

Un giocatore sta ragionando sulla sua prossima azione nel Madrid Live di Poker!

Le partite con puntate basse rendono il bluff molto difficile, perché c’è davvero poco che si può fare per spaventare davvero l’avversario.

Chi avete di fronte chiamerà comunque sempre (più o meno) se pensa di avere ragione. O comunque chiamerà abbastanza spesso.

Quando si fanno chiamate per migliaia, centinaia di migliaia o addirittura milioni di euro, avete tutte le ragioni di voler aggiudicarvi il piatto!

Ma per semplici 10 euro, molte persone si accontentano del 50% di possibilità di vincere.

I professionisti del poker lasciano andare mani enormi al flop o al turn quando la pressione comincia a essere troppa.

Art Papazyan ha incredibilmente foldato un bottom set in una puntata singola al turn perchè non voleva rischiare 60mila euro.

Solo un altro esempio: durante un torneo trasmesso in TV, Maria Ho ha lasciato andare un Poker tris di 10 al flop.

Quando è stata intervistata, ha spiegato che immaginava di avere circa il 65% di possibilità di vincere con una tavola tutta a cuori (vero), ma che era una percentuale troppo bassa per i suoi gusti quando in palio c’era la vittoria in un torneo di poker importante.

In entrambi i casi, gli avversari in realtà stavano bluffando. Ma ci vogliono circostanze davvero particolari per far sì che qualcuno decida di foldare un tris!

La pressione nei tornei è più alta che nelle partite cash, perchè una volta che siete eliminati, è finita.

Non potete prendere soldi dalle vostre tasche e comprare più fiches (partendo dal presupposto che l’eliminazione arrivi al termine del periodo per il re-buy). Quindi, il giocatore è più incentivato ad avere possibilità di vincere, il che di conseguenza dà un maggiore incentivo a bluffare.

Qualcuno, in teoria, può giocare con successo partite cash o di Snap Poker per tutta la vita senza bluffare mai, puntando solamente quando ha le mani migliori.

Ma non si può aspettare per sempre di avere una coppia di assi o di re servita. Se volete vincere dei tornei, dovete essere in grado di fare qualche bluff!

Beccare chi bluffa nella maniera giusta

Le mani con una coppia sono le classiche mani “becca-bluff”: per i punti poker, infatti, una coppia non può battere nessuna mano di alto valore, ma può comunque battere un bluff.

Chiamare la puntata di qualcuno con un Asso come carta più alta, o con un re, una donna o, peggio ancora, un jack significa chiamare con nulla in mano, ma dicendo che almeno il mio nulla batte il tuo nulla.

Se le carte a tavola sono 7♦8♦4♦3♣9♥ e io chiamo al river nel poker con J♣9♠, non batterò nessuna mano di alto valore, doppia coppia, tris, colore, ma, appunto, soltanto i bluff.

I giocatori che hanno una buona intuizione sulle dinamiche della partita non punterebbero mai su una mano come A♦8♣ al river sperando di essere chiamati. Verranno chiamati soltanto da mani che li batteranno.

Un'altra immagine del riuscito live di poker di Madrid!

Ecco perchè è particolarmente importante non fissarsi soltanto sulle coppie servite importanti come quelle d’assi, di re o di donne. Anche se di solito sono la mano migliore, è poco comune che qualcuno punti in maniera importante e aggressiva con meno di una coppia.

  • Quando si arriva al river, le coppie sono virtualmente degli acchiappa-bluff.
  • Ma l’acchiappa-bluff dipende da tavolo a tavolo.
  • A volte basta avere una coppia o anche una carta più alta.

A volte, un acchiappa-bluff è addirittura una mano forte come una doppia coppia o un tris (per esempio. K♥Q♥ è un acchiappa-bluff se la tavola dice ♠K♠Q♦3♠9♥)

Bluffare è complicato per i giocatori amatoriali di poker perché c’è bisogno di conoscere la forza relativa delle mani, ovvero quali carte sono buone in quale momento: a volte, quindi, una coppia d’assi sarà forte, altre volte molto, molto debole.

Il concetto è complicato da afferrare da parte di giocatori poco esperti, che non folderanno mai una coppia d’assi!

Acchiappare un bluff con un asso come carta più alta

Passiamo dalla teoria alla pratica: ecco l’esempio di una storia di una mano accaduta nel gioco reale. Il nostro torneo è appena iniziato e siamo rimasti in pochi, per la precisione solo cinque giocatori.

Quando ci sono meno giocatori si gioca in maniera più aggressiva. quindi io faccio raise con A♦7♠ dalla mia posizione nel tavolo da poker di under the gun.

Il giocatore al bottone decide di chiamare, e fa lo stesso quello alla small blind.

Flop: K♣Q♠2♦.

K, Q e 2 al flop

Questo flop è il peggiore che può capitare, ed ecco perché rappresenta una scelta davvero terribile fare raise con una mano come A♦7♠!

È possibile , infatti,che i miei avversari abbiano un re, una donna, magari addirittura un due.

E poniamo che comunque io abbia la mano migliore ma che loro abbiano una mano come J♥10♦. 

Chiameranno la mia puntata al flop con il loro progetto di scala e possono comunque bluffarmi facilmente al river.

Pessima mano, pessima situazione (non esiste un flop a cui volete partecipare con asso-sette che non ha almeno due sette).

Andiamo avanti nella mano.

Il gentiluomo, definiamolo così, alla small blind checka a me. Io decido di arrendermi e faccio check anche io. E lo fa anche quello che sta al bottone.

Turn: 8♠

La small blind checka, io checko e il bottone punta.

L’uomo nella small blind folda, se avesse chiamato sarei scappata più velocemente della carriera da attore di Taylor Lautner, qualcuno, per caso, se lo ricorda ancora nella saga di Twilight?!... 

Una giocatrice nel live di Madrid!

Un otto è una carta particolare su cui puntare, perché avrebbe dovuto puntare su un otto? Io o la small blind, specialmente la small blind, potremmo facilmente avere almeno una donna.

Su un tavolo coordinato con molte possibili coppie e progetti di scala, non avrebbe avuto senso per quel tizio al bottone checkare con un re.

O aveva una donna o non aveva nulla, a meno di non avere un tris di otto, quello avrebbe avuto senso.

Ma allo stesso tempo la dimensione della sua puntata mi sembrava strana per un tris di otto. La mia lettura generale era che un asso come carta alta poteva bastare. Quindi, tra le 7 azioni nel poker a mia disposizione, ho deciso di chiamare.

River: 5♦ 

Al River siamo con K, Q, 2, 8 e 5

Io ho checkato e lui ha puntato di nuovo.

Il cinque è una carta strana su cui puntare, cosa sta cercando di farmi pensare? Non avrebbe mai dovuto puntare sull’otto o sul cinque per estrarre valore. E io non pensavo che ci fosse alcuna ragione per fare check con un re o anche con una donna al flop.

Tutta la cosa mi sembrava strana: se il mio asso come carta più alta era buono al turn, era buono anche al river, quel cinque non avrebbe migliorato nessuna mano che mi avrebbe già battuto.

Ho chiamato, lui mi ha detto “buona chiamata” e ha gettato le carte. Ma dovevo vedere la sua mano.

Mi ha detto “sei brava” e alla fine ha mostrato un A♠3♣. Il mio asso come carta più alta lo ha battuto.

Morale della favola:

A.    Questo esempio è un acchiappa-bluff nella sua forma più pura. La mia mano poteva battere solo un bluff, non avrei potuto vincere contro qualsiasi altra mano che mi avrebbe provato a far chiamare.

B.    Le persone brave a bluffare raccontano buone storie. E la sua storia, decisamente, non mi suonava, non pensavo avrebbe fatto check con un re o con una donna al flop e non avrebbe dovuto puntare su una coppia bassa come quella di otto per ottenere valore

Mani del genere avrebbero solitamente fatto check al river e pregato di vincere per un miracolo (poniamo che avesse una coppia di tre al river, probabilmente avrebbe fatto check anche lui per il valore della mano al momento di mostrare le carte, in caso io avessi una mano come asso-jack o asso-ten per una scala).

Cambiamento di piani

I migliori giocatori di poker sono bravissimi ad elaborare piani (esempio semplice: al flop avete un progetto di colore, cosa fate se non avete colore al turn? Pensate già a quello che succederà).

Ma i migliori sanno anche sistemare e modificare i piani a seconda di quello che accade. A volte vi viene in mente al flop una splendida strategia per bluffare, puntare o organizzare una trappola e la prossima carta rovina tutto.

Poniamo che vogliate fregare il vostro avversario e che facciate check-raise al turn con in mano 7♦3♣ e con un flop che dice A♥7♠3♦. Ma, tra le carte da poker al turn esce il tremendo A♣. 

Ops, è il momento di ragionare e di essere immediatamente pronti con un nuovo piano (che molto probabilmente è, nel caso specifico, lasciar perdere la mano).

La vostra abilità di pensare due carte avanti agli altri e di cambiare piani rapidamente è una delle cose che determina quanto potete diventare bravi.

Ecco un esempio di un piano rovinato:

Stavamo giocando un torneo locale giornaliero ed eravamo arrivato tra gli ultimi cinque giocatori. Io ho fatto raise con K♥J♣ e un giovane e coraggioso ragazzo ha difeso la sua big blind nel poker. Il flop è stato 9♦7♦2♥.

Flop con 9, 7 e 2

Lui ha fatto check-call sulla mia puntata, puntando a fare su qualsiasi turn (spoiler alert: aveva un progetto di scala aperta con 8♣6♣).

Il problema è che il turn è stato un due.

La sua "storia", a quel punto, non aveva più senso, non poteva più rappresentare nulla che avesse un senso.

Il piano era ottimo fino al flop, puntare tutto bluffando su qualsiasi turn. Bene, ok, può funzionare.

Ma quando è arrivato un pessimo turn, non ha potuto cambiare marcia. Doveva cambiare piani.

(E sì, io ho chiamato la sua mano con un re come carta più alta).

Lo scenario più comune è quando qualcuno ha una coppia alta servita come A♥A♣ o K♣K♠.

Visto che sanno di poter battere qualsiasi avversario prima del flop, il piano solitamente è quello di puntare, puntare, puntare, sia al flop che al turn che al river.

Ma che succede se il tavolo dice 5♠6♠7♥8♠10♦? 

Sempre o quasi sempre, coppie servite di assi o di re sono battute in casi del genere. Quindi, bisogna interrompere... la missione.

Quando state pensando a cosa fare per ogni carta, fermatevi per qualche secondo e chiedetevi questa cosa:

il tavolo è cambiato?

Nel senso, la mano che stava vincendo al flop sta ancora vincendo? O è più probabile che la mano di un altro giocatore sia migliorata, dando a lui il vantaggio?

Provateci anche voi!

Il flop è ???

La carta al turn è ?

La carta al turn ha cambiato qualcosa? 

A.    Sì
B.    No

La risposta è la A) Sì! Quella carta al turn ha cambiato tutto, è arrivato un ovvio progetto di colore, così come il progetto di scala poker aperta (chi ha KQ adesso ha una scala)

Quindi, se il vostro K♦K ♣ stava vincendo al flop, probabilmente non sarà così al turn.

Un progetto di scala

Bluff per principianti: conclusioni

Bluffare non è solo una scienza ma anche un’arte.

Sì, le carte tecniche e le probabilità contano, ma la maggior parte dipende dalle abilità delle persone e dalla loro agilità mentale (e questo vale anche quando state giocando online).

  • cosa spinge questa persona a giocare a poker?
  • sta giocando in maniera solida, dando il meglio per prendere decisioni esatte?
  • oppure sta semplicemente giocando per divertirsi?

Dovete entrare un po’ nella testa degli altri, senza contare la vostra capacità di prendere decisioni in un attimo.

Il poker richiede la capacità di cambiare i propri piani.

Cosa rende bravo un giocatore di poker? Godere anche di una buona flessibilità.

I migliori giocatori che bluffano sanno quando devono lasciar perdere e sanno capire quando gli altri sono nella stessa situazione ma non lo faranno.

Per riconoscere uno che bluffa, in sostanza, ci vuole uno... che bluffa!

*Il testo dell'articolo è di Amanda Botfeld.