Dividere un piatto significa semplicemente dividere le fiches tra i vincitori, di solito al river. Le fiches nel piatto vengono assegnate ai giocatori vincenti che stanno partecipando ancora alla mano.

Nel poker, per ogni vincitore deve esserci un perdente. Ma con le varianti split poker può esserci più di un vincitore. Scopriamo come.

Indice

Vincitori e perdenti negli split pot

Il poker è un gioco a somma zero: per ogni vincitore deve esserci un perdente. Ma può esserci più di un vincitore, in particolare nelle varianti e nelle situazioni split pot.

Pensate ad esempio a una partita di No-Limit Texas Hold’em in cui avete una scala all’asso. Nel board non ci sono coppie e non ci sono possibilità di colore, per cui avete il nut.

Allo showdown scoprite che l’avversario ha la vostra stessa mano e dovete quindi dividere il piatto: andrete cioè in pareggio, o magari guadagnerete anche qualcosina nel caso alla fine siano rimasti più giocatori.

Quando i re sono i kicker!

Spesso gli split pot si decidono con i kicker, cioè le carte di una mano di poker che non ne determinano il valore ma che si calcolano per evitare pareggi tra mani dello stesso valore.

Ecco un valido esempio in cui entrambi i giocatori hanno la stessa doppia coppia, in cui però la quinta carta (il kicker) fa la differenza.

Giocatore A: 10x8x
Giocatore B: 10x9x
Board: 10x6x6x2xAx4x

Mano giocatore A:10x10x6x6x8x
Mano giocatore B: 10x10x6x6x9x

Ecco un esempio in cui il kicker si trova nel board e porta a uno split pot:

Giocatore A: 10x8x
Giocatore B: 10x9x
Board: 10x6x6x2xAx

Mano giocatore A:10x10x6x6xAx
Mano giocatore B: 10x10x6x6xAx

pair of Aces on one side with a boot (kicker) to the right of the Aces kicking a second pair of Aces on the other sideUna coppia d’assi va bene a meno che il vostro avversario non abbia un kicker migliore

Assegnare le fiches in eccesso

Spesso un piatto non può essere diviso in parti uguali. Potrebbe avanzare una fiche (o due in caso di tre giocatori): viene scelta sempre quella dal valore più basso e ci sono regole su come assegnarla.

In una partita high-low come Omaha Hi-Lo Eight or Better, la fiche va sempre alla mano alta.

Negli altri casi, molte sale assegnano la fiche avanzante al giocatore più vicino alla sinistra del dealer, mentre altre la daranno a chi ha la mano con la singola carta più alta e useranno addirittura i semi in quest’ordine:

  • picche♠, valore massimo
  • quindi cuori♥
  • poi quadri♦
  • e infine fiori♣

L’arte del chop

Chop è sinonimo di split.

Chop it up” è un modo di dire comune nei circoli di poker e lo sentirete ogni volta che un piatto viene diviso perché due giocatori hanno concluso una mano in parità.

Ma si può usare anche in altri due contesti.

  1. Chop con i blind
    Nei cash game i giocatori possono fare chop con i blind. Succede quando tutti foldano e il giocatore in small blind può chiedere al big blind se vuole fare chop.

    Se il big blind risponde di , riprendono entrambi i propri blind e si passa alla mano successiva. È una pratica comune per evitare di alimentare la rake, ma non è permessa nei tornei.
     
  2. Chop durante un torneo
    Al tavolo finale di un torneo potrebbe capitarvi di sentire qualcuno chiedere, “Vuoi fare chop?”, riferendosi in questo caso al restante montepremi da dividersi tra i giocatori ancora in partita.

    La divisione può essere equa, ma di solito si esegue in base agli stack di fiches dei giocatori rimanenti. È una pratica consentita nella gran parte delle sale.

Tutti i giocatori ancora in gioco nel torneo devono essere d’accordo.

3 players at a table with the words “1/3” above each of their heads.I chop possono essere di pari importo o dipendere dagli stack di fiches

Varianti di split poker

L’elenco delle varianti di poker split pot è lungo. La più illustre è Omaha Hi-Lo Eight or Better.

Spesso i piatti sono divisi tra la migliore mano alta e la migliore mano bassa, anche se può capitare che lo stesso giocatore le abbia entrambe come nel caso di scala A-2-3-4-5 e si aggiudichi l’intero piatto.

Altre versioni split spot sono il:

In queste varianti i giocatori concorrono generalmente per metà del piatto.

Occorre quindi cambiare i calcoli, dato che il costo delle puntate e il prezzo per vedere sono in costante mutamento.

Nei giochi split pot, il buon senso impone di non giocare mani che hanno soltanto la probabilità di vincere metà del piatto e di giocare invece le mani che aumentano la probabilità di vincere l’intero piatto.

Conclusione

Quando vi trovate in una situazione di split pot dovreste riflettere sulle seguenti cose:

Gli split pot potrebbero essere una situazione favorevole a tutti in un gioco dove di solito al river c’è un perdente.

Ricordate che i kicker deboli possono farvi perdere un piatto al river. Assicuratevi di avere un kicker forte e sarete voi a battere l’avversario al river!

Non confondetevi con gli split pot nei casinò. In un chop al river capita che qualcuno guadagni qualcosa in meno per quella fiche avanzante dal valore più basso.

Il termine chop si usa anche per indicare situazioni di buio contro buio prima del flop nelle partite dal vivo. Entrambi i blind possono accordarsi per recuperare le proprie puntate senza giocare la mano.

Si parla di chop anche nei tornei, quando i giocatori possono mettersi d’accordo per fare chop up con il montepremi rimanente.

Alcune varianti di poker si basano sullo split pot. In Omaha 8 or Better sono due i piatti da vincere al river: high e low, e magari li vincerete entrambi!

Chad Holloway ha vinto il braccialetto alle WSOP 2013. In precedenza aveva lavorato per PokerNews come managing editor e live reporter.