Probabilmente non c'è nulla di più emozionante di una sessione di poker in un casinò. Una grande atmosfera, con il rumore inconfondibile delle fiches che risuonano nella sala da poker. I giocatori esultano con energia per grande mano o si lamentano, in modo poco costruttivo, per la loro sfortuna.

E mentre una sala da poker può essere un'eccellente esperienza di gioco di carte, anche giocare e bluffare a poker in un ambiente diverso può essere eccitante. Alcune partite sono state disputate, infatti, in location differenti.

I giocatori possono davvero scegliere ambienti unici, da una piscina tropicale a Fremont Street nel centro di Las Vegas, fino a un dormitorio all'aperto.

Ecco uno sguardo ad alcune situazioni in cui gli appassionati abbandonano la sala da gioco e persino... gli occhiali da sole nel poker. Queste esperienze testimoniano, ancora una volta, che il poker può essere giocato veramente ovunque.

Poker in carcere
Fremont Street per il titolo del Main Event delle WSOP
Lettini da spiaggia e da poker
Poker in tenda
Caccia, pesca, poker ed altre attività all'aria aperta
 

1 – Il poker in carcere

La maggior parte dei giocatori non vorrebbe sperimentare questo ambiente di poker, ma alcune scommesse dietro le sbarre si qualificano come un luogo unico. 

Erik Audé ha vissuto in prima persona il poker in prigione. L'attore, stuntman e personal trainer è cresciuto a Beverly Hills, in California.

Un amico ha chiesto ad Audé di riportare alcuni articoli in pelle dal Medio Oriente. Ha accettato il lavoro e ha completato qualche altro viaggio, ripetendo la stessa consegna, apparentemente innocua. All'inizio del 2002, Audé si è diretto a Islamabad, in Pakistan. Al suo ritorno, Audé si rese presto conto che non stava riportando solo articoli in pelle.

La sicurezza aeroportuale, infatti, ha perquisito i suoi bagagli e ha trovato 3,5 kg di oppio, e Audé ha ricevuto una condanna a sette anni di carcere. 

La tortura e la violenza sono diventate, purtroppo, la norma della suo quotidiano, ma il poker ha offerto un modo per passare il tempo e mantenere la mente sempre sveglia.

I detenuti giocavano sul pavimento poiché non c'erano sedie o tavoli da poker:

"Sono stato messo nel braccio della morte perché era probabilmente il posto più sicuro dove tenermi in quel momento," ha rivelato ad un famoso sito di info sul poker. "C'erano altri detenuti in quella sezione e giocavano molto a poker Texas Hold'em. Un uomo di nome Murad parlava un po' di inglese, e, con il tempo, sarebbe diventato mio amico. Mi ha insegnato proprio lui a giocare.

“Avevamo a disposizione cinque rupie pakistane [del valore di circa un centesimo] e giocavamo con fiches e carte da gioco logore. Il poker da torneo era lo stile di gioco preferito perché non molte persone avevano abbastanza soldi per giocare in un formato in stile cash. I soldi sarebbero stati usati, naturalmente per comprare cibo.

"Le persone in quella prigione erano sempre affamate, quindi vincere un po' di pollo o del buon cibo era davvero piacevole. Ma è stato veramente un ottimo modo per far passare il tempo, praticamente infinito in quei posti".

Audé è uscito dopo due anni e mezzo quando i funzionari statunitensi hanno lavorato per ottenere il suo rilascio. La sua storia è diventata lo spunto per un famoso documentario negli USA ed attualmente, il famoso Thompson di American Sniper è impegnato regolarmente nei principali tornei di poker.

Senza dubbio, l'artista californiano ci potrà confermare che la più spartana delle sedie in un casinò è molto, molto più comoda del pavimento di una prigione ad  Islamabad e dintorni...

2 – Fremont Street per il titolo del Main Event delle WSOP

La nascita del poker televisivo e l'espansione del poker online hanno contribuito in modo fondamentale a far aumentare la popolarità del gioco negli anni 2000. 

In particolare la vittoria di Chris Moneymaker al Main Event delle World Series of Poker del 2003, trasmessa su ESPN con gli spettatori in grado di vedere le carte coperte, ha giocato un ruolo importante.

Ma le WSOP avevano visto una discreta crescita negli anni '90, con numeri che aumentavano quasi ogni anno, da 201 nel 1992 a 393 nel 1999. Il Main Event del 1997 ha caratterizzato una svolta unica quando i giocatori hanno raggiunto il tavolo finale.

L'esperienza dello spettacolo di luci interattivo di Fremont Street ha debuttato nel 1995, nel centro di Las Vegas.

A quel tempo, le WSOP erano in aprile e maggio, ma il clima era ancora molto umido. La temperatura ha raggiunto i 30 gradi mentre Stu Ungar lottava per il suo terzo braccialetto del Main Event; nonostante il sudore, la leggenda del poker alla fine è uscita vincitrice per $ 1 milione.

Purtroppo, The Kid è venuto a mancare solo pochi mesi dopo, ma rimane l'unico giocatore ad aver vinto tre volte il Main Event.

3 – Lettini da spiaggia e da poker

Chi non ama staccare un po' dalla routine quotidiana e concedersi una gita al mare? Non sembra così scontato, ma anche...sole e sabbia hanno rappresentato una location perfetta per il gioco del poker.

Il commentatore del World Poker Tour ha aggiunto il suo nome alla Mike Sexton Champions Cup del tour nel 2013, portando a casa $ 145.000.

Il WPT Caribbean si è svolto al Casino Royale di St. Maarten. Il tavolo finale si affacciava sulle brillanti acque blu della zona, con viste, da cartolina, mozzafiato sulla spiaggia. In palio c'erano una bellissima isola e un punteggio a sei cifre.

Quello è stato davvero un bel viaggio per Tony Dunst.

Gli occhiali da sole da poker sono standard tra alcuni giocatori al tavolo. Ma l'ambiente marino all'aperto potrebbe aver richiesto alcune sfumature ulteriori.

Ecco uno sguardo ad alcune delle azioni principali di St. Maarten. Anzitutto precisiamo che non è stato l'unico evento relativo al WPT.

L'originale Aruba Classic, la stessa location dove imparammo a conoscere Justin Bonomo, nei primi giorni del tour prevedeva il tavolo finale tra le palme con splendide viste sui Caraibi.

Tra i vincitori dell'evento ricordiamo Juha Helppi, Freddy Deeb ed Erick Lindgren.

Il tour Alpha8 della compagnia è stata una delle prime serie high roller che si è svolta per tre stagioni dal 2014 al 2016. La sessione prevedeva tornei con puntate importanti, incluso un evento con buy-in da $ 100.000 sull'isola di St. Kitts. Anche in questo caso, il tavolo finale si affacciava sulla spiaggia.

Philipp Gruissem ha vinto il primo evento per $1.1 milioni: quella che si definisce una vacanza... da ricordare!

4 – Poker in tenda

Trovare poker dal vivo nei primi giorni della pandemia è stato particolarmente difficile. I casinò di tutto il mondo hanno chiuso ed i giocatori si sono dedicati al poker online. L'industria ha visto un'impennata che da allora non ha subito rallentamenti.

Per coloro che sono da sempre interessati solo ed esclusivamente al poker dal vivo, i casinò hanno iniziato a tornare lentamente entro l'estate del 2020. 

Ma se una proprietà riapriva più o meno lentamente dipendeva dalla posizione. Negli Stati Uniti, ciò significava un approccio stato per stato: così ciò che era consentito in uno stato potrebbe non essere consentito in altri.

Ad esempio, le restrizioni sono continuate per mesi in California. Lo stato presenta una miscela di casinò commerciali, ma anche tribali. Le nazioni sovrane dei nativi americani determinano le proprie regole, comprese le loro risposte alla pandemia. Molti alla fine hanno riaperto le sale da poker al coperto più velocemente di altre proprietà della California.

Le proprietà commerciali che devono affrontare normative statali più rigorose dovevano essere più creative. Quindi, molti hanno provato con soluzioni originali, come quella di allestire tende e luoghi all'aperto. Ad ottobre 2020, colossi come il Bicycle Casino nell'area di Los Angeles hanno riaperto con strutture all'aperto.

Hanno usato tende e altre strutture esterne che lasciavano molto spazio per il flusso d'aria. Chiaramente, le proprietà hanno sostenuto grandi spese per costruire questi luoghi all'aperto.

Charlie Wilmoth, che vive nella zona di Los Angeles e ospita il famoso podcast di poker Third Man Walking, ricorda di aver giocato nelle sale da gioco all'aperto. I suoi viaggi includevano una puntata per giocare al casinò 11 Ocean di San Diego.

"Il tempo in autunno era perfetto: le massime erano intorno a 28 e le minime intorno a 18, quindi è stato un fantastico divertimento tutto il giorno", dice. “Allora non si sapeva esattamente quanto fosse a basso rischio stare fuori, ma, di certo, eravamo consapevoli che era molto meno pericoloso che stare dentro.

“Non per essere drammatico, ma dopo essere stato rinchiuso, come tutti del resto, per gran parte del 2020, già il poker all'aperto mi ha fatto sentire come se avessi ripreso il controllo della mia vita. E, naturalmente, il clima nel sud della California era il più vicino possibile all'ideale per il poker all'aperto".

Potrebbero esserci cose peggiori che giocare a poker all'aperto con un clima così perfetto sulla costa occidentale. Cieli azzurri, brezze gentili e sole: quello scenario potrebbe portare molti giocatori di poker a realizzare, finalmente, il proprio... California Dreaming!

5 – Caccia, pesca, poker ed altre attività all'aria aperta

Un viaggio all'aria aperta spesso include giochi di carte quando non si è fuori a caccia, pesca, canoa, escursionismo o qualche altra attività ricreativa. Anche le di caccia e pesca spesso possono includere il poker in hotel o lodge.

Supponiamo che tu stia partecipando ad una di quelle famose escursioni di pesca al salmone dell'Alaska o, ancora, ad una caccia di alci in Colorado. Non è insolito, in questi casi, che molti avventurieri all'aria aperta si godano un po' di poker, dopo aver faticato durante il giorno.

Il programma tv "The Red Green Show", in onda in Canada aveva ad oggetto proprio un gioco di Possum Lodge.

Red descrive in dettaglio come è uscito perdente nell'ultima mano dopo aver vinto tutta la notte. Il gioco di Red Green ha coinvolto anche alcuni jolly, risultati decisivi. Riuscì a malapena a uscirne senza perdere... la camicia di flanella!

L'autore ricorda molti viaggi nel Texas occidentale per la caccia alla colomba con la famiglia e gli amici. Ciò spesso comportava il mescolarsi di tornei e cash game in una vecchia casa di campagna in stile occidentale, straordinariamente perfetta per una partita.
L'obiettivo era vincere abbastanza per pagare l'intero viaggio.

Anche la seguitissima serie tv Yellowstone offre agli spettatori diverse scene di partite di poker in dormitorio con molti dei cowboy agli ordini di John Dutton e figli. Senza dubbio, anche nella realtà, molti veri cowboy si sono dilettati in giochi di carta dopo una lunga giornata trascorsa a pascolare il bestiame.

Non importa quanto possa essere esausto un giocatore di poker, c'è sempre tempo per il poker!
 

Sean Chaffin è uno scrittore freelance di Crandall, Texas. I suoi articoli vengono pubblicati su numerosi siti e riviste. Seguilo su Twitter @PokerTraditions. Sean è anche il moderatore del podcast True Gambling Stories, disponibile su iTunes, Google Play, TuneIn Radio, Spotify, Stitcher, PokerNews.com, HoldemRadio.com e altre piattaforme.