Ogni tanto avete delle difficoltà con il calcolo delle probabilità nel poker?

In questa guida partiremo dal presupposto che i lettori siano già in grado di effettuare calcoli di base per le probabilità, ma che siano alla ricerca di nuovi metodi per accelerare e semplificare il procedimento.

Più veloci saremo nel calcolare le nostre probabilità, maggiore sarà il tempo che potremo dedicare alla questione più importante: prendere la giusta decisione. A volte i giocatori sono così sopraffatti dalle difficoltà matematiche che dimenticano di analizzare la situazione in cui si trovano da un punto di vista strategico.

Il termine “probabilità” (o la variante inglese “odds”) può essere usato nel poker in relazione a due aspetti leggermente differenti.

  1. Il costo che dobbiamo affrontare in occasione di un call o bluff.
  2. Le nostre chance di vincere oppure di ottenere la miglior mano.

In questo articolo faremo riferimento a entrambe le accezioni e ad altri tipi di calcoli delle probabilità, come ad esempio le implied odds.

Daremo per scontato che abbiate delle conoscenze di base su come funziona questo tipo di calcoli. Se in qualche momento sentite di avere bisogno di un ripasso, date un’occhiata a questo articolo relativo alle probabilità di ottenere una coppia a poker.

7 trucchi per calcolare facilmente le probabilità:

Trucco 1 – Percentuali vs rapporti

Tradizionalmente, le pot odds sono espresse sotto forma di rapporto. Tuttavia, il nostro scopo ultimo è quello di paragonare le pot odds con la pot equity, che viene espressa sotto forma di percentuale. Dobbiamo perciò dedicare del tempo extra per convertire il rapporto delle nostre pot odds in formato percentuale, così da poter fare un confronto con la nostra pot equity.

Questo è il motivo per cui la maggior parte dei giocatori professionisti preferisce calcolare le proprie pot odds direttamente sotto forma di percentuale. A questo punto non è necessaria alcuna conversione per mettere a confronto le nostre pot odds con l’equity. Se la percentuale delle nostre pot odds è più bassa di quella della nostra pot equity, abbiamo la possibilità diretta di fare un call fruttuoso sulla base delle pot odds.

La seguente formulazione può aiutarci a ricordare questo principio con maggiore facilità ->

Percentuale del pot totale che stiamo investendo (compreso il nostro call) = Le nostre pot odds in termini percentuali.

Quindi, se il nostro avversario scommette 50$ in un piatto da 100$, il nostro call da 50$ implica un investimento di 50$/200$ o, in altri termini, del 25% del pot. Proprio questo valore, il 25%, rappresenta le nostre pot odds: molto semplice.

cauldron with $100 printed on the side and two spoons on each side ladling $50 each into the cauldron

 

Trucco 2 – Memorizzazione

Il modo più semplice per migliorare la velocità di calcolo è quello di evitare tutti i calcoli superflui. La maggior parte dei professionisti concorderebbe sul fatto che non ha senso calcolare ripetutamente un valore se questo può essere facilmente memorizzato.

Ad esempio, la presente tabella ci mostra le possibili pot odds (sotto forma di percentuale) a fronte di diverse puntate dalle proporzioni differenti in relazione al piatto.

Dimensione della puntata (%) Pot Odds (%)
20 14,29
25 16,67
33 19,88
40 22,22
50 25,00
60 27,27
66 28,45
70 29,17
75 30,00
80 30,77
100 33,33
150 37,50
200 40,00

Se ad esempio il nostro avversario scommette 50$ in un piatto di 100$, un giocatore professionista, senza effettuare alcun calcolo, sarà normalmente in grado di dirci che abbiamo un 25% di pot odds. Essi memorizzano semplicemente il fatto che una scommessa del nostro avversario pari alla metà del piatto ci offre un 25% di pot odds.

Questo tipo di tecniche di memorizzazione può essere usato per calcolare:

  1. Le nostre chance di ottenere uno o più tipi di mani forti al turno successivo o comunque entro il river.
  2. La necessaria frequenza dei fold affinché un bluff di particolari dimensioni risulti proficuo.

Già solo con queste tecniche saremo in grado di semplificarci notevolmente i calcoli!

Trucco 3 – Buone capacità aritmetiche

Molte persone partono dal presupposto che sia necessario avere un talento per fare i calcoli matematici a mente. Non pensano al fatto che sia possibile allenare questo tipo di capacità tramite varie tecniche.

Immaginate ad esempio che il nostro avversario faccia una puntata di 47,38$ in un piatto da 100$. Quali saranno le nostre pot odds?

La somma totale nel piatto sarà di 47,38$ + 47,38$ + 100$ = ehmmmmmm…(intanto il tempo continua a scorrere lentamente).

Per la cronaca la risposta è 47,38$/194,76$ = 0,2433 o il 24,33% di pot odds.

Può anche dare una certa soddisfazione riuscire a fare calcoli complessi a mente, ma in questo caso sarà un’assoluta perdita di tempo. Essere bravi nel fare calcoli a mente non implica necessariamente il saper lavorare con numeri complessi. È molto più utile riuscire a riconoscere quali sono gli aspetti essenziali e come semplificare efficacemente i vari problemi matematici.

47,38$ corrispondono grossomodo a 50$. Una scommessa del nostro anniversario pari a metà del pot ci offre intorno al 25% di pot odds (sfruttando l’informazione memorizzata con l’ausilio del trucco numero 2).

È possibile eseguire questo ragionamento in meno di un secondo. È così importante il fatto che, strettamente parlando, siamo leggermente distanti dal valore preciso? Assolutamente no: neanche la stima della nostra pot equity risulterà perfettamente precisa. Conoscere le pot odds nel dettaglio con tanto di numeri decimali non costituirà assolutamente un valore aggiunto.

Trucco 4 – Visualizzazione

Immaginate che il nostro avversario scommetta 23$ in un pot di 72$. Magari noi abbiamo memorizzato le pot odds valide per vari tipi di somme, ma in questo caso non è immediatamente chiaro a quale percentuale del piatto corrisponda questa puntata.

Provate a immaginare visivamente questi numeri come se fossero delle strutture fisiche, ad esempio delle barre in un diagramma a colonne.

a player’s head with this graph floating above as if they are thinking hard about the numbers

Quali sono le dimensioni della barra associata al pot in rapporto a quella della scommessa? Auspicabilmente dovremmo essere in grado di percepire che la prima ha delle dimensioni pari a circa il triplo della seconda, il che significa che quest’ultima è pari a circa il 33% del pot. Grazie ai numeri che abbiamo memorizzato sappiamo di avere circa il 20% di pot odds.

Il valore preciso della puntata è del 36%, ma la nostra stima ci si avvicina parecchio, senza la necessità di effettuare veri calcoli matematici. L’efficacia di questo metodo dipenderà dalla vostra forma mentis.

L’aspetto da tenere a mente è che ci sono diversi modi di affrontare i problemi matematici senza metterci direttamente in gioco con i calcoli. I geni della matematica spesso percepiscono questa scienza più come un vasto territorio presente nella loro mente anziché come un insieme di numeri.

Se comunque ci rendiamo semplicemente conto che questo tipo di approccio non è quello giusto per noi, il trucco numero 3 ci può venire comodamente in aiuto. 23$ corrispondono approssimativamente a 25$ e 72$ sono grossomodo 75$. 25$/75$ rappresenta una scommessa pari al 33% del pot.

La chiave è quella di non lavorare mai con i numeri difficili, ma di arrotondare sempre a numeri più semplici.

Trucco 5 – Il sistema delle implied odds

I calcoli relativi alle implied odds sono i più complicati e impegnativi fra tutti i problemi che le odds propongono nel poker. Sfruttando una combinazione di quanto abbiamo imparato finora e mettendo a frutto un sistema semplificato per calcolare le implied odds, dovremmo essere in grado di eliminare molte difficoltà.

Giova ricordare che, a seconda del numero di outs, abbiamo bisogno che il pot cresca e assuma un valore pari a tot volte il nostro call. Possiamo stimare le dimensioni del piatto ideale moltiplicando il nostro call per i numeri della seguente tabella.

Numero di outs Moltiplicatore per le implied odds
1 50,0
2 25,0
3 17,0
4 13,0
5 10,0
6 8,0
7 7,0
8 6,0
9 6,0
10 5,0
11 5,0
12 4,0
13 4,0
14 4,0
15 3,0

Si noti che le mani con 4, 8 o 9 outs sono state evidenziate in grassetto. I tipi di progetto più comuni, vale a dire il progetto di scala a incastro, di scala bilaterale e di colore, hanno rispettivamente 4, 8 e 9 outs.

Vediamo un esempio di come in pratica funziona il sistema.

Ci sono 100$ nel piatto sul turn e il nostro avversario punta 100$. Abbiamo le implied odds per fare call con il nostro progetto di colore?

A questo punto sarà necessaria qualche operazione matematica: non c’è modo di aggirarle in toto. Ma sfruttando il nostro sistema, questi calcoli dovrebbero risultare il più indolori possibile.

Avendo 9 outs, moltiplichiamo il nostro call per 6 (secondo le indicazioni della tabella). Questo calcolo ci darà un’idea approssimativa delle dimensioni che deve assumere il piatto per giustificare un call basato sulle implied odds.

$50 * 6 = $300

Abbiamo bisogno che il pot ammonti mediamente a circa 300$. A seguito del nostro call ci sarebbero 200$ sul tavolo. Abbiamo perciò bisogno che i nostri avversari aggiungano 100$ al pot sul river affinché sia giustificato il nostro call sul turn.

Possiamo quindi dare un’occhiata agli stack residui dei nostri avversari e valutare se sia fattibile che al turno successivo (dopo aver ottenuto la carta che ci serviva) il pot si arricchisca mediamente di altri 100$.

Proviamo con un altro tipo di mano.

Ci sono 100$ nel piatto sul turn e il nostro avversario punta 50$. Abbiamo le implied odds per fare un call con il nostro progetto di scala a incastro?

Con 4 outs, utilizzando la tabella che abbiamo memorizzato in precedenza, scopriamo di dover moltiplicare il nostro call per 13: dobbiamo quindi fare 50$ * 13. Siccome siamo diventati bravi coi calcoli a mente, scomponiamo quest’operazione: moltiplichiamo 50$ * 10, che fa 500$, e aggiungiamo poi 50$ * 3, il cui risultato è 150$. A questo punto viene fuori una somma di 650$.

Dal momento che il piatto attuale ammonterebbe a 200$ dopo il nostro call sul turn, abbiamo bisogno di aggiungere 450$ nei turni successivi.

È sconsigliabile sprecare energie nell’eseguire i calcoli matematici con eccessiva meticolosità. Già i valori contenuti nella nostra tabella delle implied odds sono arrotondati al numero intero più vicino.

Trucco 6 – Allenamento sulle equity

La capacità di generare delle stime affidabili sulle nostre pot equity è un qualcosa che si può migliorare con l’allenamento. Piuttosto che provare a effettuare dei calcoli per stabilire la nostra pot equity, è meglio riuscire a riconoscere vari scenari e “sapere semplicemente” quanta equity avrà probabilmente la nostra mano o il nostro range.

Alcuni software per il calcolo dell’equity mettono a disposizione una modalità allenamento. I giocatori vengono messi dinanzi a vari scenari basati su una delle seguenti situazioni:

  1. Equity mano vs mano
  2. Equity mano vs range
  3. Equity range vs range

Dedicando del tempo apposito per allenare la capacità di stimare l’equity, alleviamo la pressione durante le situazioni di gioco reali. Anziché avere bisogno di effettuare calcoli troppo dettagliati nel bel mezzo della mano, abbiamo molte più probabilità di farci un’idea ragionevole sulla nostra pot equity seguendo un certo automatismo.

Trucco 7 – Assistenza software

Vi sorprenderebbe scoprire che molti giocatori professionisti online non si prendono la briga di calcolare le proprie pot odds? Essi generalmente si avvalgono di sofware esterni che svolgono i calcoli per loro.

Quest’opzione ovviamente è valida solo per i giocatori online; alcuni giocatori o poker room in rete potrebbero considerare immorale l’utilizzo di tali schemi.

È consigliabile imparare a effettuare da soli i calcoli sulle probabilità piuttosto che fare affidamento sui software, ma la presente guida sulle odds non sarebbe completa se non si menzionasse anche quest’ultima opzione.

Allenatevi, allenatevi, allenatevi!

Abbiamo considerato diverse strade per semplificare il calcolo delle poker odds e per migliorare le nostre capacità di fare calcoli a mente.

Non è detto che saremo in grado di constatare un miglioramento da un giorno all’altro, ma con un allenamento costante e una buona dose di pazienza potremo affinare le nostre abilità!

Timothy "Ch0r0r0" Allin è un giocatore professionista, coach e autore. Ha iniziato a giocare nel 2006, partendo da zero e aumentando il suo bankroll online in maniera costante senza mai depositare alcun dollaro. Dopo aver partecipato (e vinto) ad alcune tra le manifestazioni più prestigiose, ora condivide le sue esperienze e opinioni sul magazine di 888poker.