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Cos’è l’MDF?

La frequenza minima di difesa (MDF) è un concetto matematico usato nel poker per determinare la fetta del vostro range di mani con cui dovreste difendere e proseguire (tramite call o raise) quando affrontate una scommessa avversaria.

Quando usare l’MDF?

Prima di addentrarci nei vari calcoli necessari a mettere in pratica questo concetto, è fondamentale ricordare le due strategie generali da usare per contrastare i propri avversari al tavolo da gioco:

  • Teoria del gioco ottimale (GTO): consiste nel mettere in atto una strategia essenzialmente solida e impossibile da exploitare, tramite la scelta delle dimensioni delle puntate e dei range di mani che inducano gli avversari a commettere errori e vi permettano di giocare in modo sostanzialmente sicuro.

  • Exploitativa: in questo caso si analizzano i leak (le carenze) nelle strategie degli avversari e si lasciano da parte i principi della GTO. Così facendo, reagite a tali errori con lo scopo di ottenere maggiori profitti rispetto a quelli garantiti dalla GTO dinanzi a un determinato avversario.

Bisogna notare che la maggior parte dei giocatori non segue delle strategie GTO/sostanzialmente solide, fatta eccezione per gli incontri ad alti stake. In genere si possono ottenere dei ricavi maggiori con un approccio exploitativo contro gli avversari al tavolo.

Da rilevare inoltre che il concetto di MDF si applica alla strategia GTO. Per cui dovreste puntare a mettere in pratica l’MDF soprattutto negli scenari in cui non avete ancora la possibilità di “leggere” e analizzare le tipiche tendenze dei vostri avversari.

Come usare l’MDF?

knight standing in front of AK

 

La frequenza minima di difesa mette in relazione la dimensione delle puntate avversarie e quella del pot con la fetta del vostro range con cui vi conviene fare call. La formula per calcolare l’MDF è:

DIMENSIONE DEL POT INIZIALE / (DIMENSIONE DEL POT INIZIALE + DIMENSIONE DELLA PUNTATA)

Immaginate perciò una possibile situazione sul river in un incontro live di 200 NL in cui il pot sia di 150$: a questo punto il vostro avversario va all-in con i suoi ultimi 100$. 

Consideriamo ora le variabili e applichiamo la formula precedente:

MDF = $150 / ($150 + $100)

MDF = $150 / $250

MDF = 0,6

MDF = 60%

Ciò significa che a prescindere dal vostro range sul river, dovete proseguire (facendo call) col 60% del vostro range così da non poter essere exploitati dai bluff avversari.

Grafico di base sull’MDF

Date a un’occhiata a quest’utile tabella per determinare facilmente la percentuale del range con cui dovreste difendere secondo l’MDF (in base alle dimensioni delle puntate comuni espresse sotto forma di percentuale del pot):

 

mdf chart

 
 

Esempi di MDF nella pratica

Supponiamo che stiate partecipando a un incontro online $0,50/$1,00.

Arriva il turno del button (BTN), che rilancia a 2,50$. L’SB folda.

L’hero è in posizione di BB con K ♥4 ♥ e decide di vedere.

Sul flop esce 6♠ 4♦ 2♥. Fate check, mentre il BTN scommette 1,50$ nel piatto da 6$. Fate call.

Sul turn viene pescato un 2♣. Fate check. Il vostro avversario punta 4,50$ nel pot da 9$. Fate call.

Sul river viene pescato un 7♥. Fate check, mentre il vostro avversario scommette 13,50$ nel piatto da 18$.

Conviene fare call su un tale river?

Questa puntata equivale al 75% del pot, il che significa che, per non essere soggetti a exploit avversari, dovete vedere col 57% circa del vostro range secondo il grafico precedente. 

Prendiamo i numeri riportati nell’esempio e li applichiamo nuovamente alla formula già menzionata:

MDF = DIMENSIONE DEL POT INIZIALE / (DIMENSIONE DEL POT INIZIALE + DIMENSIONE DELLA PUNTATA)

MDF = $18 / ($18 + $13,50)

MDF = $18 / $31,50

MDF = 0,57

MDF = 57%

Che ci crediate oppure no, ammesso che fin qui abbiate giocato e difeso in maniera impeccabile, il fatto di avere K ♥4 ♥ in realtà giustifica un call.

(Per aiutarvi a visualizzare il vostro range e il modo ottimale in cui giocare su questo river, abbiamo inserito tutte le informazioni relative a questa mano in un programma di poker solver chiamato PioSolver):

 

mdf chart 2

 

Ogni quadratino evidenziato indica delle combinazioni che dovrebbero continuare a far parte del vostro range. I vari colori mostrano la miglior giocata da effettuare.

Come potete notare (dal verde che indica le mani con cui dovreste vedere), K ♥4 ♥ rientra ampiamente nel vostro range di call.

N.B.: ricordatevi che il consiglio di fare un call in questa situazione deriva dai concetti della GTO applicata all’MDF. Se conoscete le tendenze del vostro avversario e/o notate che questi non bluffa sul flop/turn/river tanto quanto dovrebbe, allora potreste passare a un approccio exploitativo e tentare di farlo foldare.

Quando evitare di usare l’MDF

Esistono alcuni esempi in cui non conviene applicare i principi dell’MDF.

Si tratta delle seguenti situazioni:

  • Quando giocate contro avversari deboli (e/o che non bluffano): come menzionato in precedenza, è possibile generare un maggior profitto se adottate delle strategie exploitative anziché quelle ispirate alla GTO. Se sapete che l’avversario bluffa più del dovuto, allora è consigliabile aumentare la frequenza dei call down con un range di mani più ampio (inoltre potreste usare l’MDF come punto di partenza per poi espandere il vostro range di call).

Analogamente, se sapete che l’avversario punta solo quando assistito da una mano forte (e non bluffa praticamente mai), il concetto di MDF si va a far benedire. Questi calcoli hanno infatti lo scopo di impedire all’avversario di exploitarvi con un bluff, diventando così inutili laddove il vostro rivale faccia una bet con una mano di livello.

  • Quando difendete contro le c-bet sul flop fuori posizione: dal momento che sarà già difficile realizzare la vostra equity vedendo una puntata “open” dalla posizione di grande buio, non vi conviene usare l’MDF per difendervi contro le c-bet da OOP. Qualora invece lo facciate (semplicemente perché siete fuori posizione), una parte del range con cui difenderete avrà effettivamente un EV negativo.

Riepilogo analitico sull’MDF

La frequenza di difesa minima (MDF), partendo dalle dimensioni delle puntate avversarie, indica la scelta migliore da fare in molte situazioni (similmente a quanto accade con le pot odds).

L’MDF è un concetto che dovreste allenare lontano dai tavoli, in particolare dopo aver acquisito le prime nozioni. Vi aiuterà a sviluppare uno stratagemma per analizzare tutto il vostro range (parte essenziale di una strategia di poker vincente). Inizierete inoltre a farvi un’idea delle mani con cui fare call in determinate situazioni, tenendo in conto diverse texture del board e varie dimensioni delle scommesse.

Dopo aver dedicato del tempo alla creazione di una strategia di base con l’MDF, capirete più facilmente in quali casi discostarvene per opporvi alle giocate ottimali del vostro avversario.

Anche se poi non applicate alla lettera tali principi (perché magari preferite un approccio exploitativo anziché la GTO), vi converrà comunque seguire questa strategia, per il semplice fatto che la adoperate contro gli avversari che avete di fronte.

Matthew Cluff è un giocatore di poker specializzato nelle partite 6-Max No Limit Hold’em. Inoltre si occupa regolarmente di contenuti di poker online per vari siti.