Ragged poker: nel Texas Holdem e nell’Omaha i giocatori usano le seguenti espressioni per descrivere diverse tipologie della texture del board:
Rainbow - Indica che ogni carta del flop è di un seme diverso (l’espressione può anche essere utilizzata per descrivere il turn).
Two-tone - Indica che due delle carte del flop sono dello stesso seme; anche qui l’espressione può anche essere utilizzata per descrivere il turn.
Monotono - Indica che tutte le carte del flop sono dello stesso seme (l’espressione può anche essere presa in prestito per il turn).
Ragged - È l’opposto di connected. Implica che c’è pochissima (o nessuna) coordinazione tra le carte del board.
Inoltre “Rag” (che significa “straccio”) è anche il termine del poker che si usa per descrivere una carta bassa e non coordinata.
Dry - Simile a ragged, indica che nel board ci sono poche possibilità di fare colore o scala.
Come usare il board ragged come strategia poker
Un board ragged implica che ci sono tre carte medio-basse che hanno pochissima connessione tra loro o, addirittura, non ne hanno proprio, come una texture 942 rainbow.
Gli esempi più comuni di board “ragged” sono quelli con una carta alta: A72r, K84r, etc, anche se la carta in sé non può certo essere considerata un rag.
I board ragged rainbow senza carte alte sono spesso considerati dei board dry, ma questa definizione può essere sbagliata, perchè ogni mano con una overcard ha, ad esempio, un “progetto” per fare la coppia più alta.
Attenzione, amici lettori: board come 842 rainbow quindi generano normalmente molta più azione poker di quanto ci si potrebbe aspettare.
Ragged poker
I board ragged bassi sono poco frequenti, visto che le texture più comuni sono quelle con almeno una carta alta, con i board con l’asso come carta più alta che sono i più comuni.
I board con una coppia sono spesso definiti ragged a causa della mancanza di coordinazione. Per esempio, un board 822 rainbow può essere descritto come “ragged”.
C’è da aggiungere, infine, che il termine ragged può essere anche utilizzato, sia nell’Hold’em che nell’Omaha, per descrivere mani iniziali che non hanno coordinazione.