Il sostantivo "combinazioni" (combo in breve) viene utilizzato principalmente quando si parla delle varianti di Hold'em o Omaha, sebbene possa essere scelto anche per descrivere una specifica combinazione di carte in qualsiasi variante.

Ragioniamo con i numeri. Ci sono 1.326 combinazioni uniche di due carte che possono essere distribuite preflop nell'Hold'em. La cifra include, naturalmente, carte che altrimenti sarebbero identiche a parte i semi. Cioè sia 7♣8♣ che 7♦8♦ sono diverse combinazioni di carte coperte nonostante abbiano la stessa forza.

Se ignoriamo i semi, invece, ci sono 169 mani uniche che possono essere distribuite preflop nell'Hold'em.

Ci sono 4 combinazioni per ogni mano dello stesso seme, ad es. 7♠8♠.
Ci sono 12 combinazioni per ciascuna mano diversa (escluse le coppie in mano), ad es. A♣Q♦.
Ci sono 6 combinazioni per ciascuna coppia in mano, ad es. 6♠6♥

Naturalmente, le possibili combinazioni di ciascuna mano iniziale cambiano dopo la distribuzione delle carte comuni. Ad esempio, su un flop KT6 non ci sono più 6 combinazioni di TT che possono apparire come carte coperte di un giocatore. 

In una variante del poker a quattro carte come il Pot Limit Omaha, il numero di possibili combinazioni di mani iniziali aumenta in modo esponenziale. Ci sono ben 270.725 possibili combinazioni di mani iniziali da quattro carte nel PLO.

Esempio di combinazione utilizzata in una frase -> (Hold'em) Su un board K72 ci sono 3 combinazioni di ogni set possibile per un totale di 9 combo di set.

Come utilizzare la combinazione come parte della tua strategia di poker

Qui discuteremo come contare le combinazioni in uno scenario di Hold’em postflop. Prima di farlo, rispondiamo ad una quesito importante e non banale: perché dovremmo contare le combinazioni nell'Hold'em?

Considerando il numero preciso di determinati tipi di mani nel raggio d'azione del nostro avversario, possiamo ottenere informazioni su quale potrebbe essere la giocata migliore. L’utilizzo della c.d. combinatoria di solito implica che ci troviamo in una situazione ravvicinata. Se la nostra decisione fosse semplice, contare le combinazioni del nostro avversario non sarebbe necessario.

Per i giochi di poker, considera con attenzione il seguente esempio:

Il nostro avversario punta metà piatto al river in una situazione in cui noi abbiamo solo quello che in gergo pokeristico si definisce un bluffcatcher. Calcoliamo che abbia 15 combinazioni. Con quante combinazioni di bluff deve presentarsi per consentirci di catturare un bluff redditizio?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima calcolare le nostre pot-odds. Se chiamassimo investiremmo il 25% del piatto totale, il che significa che dobbiamo vincere più del 25% delle volte per ottenere un profitto. (Espresso anche come pot odds 3:1). Abbiamo quindi bisogno che il nostro avversario bluffi almeno il 25% delle volte affinché il nostro call raggiunga il pareggio.

Se il nostro avversario avesse quindi 5 combo di bluff, il nostro call andrebbe in pareggio. Se avesse avuto ulteriori combo di bluff, la nostra chiamata avrebbe iniziato a portare profitto.

Se pensassimo che fosse un punto vicino, potremmo fare il lavoro combinatorio. Ma se leggiamo che il nostro avversario non bluffa mai in un certo punto, siamo davanti ad un onesto fold senza bisogno di ragionare su alcuna combinazione.

Conteggio delle combinazioni postflop nell'Hold'em

Non abbinate

Per calcolare le combinazioni rimanenti di una certa mano spaiata (preflop), moltiplichiamo il numero della prima carta rimasta nel mazzo, per il numero della seconda carta rimasta nel mazzo. Per chiarire questo, vediamo un esempio.

Esempio: quante combinazioni di KJ ci sono nelle seguenti casi?

1) A25
2)K23
3) KJJ

1) Non c'è nessun Re o Jack sul tavolo, il che significa che ci sono quattro Re e quattro Jack rimasti nel mazzo. 4 * 4 = 16 combinazioni di KJ.

2) C'è già un Re là fuori, il che significa che sono rimasti solo tre Re nel mazzo. 4 * 3 = 12 combinazioni di KJ.

3) Ci sono due Jack e tre Re rimasti nel mazzo. 3 * 2 = 6 combinazioni di KJ.

Abbinate

Per "paired holdings" in questo contesto ci riferiamo specificamente alle coppie in mano. Le regole per determinare il numero di combinazioni rimaste nel mazzo sono leggermente diverse.

Osserviamo il numero di carte rimanenti di quel valore specifico e lo moltiplichiamo per “se stesso meno uno” e poi dividiamo per due. Vediamolo espresso come una formula.

Dove X = il numero di carte di un valore specifico rimaste nel mazzo.

Numero di combinazioni di una determinata coppia = (x * (x-1)) / 2

Esempio: per le probabilità poker, quante combinazioni di 66 ci sono nei seguenti casi?

1) 552
2) 622
3) 662

1) Non ci sono sei in tavolo, il che significa che ne sono rimasti 4 nel mazzo. (4 * (4-1))/2 = 6 combinazioni di 66.

2) C'è già un Sei là fuori, il che significa che ne sono rimasti 3 nel mazzo. (3 * (3-1))/2 = 6 combinazioni di 66.

3) Ci sono già due Sei in giro, il che significa che ne restano 2 nel mazzo. (2 * (2-1))/2 = 1 combinazione di 66.

Le combinazioni possono quindi essere utilizzate per accertare il peso di determinati tipi di mani. Ad esempio, spesso può sorprendere i giocatori apprendere che sui board con una possibile scala ci sono più combinazioni di scale poker che di colore.

Così, da un punto di partenza AQT ci sono 16 possibili combinazioni di scale ma solo 9 combinazioni possibili di set.