Mettiamo da parte come prima cosa un approccio squisitamente legato alle regole. L’utilizzo di software automatizzati per giocare a poker (comunemente detti bot) è contrario alle regole di 888poker, e probabilmente anche a quelle di qualsiasi altro sito di poker online sulla faccia di questo pianeta.

Bene! Quindi detto ciò possiamo smettere di leggere questo articolo e tornare a giocare? Sfortunatamente no. Meglio avere sui bot maggiori informazioni, se non una conoscenza profonda; infatti nonostante siano illegali, rimangono ampiamente in uso in moltissimi casi di gioco online, e sarebbe assurdo non tenere gli occhi aperti o conoscerne i segreti che ne possono portare alla scoperta.
 

I Bots Sono Deboli

In molti casi i bot sono deboli e prevedibili, ma ciò non toglie che ne esistano di temibili; sviluppati talmente bene e in modo così accurato da essere una spina nel fianco per qualsiasi giocatore, preparato o meno che sia. Casi di bot scoperti e messi alla luce sono una costante nelle cronache di settore, soprattutto dopo che con il loro ausilio sono stati vinti diversi milioni di $ spesso ai tavoli dai limiti medi. Quindi non vanno sottovalutati, anzi meglio prenderli con molta serietà visto che un software di gioco costruito da programmatori capaci può rappresentare un serissimo problema tanto per la poker room, che per i suoi giocatori.

In ogni caso prima di entrare nel panico, chiudere tutto e decidere di non giocare mai più a poker online, ci sono un paio di cose importanti da sottolineare e capire:

  1. Bot in grado di giocare nei mid o high limit sono estremamente pochi, comparati a tutti i bot in giro.
  2. In caso un bot sia colto in fragranza durante una partita, la poker room ha sempre il massimo interesse a ristabilire l’ordine e correggere l’esito del gioco.
  3. Qualsiasi sito di poker degno di questo nome avrà a disposizione un team interamente dedicato alla sicurezza di gioco, con lo scopo di individuare e chiudere i conti di gioco dove si sospetta vi sia un bot a giocare. 

Nonostante sia risaputo che la gran parte dei bot sono deboli al gioco, questo non vuol dire che non vi siano giocatori con abilità ancora più scarse. Quindi ammesso pure che sia possibile battere un bot al nostro tavolo, ciò non toglie che le nostre vincite potrebbero essere maggiori se al suo posto, vi sia seduto un giocatore ancora più debole. 
 

Come Riconoscere un Bot

Rimane quanto mai probabile perdere contro un cattivo bot, prima ancora che ci si renda conto della sua natura. E questo succede soprattutto perchè le modalità di gioco di un bot possono spiazzare un giocatore reale essendo lontane dai canoni generali. Potrebbero infatti fare uso di una scommessa pot-sized, o un check-raise durante il flop in modo molto aggressivo. In ogni caso non appena identificato un avversario come bot, lo sviluppo del gioco può cambiare drasticamente, perfino rovesciando le sorti della partita uomo contro macchina, e naturalmente non a favore di quest’ultima.

Quindi, come si può individuare la presenza di un bot al tavolo? Ecco alcuni punti che dovrebbero far alzare le antenne a qualsiasi giocatori che le rilevi ad un tavolo:

  • L’uso ripetuto di scommesse della stessa entità (caratteristica che si può riscontrare anche in giocatori reali)
  • L’uso ripetuto di alcune modalità di gioco (specialmente inconsuete)
  • Approccio molto aggressivo che si ripete in determinate situazioni 
  • Stesso tempo impiegato per qualsiasi decisione di gioco
  • Nessuna risposta in chat
  • Sit out sempre con la stessa tempistica 
  • Immediata partecipazione ad un nuovo tavolo non appena ci sono seduti un determinato numero di giocatori 

Non sempre le caratteristiche elencate qui sopra sono facilmente identificabili. Ma tenendo in considerazione il fatto che un bot spesso opera come parte di un sistema (bot-ring) che coinvolge più di un conto di gioco, alle volte la sua presenza ad un tavolo può diventare molto evidente. La presenza al tavolo di più giocatori che utilizzano esattamente lo stesso modello di gioco, che lo fanno con la stessa tempistica e non rispondono mai in chat si mette in evidenza da sè, ancora di più se si nota che questi hanno statistiche di gioco molto simili, e lontane dalla media generale.

Ad esempio: la media dei giocatori ai limiti più bassi rilancia nel flop intorno al 6% delle volte. Ora immagina di confrontarti al tavolo con 3 giocatori che presentano delle stats identiche, e che rilanciano al flop il 25% delle volte. Coincidenza? Mmh, difficile sostenerlo, molto più probabile che di fronte a noi sieda un bot-ring.

Altro aspetto da tenere in considerazione, e che rappresenta l’ennesima rottura delle regole di gioco, è che come bot-ring questi giocatori fittizzi potrebbero giocare come team e collaborare tra loro scambiandosi informazioni preziose come per esempio le carte personali, avendo in questo modo il gioco quasi completamente sotto controllo.
 

Battere un Bot

La programmazione di un bot valido non è operazione da poco. Questo significa che gli artefici di un software di questo tipo devono investire migliaia, se non decine di migliaia di ore lavorative per produrre un bot che non presenti limiti o falle di sistema. Ed è proprio questo il nostro compito, quello di individuare quali che siano i difetti di questi software e combatterli, per garantire a tutti i nostri giocatori un gioco piacevole e in piena sicurezza.

Molti dei bot in uso nei tavoli di oggi sono quelli definiti “profile bots”. In sostanza si tratta di sistemi in grado di rilevare quello che gli altri giocatori fanno, ed a reagire di conseguenza, utilizzando una sorta di HUD. Diciamo per esempio che un giocatore folda ripetutamente di fronte ad una 3bet, in questo caso il bot inizia a 3bettare continuamente. Se si riesce a stabilire quello che il bot pensa di un giocatore, questo può iniziare a comportarsi portando il gioco ad un livello più alto. Se il bot 3betta con qualsiasi carta, allora sarà arrivato il momento di bluffare e di portarsi ad un 4bet.

La gran parte dei bot non sono in grado di misurare il valore effettivo delle scommesse effettuate, e questo è di certo un punto che può essere usato a proprio vantaggio. In molti casi quindi la programmazione di un bot prevede un un codice aperto di scommesse, come: call-vs-3bet ranges, 4bet-ranges etc. Ma non prevede necessariamente un codice per considerare le varie entità di scommessa che potrebbero presentarsi. Può accadere che il bot apra con 3bb e successivamente foldi un entità simile in caso si passi da 3bet, a 5bb. E una mossa del genere rimane facilmente sfruttabile. Si potrebbe ad esempio 3bettare ogni 2 carte per 5bb, e poi 3bettare con decisione se in possesso di una mano rilevante. In questo modo il bot non riceverà dal nostro gioco alcun indizio.  Quando poi il bot inizierà a 4bettare dopo aver realizzato che stiamo 3bettando in modo leggero, si può iniziare a 4bettare al minimo e rimanere ad osservare il bot che folda ad ogni giro.

Con questo non si vuole sostenere che tutti i bot sono raggirabili allo stesso modo, o che il metodo esposto qui sopra funzioni in ogni caso, ma che c’è un principio sempre valido: se si riesce a cogliere come il bot “pensa” e che tipo di strategia stà applicando al gioco allora si può tentare di raggirare il sistema e di usarlo a proprio vantaggio. Inoltre, se si riesce a sfondare le difese di un bot, è molto probabile che si possa anche ottenere vincite mai raggiunte prima.
 

I Bot Sono Sempre Cattivi?

Concludiamo questa riflessione sui bot con un interessante questione morale: i bot sono veramente cattivi? Cosa ne pensate? Attualmente l’unico motivo per il quale i bot vengono considerati cattivi è perchè il loro utilizzo rimane contrario alle regole delle poker room. Mettiamo per esempio che un sito di poker ne dichiari accettato l’uso, a questo punto non ci sarebbe più nulla di male nel loro utilizzo.

I giocatori saprebbero che esiste sempre una possibilità che seduto al loro tavolo ci sia un bot, e non vi sarebbe alcun disappunto a scovarne uno in funzione. Inoltre la poker room in questione genererebbe anche molto rake aggiunto visto che i bot sono eccellenti nel produrre in modo stabile grandi volumi di gioco.

In assoluto la decisione se accettarne l’uso, o no rimane nelle mani delle poker room. In linea di massima si può intuire che il divieto ha come scopo quello di non penalizzare i giocatori ricreazionali; ovvero tutti quelli che cercano nel poker un divertente passatempo e non un modo per guadagnare soldi. Inoltre c’è da aggiungere che probabilmente molti giocatori, a prescindere dal loro livello, potrebbero non apprezzare il fatto di confrontarsi al tavolo con un software, capace di calcoli veloci e soprattutto incapace di emozionarsi e andare in tilt.