Negli ultimi decenni, le cose sono cambiate parecchio e in meglio. Ma come possiamo vedere dal riscaldamento globale, dal cyberbullismo e dalla fama raggiunta da certi influencer, spesso il progresso ha anche i suoi costi.
Oggi daremo dunque un’occhiata a cinque sviluppi moderni che mettono a rischio il poker ed anche il poker online gratis e la sua longevità.
Eccoli qui, in nessun ordine specifico:
1. Il tanking eccessivo
2. Gli shot clock
3. Gli scandali
4. La tecnologia
5. La GTO e i solver
1. Tanking eccessivo
Uno degli sviluppi del poker più fastidiosi degli ultimi anni è il tanking volontario adottato da alcuni giocatori.
Nel caso non siate aggiornati con lo slang, il tanking è quando un giocatore ci mette volontariamente più tempo del necessario per giocare il suo turno.
Prendersi del tempo in più per minimizzare i segnali o per pensare bene a una decisione complicata è ragionevole, quando è fatto con moderazione.
Ma alcuni giocatori hanno cominciato ad abusare di questa cosa cercando di infastidire o addirittura di mandare in tilt i propri avversari. Chissà, magari pensano di risultare fichi.
I giocatori hanno comunque il diritto di “chiamare l’orologio” (chiunque può chiedere al casinò di aggiungere un timer alla decisione di un giocatore, se pensa che qualcuno ci stia mettendo troppo), ma alcuni giocatori pensano che sia una cosa maleducata e sono reclutanti a sfruttare questa possibilità.
Uno dei colpevoli di tanking di più alto profilo è il giocatore pro Christoph Vogelsang.
Nel 2022, ha fatto arrabbiare parecchi appassionati che stavano guardando una sua partita testa a testa di poker in live streaming.
Nella sfida in questione, Vogelsang ci ha messo una quantità assurda di tempo per prendere delle decisioni che sembravano essere senza troppe conseguenze.
Vogelsang ha provato a spiegare che il suo tanking è stato dovuto alla sua indecisione, ma alcuni, come Lex Veldhuis, hanno ritenuto il tanking di Cristoph un “patetico” tentativo di mandare in tilt a poker il suo avversario e hanno chiesto a Vogelsang di “crescere un po’”.
Un’analisi fatta sul canale Youtube "Finding Equilibrium" è stata leggermente meno accusatoria. Il risultato è stato che il tanking di Vogelsang è stato dovuto alla complessità del processo mentale di Cristoph e dall’importanza della situazione, in relazione ai punteggi poker che ha in mano.
Secondo Finding Equilibrium, infatti, Vogelsang ha probabilmente utilizzato il tempo extra che si è preso per considerare dei fattori che altri giocatori non hanno mai pensato di considerare. E questo ragionamento è in qualche maniera supportato dal commento dello stesso Cristoph.
Questa dichiarazione può essere esatta, ma se così fosse, si pone comunque qualche domanda. Perchè non tutti i giocatori d’elite lo fanno? E come è in grado Vogelsang di fare molto bene nelle partite online, in cui ogni decisione ha il suo cronometro?
Fare tanking è uno dei diritti dei giocatori. E ha senso ragionare sulle proprie giocate con tutte le attenzioni del caso, prima di stabilire se farle oppure no.
Ma qual è il punto in cui prendersi tutto quel tempo diventa una cosa priva di senso?
Indipendentemente dal fatto che pensiate o no che il tanking di Vogelsang sia stato quello che si definisce un angle shoot nel poker, è difficile dare torto a chi dice che il poker giocato alla velocità di una lumaca sia un qualcosa di buono per la disciplina.
Come ha dimostrato la rabbia che è comparsa sui social media, il tanking eccessivo rovina il poker visto dalla parte degli spettatori.
Il tanking eccessivo fa sì che il tavolo sembri noioso e anche spaventoso. E anche se giocatori d’elite come Vogelsang non se ne preoccupano, è comunque negativo per l’ecosistema del poker.
Queste trasmissioni di poker portano parecchi giocatori al tavolo, che sono necessari per la longevità del gioco.
Gli Shot Clock
Il tanking eccessivo era un problema da molto prima dei tempi di giocatori come Vogelsang, specialmente nei tornei quando i giocatori cominciavano a rimanere in pochi.
Per aiutare a velocizzare il gioco, è stato introdotto il sistema mano per mano. Ma i giocatori hanno trovato altri modi per rallentare le cose e, di conseguenza, hanno cominciato a giocare in maniera più lenta in momenti precedenti dei tornei di poker.
Quindi, più di recente, gli organizzatori dei tornei hanno introdotto gli “shot clock”, dei timer che cominciano a contare al contrario quando inizia il turno di un giocatore.
Quando il cronometro raggiunge lo zero, la vostra mano è considerata morta e viene gettata tra le carte scartate.
In ogni caso i giocatori ricevono una manciata di speciali carte, tipo fiches da poker per prolungare il tempo, da usare in caso di decisioni più complesse.
Per esempio alle WSOP del 2018 ai giocatori sono stati dati 30 secondi per ogni turno e 4 fiches per prolungare di altri 30 secondi, che venivano riconsegnate all’inizio di ogni giornata di gioco.
Gli shot clock come questi sono stati particolarmente efficaci per fermare il tanking non necessario, ma ci sono alcuni lati negativi, specialmente per chi gioca a poker per divertirsi.
Il primo lato negativo è dovuto alla pressione aggiuntiva che è data dalla presenza del timer. I professionisti hanno abbastanza esperienza da giocare secondo il loro istinto e da prendere decisioni rapide o predeterminate.
Ma i giocatori amatoriali di poker, spesso, hanno bisogno di più tempo per valutare bene la situazione e per poi decidere quello che devono fare.
È probabile che i giocatori con poca esperienza comincino a sentire una certa fatica mentale verso la fine di una lunga giornata di gioco in un torneo, il che può creare loro problemi nel processo decisionale.
Aggiungere un time amplifica questa sensazione e li costringe a sbrigarsi, il che risulta in più errori e in un vantaggio per i professionisti.
L’esperienza di interazione sociale è una delle motivazioni più importanti per cui molti dilettanti giocano a poker. Per parecchio tempo, l’opportunità di chiacchierare con persone nuove e divertenti ha attirato parecchi giocatori verso il poker.
Gli shot clock possono rovinare questo fascino, perchè interferiscono con il tempo naturale del gioco; pensiamo solo al loro eventuale utilizzo nel Poker blast...
Il ritmo più veloce di gioco può rendere il gioco più affascinante, ma quando le mani sono tante e veloci, può diventare complicato tenere conto di variabili fondamentali come la dimensione dello stack, il livello del torneo o i cambiamenti da parte degli avversari (variabili che online possono essere verificate in un istante).
E anche se 30 secondi sembrano una quantità di tempo ragionevole per prendere una decisione di gioco, non lasciano comunque spazio per nient’altro.
I giocatori sono costretti a fare costantemente attenzione al gioco, rendendo l’intera esperienza più intensa.
Questo scenario suona benissimo alle orecchie dei puristi del poker, ma difficilmente può essere la base per una conversazione, che sia leggera o importante.
Per questo motivo, gli shot clock possono spaventare alcuni di quelli che giocano per divertirsi e li possono allontanare dal tavolo da gioco.
Gli scandali nel poker
Uno degli impatti più negativi sul poker arriva dalla serie di recenti scandali di giocatori di poker che hanno barato.
Parlando in maniera generale, ci sono tre tipi di accusa di aver barato:
- caso 1: situazioni con “pistola fumante”, con prove chiare e/o una confessione;
- caso 2: circostanze non dimostrate, ma che si basano su parecchie attività sospette;
- caso 3: momenti non dimostrati per cui ci sono poche prove o per cui non ce ne sono per nulla.
Ci sono stati parecchi casi con “pistola fumante” di gente che ha barato per parecchi soldi negli anni.
E anche se sono tutti casi disgustosi, l’esposizione mediatica e l’impatto variano da caso a caso. La questione Full Tilt o quella Black Friday hanno causato più problemi di casi meno conosciuti come la “macchina dei sogni” di Fedor Kruse’.
1. Il caso di Mike Postle rappresenta perfettamente la seconda tipologia di scandalo. Nonostante non ci sia stata una confessione o una prova evidente, ci sono abbastanza prove circostanziali da porre un’accusa importante di aver barato.
Ma anche se il caso contro di lui sembra condannarlo, non possiamo indicare ufficialmente Postle come un baro. Ma non possiamo neanche ignorare le prove.
2. La controversia del match tra Robbi Lew e Garrett Adelstein è un esempio perfetto della terza tipologia di scandalo. Adelstein ha accusato la sua avversaria di aver barato basandosi su una mano. Un’inchiesta interna, un’interrogazione ufficiale e il test della macchina della verità però hanno fatto cadere tutte le accuse.
3. Di base, barare è un modo di rubare soldi alla comunità. Quindi, si possono vedere casi evidenti di persone che barano di diverse varietà distruttive. Ma ogni accusa di aver barato è, giocoforza, un danno al poker.
Noi amiamo tutti un po’ di dramma, così come odiamo tutti i bari. Ma la realtà è che le accuse di aver barato hanno un impatto molto negativo su come la società percepisce l’industria del poker.
Quando un caso di alto profilo come quelli di Robbi Lew o di Mike Postle finiscono nei notiziari nazionali, non si fa altro che rinforzare alcuni degli stereotipi negativi che riguardano il poker.
Certo, è divertente seguire come si evolvono gli scandali. Ma questo tipo di pubblicità potrebbe anche scoraggiare le persone, non farle sentire abbastanza sicure da mettere alla prova la loro abilità al tavolo da poker.
Il poker si basa sull’influsso di denaro che proviene dai depositi dei nuovi giocatori. Quindi, il danno alla reputazione del gioco che arriva da uno scandalo può potenzialmente avere un impatto negativo sul poker.
E anche gli insulti ricevuti sui social media da quelli che vengono accusati di aver barato non aiutano. Guardiamo per esempio al caso di Robbi Lew.
Il suo profilo Twitter è pieno di commenti pessimi e di insulti personali, nonostante ci siano informazioni provate che supportano la sua innocenza.
Un altro esempio è quello che riguarda Alec Torelli, che è stato indicato come un baro e attaccato nel 2017, dopo che aveva impilato in maniera non corretta le sue fiches in una mano trasmessa in televisione.
Reazioni del genere fanno sì che la comunità del poker venga ritenuta ostile.
Ovviamente, è importantissimo riuscire a beccare chi bara, ma il processo dovrebbe essere meno rapido, soprattutto quando si lanciano accuse così pesanti. Come minimo, dovremmo aspettare di avere prove sufficienti che supportino l’accusa di aver barato.
Questo approccio ci dà le migliori possibilità di acchiappare il colpevole e evita anche la pubblicità negativa non richiesta che viene causata da false accuse.
La tecnologia
Il rapido sviluppo della potenza dei computer e dei software per il poker crea un altro serio pericolo per il poker.
Se saltaste su una DeLorean e andaste indietro a una ventina di anni fa, vi ritrovereste in un periodo in cui software semplici come PokerStove e ICMizer erano il massimo della tecnologia.
E anche se erano ottimi strumenti per lo studio, questi programmi erano fondamentalmente dei calcolatori elaborati. Erano buoni solamente tanto quanto erano buone le informazioni che venivano date loro.
E anche all’epoca, sapere come utilizzarne i risultati richiedeva parecchia abilità. E anche se potevano aiutarvi nello studio, questi programmi non vi davano un aiuto in tempo reale al tavolo da gioco.
Più tardi, sono cominciati a spuntare dei software avanzati di tracciamento come Hold’em Manager creato ad hoc per il texas holdem e Poker Tracker.
Questi erano programmi molto più potenti e con più possibilità, che usavano la storia delle mani giocate per registrare tutto quello che succedeva al tavolo e inserirlo in un database.
I software appena citati erano ottimi per studiare perché davano la possibilità di usare diversi filtri per concentrarsi su un’area specifica.
- per esempio volevate sapere quanti soldi stavate vincendo con coppie basse o tris Poker serviti partendo dalla posizione di mezzo? Nessun problema.
- Tutto quello che dovevate fare era scegliere i filtri giusti e in pochi secondi potevate analizzare ogni mano corrispondente nel vostro database. E i risultati erano addirittura mostrati in grafici piccoli e carini
Questo tipo di software non si fa mancare le sue controversie. Questa tecnologia include infatti una funzione conosciuta come HUD.
Questo strumento è una sovrimpressione totalmente personalizzabile che traccia le mani nel vostro database e mostra statistiche riguardanti i giocatori attualmente al vostro tavolo.
Questa sovrimpressione è sui nomi dei giocatori e può essere semplice o molto complessa, a seconda di come la volete. Se volte altre informazioni, non dovete fare altro che cliccare sul nome del giocatore e scegliere uno dei tantissimi menù che spuntano.
Se volete renderli più precisi, potete anche filtrare i dati per dimensione dello stack e per la posizione al tavolo da poker.
Gli HUD creano parecchie preoccupazioni. Ma i siti di poker li permettono, a patto che non prendano decisioni o che non sviluppino strategie.
C’è da notare che l’utilità del software è direttamente proporzionale alla capacità del giocatore di interpretare i dati. Quindi, per giovarsi degli HUD durante una partita, ci vogliono intelligenza e abilità nel poker.
In questo frangente dell’evoluzione tecnologica del poker, software come questi aiutano a produrre giocatori migliori e vengono ancora visti come una forza positiva per il poker.
La GTO e i solver
Negli ultimi dieci anni la tecnologia si è evoluta, così come si sono evoluti i programmi per il poker.
Invece di limitarsi a interpretare i dati, i solver moderni possono elaborare e produrre vere e proprie strategie di poker, senza errori e, praticamente, imbattibili.
Il risultato è che giocare un poker perfetto dipende da come si imparano e si implementano queste strategie. Non che la cosa sia semplice!
- un perfetto poker secondo GTO è incredibilmente complicato ed è troppo complesso per essere gestito da un cervello umano;
- gli umani non possono, in sostanza, rivaleggiare con l’abilità di un computer di processare dati.
Visto che le simulazioni GTO possono richiedere parecchio tempo per essere calcolate in tempo reale, molti giocatori hanno usato dei database di situazioni già risolte per costruire le cosiddette “macchine dei sogni”.
E anche se sono ancora gli umani a cliccare i bottoni, questo passo porta molto vicini a un bot per il poker imbattibile che utilizza la GTO.
E persino ignorando le macchine dei sogni basate sulla GTO, ci sono i bot per il poker, come Pluribus ed il bot Libratus poker, che sono abbastanza forti da battere i migliori giocatori umani del pianeta.
Un programma come Pluribus è particolarmente terrificante. È abbastanza sofisticato da poter battere più avversari e (secondo le nostre ricerche online) costa circa 140 euro.
Questi bot al momento attuale possono anche giocare in maniera troppo poco "furba" per sfuggire davvero all’identificazione. Ma sarebbe folle ignorare i pericoli potenziali che i programmi per il computer e i bot pongono per il poker.
Ma nonostante le preoccupazioni espresse qui, il poker è migliorato in maniera positiva negli ultimi decenni. Le cose sono molto più sicure, le strategie più complesse e i giocatori più forti che mai.
E chissà dove si arriverà con l'intelligenza artificiale nel poker…